lunedì 23 dicembre 2019

Raphael Gualazzi 22.12.19 Pontecagnano

Dopo tanto tempo finalmente ho visto di nuovo Raphael Gualazzi e l'ho trovato molto cresciuto non solo artisticamente ma personalmente. Questa volta il concerto doveva essere in piazza ma poi è stato spostato in una location al chiuso a causa del meteo. Il posto alla fine era carino: temperatura giusta, capienza giusta ecc ecc. Raphael ha presentato il suo repertorio e alcune cover e quando dico "presentato" intendo proprio che ha spiegato l'esegesi dei brani tra una canzone e l'altra e questa è una grande novità cioè lui è sempre stato molto silenzioso, ha sempre "lasciato spazio alla musica" evitando di "chiacchierare" negli intermezzi e invece stavolta ha fatto pure questo. Un po' si vede che si sente comunque a disagio ma ha affrontato la cosa in modo giusto lasciando comunque in ogni caso che la musica fosse giustamente protagonista. Non sono mancate chiaramente Reality & Fantasy, Follia d'amore, L'estate di John Wayne e i suoi successi più famosi ma c'è stato spazio anche per la regina del soul e per tante altre chicche che un elegante Gualazzi ci ha regalato durante la serata iniziata poco prima delle 21 e terminata intorno alle 22.30! Nonostante fossi arrivata poco prima dell'inizio dello show, sono riuscita a conquistare come sempre la prima fila, stavo quasi sul palco un altro po' hahaha direi che come ultimo concerto dell'anno è stato perfetto!!

sabato 21 dicembre 2019

Giovanni Caccamo 20.12.19 Salerno

Ormai ho visto tante volte live Giovanni Caccamo ma non mi stancherò mai di sentire, tra le altre cose, la storia di come quella volta ha stalkerizzato Franco Battiato. L'evento è stato anche presentato con una conferenza stampa che si è svolta un paio di giorni prima dello spettacolo che ha avuto luogo presso il Teatro Arbostella di Salerno.
Quando siamo arrivati Giovanni Caccamo aveva da poco appoggiato le dita sul pianoforte. Stava cantando Adesso e qui (nostalgico presente), il brano che ha scritto per l'ultimo Sanremo di Malika Ayane. Intanto noi abbiamo guadagnato la prima fila, lasciata totalmente vuota da tutte le persone che probabilmente pensavano fosse riservata. Lui aveva un completo semplice ma elegante e un cappello; mentre io tolgo il mio di cappello e mi sistemo un po', il concerto va avanti tra canzoni sue e cover. Sono state proprio le cover a stupire tutti perché sono state eseguite anche i brani più famosi dello Zecchino D'Oro per ricordare il suo ruolo da giudice all'interno della trasmissione hahahah Poi ha cantato anche Imagine di John Lennon per celebrare il Natale, Pensiero Stupendo per omaggiare Patty Pravo di cui è stato ospite al Festival e La cura per omaggiare Battiato, con cui Giovanni ha un rapporto speciale: ha infatti cantato e suonato anche Silenzio (il preferito del maestro) e ha ricordato durante la presentazione anche Satelliti nell'aria (il duetto con il maestro). Non mancano i suoi successi come Ritornerò da te, Via da qui ed Eterno.. di queste e di tutte le altre ne ha spiegato l'esegesi e io adoro gli artisti che narrano dettagli e curiosità sui loro brani, anche se so già tutto a memoria.
Quando lo spettacolo finisce Giovanni Caccamo si racconta in una breve intervista in cui parla, tra le altre cose, della sua avventura live all'estero e delle tante altre esperienze che hanno segnato il suo percorso. Una delle ultime è stata la visita negli spazi che hanno ospitato e promosso lo show, compresa una nuova radio salernitana perché "L'amore ci unisce ma la musica aiuta". Dopo aver pubblicizzato scherzosamente il pianoforte Yamaha con cui ha suonato, brand partner del concerto, ci ha tenuto a specificare che si sarebbe fermato tutto il tempo per foto e autografi. Pochi secondi dopo quella che sembrava la fine dell'evento, la presentatrice annuncia una sorpresa (sia per il pubblico che per lo stesso artista). Giovanni Caccamo sale di nuovo sul palco per eseguire un ultimo brano: si tratta di I love you baby (Can't take my eyes off of you) di Gloria Gaynor che conclude ufficialmente la serata. Quando ci avviciniamo per un saluto, io e Giovanni ci diciamo a vicenda "Ciao", poi gli passo il telefono sotto il suo "Ci facciamo un selfie". Addirittura abbassa anche la luminosità e scatta una foto perfetta quindi esclamo "Sei un esperto!" hahahah e poi ci congediamo con un gentile ed ultimo "Grazie" :')

domenica 1 dicembre 2019

Levante 30.11.19 Sorrento

Tipo il giorno dopo essere tornata da Milano per andare a vedere Levante scopro che a esattamente una settimana di distanza dal suo concerto al Forum lei sarebbe venuta a Sorrento. L'evento era gratis e bisognava prenotarsi, cosa che io ho fatto già ben prima di sapere se sarei riuscita effettivamente ad andarci o meno, ma Eventbrite crea sempre allarmismi. In allegato ai biglietti c'era la postilla che diceva che la prenotazione era valida fino alle 20:45, lo spettacolo sarebbe iniziato tassativamente alle 21 e non sarebbe stato più possibile entrare. Noi siamo arrivati alle 21:10 circa, a causa del traffico che ci ha fatto impiegare due ore ad arrivare invece che una. Una volta lì davanti però abbiamo incontrato delle persone cordiali che ci hanno semplicemente consigliato di muoverci perché la serata stava iniziando proprio in quel momento. Mentre stavamo entrando infatti le luci si sono spente e il pubblico ha esultato ma io ho avuto comunque tutto il tempo di trovare con tranquillità un fortunatissimo posto in seconda fila.
Sale sul palco Francesco Raiola di Fanpage, moderatore di quest'incontro tra musica e parole, e dà il benvenuto a Levante con cui scambia quattro chiacchiere. Lei aveva un grande cappello, una maglia verde con dei jeans e degli stivaletti semplici ma ha specificato che aveva intenzione di mettere i tacchi. Poi però ha pensato che aveva proprio voglia di scatenarsi e quindi sarebbe stato meglio un outfit più comodo. Quello che aveva preparato infatti era un concerto sicuramente più intimo e raccolto ma allo stesso tempo energico e rockeggiante. Il giornalista aveva con sè degli oggetti: li ha mostrati a Levante uno alla volta per farglieli commentare. C'era la foto con Gianni Morandi al Forum del sabato prima e così ha parlato di quanto è simpatico lui, di quanto ama il brano Vita e degli altri ospiti presenti durante il recente concertone (tra cui sua madre). Poi racconta un po' della sua Sicilia (quindi d'obbligo i riferimenti a Lo stretto necessario) e delle canzoni che ha scritto sui suoi libri.
Per il concerto sul palco erano in 5, la batteria non mancava (anche se delle enormi casse coprivano la mia visuale su Sanfilippo, mannaggia HAHAHA) ma il tutto risultava comunque più "caldo". Forse il merito è stato anche della scaletta: oltre ai suoi più famosi singoli, sono state eseguite anche delle chicche tipo Come quando fuori piove e Senza zucchero per poi concludere, durante il bis, con Caruso Pascoski.
Levante di tanto in tanto prendeva la chitarra e a volte scendeva i pochi gradini che la dividevano dalla platea per cantare tra il pubblico, altre volte invece erano i fan ad alzarsi perché durante Alfonso, Pezzo di me o Gesù Cristo sono io non si può stare fermi! Lo scambio di energia è stato potente, credo mi abbia salutato un paio di volte con un gesto della mano: una di queste mentre cantava Memo e dopo avermi salutato ho avuto l'impressione che si sia distratta per un nano secondo ma mai quanto durante Lasciami andare di cui proprio non riusciva a ricordare il testo in alcun modo e quindi alla fine ci ha regalato solo il ritornello hahaha ma vabè, capita! Può capitare! Inoltre, per quanto sia sempre bello il momento in cui - durante i live - canta Abbi cura di te senza amplificazione, è stato bello sentirla di nuovo nella sua versione voce piena + strumenti. Del nuovo album ha presentato solo i tre singoli che ha lasciato per la seconda parte, se non proprio la fine, della serata.
Successivamente ha ringraziato chi ha reso possibile questo bellissimo evento e ha salutato tutti : )

martedì 26 novembre 2019

Levante 23.11.19 Milano

Ero molto indecisa sul modo in cui riassumere la Milano Music Week perché in genere questi eventi che si spalmano su un'intera settimana li scrivo altrove, tipo su un documento Word, per non monopolizzare il blog (anche se alla fine anche sticazzi); però poi ho capito che credo di essere in grado di riassumere tutto quello che è successo nei primi cinque giorni e concentrarmi nello specifico sul concerto di Levante. Questo soprattutto perché il 98% di quello che volevo dire sui vari eventi ho avuto la possibilità di scriverlo su AstronaveMusica essendo accreditata al 98% degli eventi appunto però mancano sempre quei momenti extra che devono restare fuori dai contesti troppo seri. Inoltre, l'evento principale per cui ho intrapreso quest'avventura era proprio il concerto di Levante che è tipo l'unico a cui non ero accreditata quindi devo pur esprimere da qualche parte tutta la meraviglia. Contando che mi sto dilungando così tanto solo sull'introduzione ho qualche dubbio che riuscirò davvero a riassumere quel che dovrei spiegare brevemente ma okay. 

Per noi il primo evento della MMW19 è stato quello con Cordio al CPM Music Institute e mi ha davvero stupito (in senso buono)! Poi siamo abbiamo partecipato alla data milanese del Tour Diversamente Pop di Dolcenera che si è svolta al Teatro della Luna ed è stato stupendo esattamente come pensavo ♥
Il giorno dopo è stato quello dei musei. Abbiamo visto infatti Niccolò Fabi al MUDEC che ha parlato per un'ora di tantissime cose: dal nuovo album alle sue esperienze musicali passando per il suo modo di scrivere e di fotografare (tipo il faro sulla copertina di Tradizione E Tradimento). Dopo l'evento si è anche fermato a lungo con i fan come se fosse un qualunque firmacopie e si è messo a parlare un sacco con chiunque lo fermasse: noi, per esempio, abbiamo parlato dei concerti all'estero e poi abbiamo scattato una foto (la prima di questa MMW19, direi che ci è andata alla grande). Poi siamo andate ad assistere al live piano e voce di Arisa al PAC (alla modica cifra di 4 euro). Volevo evitare di scrivere le cose negative in questo resoconto ma il fatto che abbiamo fatto un po' tardi e abbiamo perso le prime tre canzoni mi sembra fondamentale da raccontare, non che abbia intaccato in qualche modo la serata visto che comunque è andata molto bene. Sia il personale della location che i fan con cui ci siamo ritrovate ad avere a che fare (tra cui Rosalba!!) sono stati molto carini. Arisa era vestita di bianco e aveva i capelli rossi. Accompagnata da Giuseppe Barbera, ha presentato in modo unico - come al solito - i suoi pezzi. Quando noi abbiamo finalmente trovato una postazione, lei stava iniziando La cosa più importante ed è stato in quel momento che ha menzionato il fatto di aver bloccato qualcuno su Instagram e io non posso che adorare queste frecciatine. Frecciatine che si sono poi riproposte al momento de La notte quando l'ha presentata come "la canzone per i depressi" (Mara Maionchi, ti vogliamo bene). Proprio a questo punto ho detto ad Erica "Bellissimi questi riferimenti, la amo" ed è stato in questo frangente che il suo sguardo ha incrociato il mio e mi ha salutato con la mano dal palco. Ho sempre dei dubbi quando succedono queste cose ma credo che quel saluto fosse indirizzato proprio a me o almeno lo spero perché sarebbe una cosa carina visto che dal nostro ultimo incontro mi ha sempre e solo salutato dal palco perché non sono mai più riuscita a beccarla faccia a faccia nonostante mi sia passata accanto anche tipo quando si è "rifugiata" nel backstage hahaha Comunque tra le sue canzoni ha eseguito Guardando il cielo, Una notte ancora, Controvento, Meraviglioso amore mio, L'amore è un'altra cosa e Sincerità. E poi una bellissima versione di Hallelujah. Siccome il tutto alla fine è terminato abbastanza presto abbiamo deciso di passare all'INRI Night al Circolo Ohibò e, mentre si esibivano vari artisti a noi sconosciuti, abbiamo fatto alcuni incontri straordinari. Abbiamo avvistato Marco Guazzone e, mentre aspettavamo che si liberasse, abbiamo avvistato anche Anastasio. Io ho costretto Erica a fermarlo e gli ha detto "Ciao, possiamo farti i complimenti?", lui ha risposto tipo "Certo" e io ho subito aggiunto "Poi io sono di Salerno quindi siamo quasi compaesani" (?), lui mi fa "Salerno-Salerno?" e io "Sìsì" e poi dopo un attimo di silenzio gli ho chiesto "Ci possiamo fare una foto?" e lui ha accettato. Dopo i ringraziamenti reciproci ha continuato la sua serata giocando tranquillamente a biliardo. Siamo arrivati da Marco quando stava congedando qualcuno e poi subito ci vede, resta sorpreso e ci saluta calorosamente. Lui è stato un cucciolo come sempre e abbiamo chiacchierato un po'. Ci ha detto che il suo nuovo singolo - in uscita prima della fine dell'anno - è stato prodotto da Elisa che ne canta anche un pezzettino (TTTOOOPPP). Abbiamo concordato tutti sul fatto che ci mancano i concerti e poi ha scattato come suo solito duemila selfie (lui ha un talento, sarà per le braccia lunghe hahaha) ♥
Il mercoledì è stata una giornata tranquilla (WOW) che si è conclusa con un aperitivo sui Navigli (!!!) e un live molto carino di Andrea Vigentini allo ZOG
Il giorno seguente siamo tornate al CPM per un incontro con Morgan che si è rivelato una vera e propria lezione non solo di musica ma anche di vita. Tra una spiegazione e l'altra su cos'è il genere e cos'è il tipo o cose del genere, ci ha infilato anche qualche divertente ed autoironica frecciatina sul suo sfratto. E poi ha analizzato in modo preciso Amico fragile di Fabrizio De Andrè eseguendola anche accompagnandosi con la tastiera e proseguendo con Space Oddity ("e sapete quale altra canzone si può suonare con gli stessi 4 accordi? Questa"). Successivamente siamo andate al concerto dei Selton anche se non avevamo idea di chi fossero però ci siamo follemente innamorate di loro. Nell'area vip dei Magazzini Generali c'erano Francesca Michielin e Angelica. Quest'ultima quando ha visto Erica le ha detto qualcosa tipo "Ci vediamo dopo" e poi effettivamente l'abbiamo beccata quando è uscita. Mi ha salutato con i due baci come se ci conoscessimo da tempo e poi ci parlava stando a mezzo millimetro da noi, ho adorato questo suo essere così calorosa. Le abbiamo detto che ci saremmo riviste il giorno dopo. Poco dopo è uscito Ramiro dei Selton e ancora dopo è uscita Francesca Michielin. Erica l'ha fermata con "Ciao Francesca, possiamo farti i complimenti?", lei si è fermata e io le ho detto tutta esaltata "CHEYENNE È STUPENDA E ANCHE IL VIDEO È STUPENDO", poi Erica chiede "Ci possiamo fare una foto?" e lei risponde gentilmente "Sì, velocemente però che devo andare" e noi lo sapevamo bene perché poco prima Emislife aveva detto a Ramiro che Francesca aveva trovato il passaggio per tornare a casa e quindi giustamente magari non voleva far aspettare chi le stava facendo quel favore hahah Mi metto accanto a lei, Erica scatta e poi si fa un selfie ("Posso anche io? Se hai fretta ti lascio andare" e lei "No vai vai"). Dopo ringraziamenti reciproci Francesca se ne va e anche noi. Siamo state tutto quel tempo ad attendere sotto la pioggia ma ne è valsa la pena ♥
Il venerdì forse è stato uno dei giorni più impegnativi ma siamo riuscite a far tutto! Siamo andate a prendere Cinzia alla stazione per poi dirigerci dritte verso Germi (il locale di Manuel Agnelli) per salutare Angelica. La vediamo dentro e chiediamo di poter entrare solo per salutare una persona (così da non pagare l'ingresso per starci solo 5 minuti) e ci permettono di entrare. Mentre raggiungiamo la cantante io vedo una biondina che sembrava essere proprio Celeste Gaia e me lo conferma quando si presenta ad una persona dicendo a voce alta il suo (primo) nome. Comincio un po' ad impazzire esclamando (a bassa voce, relativamente) "Oddio quella è Celeste Gaia!!!" quindi raggiungiamo Angelica che ci dice ("Le mie ragazze preferite!" e poi) che sarebbe uscita per salutare anche Cinzia e Floriana ma che aveva il cappotto da prendere al piano di sotto. Mentre sbriga questa faccenda ci avviciniamo a Celeste, Erica la ferma con il solito "Ciao, possiamo farti i complimenti?" e poi "Saremmo dovute essere all'evento di lunedì ma non siamo più riuscite". Io mi presento con "TRA L'ALTRO IO MI CHIAMO GAIA", ci diamo la mano ed Erica chiede di farci una foto quindi ci spostiamo in un punto più alla luce, vicino ai libri, e ci mettiamo in posa. Ci ringraziamo a vicenda e io le dico che sono di Astronave Musica e che l'abbiamo intervistata e lei "Però non ci eravamo mai viste dal vivo" e io tipo "Esatto quindi che bello incontrarti per caso qui" riferendomi anche al fatto che quel lunedì l'avevamo persa. Poi arriva Angelica ed Erica mi dice che dobbiamo andare quindi saluto Celeste Gaia con un enorme "Grazie mille" e usciamo per chiacchierare un po' con Angelica. Ci domanda quali sarebbero stati i nostri programmi per la continuazione della giornata e poi ci congediamo con una cosa tipo "Ci vediamo in tour" quindi io aggiungo "Però vieni anche al sud!!" e lei risponde "Eh ma al sud..." e io subito "Eh non ci sono i posti, lo so" però lei mi tranquillizza "Ma l'album uscirà ad aprile quindi magari in estate sarà più facile"! Poi una alla volta facciamo una foto con lei quasi avvolte dal suo enorme pellicciotto e con tanti e sinceri "Grazie" ci allontaniamo. Subito dopo siamo andate alla Terrazza Martini per un incontro con Levante che ha parlato dei suoi inizi e della sua preparazione per l'ormai imminente concertone al Forum di Assago. E subito dopo ancora siamo andate proprio al Forum di Assago per un altro concertone cioè quello di Daniele Silvestri. Il suo non era un evento unico o questa cosiddetta grande festa in musica come unica occasione per i fan di tutta Italia ma era un live normale che faceva parte del suo tour; però è stato così straordinario che è giusto definire "concertone" anche questo (ma anche solo per la lunghissima durata) ♥
Sabato siamo andate due volte in centro in due momenti diversi (passare per Piazza Duomo in mezzo a una marea di piccioni sarà un trauma che non dimenticherò facilmente). La mattina eravamo al The Space Cinema Odeon per Cesare Cremonini, un (grande) evento uscito un po' all'ultimo a cui per fortuna siamo riuscite a prenotarci. Lui doveva ricevere chissà che premio e avrà parlato per 15 minuti scarsi ma sono stati 15 minuti meravigliosi perché ha detto un sacco di cose interessanti tipo che non è una persona mattiniera hahahah ha raccontato della sua passione per Bologna, per Freddie Mercury e per la musica in generale.
Dopo un pranzo veloce a casa (con i pizzoccheri!!!) siamo andate alla Terrazza Martini per l'incontro con Gianna Nannini: c'era un sacco di gente e noi ci siamo ritrovate in piedi in fondo alla sala. L'artista ha raccontato un po' della sua vita personale e musicale tra collaborazioni importanti (l'ultima con Coez) e tanto altro. Mi è rimasta impressa la domanda di un bambino che le ha chiesto perché ha iniziato a scrivere canzoni: lei ha risposto "Perché mi sentivo sola" e mi si è un po' spezzato il cuore. Il pubblico (davvero di tutte le età) ha fatto veramente un sacco di domande, c'è stata anche una ragazza che le ha letto una poesia e mille altre cose.
Poi siamo andate a prendere Lorenzo, a salutare il Team Sanremo, a prendere Vanessa per poi recarci all'evento più importante di questa MMW19...
Quando un artista che segui raggiunge un traguardo importante forse è normale ripensare ai primi momenti insieme, per esempio a quando Levante cantava Alfonso sul palco di Max Gazzè al Giffoni Film Festival. Vederla su un altro palco, stavolta così immenso e circondata da così tante persone, è stato davvero emozionante. Il concerto è stato la perfetta conclusione del tour che aveva iniziato quest'estate come anteprima. Anche alcuni degli outfit e i cerchi che apparivano alle spalle dei musicisti erano gli stessi. In più sugli schermi questa volta abbiamo potuto vedere nuove animazioni colorate e nuovi video. Quando le luci si sono spente, infatti, è partito un filmato che ci ha mostrato tipo TUTTA LA VITA di Claudia Lagona. Cioè veramente era una cosa bellissima ma parecchio lunga che partiva dai video fatti alle feste all'asilo e arrivava ad Alfonso e al suo successo. Sembrava proprio un regalo fatto per chi ci è sempre stato e, almeno musicalmente, io mi sono sentita tirata in causa (non per atteggiarmi). Non a caso alla fine della serata ha anche ringraziato "chi c'è dall'inizio" e sentivo che un po' si riferiva anche a me, per tutte le volte che quando mi ha visto ha esclamato verso i suoi collaboratori "Lei mi segue da quando aprivo Gazzè!" e per tutte le volte in cui mi ha scritto cose estremamente carine, non ignorando neanche un mio messaggio su Instagram (siamo quasi nel 2020, queste cose ormai valgono). Lo show è iniziato con Magmamemoria ed è proseguito in modo un po' curioso almeno per quanto riguarda la scaletta cioè con delle scelte che sembrava volessero alternare perfettamente pezzi super allegri ed energici a canzoni super tristi e deprimenti (ma comunque bellissime). Per esempio ad un certo punto è salito sul palco Gianni Morandi, che aveva una giacca così scintillante che quasi mi feriva gli occhi, e si è presentato al pubblico con la sua solita sincera simpatia. Insieme a Levante ha cantato Vita ed è stato un momento molto bello. Subito dopo è seguito un altro momento molto bello ma totalmente diverso cioè era il turno di Finché morte non ci separi che la cantante ha eseguito insieme a sua madre, proprio come nella versione incisa. Per quanto riguarda gli ospiti comunque poi successivamente sono saliti sul palco Colapesce e DiMartino per duettare sul brano che hanno scritto insieme a lei cioè Lo stretto necessario. Quando la band ha iniziato a suonare le prime note di Alfonso, il pubblico (tra cui un'enorme quantità di Archini, Marina, la famiglia di Levante, Dardust, Arisa e chissà chi altro) ha tirato fuori tanti palloncini per festeggiare questo famoso personaggio che in un modo o nell'altro ci accompagna dal 2013. E poi dopo è stato il momento di Arcano 13, per concludere il live esattamente come si conclude il disco cioè con un momento intimo in cui Claudia non solo ha cantato per noi ma ha anche suonato la tastiera a bordo palco. Durante lo spettacolo infatti si è avvicinata più volte e anzi facendo sempre avanti e indietro su quel palco lunghissimo in cui c'era anche qualche scalino avrà fatto molta palestra hahaha e ha anche suonato più volte destreggiandosi tra tastiera e chitarra, dando comunque spazio alla band fenomenale (tipo ricordiamoci sempre della coda di Antonio). Tutto questo (e molto altro) ha reso lo show unico e spettacolare che spero possa bissare con un tour vero che magari preveda una tappa più a sud :P ♥
Il giorno dopo mi sono svegliata alle 6:40 (20 minuti prima dell'orario previsto dalla sveglia) per poi partire alle 8:45, arrivare alle 14:16, andare a pranzo da mio padre, scrivere l'ultimo articolo in programma e uscire per andare al concerto di Marco Mengoni al PalaSele di Eboli. Non scrivo tutto ciò per fare una simpatica e inutile lista di tutti i miei movimenti ma per far capire il mio livello di distruzione. Sicuramente molto alto. Purtroppo o per fortuna però avevo già visto un live di Mengoni praticamente identico lo scorso maggio (questo non mi ha assolutamente fermato dall'andare anche a questo anche perché ormai quel palazzetto è casa mia). Le differenze sono state veramente poche e io quello spettacolo precedente lo ricordavo inaspettatamente molto bene. Quindi la stanchezza è stata relativamente irrilevante e mi sono goduta un bel concerto in semi tranquillità con Marons. Perciò posso dire che è stata la perfetta conclusione di una settimana di fuoco (musicale) ♥

lunedì 14 ottobre 2019

Achille Lauro 13.10.19 Napoli


Ho freneticamente cercato un modo per andare al concerto di Achille Lauro, principalmente un passaggio. Dopo averlo finalmente trovato (cioè la soluzione mi si è parata davanti da sola in realtà, io ho semplicemente pregato intensamente affinché succedesse) ero così contenta che il concerto fosse di domenica così per una volta io e mio padre potevamo partire in anticipo e fare le cose con calma. E invece no perché il traffico di merda ci ha fatto fare comunque tardi. Cioè non tardi-tardi, quando siamo arrivati – alle 21:15 circa – non era ancora iniziato nulla ma tardi abbastanza da farmi accelerare il battito. E poi averci messo due ore per arrivare solo fino a Napoli comunque non è carino. A questo punto insistevo per assistere alla data di Roma – che era comunque in culonia rispetto a casa di mia sorella ma rispetto a questo viaggio della speranza nel traffico forse era meglio –. Però comunque sono molto contenta di aver partecipato alla data napoletana del Rolls Royce Tour perché è un po’ casa mia e anche perché era l’ultima tappa quindi un arrivederci ufficiale con i ringraziamenti finali non solo per la serata ma per tutto il viaggio che non è stato un viaggio solo attraverso il paese per presentare nei maggiori club italiani l’album 1969 e tutto il resto del repertorio ma anche un viaggio nel tempo. Infatti, dopo aver celebrato l’annata che dà il titolo al disco eseguendo i pezzi contenuti al suo interno, è stato ricordato anche il 1920 con un po’ di jazz e, ovviamente il 1990. Achille Lauro aveva infatti già accennato al fatto che il suo prossimo lavoro sarebbe stato dedicato a quest’annata e, durante i concerti di questa incredibile tournée, ci ha fatto assaggiare un’anteprima di quello che sarà il nuovo progetto. A onorare gli anni ’90 anche una delle voci simbolo di quell’epoca: Alexia è salita sul palco del locale partenopeo e ha fatto ballare i presenti eseguendo un paio di brani e, dal modo in cui Achille Lauro l’ha salutata, sembra che forse che possa bollire qualcosa in pentola? Che questa nuova e strana amicizia possa concretizzarsi in una collaborazione musicale? Lo scopriremo solo vivendo. Trattandosi di una vera e propria festa, come è stato ripetuto più volte, ci sono stati anche tanti altri ospiti: sulle note di Rolls Royce si è materializzato sul palco Stash dei The Kolors che poi ha proseguito da solo esibendosi con Parlare Male (e io ho pensato che sarebbe stato molto bello se Achille Lauro avesse cantato la parte di Elodie e invece non è successo). Poi sono saliti sul palco anche Og Eastbull e Franco Ricciardi che io sinceramente non so chi siano. Infatti era stata annunciata anche una secret special guest (quando ha cantato Zucchero ho pensato potesse essere Nino D’Angelo HAHAHA) ma io non ho capito chi fosse (o se ci fosse) però se è salito sul palco qualcuno che io conoscevo quanto Og Eastbull e Franco Ricciardi magari è anche successo senza che io me ne accorgessi (anche se con zero presentazioni? Mi sembra strano, forse semplicemente la secret special guest ha avuto un imprevisto). Comunque gli ospiti li ha sempre presentati con uno straordinario rispetto e durante tutta la serata non faceva altro che ripetere sempre “Signore e signori” come quando ha presentato Roma e ha detto che non solo è una dedica alla sua città ma è dedicata anche a tutte quelle persone che hanno un rapporto speciale con la propria terra. Da 1969 ha fatto anche la title-track (abbastanza all’inizio), Cadillac (con cui ha iniziato), C’est la vie (con cui ha concluso), Je t’aime, Delinquente e Scusa quindi l’unica che ha saltato dovrebbe essere Sexy Ugly a meno che non è a me che è sfuggita. Ma non credo, anche perché ho usato davvero poco il telefono e non avevo altre distrazioni, infatti proprio perché era una festa con ospiti & co, per celebrare al meglio Achille Lauro ha creato due semplici regole: la prima, mettere i cellulari in tasca; la seconda, i vestiti sono fondamentalmente inutili “quindi… chi mi spoglia?” ha domandato prima che gli si avvicinasse Boss Doms per abbassargli la cerniera della tutina. Anche gli outfit erano tutto un programma: oltre a questa tutina viola che Lauro per un bel pezzo di concerto ha tenuto mezza slacciata, anche gli altri abiti erano un mix di brillantini e colori sgargianti e non è mancato un bel cappello da cowboy. Anche se il premio del più strambo (ovviamente in senso positivo) va a Boss Doms che era davvero indescrivibile. È anche per questo che loro due mi piacciono tanto cioè io spesso credo di vestirmi piuttosto di merda ma alla fine tutto è relativo cioè nel senso va bene anche così. È okay. Conciati in questo modo buffo, i due insieme alla band hanno eseguito anche Thoiry (owio), La bella e la bestia, Mamacita, Maledetto lunedì. Queste ultime due mi sono rimaste impresse o comunque ho capito quale fosse il titolo perché era ripetuto più volte durante la canzone ma in realtà non le conoscevo come anche qualche altra. Perché io alla fine ero piuttosto impreparata dal momento che avevo ascoltato solo 1969 e poca altra roba random, ma questo mi è bastato per innamorarmi di lui e per rimanere estasiata da questo concerto che è stato un vero e proprio spettacolo cioè, oltre alle speciali personalità onstage, aveva tutto quello che doveva esserci e anche di più: i video sullo schermo alle spalle dei musicisti [il tutto infatti è iniziato con dei video sugli avvenimenti più importanti del 1969 e – soprattutto – dei video sulla fantastica esperienza sanremese (c’era anche Morgan!)], le luci, i coriandoli, i fuochi d’artificio e l’acqua buttata sulla folla da Lauro. Tutto. Davvero tutto e molto di più. Per esempio verso la fine ha ammesso “Adesso a questo punto i cantanti farebbero quella scenetta in cui scendono dal palco e poi vengono chiamati per il bis e a quel punto risalgono. Noi no” e spiega che invece sarebbero rimasti e anzi lui sarebbe sceso in mezzo al pubblico quindi: a) ha richiamato Stash sul palco e b) è sceso tra la gente facendosi tenere in piedi da un “prescelto” in prima fila cioè c’era questo tizio che lo reggeva e così che tutti potessero vederlo alzato sui fan ma allo stesso tempo in mezzo a loro (ok forse non è chiarissimo). A questo punto quindi c’è stato un duetto con Stash (sul palco) e Achille (in mezzo al pubblico) sulle note di Rolls Royce, la canzone dell’anno, del secolo, della vita. Successivamente, più composto, Lauro ci ha salutato con C’est la vie. Poi il buio. Poi di nuovo la luce e sullo schermo una foto e il testo di quest’ultimo pezzo di cui risuonavano ancora le ultime note alla Casa della Musica di Napoli che questa sera ha ospitato uno spettacolo assurdo e straordinario iniziato tra l’altro con l’opening di BOH e Joey e un po’ di (bella) musica per farci scaldare (e in quedt'attesa del concerto vero e proprio la signora accanto a me mi ha chiesto "Ma Achille Lauro dove sta?" LOL e io le ho risposto "Starà arrivando" ma effettivamente anche io per un attimo ho pensato "Ecco ho sbagliato sala come quando al cinema volevamo vedere Maze Runner e invece abbiamo visto The Martian" LOOOL)! Questo credo sia il resoconto più incasinato che io abbia mai scritto ma sono contenta così. Comunque QUI c'è una versione più ordinata. 

mercoledì 9 ottobre 2019

Levante 9.10.19 Salerno

Se vogliamo partire proprio dall'inizio possiamo dire che ieri sera non riuscivo a dormire e oggi dovevo svegliarmi presto. Stamattina quindi, dopo aver fatto quello che dovevo fare, torno a casa - faccio doccia+shampoo - pranzo e scendo. E non è per elencare semplicemente le cose che ho fatto perché tanto non interessa a nessuno, nemmeno a me, è per dire che non ho avuto neanche un secondo di tempo perché è stata una di quelle giornate in cui gli appuntamenti si incastrano come nel Tetris. Tant'è che, una volta alla Feltrinelli per l'instore di Levante, avevo ancora i capelli bagnati che sembravano un po' la criniera di un leone ma vabbè.
In tutto ciò ero piuttosto confusa-e-felice cioè stanca-ma-contenta e questa roba qui.
Io e mio padre arriviamo a destinazione un po' in anticipo (shock) e ci sediamo subito perché la gente stava aspettando in piedi che finissero di sistemare le sedie e invece noi boom subito pronti ad accomodarci. Levante arriva puntualissima anche perché subito dopo aveva in programma il firmacopie a Napoli infatti questo è il motivo per cui sceglie di rispondere solo ad alcune delle domande dei fan, scritte su alcuni post-it (che si erano tutti incollati tra loro) durante l'attesa; però ci tiene a precisare di aver voluto fortemente che non ci fossero intermediari, infatti è proprio lei a prendere - uno alla volta - i bigliettini e a leggerne piano piano le domande ad alta voce e a rispondere velocemente ma in modo assolutamente esaustivo e - soprattutto - senza annoiarci, nonostante lei ne fosse convinta hahahah infatti, tra le altre cose, ha spiegato che durante il tour una delle tre canzoni che ha scelto di presentare in anteprima era Magmamemoria ed era convinta che avrebbe annoiato tutti e invece ha notato una reazione di piacevole sconvolgimento negli sguardi del pubblico e adesso sta ricevendo feedback positivi. Cercando di decifrare la calligrafia delle persone che avevano scritto per lei un memo, ha man mano soddisfatto tante curiosità narrando molti aneddoti: ha ammesso di non saper scegliere quale delle canzoni del nuovo album è la sua preferita (anche perché le ha scritte tutte lei tranne Regno animale [e Nuvola precedentemente]) però ha spiegato l'esegesi di Arcano 13 (che si sarebbe chiamata comunque così, a prescindere, che fosse la 13esima track è un caso) e ha detto che Antonio è dedicata ad una storia d'amore finita ma che le ha lasciato un bel ricordo (chi le ha fatto questa domanda pensava che Levante avrebbe risposto esplicitamente che è dedicata a Diodato? Ma io boh HAHAHAH) e ci ha consigliato di ascoltarla in autostrada per la coda finale strumentale; ha raccontato della sua passione per Carmen Consoli e ha confessato che un suo "migliora-umore" è dipingere o scrivere infatti ha consigliato a tutti di tenere un diario.
E MENTRE PARLAVA DI TUTTO CIò il tizio dello staff andava avanti e indietro per fare le sue cose solo che ogni volta faceva cadere qualcosa, che fosse un foglio o un libro, quindi Levy ha detto ironicamente "E niente, lui ogni volta che passa deve far cadere qualcosa" hahahahah
E MENTRE PARLAVA DI TUTTO CIò (bis) ad un certo punto velocemente - tra una parola e l'altra - mi ha salutato con la mano dicendo "Ciao bella" :') invece mentre parlava del concerto al Forum ha detto qualcosa tipo "Più vado al sud e più mi rendo conto che per alcuni di voi è difficile venire a causa della lontananza però è di sabato quindi magari potete fare un weekend milanese" io ho esclamato "IO VENGO", non credo abbia sentito ma almeno ho detto la mia hahahah
Ad un tratto decide di terminare questo "questionario" ed esclama "Quindi.. incontriamoci!": a questo punto io e mio padre ci materializziamo subito vicino a lei che ci saluta entusiasta baciando prima mio padre e poi me ("ciao amore" cit.). Lui appoggia sul tavolino lì Magmamemoria e il volantino che avevamo in mano e lei, mentre mi scrive la dedica, fa "Grazie per essere venuti" e mio padre replica qualcosa tipo "Eh, sei venuta a Salerno, per forza" e Levante aggiunge "Ti ho vista al concerto di Caserta con Erica" e io "Sì e vengo anche al forum con lei" e lei "Grazie, grazie di cuore" e mi ringrazia mille volte per mille cose tipo dopo mi chiede "Qual è la tua canzone preferita dell'album?" e io ribatto "Non lo so, ci sto ancora riflettendo" e lei "Hai ragione, questo è un po' più stratificato rispetto a Nel Caos" e io rispondo tipo "Sì, bellissimo comunque" e ancora ringraziamenti :') poi fa "Ci facciamo la foto?" e io sinceramente e stranamente non ero preparata quindi c'è stato un attimo di esitazione in cui Levante ha chiarito con il tipo dello staff "Facciamo così: a ogni persona che si avvicina chiedi il telefono e scatti la foto". Comunque quindi - mio padre dà al tizio dello staff il suo telefono - il tizio dello staff dice "Aspè, dov'è qui la fotocamera?" - mio padre zitto, io non lo sapevo e faccio "Babbo ma è il tuo telefono!!" - il tizio dello staff "Ah la devo fare col mio telefono?" - Sì VABBè CIAO - io: "OK PRENDO IL MIO" *, APRO LA FOTOCAMERA, LEVANTE DICE "NONO OK ABBIAMO RISOLTO" E PROCEDIAMO. Lei fa "Prima una solo con Gaia e poi una anche col papà" quindi ci mettiamo in posa e dopo qualche scatto si aggrega anche mio padre. Dopo le foto, mio padre riprendendo il cd mi dice "Me lo devi mettere su una pennetta così lo ascolto in macchina" e poi rivolto verso di lei "Come hai detto tu" e quindi ancora ringraziamenti, io poi aggiungo "Ho visto che sei diventata amica di Noemi, vi amo entrambe" però secondo me non ha capito bene ma comunque mi ha ringraziato di nuovo sinceramente con altri mille "Grazie" (senza dimenticare il "Grazie di cuore" e il disegno appunto di un cuore sull'autografo). E poi ha concluso con "Buon viaggio", senza sapere che, per una volta, aveva fatto un evento a tipo 1 km da casa mia ma è stato tutto molto bello e un po' surreale, giusto per mantenere la tradizione ;)
Quindi la fotocamera che avevo con me non l'ho usata né per la foto con lei né per fare nessuna altra foto dal momento che stavo talmente avanti che a volte sembrava quasi che in certi momenti Levante si stesse per sedere accanto a me quindi ho evitato di spararle flash in faccia o cose così [unico reperto fotografico quello che metto qui che fa un po' schifo ma ok]. Comunque c'è anche da dire che ho posato la borsa vicino alla sedia prima di alzarmi per incontrarla e poi quando me ne sono andata l'ho lasciata lì e me ne stavo andando senza. E il bello è che qualcuno mi ha fermato e mi ha detto "Avevi la borsa? Ti sei dimenticata la borsa?" e io "?????? Cosa??? Io???? Che borsa??? No no" e invece sì.
* Tra l'altro per un puro caso del destino - cioè in realtà la mia intraprendenza - avevo il cellulare in tasca e non come sempre nella borsa, quella che poi ho lasciato non curante lì a terra.

sabato 28 settembre 2019

Dolcenera 27.9.19 Marcianise

All'inizio di questo mese ho passato una bellissima serata che doveva cominciare con un concerto di Carl Brave di cui io, Anny & co abbiamo visto solo 3 canzoni perché abbiamo fatto troppo tardi. Questo mi sembra il giusto esempio per far capire quanto è stato sfortunato il mio settembre: ho visto live PeppeServillo+DaniloRea ma per il resto sono stata principalmente a casa e ho scoperto che a volte è bello annoiarsi, ché era da un po' che non mi capitava. Ho avuto l'occasione di fare alcune delle cose che avevo nella lista degli arretrati e stasera sono tornata ad un concerto...e che concerto :)
Quando io e mio padre siamo arrivati al Centro Commerciale Campania (un luogo che sa di casa) il live non era iniziato ma Dolcenera era già on stage per quello che poi mi sono resa conto essere un soundcheck (stava canticchiando e suonando Fantastica). Mi sembrava un po' strano che facesse le prove alle 21:38 comunque dopo pochi minuti è scesa dal palco dicendo che sarebbe tornata dopo un quarto d'ora (hahah certo) e mi è proprio passata davanti, seguita da Gigi, per andare su a prepararsi. Quando è riscesa (una 40ina di minuti dopo ehehe) io non mi ero mossa dalla mia postazione e infatti mi è ripassata davanti a pochi centimetri e, una volta arrivata vicino alle scalette che l'avrebbero portata al palco, si è anche fermata in attesa che i musicisti si sistemassero. Dal momento che ci stavano mettendo un po' in più del necessario si è anche seduta su una sedia che era lì vicino :'D Prima di sedersi però i nostri sguardi si sono incrociati e ci siamo regalate un mega sorriso, chissà se ha sorriso a caso o mi ha riconosciuto, in ogni caso è stato carino (:
Adesso Dolcenera ha i capelli lunghissimi e liscissimi con una bella frangetta e alcuni dread: sta benissimo. Indossava degli shorts, una maglietta bianca e una giacca che risplendeva soprattutto quando era illuminata dalle luci del palco e ai piedi indossava degli stivaletti. 
Sale sul palco e inizia il live con Accendi lo spirito e poi una dopo l'altra canta tutti i suoi successi ed erano tutte canzoni epiche cioè ogni volta che ne iniziava una non riuscivo a non mandare un vocal a qualcuno perché erano tutte straordinarie.
Ma oltre alla musica il modo di parlare di Dolcenera è spettacolare: ha presentato alcuni pezzi e ci ha fatto divertire un sacco con il suo raccontare aneddoti in modo bislacco ingarbugliandosi e dicendo cose sempre un po' surreali. Per esempio, quando ha presentato Fantastica ha detto che quando perdi qualcuno impari sempre qualcosa...e poi "No, ma che cazzo sto dicendo aspè, quello che volevo dire è che ho perso un mio amico per un motivo assurdo cioè per dei lavori sull'autostrada che sono motivo di molti incidenti. Questa persona però mi aveva insegnato l'ironia quindi ogni volta che penso a lui...sorrido, e non ho paura. E le stelle non tremano" :') Poi ha fatto una cover, ha scelto Liberi Liberi di Vasco Rossi e ha detto pressappoco questo: "Non voglio dire di essere una star, le star sono altre. Però una volta ho aperto il concerto di un grande. Volevo iniziare lo spettacolo piano e voce e tutti mi consigliavano di non farlo perché il pubblico non era lì per me e avrebbero potuto tirarmi "cose". Io invece l'ho iniziato piano e voce e mi hanno applaudita e poi quando ho lasciato il piano è andata ancora meglio e alla fine mi hanno fatto la Ola quindi è andata benissimo. Ma la cosa più speciale è stata quando VASCO ROSSI mi ha chiamata e mi ha fatto i complimenti. Mi ha anche detto che dovevo essere più femminile e forse all'epoca aveva ragione... Adesso ho questo stile qui, con i dread (ma li lavo) e questo è un grande brano" :O
Quando era al piano io la vedevo principalmente di spalle o delle volte lateralmente ma mai di faccia però ho notato una cosa: su quella parte dello strumento su cui in genere si appoggiano gli spartiti io vedevo chiaramente il riflesso del suo volto ed è stato un bellissimo punto di vista, molto artistico - e se fossi una fotografa avrei fatto una foto della madonna -.
Ha cantato anche le nuove Più Forte, Un altro giorno sulla terra e poi anche Amaremare (proprio nel giorno del FridayForFuture tra l'altro, che infatti ha anche nominato).
Comunque ha eseguito verso l'inizio anche Il sole di domenica e L'amore è un gioco dicendo poi al pubblico "Dal palco si vede quando il pubblico è preso bene, quando è preso male o quando proprio non c'è niente da fare e voi stasera mi sembrate presi bene quindi grazie" LOL Poi ha cantato anche Ora o mai più e Il mio amore unico mentre verso la fine non sono mancate Ci vediamo a casa e, per concludere, Siamo tutti là fuori - durante la quale ha anche suonato un po' la batteria -.
Successivamente ha annunciato "A questo punto dovrebbe esserci la scenetta in cui scendiamo dal palco e voi ci richiamate per il bis ma siccome qui il backstage non c'è, facciamo finta: cosa avreste urlato se fossimo andati via ora? "Se non ci fai l'ultima noi non ce ne andiamo" è troppo complicato, al massimo dovreste gridare "Fuori-Fuori" o una cosa del genere" quindi ha fatto davvero fare questa scenetta al pubblico per poi sedersi al pianoforte e dire "Sì va bene però adesso non ricordo cosa devo fare...ah sì, è un momento serio" ed è partita con Com'è straordinaria la vita che effettivamente non poteva mancare! Un'altra che secondo me non poteva mancare e che invece davvero non ha fatto è Mai più noi due. Quella con cui invece ha terminato lo spettacolo (o comunque di sicuro una delle ultime) è stata Niente al mondo. Anzi per il finale vero e proprio ha ringraziato la band nominando tutti i componenti uno ad uno ma soprattutto ha ringraziato il caloroso pubblico del Centro Commerciale Campania di Marcianise (:
Subito dopo l'inchino finale da parte di Manu (e della band), io e mio padre l'abbiamo raggiunta sotto al palco, vicino alle scalette. Lui - già pronto - le ha avvicinato la foto che volevo farmi autografare e lei - mentre stava afferrando il pennarello - mi ha salutato calorosamente con un "Ciao! Come va?" e poi, quando ha finito di scrivere il suo nome d'arte sul bordino bianco della polaroid, me lo ha richiesto e io tipo "Grazie! Sì, bene" ed è stato un momento un po' imbarazzante ma pieno di sorrisi; non le ho detto neanche che è stato un bel concerto perché quello che le ho detto - indicando i miei piedi, mentre la stavano già portando via - è stato: "Queste sono le scarpe della tua linea, sono comodissime" e lei mi ha tipo stra-sorriso e ringraziato e ha concluso con un "È stato un piacere rivederti" mentre mi ha semi-afferrato un braccio e la nostra vicendevole presa si è velocemente ma gradualmente allentata mano a mano che si allontanava trascinata via dallo staff.

domenica 1 settembre 2019

Noemi 31.8.19 Cervinara (AV)

Visto che effettivamente Cervinara si trova un po' in culonia, il compromesso a cui eravamo giunti io e mio padre era: andare nel pomeriggio per vedere le prove, fare il meet and greet e poi andarcene dopo un paio di canzoni. Quello che è successo invece è stato: si è messo a piovere e quindi non c'è stato nessun soundcheck, il meet lo abbiamo fatto tardissimo e quindi anche il live è iniziato tardissimo perciò bye bye dopo le prime 5 canzoni. Dopo aver sclerato un po' con i prodi archini arriva il momento di chiamare Jaco a cui dico "Sono Gaia dell'Arca, noi siamo pronti". Lui mi risponde "Noi in realtà no, ti richiamo tra poco" ed è stato quando mi ha telefonato lui dopo un po' che è avvenuta la prima cosa esilarante perché, dopo avermi salutata, mi ha detto "Girati alla tua sinistra" e io mi sono girata di pochissimo quindi lui "Ancora" e mi sono girata un altro po' però era un po' strano sentirsi osservati non sapendo bene da dove e non sapendo bene perché, ma forse era solo a causa della terza stagione di Scream che avevo finito di vedere qualche ora prima. Quando riesco a girarmi abbastanza da scorgere i suoi cenni in lontananza, mi chiede "Mi vedi?" (esattamente come l'assassino di Scream ma decisamente più carino) e ci chiede di avvicinarci da quella parte con discrezione, per non essere seguiti da tutti (ed è stato un miracolo che io lo abbia visto dato che in genere se mi indicano una cosa davanti alla faccia rispondo "Aspè, dove??"). Ed è stato in quel momento che ho capito che mi piace fare la referente, semplicemente per il fatto che mi piace dare ordini alla gente HAHAHAH). Ci viene indicato un posto in cui posizionarci e aspettare per un'infinità, ma ne vale la pena se poi nell'attesa incontro Marcello che mi saluta con i due baci e mi chiede come va; se poi quando è il mio turno Jaco mi dice "Gaiè grazie per la pazienza per questi tempi biblici"; e soprattutto se il meet risulta praticamente perfetto. Prima di me sale GianniA e nel tempo che io ci metto per salire i due gradini del camper lui ha praticamente già finito il suo incontro (HAHAHA li vedo scattarsi il selfie e sento lei dire qualcosa tipo "ammazza quanto mi sono truccata stasera") quindi mi avvicino mentre lui scende e Veronica super entusiasta comincia a dire "Ciao Gaietta! Ciao tesoro! Come va?" ci salutiamo con i due baci e poi aggiunge "Finalmente sono venuta io da te" e io replico con tutta la sincerità del mondo "In realtà è un po' lontano questo posto" e lei "Ah sì perché quant'è che ci avete messo, due ore e mezza?" e io "Un'ora e mezza.. infatti mio padre ha detto che non possiamo restare fino alla fine del concerto". Mentre rispondeva con cose tipo "Eh sì dai ci sta" ha quasi accompagnato la mia mano di fronte a noi dicendo tipo "Facciamo una foto?" e io le ho palesemente mollato il telefono in mano chiedendo "Fai tu?" LOL Ha colto volentieri la palla al balzo ma poi non riusciva a girare la fotocamera: "Aspetta com'è che si gira qui?" quindi l'unica cosa che ho fatto è stata premere il pulsante apposito e poi lei ha cominciato a scattare facendosi anche una gran risata nel frattempo (infatti l'ultima foto è esilarante). Ci siamo congedate con un saluto che era un mix tra i due baci e un abbraccio, cioè non si è capito bene infatti ha esclamato "Scusa io sono sempre un po' maldestra" ed è anche per questo che la amo: anche io VIVO di questi piccoli momenti imbarazzanti, so che può capirmi. Poi ha concluso con un "Grazie per essere venuta fin qui" e io "Grazie a te per essere venuta ché pure se è un po' lontano è comunque dalle mie parti" e lei stava per dire un altro "Grazie a te" cioè potevamo andare avanti all'infinito e infatti un po' è stato così perché nonostante io stessi cominciando ad indietreggiare lei continuava a darmi a parlare e diceva cose tipo "È passato tanto tempo, quanti anni hai adesso?" e cose così quindi io "Adesso 26 e ne avevo 16, giusto 10 anni" ed eravamo tutte un "Wow" e io ho aggiunto "Eravamo giovani" hahahah e lei mi ha risposto "TU sei ancora giovane dai" HAHAHAH Mi ha anche domandato "E che stai facendo? Stai studiando?" e io tipo "Ehm no" e lei "Come no!" e io "Hahah scrivo..articoli; ma non mi pagano" e lei ha cominciato a dire "Eh, l'Italia", "Eh, gli stage", "Eh, i lavori sottopagati" eccetera eccetera mentre io annuivo e ripetevo "Esatto" ma poi ha concluso con una nota positiva che era tipo "Vabbè da qualche parte si deve cominciare" o una cosa del genere. Quindi mi ha detto "Ti lascio andare" e dopo altri mille "Ciao" e altri mille "Grazie" a vicenda, me ne vado ufficialmente - non prima di essermi fatta sfuggire dalla spalla la tracolla della borsa con un "Ops" generale da entrambe - aggiungendo mentre mi allontanavo "Ti mancano altre due persone!" con il suo "Ah ok" e la conferma di Jaco che ho salutato con un "Ciao, grazie" mentre cercavo di non scapicollarmi sugli scalini del camper.

Ritorniamo quindi in piazza e cerchiamo una postazione decente. Io mi ritrovo tra GianniA e il cestino della spazzatura e stavo bene quindi ho avuto anche un'ottima visuale per 20 minuti circa, poi me ne sono andata perché i patti erano questi. Quindi ho sentito Briciole, A me me piace 'o blues ("Scusate la pronuncia ma io sono di Roma"), Bagnati dal sole, Tutto l'oro del mondo ("Ci sono dei brani a cui i miei fans sono molto affezionati"), Valerie (qui ha parlato molto, sembrava dovesse prendere tempo: "Un pezzo di una cantautrice molto brava, eh cantautrice.. ora tutte si fanno chiamare così, anche io vengo chiamata così: ma 'dde che, comunque in realtà questa è una cover degli Zutons però pensiamo alle sue grandi canzoni tipo Back to black, Rehab e altri"). Ad un certo punto qualcuno le ha urlato qualcosa come "Sei bellissima" e lei ha risposto "Eh grazie menomale sono tre mesi che sto a dieta" HAHAHAHA Ce ne siamo andati poi sulle note di Superstition di Steve Wonder. È stato praticamente quasi come andare ad un firmacopie hahahahah ma ne è valsa la pena... come sempre!

martedì 27 agosto 2019

Giorgieness & Gabriele Troisi 26.8.19 Mozzarella Unplugged

Chiaramente ispirato al format romano trasportato poi anche a Milano, l'evento che si è svolto ieri sera presso Spazio Paestum è la versione meridionale degli Spaghetti Unplugged. Il programma, semplice ma efficace, è questo: due voci e cinque chili di mozzarella. Al pubblico è stata infatti offerta gratuitamente questa straordinaria pietanza mentre a cantare c'erano Giorgieness e Gabriele Troisi. Io e mio padre arriviamo alla fine di quella che abbiamo supposto fosse la prima canzone di lui; subito dopo infatti ha attaccato Giorgie che si è anche presentata quindi doveva essere per forza solo l'inizio per fortuna: i due artisti hanno infatti cantato alternandosi perfettamente, prima un brano dell'uno e poi un brano dell'altra fino alla fine. Devo ammettere che non conoscevo per niente Gabriele Troisi: mi ha fatto sicuramente una buona impressione a prescindere ma è stato durante il momento della cover che mi sono innamorata di lui perché il pezzo che ha scelto è stato Rose Viola di Ghemon!! Giorgieness invece ha eseguito "una canzone di un'artista americana un po' sconosciuta" cioè Halo di Beyonce LOL Insieme invece hanno cantato SHALLOW avvicinandosi l'un l'altra facendo finta di essere vestiti eleganti e di trovarsi alla notte degli Oscar. Ho apprezzato anche gli altri brani di lei che un po' conoscevo tipo Questa Città, Che Cosa Resta e poi un inedito - chiamato Giovani - che probabilmente sarà contenuto nel suo prossimo album: ha infatti chiesto cortesemente di non condividerlo però ha specificato che ci teneva a farlo per il suo significato, un po' legato anche al luogo in cui ci trovavamo. E a questo punto vorrei segnalare una cosa perché tanto su questo blog che non legge nessuno mi posso permettere di spettegolare: a occhio e croce, mi pare che sia una canzone dedicata al suo fidanzato che infatti è proprio di quella zona. Io ho ben presente chi è, essendo anche lui un bravissimo artista tra l'altro, ma la nostra è una conoscenza virtuale quindi non ho neanche provato a salutarlo perché mi vergognavo di presentarmi come, tipo, "quella di Facebook"?! E poi a me piace proprio tantissimo perdere queste belle occasioni eh :) Tra le altre cose ho visto anche una ragazza che seguo su Instagram xD Ho passato una serata molto social, guardando tutto da un angolino. Fisicamente invece il luogo era molto carino, c'erano delle sedie e Giorgieness + Gabriele Troisi cantavano accompagnandosi con chitarra (lei) e tastiera (lui) davanti ad un locale e/o bar al cui interno c'erano appunto le mozzarelline e poi NON i dischi di lei che ha ammesso di aver dimenticato a casa. Tra una canzone e l'altra, oltre a questo dettaglio ha detto anche tante altre cose cioè ha presentato bene i vari pezzi - tra cui uno in duetto con Gabriele -, la vedevo molto spigliata al contrario del ragazzo che forse è un po' più timidino. Infatti per non far scontrare troppa timidezza, io lui non l'ho proprio salutato dopo il live. Ci siamo invece avvicinati a Giorgia che alla richiesta di mio padre ha subito risposto "Certo" mettendosi in posa accanto a me dopo un nostro vicendevole "Ciao". In seguito allo scatto, che ho velocemente controllato perché mio padre è un po' impedito (infatti la foto è uscita leggermente sfocata ma me la sono fatta andare bene), lui le ha chiesto "Com'è? Giorgiette?" e lei "Guarda, così" indicando gentilmente il manifesto appeso accanto a noi e io ho commentato "Eh non lo capisce" dal momento che prima io glielo avevo ripetuto qualcosa tipo 40 volte e lei ha replicato "Eh sì è difficile" :'D Poi mio padre ha aggiunto "Assomigli un po' a Carmen Consoli" e Giorgia ha risposto "Grazie, per una cantautrice è un gran bel complimento" e poi l'abbiamo congedata: lui le ha stretto la mano e io mi sono voltata con un "Grazie, grazie mille" e ci siamo salutate con i due baci. Comunque Mozzarella Unplugged è una benedizione: voglio che abbia tutto il successo che merita.

domenica 25 agosto 2019

Morgan 24.8.19 S. Giorgio del Sannio

Morgan mi fa sorridere il cuore. Io ritengo proprio che sia, e non so come facciano gli altri a non vederlo, una persona semplice e divertente. Me ne accorgo quando dopo la seconda canzone chiede al chitarrista "Ce l'hai la bombola d'ossigeno?" (una di quelle cose che fanno ridere ma in realtà non c'è neanche troppo da ridere) ché tossicchiava un po' ma nonostante questo ha portato avanti un concerto bellissimo. Me ne accorgo quando dice che Megahertz è veneto e i veneti sono famosi perché hanno sete... e quindi bevono. Me ne accorgo quando fa uno sproloquio sulla parola Benevento facendo giochi di parole (davvero un po' squallidi, degni di mio padre) tipo "Tutto Bene? Cosa ti porta a Benevento? Carmelo Bene?" e così via. Lo spettacolo infatti ha avuto luogo - più precisamente - a San Giorgio del Sannio, nell'ambito della Notte Bianca rinominata Black & White per simboleggiare metaforicamente un clima di inclusione a 360 gradi. E anche per quanto riguarda la scelta artistica per la manifestazione il comune ha avuto la mente aperta vedendo in Morgan un esempio di quell'arte che "salverà il mondo" e nient'altro: a fine serata gli è stata anche regalata un'opera di un artista locale che è stata sinceramente apprezzata: "Wow, ma è bellissimo" ha esclamato lui, aggiungendo "Non intendo il soggetto, intendo il ritratto" mostrando il suo volto su un quadro che se venisse appeso a casa sua "allora forse sì che il giudice ne capirebbe il valore artistico" (una frecciatina che, devo dire, ci stava proprio bene). E quindi, come molte volte, mi è capitato di iniziare a raccontare dalla fine ma probabilmente va benissimo così dal momento che è stato un live all'incontrario, nel senso che la prima canzone è stata Altrove che in genere è quella che usano per chiudere e quindi da lì hanno deciso di eseguire la scaletta capovolta, facendo poi la penultima, la terzultima e via dicendo.. cioè in realtà magari stavano scherzando ??? ma chi può dirlo?! Su quel palco erano tutti così folli (in senso buono) che non si è capito bene se lo abbiano fatto davvero o meno (non conoscendo la scaletta), un po' come il ritorno di Beverly Hills 90210 in cui il confine tra mondo reale e finzione è molto labile LOL! Morgan infatti non era solo ma era accompagnato dalla band, il che mi sembra un po' una (piacevolmente?) strana novità: con lui c'erano i già conosciuti MegaHertz e Marco Santoro insieme ai Lombroso cioè Dario Ciffo (ex Afterhours) e Agostino. Questi ultimi due, tra l'altro, hanno anticipato tre o quattro canzoni in attesa del cantante durante un'esibizione pre-show che sembrava proprio dovesse essere qualcosa per intrattenere il pubblico a causa del ritardo del suddetto ma chi lo sa, magari no eh. Anche perché ad aprire la serata c'erano già LeVacanze che mi sono anche abbastanza piaciuti però insomma se l'opening inizia solo alle 22:15 circa, uno forse un po' ce l'ha quel desiderio di arrivare al dunque con l'ospite principale. Parte del ritardo (o tutto?) è stato dovuto anche alla pioggia pomeridiana che ha fatto slittare il soundcheck e io non so perché ma giuro che me lo aspettavo che venisse a piovere. Morgan sale sul palco intorno alle 23:30 però possiamo dire che ne è valsa la pena. Aveva una giacca nera e un fiore tra i capelli che ho deciso di fotografare prima che fosse troppo tardi cioè prima che gli cadesse o prima che i suoi capelli diventassero troppo ingestibili, però è successa una cosa che mi accade a volte ossia sono uscita di casa con la fotocamera scarica ... (e mi succede sempre quando sono tipo in primissima fila con un soggetto particolarmente ideale da fotografare) me ne sono accorta durante Io vorrei Non Vorrei Ma se vuoi di Lucio Battisti che non mi aspettavo proprio! Tra le altre cover che ha fatto anche Suspicious Minds, Heroes (cantata seduto sul bordo del palco e a tratti anche disteso, mi ha troppo ricordato Achille Lauro sul pianoforte a Sanremo) e un gran bel tributo a Fabrizio De André con l'intro de La canzone di Marinella + Un ottico + Il Suonatore Jones + Morire per delle idee (traduzione in francese del pezzo di Georges Charles Brassens - nome pronunciato in modo un po' incerto perché "la mia pronuncia del francese non è buonissima"). Dei suoi pezzi ha eseguito The Baby, Cieli Neri, L'Assenzio e sicuramente qualche altra per poi concludere (o iniziare) con Altre F.D.V. ma è stato durante La Crisi che c'è stato un momento davvero esilarante (oltre a "Appena mi finisce la crisi di tosse facciamo La Crisi"). Durante il concerto, dopo aver finito il suo bicchiere di vino (o birra?) ha espresso il suo entusiasmo nel trovarsi in una di quelle feste di paese piene di bancarelle e quindi ha domandato "Lo zucchero filato c'è?". La sua richiesta è stata accolta poco dopo, infatti ad un certo punto scende dal palco e io pensavo fosse per cantare un pezzo di canzone più vicino al suo pubblico invece poi risale con una stecca di zucchero filato in mano. E piano piano gliene arrivano altre due. "Credo che lo zucchero filato sia la cosa più buona del mondo, dopo la pizza ovviamente" ha detto, felice come un bambino e, soprattutto, con le mani tutte azzeccose. Non solo, quindi, ha presentato La Crisi dicendo che sbaglia sempre le parole e quindi "Non fatemi ricordare il testo, ché lo sbaglio sempre quindi devo sbagliarlo anche stasera" ma ad un certo punto era anche impossibilitato a suonare e cantava tra un boccone e l'altro di quei pezzi di nuvola che a me in realtà non sono mai piaciuti. Aveva le mani talmente collose che ad un certo punto ha anche fatto una prova premendone una a terra e raccogliendo con il palmo totalmente aperto uno dei fogli della scaletta. E poi quella stessa mano, un po' titubante e scusandosi, l'ha dovuta stringere all'assessore. C'era così tanto zucchero filato che ne ha offerto un po' anche ai musicisti (alcuni dei quali hanno accettato) che sono davvero meravigliosi, capaci di stare dietro a Morgan e di farlo stare un po' più in riga (tipo quando facevano partire la musica mentre lui si disperdeva in discorsi un po' buffi secondo me era per quello). Il batterista alla fine gli ha lasciato lo strumento, sulla cui cassa era raffigurata la sua faccia nello stile della copertina di Italian Songbook Vol. 2, e ha suonato per una manciata di secondi pure quella, oltre ad essere passato per tutta la serata dal basso alla chitarra (o forse era un altro basso, è un mio limite) al pianoforte, dimostrandoci - come sempre - di essere (prima di tutto il resto, prima di tutte le polemiche) un grandissimo artista.

PS: Ci tengo a specificare che la prima parte di questo resoconto l'ho scritta alle 7 AM a causa dell'insonnia però mi sembra di aver digitato cose piuttosto sensate

giovedì 1 agosto 2019

Arisa 31.7.19 Trentola Ducenta

Nonostante fosse passato poco tempo dal live del Giffoni, ci siamo ritrovati nuovamente sotto al palco di Arisa. Anche perché in effetti lo ha ammesso lei stessa durante lo spettacolo che ama la Campania e poi ha anche intonato un motivetto le cui parole recitavano più o meno così "Amo la Campania e il Natale anche se non c'entra un cazz" e poi "Amo la pizza, la Campania e il Natale" e niente, le sue cose tipiche un po' folli. Poi verso la fine dello show, al momento dei ringraziamenti e dei saluti del comitato del paese ha anche registrato un video del suo pubblico che cantava "Tanti auguri a te" perché era il compleanno della madre e mille altre cose surreali tipo quando come regalo le hanno dato una penna e lei ha risposto "Con questa ci scrive pure il Papa" HAHAHAH E non so perché a volte mi ritrovo a partire dal finale del racconto. Forse perché l'inizio non è altrettanto piacevole LOL cioè una volta lì, a Trentola Ducenta - quel posto tanto difficile da pronunciare per Arisa (e poi "come si chiamano i suoi abitanti?") -, il concerto è iniziato tipo dopo due ore circa perché c'erano prima tutte quelle perdite di tempo inutili che si verificano ogni qualvolta ci sia un Festival estivo di piazza. E non mi riferisco tanto agli opening con i ragazzi emergenti, quello ci sta. Mi riferisco ai tormentoni estivi sparati a palla, alle battute davvero poco divertenti et similia.
Quando il concerto inizia, però, tutto diventa più bello. Arisa, con i suoi soliti capelli cortissimi, era vestita in modo sorprendentemente sobrio: pantaloni neri, tshirt nera e sandali neri (che ad un certo punto della serata ha tolto ed è rimasta scalza). E poi era sorridente e ha lanciato baci e saluti a tutti dal palco fin quando poi non è addirittura scesa, durante Meraviglioso Amore Mio, per far cantare un po' della sua canzone ai fan in prima fila porgendogli il microfono da vicinissimo. Quando è risalita on stage ha esclamato "La musica è di tutti", quanta verità.
Io piuttosto ero vestita un po' di merda devo dire, sembravo un po' in pigiama, però ricordo chiaramente che al Giffoni ha detto una cosa tipo "Dovete essere sempre voi stessi..tipo me: non lo vedete come sono conciata?!" quindi ero piuttosto tranquilla.
Continuo a nominare il GFF perché sono ancora sotto tutta Trenitalia per il fatto che sia finito, quest'anno l'ho presa proprio male. Comunque dal momento che sono stata ad una tappa invernale di questo tour e poi a quella del Festival appunto che era ovviamente un po' ridotta, non conoscevo completamente la scaletta. Infatti, quando è stata eseguita Piccola Rosa oppure Hallelujah per me è stata una grande sorpresa! Inoltre ad un certo punto ha detto ai suoi musicisti che il pubblico voleva un omaggio a Pino Daniele e, dal nulla, lo ha fatto davvero (per due volte cioè in due momenti diversi all'improvviso ha accennato due suoi pezzi) dandoci prova per la millesima volta che ci troviamo di fronte un'artista versatile che può fare tutto anche improvvisando (poi certo, si è fermata dicendo "Ok, basta, non me la ricordo più" ma è piuttosto irrilevante dopo aver fatto già una bellissima figura).
Ha concluso con Mi Sento Bene e poi quando è scesa dal palco è partita L'esercito Del Selfie che ha permesso ai presenti di ballare per gli ultimi 3 minuti prima di lasciare il Centro Commerciale Jambo.

domenica 28 luglio 2019

Dolcenera 27.7.19 Salerno

Dopo le bellissime ed emozionanti fatiche del Giffoni Experience, ho trovato subito un modo per riempire il vuoto che il Festival mi ha lasciato. La sera stessa dell'ultimo incontro della Masterclass che ho fatto nella ridente cittadina campana (ridente solo a luglio, comunque), sono andata al concerto di Dolcenera a Salerno. Non è stato in realtà un vero e proprio concerto e in realtà ho proprio dovuto scegliere tra quest'evento e il live di Mahmood al GFF: è stato difficilissimo. Comunque sapevo che lo spettacolo finale del Premio Charlot sarebbe stato aperto da Antonio Maggio e altra gente ignota che non ricordavo ma poi pensavo che il resto del tempo avrebbe cantato per la maggior parte lei. Quando arriviamo all'Arena del Mare scopriamo che l'altro opening è una band la cui cantante era Noemi Smorra che in realtà conoscevo perché aveva fatto The Voice e/o XFactor (e poi una che si chiama Noemi e che ha i capelli rossi come faccio a dimenticarla?!). Poi c'è stato Antonio Maggio che ha cantato Mi servirebbe sapere (presentandola in un modo molto carino facendo il simpatico), Amore Pop e poi Quando di Pino Daniele visto che la serata era dedicata a lui e a Massimo Troisi. All'evento hanno preso parte anche Enzo DeCaro, Lino Guanciale e ci sono state tante altre perdite di tempo in attesa di Dolcenera che poi finalmente è arrivata, ha fatto uno di quei suoi discorsi meravigliosamente ingarbugliati e ha cantato il nuovo singolo Amaremare (un inno alla terra in collaborazione con GreenPeace) + Com'è straordinaria la vita, Un altro giorno sulla terra e Ci vediamo a casa (al piano) + ("All'epoca pareva un po' brutto che le ragazzine ascoltassero cose forti con ritmi movimentati quindi ecco una poesia..") Resta con me per omaggiare Pino Daniele. Dopo di lei ha cantato Giordana e per me è stata una vera sorpresa perché non avevo idea che ci fosse. Anzi, Danton me lo aveva preannunciato ad inizio serata ma poi io l'avevo pure dimenticato quindi è stata una sorpresa per due volte. Lei ha cantato Chiedo di non chiedere, Ti ho creduto (presentandola leggendo una nota sul telefono perché "non sono molto brava con le parole e vorrei dire le cose giuste") e Amore senza fine di Pino Daniele (preparata in camerino in 20 minuti perché visto che negli ultimi giorni è stata sempre in giro non era previsto un suo omaggio al grande artista però ci teneva e quindi ha rimediato). La manifestazione è stata chiusa dall'ultima esibizione dei Musicanti (la band di Noemi Smorra di cui sopra) e io sinceramente - dopo una così bella serata ma anche dopo un intero mese così sfiancante - mi stavo un po' addormentando.

venerdì 26 luglio 2019

Noemi 24.7.19 Visciano

Premessa:
Da qualche anno a questa parte scrivo il resoconto del Giffoni Film Festival su un documento Word perché mi esce una cosa abnorme di circa 30 pagine che su questo blog forse starebbero un po' male. Nel mega racconto della manifestazione in genere vengono inglobati anche tutti gli eventi collaterali ossia tutti quelli che, anche se non si svolgono nell'ambito del GFF, hanno luogo comunque in quei giorni e fanno parte lo stesso dell'avventura di quella settimana in qualche modo. Per questo in genere non li posto mai qui anche se avere questi buchi mi dà un po' fastidio. Quest'anno, per superare questo fastidio, copierò sul blog il resoconto del concerto di Noemi perché ci tengo proprio tanto che non manchi:

Siamo corse via dal GFF perché ci aspettava il concerto di Noemi a Visciano. E io dovevo fare la referente per il Meet And Greet e avevo un po’ di ansiella ma davvero poca dai. Alla fine conoscevo tutti. Al Giffoni mi sento a casa ma l’Arca pure è la mia famiglia quindi ero perfettamente a mio agio cioè poi se non mi fosse venuto il ciclo sarei stata proprio al top ma non si può avere tutto dalla vita.
Io, Erica e Marono siamo arrivati mentre Noemi stava provando ma - neanche il tempo di guardarmi un attimo attorno per indicare a chi di dovere il luogo dell’incontro per gli Archini - che ha subito salutato tutti e se n’è andata. Ho notato solo che aveva i capelli legati e che era vestita di giallo.
Abbiamo perso un po’ di tempo e poi ci siamo posizionati sul luogo deciso per l’incontro con gli Archini, eravamo già quasi tutti per fortuna e sono arrivati in tempo anche tutti gli altri quindi ho chiamato Jaco e mi ha detto di aspettare proprio dove già eravamo, per puro caso. Poco dopo mi ha richiamato ma, siccome lo avevo visto, gli ho fatto un cenno e gli ho chiuso la chiamata. Mi è sembrata una cosa molto ardita. Comunque si è avvicinato e mi ha chiesto “Quanti siete?” e io “12!” e ci ha fatto passare oltre la transenna. Per raggiungere Noemi dovevamo salire delle scale ed è stato molto carino perché mi ha dato la mano come se fossi una principessa dicendo qualcosa tipo “È una strada un po’ brutta”. Ci ha fatto avvicinare ad una panchina e ci ha detto di aspettare lì. Nel frattempo sono successe un po’ di cose tipo: a) abbiamo conosciuto un cane molto carino b) alcune persone raccomandate del paese volevano incontrare Noemi e stavano anche quasi per farlo prima di noi quindi alcuni degli Archini, vedendo l’ingiustizia, stavano per avviarsi di loro spontanea iniziativa ma io gli dicevo “NO DAI DOBBIAMO ASPETTARE JACO” e mi sono sentita proprio una brava referente anche perché, shock, la gente mi ha pure ascoltato.
Nell’attesa è passato Marcello che quando mi ha visto ha detto “Ciao” e poi ha chiesto un “Come va?” generale a tutti (e noi tutti “Bene bene”). Poco dopo tutta quella gente imbucata è stata cacciata e Jaco ci ha fatto un cenno per dirci di avvicinarci quindi ci hanno divisi in gruppi da 6 e ci hanno fatto entrare. Io ero nel secondo gruppo insieme a Serena, Eleonora, Marina e Renato+Antonio. Serena appena entrata ha domandato a Veronica, dati i suoi famosi problemi di memoria, “Come mi chiamo?” e lei prima ha detto un nome che ovviamente non era giusto e poi ha aggiunto “No dai, Simona, lo so. È che c’ho un po’ di febbre” e sarei morta dalle risate se non fosse che era arrivato il momento del mio saluto. Quando Vero mi ha visto ha esclamato “Ciao Gaia”, salutandomi con i due baci e poi ha visto Antonio a cui ha autografato il disco e ha specificato “Con lui la foto singola visto che è un bambino” e ha anche guardato attentamente i disegni che le aveva portato ed è stata una scena molto tenera. Poi con il suo solito entusiasmo ha chiesto tipo “Ci facciamo una foto di gruppo?” quindi ci siamo messi tutti in posa e un signore ha scattato un bel po’ di foto. Ad un certo punto, tra uno scatto e l’altro, mi ha anche suggerito di togliermi i capelli da davanti alla faccia quindi per un nano secondo si sono voltati tutti verso di me e io tipo “Oops” quindi li ho tolti, il signore ha scattato altre due-tre foto e il gruppo si è sciolto. Noemi si è fermata vicino alla porta per salutare tutti a mano a mano che uscivamo. Quando stavo uscendo io ero pronta con la nostra prima foto insieme quindi gliel’ho buttata davanti alla faccia e ho commentato “Quando eravamo giovani… 10 anni fa”. Lei ha fatto un piccolo balzo indietro proprio come si fa quando ti piazzano improvvisamente una cosa davanti agli occhi e poi, dopo averla guardata, ha esclamato “Ma dai che siamo ancora giovani, siamo nei migliori anni ora” e dopo una risata ha concluso con un “Ciao tesoro” quindi sono contenta di com’è andata cioè ho avuto questo mio brevissimo momento molto carino e sono soddisfatta. Vicino ad una porta più esterna si era invece fermato Jaco che quando mi ha visto mi ha detto tipo “Grazie mille. Alla prossima. Ciao” e mi ha fatto l’occhiolino e quindi questo è bastato per farmi innamorare. Ovviamente sto scherzando perché ero innamorata di Jaco già dall’anno scorso. E quando usciamo invece incrociamo Gabriele con cui ci scambiamo un semplice e veloce ma simpatico cenno.
Quando torniamo in mezzo al pubblico, io ho raggiunto Erica e ci siamo sedute mentre gli altri si sono posizionati in piedi alla nostra sinistra poco distanti. Come annunciato, è stato Gregorio ad aprire il concerto cantando circa 3 brani, il numero giusto cioè non è stata una di quelle aperture chilometriche che ad un certo punto ti rompi il cazzo, è stata una cosa equa anche perché poi è tornato anche dopo a cantare insieme a Noemi. Infatti, dopo i primi 2-3 brani, Gregorio torna per esibirsi insieme a lei in A me m’ piac’ o’ blues, Bagnati dal sole e forse qualcos’altro, ricordando che lui è stato per un periodo il suo corista. Il live è stato bello ed era esattamente come lo ricordavo dal raduno o comunque dalle stories varie che avevo visto su Instagram. Lei era molto elegante con una gonna nera e una camicia colorata (esattamente come l’avevamo vista al Meet) ed era un po’ esagitata secondo me, forse aveva preso qualche medicina per la febbre che l’ha fatta attivare. Comunque rideva e gridava (non in modo esagerato) ed era molto arzilla. A volte sembrava venire verso di noi e lanciarci dei baci ma il palco era così alto e così lontano che avrebbe potuto lanciarli a chiunque. Io comunque continuerò a pensare che fossero per noi. Ed è stato al momento finale, quello di Vuoto a Perdere, che ci siamo riuniti tutti e ci siamo buttati sotto al palco. Ad un certo punto Noemi è venuta sicuramente verso di noi e c’è stato un contatto, una connessione fortissima cioè ci guardava e ci indicava eccetera; peccato che, se da sopra vedevamo lei che ci chiamava, da sotto c’era il tipo della sicurezza che continuava ad urlarci che non potevamo stare lì e che quindi ci ha fatto allontanare. Ma ormai era tutto finito ed era andato già tutto benissimo.

lunedì 22 luglio 2019

Levante 20.7.19 San Leucio

Premessa: 
Da qualche anno a questa parte scrivo il resoconto del Giffoni Film Festival su un documento Word perché mi esce una cosa abnorme di circa 30 pagine che su questo blog forse starebbero un po' male. Nel mega racconto della manifestazione in genere vengono inglobati anche tutti gli eventi collaterali ossia tutti quelli che, anche se non si svolgono nell'ambito del GFF, hanno luogo comunque in quei giorni e fanno parte lo stesso dell'avventura di quella settimana in qualche modo. Per questo in genere non li posto mai qui anche se avere questi buchi mi dà un po' fastidio. Quest'anno, per superare questo fastidio, copierò sul blog il resoconto del concerto di Levante perché ci tengo proprio tanto che non manchi: 

Finalmente era arrivato il momento del concerto di Levante al Belvedere di San Leucio, evento per cui noi eravamo organizzate da MARZO. Proprio per questo, infatti, avevamo entrambe preso il biglietto (per le prime file perciò circa 40 euro quindi leggermente esagerato) ma all’ultimo abbiamo comunque provato a chiedere degli accrediti. Ce ne hanno concesso uno come stampa e quindi abbiamo cercato per mari e per monti qualcuno a cui affibbiarlo. Ho fatto anche un annuncio su Instagram anche perché amo usare i social nel modo giusto cioè per quello che servono realmente ossia comunicare. E infatti spesso in queste situazioni mi hanno salvato e anche questa volta è successo se non fosse che ho ricevuto una risposta alle 17:30 e io l’ho letta tipo due ore più tardi. Quando mi deciderò a non silenziare qualunque app appena la scarico sarà sempre troppo tardi. Almeno le notifiche dei dm potevo lasciarle. E invece. Comunque alla fine Marina ce l’ha fatta a venire con noi. Siamo andate a prenderla a casa ed eravamo leggermente in ritardo rispetto al nostro programma iniziale ma perfettamente in tempo per l’inizio del concerto. Peccato che sull’autostrada per Caserta c’era una fila di 2 km per un incidente. Un incidente grave, un incidente mortale. Quando siamo riuscite (finalmente) a superare il blocco, abbiamo visto sulla corsia accanto alla nostra il telo bianco sotto cui era nascosto il cadavere. Non ho avuto neanche il tempo di mettere a fuoco quello che stavo vedendo che ho subito voltato lo sguardo ma è stato abbastanza per traumatizzarmi, soprattutto visto che poi abbiamo scoperto che il motociclista era morto perché decapitato dal guardrail. Per fortuna ci ha pensato Levante a distrarmi un po’. È anche a questo che serve la musica. Quando arriviamo al Belvedere di San Leucio e iniziamo a chiedere info su dove poter parcheggiare sentiamo provenire dalla location Cuori d’artificio. E poi Nuvola. Quando ci avviciniamo alla cassa per ritirare i nostri biglietti/accrediti, invece, Levante stava cantando Diamante. Purtroppo però Astronave Musica non era in lista per chissà quale motivo quindi abbiamo anche perso un sacco di tempo perché al botteghino ci hanno spiegato che anche altre persone hanno avuto problemi a riguardo, noi però alle 22 di sabato sera chi potevamo chiamare per aggiustare le cose? Che poi tra l’altro ho scoperto che l’ufficio stampa che (non) ci aveva accreditato era lo stesso che si occupava degli artisti ospiti al Giffoni quindi la tentazione di andare a protestare direttamente da lui il giorno dopo è stata forte. Marina quindi ha dovuto comprare un biglietto e nel frattempo era iniziata Ciao per sempre. Entriamo sulle note finali della canzone e, quando ci avviciniamo alla prima fila, Levante stava presentando il brano successivo. Erica vede Stefania che era proprio lì davanti e la salutiamo pacatamente per non disturbare ma allo stesso tempo calorosamente. Forse sto scrivendo cose un po’ senza senso perché anche solo pensare a quella giornata mi fa stancare. Sia lei che alcune ragazze dello staff ci chiedono se vogliamo delle sedie ma noi gli spieghiamo che abbiamo il posto quindi ce lo indicano. Era dalla parte opposta a dove stavamo noi quindi abbiamo attraversato la fila di sedie davanti a tutto il pubblico presente. Levante continuava a parlare andando avanti e indietro sul palco che era piuttosto basso; non sapevo esattamente cosa stesse dicendo ma - ad un certo punto, mentre mi avvicinavo al mio posto - i nostri sguardi si sono incrociati ed io le ho fatto Ciao con la mano. Nel bel mezzo del suo discorso ci ha infilato di soppiatto un veloce e carinissimo “Ciao Gaia” prima di ricominciare a dire quello che stava dicendo. Ok, ero già distrutta e avevo fatto tardi ma ora ero seduta in prima fila, Levante mi aveva salutato e dopo aveva cominciato a cantare Se non ti vedo non esisti quindi almeno eravamo arrivate giusto in tempo per uno degli inediti. Come al solito io se ascolto una canzone solo una volta poi non me la ricordo neanche più quindi adesso non so neanche come faccia. Stessa cosa ovviamente per Questa è l’ultima volta che ti dimentico. Cioè non so neanche se mi sono piaciute o meno. Sono però sicura di essermi innamorata di Magmamemoria, al momento non ricordo nemmeno quella ma sono certa di averla amata. Lei era vestita come in tutte le foto che si erano già viste sui suoi social in cui aveva un po’ spoilerato gli outfit comunque roba molto carina. Gli arrangiamenti erano proprio adatti all’occasione. Per questo tour pre-album in questi luoghi storici tra passato e presente, le canzoni (alcune) sono state trasformate in gioielli rari. Violini a gogo. Una cosa straordinaria che avrei sicuramente apprezzato di più se non fossi stata così stanca. Mi sono lamentata esageratamente della mia stanchezza però veramente nonostante il concerto mi sia piaciuto tantissimo ho rischiato un paio di volte di addormentarmi proprio per l’eleganza e la (giusta) lentezza di alcuni speciali momenti che ho avuto in ogni caso modo di apprezzare. Quando in scaletta siamo arrivati a Non me ne frega niente il pubblico non ce l’ha fatta più. Ci siamo alzati quasi tutti e ci siamo avvicinati alle transenne. Quindi Erica ha avuto modo di raggiungermi dalla seconda fila e Marina dalla tredicesima. Eravamo tutti lì e ad un tratto Levante ci ha visto dal palco e ci ha mandato un bacio. Comunque a quel punto il concerto non stava proprio giungendo al termine però noi siamo rimasti comunque lì fino alla fine. Gli ultimi due pezzi in scaletta erano Alfonso per ricordare i suoi inizi e Lo stretto necessario in chiusura per omaggiare questa nuova ripartenza che noi non vediamo l’ora di scoprire.
Al ritorno il navigatore ci ha fatto sperdere per delle stradine sperdute ma poi ne abbiamo fatto partire un altro e, finalmente, è andato tutto bene. Il giorno dopo tra l’altro Stefania mi ha scritto su Facebook “Felice di avervi rivisto” e io ho amato tutto ciò.

sabato 29 giugno 2019

Calcutta 28.6.19 Napoli

L'indie ha rotto il cazzo. Nonostante questo io ieri sono andata a vedere Calcutta ed è stato tutto molto surreale. Più o meno è andata così: Salvatore mi stava assillando così tanto per far sì che andassimo a questo concerto che alla fine un po' mi ha convinto. Cioè non so come sia successo visto che a gennaio è accaduta esattamente la stessa cosa che mi ha lasciato indi(e)fferente ma credo sia stato graduale: prima - per esempio - ho partecipato al concorso per vincere i biglietti perché tanto lo sapevo che non li avremmo mai vinti. Successivamente è spuntato fuori anche un live di Morgan quello stesso giorno in un altro posto e quindi se dovevo andare da qualche parte sicuramente avrei scelto lui senza neanche un minimo dubbio oppure al massimo c'era una simpatica serata quiz in un baretto random e Calcutta era davvero in fondo alla mia lista delle priorità. Il fatto è che poi mio padre quel giorno era impegnato e quindi dovevo mettere una ICS su tutto ma non volevo arrendermi perché che palle cioè ho scritto un post su Facebook come ultima possibilità per svoltare la mia serata che sennò sarebbe stata davvero deprimente chiedendo un passaggio per il concerto di Calcutta - perché per ricevere un minimo responso dovevo buttarmi su quello più mainstream (anche se ho specificato che avrei preferito Morgan) ma ero comunque consapevole che non avrei risolto nulla: non è di certo la prima volta che provo una cosa del genere e non aveva mai funzionato... forse avevo in mente qualcuno di specifico che avrei voluto leggesse ma infatti ovviamente non è successo PERÒ c'è stato qualcuno che mi ha assecondato. S H O C K . Anny ha commentato con "io adoro calcuttq" e poi mi ha chiesto in privato info sul concerto concludendo con un bel "Si può fare". Ed ero molto contenta perché per 3 anni fra i banchi di scuola l'ho costretta ad imparare e cantare le canzoni di Noemi (L'amore si odia in primis, doveva essere la mia Fiorella Mannoia) quindi mi sembrava proprio una cosa giusta che ora andassimo ad un concerto di qualcuno che potessimo entrambe cantare spontaneamente. Lo avevamo trovato.
[Ma alla fine Salvatore, da cui era partito tutto, non è venuto]
Comunque quindi ho agito nell'ingenuità più totale non credendoci nemmeno un po' anche perché poi alla fine mi ero un po' impuntata ma a me Calcutta neanche piace. L'ho scoperto il 14 dicembre:

E l'indie ha rotto il cazzo, ripetiamolo. Ogni volta che esce un suo nuovo singolo o qualunque cosa di qualunque altro artista "indie" mi piace condividere lo screen con il messaggio di Cosmic che recita "Oh ma sti indie un po' di tregua mai?!" e invece ecco che mi stavo organizzando per un concerto che avrei anche pagato. Perché è stata una cosa organizzata talmente all'ultimo (il giorno prima) che tutti gli uffici stampa mi hanno beatamente ignorato e quindi bye bye accredito. Perciò sono andata al concerto di un artista che alla fine neanche mi piace e l'ho pure pagato al contrario di tutti gli altri concerti a cui vado? Esattamente.

Però quanto è bello adesso scrivere tutte queste stronzate senza la pressione di digitare parole serie e corrette?! E poi tutto quello che era successo - niente accredito e organizzazione a casaccio e last minute - mi ha permesso di vivere questo concerto davvero serenamente. Mentre stavo lì a cantare con una birra in mano in mezzo a tutti quegli indie hipster alternativi io per un attimo mi sono sentita quasi una persona normale. Perché non me ne fregava niente. Non dovevo segnarmi la scaletta, non ero costretta a stare per forza attentissima a qualunque cosa, non mi importava di non essere in prima fila (beh perché siamo riuscite ad arrivare solo alle 22 dopo l'incubo del traffico e del parcheggio quindi cosa mai potevo pretendere) e comunque da lì si vedeva bene e si respirava (sopra la musica a palla quanto è bello respirare?!) e ho cantato (sì lo so l'ho già detto ma in genere non canto quindi è un evento) e ho fatto delle stories orribili con la mano tremante ed ero vestita un po' di merda e non conoscevo neanche tutte le canzoni. Infatti ad un certo punto Calcutta ha presentato il brano Hubner ma poi è partita Sorriso (Milano Dateo) e quindi Anny ha chiesto ad una coppia che canzone fosse (perché infatti non si trovava cioè avevamo ragione noi) infatti poi Calcutta ha detto "No scusate, pensavo fosse Hubner e invece no, la prossima è Hubner per davvero" però poi invece quella dopo era Arbre Magique e quindi poi ha detto "No scusate, la prossima DAVVERO è Hubner" e alla terza volta finalmente ce l'ha fatta a fare sul serio questa Hubner. Infatti poi più in là quando stava presentando un altro pezzo ha detto tipo "La prossima è... Hubner. Vi immaginate di nuovo?" HAHAHAHAHAH un altro highlight della serata è stato quando i fan hanno chiesto il bis e quindi Calcutta è partito con una versione inedita di Paracetamolo con delle strofe che sembravano in spagnolo ma io ho detto "Oddio che lingua è? Latino?", non so come mi sia venuto in mente ma in realtà a parte il fatto che sono scema, il fatto sorprendente è che lui stesso ha ammesso di non aver mai fatto un bis in vita sua e che quella era la sua prima volta. Per il resto è stato molto carino e molto simpy in quel suo modo davvero alternativo che "Lo sai che la tachipirina 500 se ne prendi 2 diventa 1000" può accompagnare solo. Tipo ad un certo punto, verso l'inizio del concerto, ha detto "Ma a voi piace questa cosa che ad un tratto faccio cantare a voi le canzoni oppure evito?" ovviamente i fan hanno iniziato a cantare da subito ma "No perché io ho le cuffie quindi non vi sento se cantate quindi fatemi sapere se vi va" però che dolce dai hahahahahah E poi la maglietta dei Flinstones e quell'aria da barbone gli stavano proprio bene.
Calcutta che ci mostra quanto l'indie ha rotto il cazzo
Comunque i suoi successi o comunque le canzoni che a me piacciono e che conosco che non lo so se sono successi le ha fatte tutte tipo Del verde, Gaetano, Frosinone, Oroscopo, Pesto, Orgasmo e adesso scrivendoli così di fila mi chiedo "Ma che razza di titolo sono diomio?!". Ne ha fatte anche un bel po' che non conoscevo oppure che avevo sentito mezza volta tipo Milano o Limonata oppure cose che non conoscevo ma che mi sono piaciute tipo Cane e altra roba sicuramente da un certo punto di vista valida che mi ha fatto capire che anche se lui non mi piace e anche se il concerto l'ho pure dovuto pagare e forse se mi fossi messa gli occhiali avrei visto qualcosa in più è stata un'esperienza che sono contenta di aver fatto che tra l'altro si è conclusa con dei cornetti caldi alle 4 di mattina (dopo un'irrilevante mezz'oretta di breakdown ma lasciamo perdere).
E quindi il 28 giugno 2019 L'amore si odia tra i banchi di scuola si è ufficialmente finalmente trasformata in Oroscopo all'Ex Base di Bagnoli. Belle trasformazioni, belle serate e l'indie ha rotto il cazzo sempre e comunque ma a volte ci si sente bene a fare le cose anche un po' a casaccio, esattamente un po' come le immagini che apparivano sui maxischermi alle spalle di Calcutta, dei musicisti e delle "amiche del coro" che erano in 4 e avevano le magliette con una lettera ciascuna a comporre viste insieme la parola CORO.