lunedì 11 marzo 2024

Mahmood e Canta fino a dieci 8.3.24 Milano e Saronno

Non andavo a un firmacopie da tremila anni, e ora che ci sono tornata ho capito anche perché. Cioè, in realtà no: quello che mi ha ucciso maggiormente è stata l'attesa, che è una cosa che mi ritrovo ad affrontare sempre, anche ai concerti e ovunque. Comunque, dopo aver aspettato circa un'oretta sedute a caso sulle scalinate della Mondadori del Duomo a Milano, Mahmood finalmente arriva. Io ed Erica ci posizioniamo in prima fila per sentirlo cantare Nei letti degli altri. Perché come ha spiegato lui stesso, ha pensato di non voler fare un semplice firmacopie ma di regalarci anche una breve esibizione. Accompagnato dal chitarrista ha infatti eseguito la title-track del nuovo (bellissimo) album e poi ha accennato un pezzettino di Tuta Gold, richiesta da una persona dal pubblico. Dopo averne cantato una strofa e il ritornello, questa stessa persona deve aver ironicamente espresso una lamentela e quindi ancor più ironicamente, Mahmood ha risposto: "Ah, tutta la volevi?!" lol Poi qualcuno gli ha anche chiesto qualcosa tipo "Ti sei già scocciato di cantarla?" e lui tipo "Eh, macché, abbiamo appena iniziato, ora c'è tutto il tour, se mi fossi scocciato adesso sarebbe un problema" xD Ma la cosa esilarante è stata quando ha interagito con una bambina, facendola scendere dalle gradinate per farla avvicinare a lui perché aveva... una tuta gold, letteralmente. Quando lui le ha chiesto il nome, poi, ha risposto "Ariel" e Mahmood oltre che complimentarsi per lo splendido nome ha anche detto che lui ha doppiato Flanders nel film della Sirenetta e che quindi era destino, o qualcosa del genere. Poi questa breve scenetta finisce e lui dà appuntamento a tutti a pochi passi da lì, pronto a firmare le copie dei dischi. Dopo un po' di fila arriva il nostro turno e mi chiede "Come ti chiami?". Io rispondo "Gaia" scandendo bene le parole e cercando di dirlo nel modo più chiaro possibile. In queste occasioni ho sempre un po' paura di tornare a casa con un cd firmato a nome Giada o Chiara. Mi rendo conto di esserci riuscita ma lui comunque per sicurezza risponde chiedendomi conferma "Gaia?" e io "Sì!". Poi ci avviciniamo a lui per lo scatto e dopo ci ringraziamo tanto a vicenda. Ecco, questo è stato. Non gli ho detto assolutamente nulla: potevo dirgli che lo adoro, che mi ero dimenticata a casa Gioventù bruciata, che del nuovo album amo la canzone scritta con Tropico perché amo tanto anche lui, e invece sono rimasta zitta. Alla fine va sempre a finire così ma nella sua semplicità è stato comunque un incontro molto breve ma carino. 
Dopo io ed Erica, poco dopo insieme a Vanessa, siamo volate a Saronno per il live di Canta fino a 10. Non erano presenti tutte e 5 le ragazze del collettivo ma "solo" Irene Buselli, Cheriach Re ed Anna Castiglia. Le prime due le avevo già viste quando avevo visto lo stesso live solo un paio di mesi fa proprio a Salerno, mentre Anna Castiglia mi mancava e sentire "Ghali" dal vivo è stato folgorante. Poi ho riascoltato le versioni live di Dai amore voglio un cane, Sottile, Scusami di Irene Buselli e Puchukay di Cheriach Re. Ci sono stati anche dei momenti in cui hanno cantato tutte insieme tipo quando hanno fatto Il Paolombaro o quella finale sulla lavatrice hahahah Tra un brano e l'altro si sono presentate e si sono dette felici di essere state invitate all'evento in un giorno così importante (la giornata internazionale della donna), anche se lo sarebbero state a prescindere. Un'altra cosa che ho molto apprezzato sono state le loro giacche, tutte super carine e di un colore diverso l'una dall'altra. 
Quando loro hanno finito di cantare, mentre i liceali della scuola che stavano facendo tipo un saggio finivano di esibirsi, ci siamo allontanate e siamo uscite dalla sala. Irene Buselli e Anna Castiglia stavano aspettando in piedi accanto a noi e le abbiamo superate; poco più in là abbiamo beccato Cheriach Re che è uscita dalla sala insieme a noi e abbiamo un po' parlato tra noi con anche la sua manager, che pure si chiama Valeria. Poi è arrivata anche Irene Buselli che si è presentata e mi ha stretto la mano. Quando siamo uscite dal cineteatro ci siamo invece imbattute in Anna Castiglia che ha detto di seguire Astronave Musica e ha parlato con noi del più e del meno. Poco più indietro c'era anche Simone Matteuzzi con lei. 
Quindi insomma, tutto più che promosso direi! 

sabato 9 marzo 2024

Mecna 7.3.24 Milano

Perché ogni volta che vado a Milano per fare UNA cosa poi ne faccio anche altre 200? Questa città è incredibile. Sono salita per la 700esima volta per i Webboh Awards, ma poco dopo Francesca Michielin ha annunciato la sua presenza al live di Mecna proprio il giorno dopo gli Awards. E poco dopo Mahmood ha annunciato il suo firmacopie proprio due giorni dopo. E poco dopo le cantautrici di Canta fino a dieci hanno annunciato un live sempre due giorni dopo. E quindi ho fatto tutto. 
Il caso ha voluto pure che mi accreditassero per questo live di Mecna, quindi dovevo proprio ad andarci. E ci sono stata con Irene, con cui finalmente ho visto un concerto insieme e con cui finalmente ho fatto una foto. Però siccome lavoravo fino alle 21 siamo arrivate al live con poco anticipo quindi la posizione non era proprio favorevolissima. Era piuttosto comoda e soprattutto in prima fila, ma questo significava stare con le orecchie a 4 centimetri dalle casse, quindi non si sentiva poi benissimo. Anzi, temo che l'audio fosse un po' pessimo già in generale, quindi da quella posizione ancora peggio. 
Oltre questo, c'è anche da dire che a me Mecna non è che piaccia poi tantissimo. E per essere una a cui lui non piace, l'ho già visto anche troppe volte: a novembre di due anni fa proprio insieme a Francesca Michielin. Comunque diciamo che lo apprezzo più come persona che come artista quindi mi sono comunque interessata a lui e ho provato ad ascoltare la sua musica. Di tutta la sua discografia alla fine penso di conoscere tre canzoni e la cosa surreale è stata il fatto che lui abbia eseguito proprio queste tre durante la serata. È stato assurdo perché innanzitutto non era detto che ci sarebbero state in scaletta già in generale, poi se pensiamo che quella di Mecna al Base era una residency e quindi si trattava di una serie di concerti sempre diversi tra loro, significa che sono stata proprio fortunata. 
Le canzoni che conoscevo e che ha fatto sono Pace, Si baciano tutti e Lo dovevi fare con me. E poi ovviamente ho apprezzato tantissimo ogni secondo in cui Francesca Michielin è stata sul palco. Hanno cantato prima la loro Vestito bianco; poi hanno fatto un pezzo che - come ha spiegato lui stesso - non era stato mai eseguito dal vivo, quindi Francesca ha avuto il piacere di partecipare a questa prima esecuzione. Il brano in questione è Brutto sogno, uno degli ultimi singoli del rapper e - poco prima del suo inizio - sono apparsi sul palco due sgabelli. Franci ha detto che ci si sarebbe solo appoggiata, data la minigonna della serata, e quando questo pezzo più intimo è finito si è alzata per "non rischiare la sciatalgia". Successivamente hanno cantato quello che è stato presentato come un pezzo di Francesca, uno contenuto in un album la cui copertina è stata fatta proprio da Mecna (che sì, fa anche il grafico). Ho quindi subito pensato a Se fossi di Fuori dagli spazi E INVECE era Io non abito al mare di 2640. Hanno anche ricordato ai presenti che questa stessa nuova versione della canzone l'avevano già fatta a Bari, quando lei partecipò qualche anno fa alla tappa pugliese del suo tour. Poi si sono abbracciati, sempre carinissimi, e lei si è "prenotata" lui per averlo al lavoro anche della copertina del suo prossimo album. 
Quindi: sapevo (e mi sono piaciute) tre canzoni, ho amato questo momento con Franci Michielin, e poi in generale è stata comunque una bella serata. Il pubblico era coinvolto e lui a volte timidamente ci parlava; come ha spiegato, il palco era allestito in modo che il tutto sembrasse più intimo di un normale concerto: on stage figuravano un divano e delle poltrone, oltre a diversi oggetti e poster vari appesi alle pareti. C'è da menzionare infatti una cartina che il batterista con la forza della sua energia ha tirato giù dal muro, senza più riuscire a riappenderla. Mecna a volte cantava stando in piedi e incitando i presenti, altre volte si accomodava per dei momenti più delicati. Alla fine ha fatto anche un bis, ma ha ricordato a tutti che l'esperienza non era finita lì. Come dicevo si trattava infatti di una residency quindi erano al Base non solo erano in programma più concerti suoi per più sere di fila, ma era stata allestita anche una bellissima mostra. Dalle scritte e dagli adesivi sul pavimento agli specchi alle pareti e sul soffitto con la possibilità di lasciare la propria firma su degli spazi riservati, comprare uno speciale merch personalizzabile, leggere i testi appesi ai muri, fogli, disegni, poster, oggetti, scritte e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, alla fine io ci sono andata solo per Francesca Michielin ma sono rimasta piuttosto colpita dalla riuscita di tutto il progetto. Quindi bravo Mecna!