venerdì 31 marzo 2017

Renzo Rubino 31.3.17 Salerno

Lo so che mi lamento sempre delle stesse cose, il problema è che continuano a succedermi e non posso cambiarle: perché passo giornate intere a fissare il vuoto ed altre invece non mi lasciano neanche il tempo di respirare? Oggi avevo uno splendido evento alle 18 e sono dovuta scendere di casa prima delle 14 perché le cose si accavallano sempre. Non è stato neanche tanto stancante, è solo che mi dà fastidio che poi magari a fine giornata sembro una scappata di casa mentre poi ci sono giorni in cui non mi vede nessuno in cui - chesssssò - ho i capelli a postissimo hahahahahahah Cooomunque: togliendo un po' di tempo all'impegno che avevo prima, mi ritrovo alla Feltrinelli una ventina di minuti prima. Il tempo è passato abbastanza lentamente ma mi guardavo spesso intorno perché infatti ad un certo punto è arrivato Duccio Forzano, poi la dolce Anna Bisogno e infine Renzo Rubino, il motivo per cui ero lì. Mi dice CIAO, io rispondo uguale ma con un tono di voce molto più basso e quindi credo abbiano sentito solo i cani. Si ricordava di me? Chissà.
Aveva il giubbino e un cappello, il cappello che si può vedere anche nelle foto del booklet dell'album. Ecco, l'album. Oggi è un giorno speciale perché è uscito Il gelato dopo il mare, il suo quarto disco. Ed è bellissimo. Lo ascoltato ieri notte su Spotify, subito dopo essermi ripresa dalla notizia della scomparsa di Fausto Mesolella. Non sono solita giudicare gli album dopo 1 o 2 ascolti, cioè infatti già adesso lo ricordo vagamente, ma c'è una canzone che mi ha colpito e che si è meritata il mio "bellissimo" globale. Si chiama Il segno della croce e fa "Si dice 'ti amo da impazzire, ti amo da morire' invece fa star bene 'ti amo da star bene'". Proprio perché è "nato suo figlio", i discografici devono averlo voluto ammazzare quando ha deciso di andare a "salutare il figlio di qualcun'altro" in questo giorno importante; ma Renzo e Duccio Forzano sono amici ed era una bella occasione a cui il cantautore non ha potuto dire di no. Infatti, anche se i miei pensieri sono rivolti tutti verso Renzo, lui e Fofò Ferrieri erano solo gli "ospiti" del regista di Savona che ha presentato la sua autobiografia "Come Rocky Balboa". Nel suo primo romanzo, Forzano racconta la sua storia e io in realtà la sapevo già. Avevo già partecipato ad alcuni incontri con lui ma mi ha fatto piacere riascoltare i suoi inizi e le sue avventure e i suoi primi lavori con Claudio Baglioni. Tra interventi degli ospiti e interventi del pubblico, l'evento è stato carino e divertente.
Tra le altre cose, Duccio Forzano ha detto che crede nelle coincidenze, che ci si possa trovare nel posto giusto al momento giusto (o nel posto sbagliato al momento sbagliato) e che la sfortuna non esiste. Mentre parlava lo ascoltavo attenta e forse gli ho anche creduto. Però insomma, io sono la prima a rendersi conto della fortuna che abbiamo, anche solo guardando il mare, però è veramente un periodo che mi sta mettendo alla prova e una delle mie sventure l'ho anche spiegata a Renzo.

Alla fine dell'incontro mi sono avvicinata a lui con il CD.
"Ciao, come stai?" mi ha detto dandomi i due baci. Un saluto standard ma caloroso, quindi si ricordava di me :')
"Benee, l'ho ascoltato stanotte su Spotify" ho risposto indicando il disco "E' bellissimo"
"Ma qui è più bello" ha replicato lui "Riascoltalo così e fammi sapere"
Si riferiva alla qualità.. certo, Spotify non potrà mai battere il supporto fisico MA IO CONTINUERò AD USARLO COME MIA QUASI UNICA FONTE DI MUSICA.
"Infatti la prima traccia.." faccio io, lasciando la frase in sospeso, perché sapevo avrebbe capito.
"Eh sì, abbiamo avuto un problema: stiamo risolvendo".
Il problema è che la canzone chiamata Fiabe è in realtà LaLaLa, che quindi c'è due volte. E chissà, magari Fiabe è il brano più bello del disco e il destino ha giocato un brutto scherzo. Comunque sia Fiabe, questa non è sfortuna? Secondo me un po' sì.. ma non stavo parlando di questo.
A questo punto Renzo se ne stava tipo andando, cioè c'era tanta gente e sicuramente avrà avuto tanti amici da salutare quindi prima che il nostro saluto finisse ho aggiunto "Puoi firmarlo?". La mia voce si stava abbassando sempre di più ma lui ha sentito e ha risposto "Certo che posso firmarlo..hai una penna?". "Ehm..no". Non ero preparata ma chiedo a mia madre che ci salva. "In realtà sarebbe meglio un pennarello" fa lui, ma io mi guardo intorno e non c'era traccia di pennarelli. Mentre mia madre mi passa la penna, Renzo saluta Angela che poi gli chiede aiuto per togliere il cellophane. "Chiedi a me? Ma io sono un disastro!" e poi, vedendo il prezzo, ha aggiunto "Sai che qui costa meno che al mio paese?!?". Dopo un paio di tentativi, usando anche la mia penna, riesce ad aprirlo. Gianni, il manager, gli chiede "E' il primo che firmi?". Renzo risponde di sì e quindi questo momento viene immortalato e il mio disco viene firmato per secondo, un momento altrettanto importante u.u Fa delle dediche lunghissime e ci tiene a sottolineare che tutto lo spazio vuoto, senza foto, l'ha lasciato proprio per questo motivo. Mi ha scritto "Ciao Gaia, grazie per essere qui, ancora una volta, ancora più forte di prima"!!! Prima mi ha chiesto "Gaia, giusto?" :') e mentre firmava ho notato il suo anello con le due R.
Durante l'"apertura" del disco di Angela e comunque durante le firme varie, esce fuori il discorso tour. Quando gli viene detto di tornare presto dalle nostre parti, Renzo risponde "Eh, magari per un concerto" e io aggiungo un "Eh, infatti" un po' accusatorio, come a dire "Come osi non venire manco a Napoli col tour?" HAHAHAH e perché non ci sono date in Campania? "Gianni ci sta lavorando" :) Mi aggrappo a questo discorso sulla mancanza di date qui per dire "Infatti io ho un regalo per te ma l'ho dato a Chiara (Di Giambattista)..". "Lo so, ho letto" ha risposto lui, riferendosi ai tweet che abbiamo scritto io e Chiara poco dopo la "consegna". "Ho saputo solo dopo che saresti venuto qui oggi quindi te lo darà lei". Era esattamente la frase che stavo preparando da due giorni nella mia testa. Ce l'ho fatta. Niente di che, eh, ma in genere in queste occasioni mi dimentico anche come mi chiamo quindi alla grande così. Lui annuisce e mi chiede "Eri daa.." SUSPENSE. La "a" finale si è dilungata fino a quando non gli è venuto in mente il nome "Noemi?" ♥♥♥ Sì!
Quando parlavo di sfortuna prima, mi riferivo a questo. Avevo un regalo per Renzo da più di due anni. Lo vedevo ogni volta che aprivo il cassetto della scrivania. Quando ho scoperto che il raduno del fanclub di Noemi sarebbe stato moderato da Chiara Di Giambattista mi è venuta quest'illuminazione: consegnarlo a lei per farlo arrivare a lui. Date al Sud non ce n'erano e visto che ultimamente sto sempre in giro, andare a Roma (di nuovo) credo sia fuori discussione. Ma non c'erano problemi, la gentilissima Chiara mi ha detto di sì e il giorno del grande evento gliel'ho consegnato. Lei lo ha messo subito nella sua borsa ("di una donna"). IL GIORNO DOPO, non erano passate neanche 24 ore dalla consegna, scopro che Renzo sarebbe venuto alla Feltrinelli di Salerno neanche 4 giorni dopo. Quindi finalmente avrei potuto consegnargli quello che avevo conservato per anni. Peccato che lo avesse già Chiara a questo punto. Questa non è sfiga? Cioè va bene anche così, così lui "sentirà la mia presenza" anche un altro giorno tramite Chiara e io non smetterò mai di ringraziarla per questo favore, però ecco dopo 2 anni di attesa se la notizia dell'evento salernitano fosse uscita giusto 20 ore prima sarebbe stato forse un po' meglio.
Ritornando al racconto, dopo avergli risposto di Sì, lui ha continuato a firmare e fare foto con altri però mancava quella con me e lo so che ormai ne ho una collezione, ma volevo ampliarla. Quando è tornato di nuovo un attimo libero ho chiesto solo "Foto?", lui ha risposto "Certo, chi la fa?". Io allungo un braccio per accendere la fotocamera che era in mano a mia madre; ma si poteva vedere anche solo dai suoi occhi che non era molto capace. Ho visto Anna toccare la spalla di mia madre in gesto di comprensione. Renzo infatti chiede "Ok? A posto? Gli occhiali ci sono?" dopo che mia madre li aveva indossati ahahah Lei domanda qualcosa tipo "Giallo?" riferendosi al fatto che le avevo spiegato che deve uscire "il quadratino verde" e poi può scattare. Con uno sbrigativo "Premi", lei fa la foto e tutti noi vediamo il flash ma Renzo aggiunge "Io per sicurezza ne farei un'altra, giusto che ci siamo" HAHAHAH ho riso, ho risposto ovviamente "okay" e mia madre ha scattato di nuovo, poi mi ha detto di controllare se era uscita bene e io, senza neanche guardare, ho risposto "Ma sì". Per fortuna non è stato un errore perché era uscita bene davvero. Ringrazio Renzo che successivamente si mette a parlare con altra gente e, dopo essermi messa il cappotto, lo saluto con i due baci standard e lui mi dice "Alla prossima". Speriamo che sia presto! Mentre ci stavamo allontanando ha anche aggiunto "Arrivederci signora, grazie per la foto" :')
Saluto Anna, vedo tre cani e altre persone in giro che non conosco ma che in realtà è come se fossero la mia famiglia perché frequentiamo gli stessi ambienti e torno a casa giusto in tempo per godermi un bel catfight su Twitter. Insomma, una bella giornata.
Mi spiace solo non aver calcolato minimamente Duccio Forzano, ma Renzo mi ha preso troppo hahahah il libro non lo volevo (cioè, non ho comprato nemmeno quello di Lauren Graham!!) ma almeno magari potevo fargli i complimenti visto che la sua è una bella storia e quindi era quasi certo che fosse bello anche il libro. Magari prima o poi lo leggerò, o meglio ancora lo guarderò in tv quando sarà diventato una serie televisiva perché spero che questo sogno di Duccio si realizzi :)

lunedì 27 marzo 2017

Raduno Arca 26.3.17 Roma

Sono andata a rivedere i vecchi post sul blog e, quelli sull'ArcaRaduno, sono intitolati "Raduno Arca", che è orribile, ma ci tengo alle tradizioni quindi scrivo così anche quest'anno.. anche se è proprio sbagliato visto che il nome esatto dell'evento stavolta era NoemiLiveParty, ma non mi interessa, oggi l'ho scritto già troppe volte hahahahahah
E quindi sì, c'è stato finalmente di nuovo il raduno: oggi sono stata a Roma e ho fatto una cosa tranquilla e bellissima e allora perché mi sento stanca come se avessi lavorato in miniera e provo il desiderio di mettermi in lavatrice? Possiamo dare la colpa all'ora legale (o solare, quella che è).
Oppure sono stanca perché sventolarsi per circa 3 ore consecutive mi ha provato. Chissà che effetto disagiato avrò fatto da fuori visto che con una mano tenevo la cartolina che usavo per allontanare il calore e con l'altra il telefono per twittare. Qui già possiamo aprire un capitolo a parte: la cartolina. A novembre a Roma Noemi sull'autografo mi ha scritto "A GIADA" e il gentilissimo Mario, quando l'ha rivista, me ne ha fatto fare una con il nome giusto. La sacralità dell'oggetto mi ha proibito di metterlo in borsa per non farlo rovinare ma con le mie mani sudate non credo che la situazione sia stata molto migliore. L'ho messa nella borsa di mia sorella solo mentre eravamo sulla Vespa. E poi ce l'ho lasciata. Mi stavo dimenticando anche la cena in mano a mia sorella quando sono salita sul treno. Rare volte arrivo a tali livelli di rincoglionimento. Ma basta parlare di me che sono stanca, anche perché se lo fossi davvero tanto adesso starei dormendo, arriviamo al punto.
Il viaggio verso Roma è stato normale, la signora che stava di fronte a me aveva voglia di parlare e mi ha chiesto il motivo del mio viaggio; ha risposto "Ah sì, Noemi! Tifavo lei a XFactor" ammettendo poi di "avere orecchio" perché tutti quelli che ha tifato lei alla fine hanno vinto. Ho sorriso e ho annuito perché mettersi a spiegare che in realtà la rossa è arrivata solo 5a avrebbe aperto un discorso troppo ampio per essere affrontato alle 9 di mattina. Poi pit-stop da Miky. Quando arrivo al Lian Club (A POCHI MINUTI DA CASA DI MIA SORELLA, I MIRACOLI ESISTONO) ovviamente è un casino. C'è tanta gente, tanti archini e per fare due metri c'ho messo due ore perché ero fermata ogni 2x3 da persone che mi salutavano. Picchi così alti di vita sociale li raggiungo poche volte nella mia vita. Nonostante tutto questo casino c'è comunque chi ho visto solo di sfuggita o chi non ho visto proprio. Però ho visto Noemi. Dopo millemila secoli. Odio queste pause così lunghe.
L'evento è stato aperto dalla tribute band, i BiondoNoemi. Per carità, bravissimi eh, però ecco gli opening sono sempre un po' odiati dalla massa visto che sono un "intralcio" tra noi e l'artista protagonista. Infatti poi in seguito hanno suonato/cantato anche con la Leonessa e lì li ho apprezzati tantissimo perché non c'era l'ansia dell'attesa. Mi sono anche pentita di averli leggermente ignorati quando hanno postato video/canzoni online perché posso ascoltare tutte le band emergenti del mondo ma un po' di pregiudizi ci sono - sempre e comunque - ma sono felice di abbatterli. Hanno cantato Odio tutti i cantanti e Idealista! e poi gli è stata fatta qualche domanda dalla grandissima Chiara Di Giambattista. Poi finalmente arriva Noemi, dopo un po' di ritardo causato dall'aver avuto difficoltà a trovare parcheggio (comprensibile in effetti). Chiara fa una breve introduzione e anche qui ho avuto il mio momento disagio. A un certo punto ha lanciato l'hashtag #NoemiLiveParty e ha spiegato che avrei fatto la tweetcronaca e avrei aggiornato tutti anche su Instagram. Peccato che quando ha detto il mio nome c'è stato un problema al microfono e quando l'ha ridetto Noemi comunque non stava minimamente ascoltando. Il che in realtà è anche meglio perché sarebbe stato 800 volte più imbarazzante. Bello eh, BELLISSIMO, ma imbarazzante, come tutto quello che mi riguarda. Io poi mi faccio problemi perché qualcuno ha detto il mio nome davanti a un sacco di gente quando Archini, Arcaioli e tutti hanno cantato, suonato e intervistato (con) Noemi. E sembravano tutti così "giusti". E' stato questo lo spirito della festa: non era solo la grande artista a parlare e cantare, è stato un momento di condivisione che era stato già "provato" gli altri anni ma mai con così tanta convinzione e organizzazione. C'è stato chi ha suonato, chi ha cantato con (e senza) Noemi e anche chi ha ballato. Le interviste sono state magiche. Apprezzo e stimo tantissimo Chiara Di Giambattista ma mi riferisco a quelle meno professionali ma brillanti e divertenti dell'Arcaico (che ci ha messo dentro anche qualcosa di serio) e soprattutto di Lorenzo e Giannantonio che hanno finalmente visto espresso il loro desiderio di vedere Noemi ospite a Victor Victoria, in un modo o nell'altro. Io conoscevo quel programma ma non l'avevo mai visto assiduamente quindi lo ricordavo poco ma credo di poter dire con certezza che Victor Veronica è 100 volte meglio. Ovviamente merito è anche della rossa che sa stare al gioco e che, anche in altri momenti, non perde occasione per dire qualcosa di divertente e farsi (e farci fare) una bella risata. Tipo quando non si ricorda i testi (esempio: Extraterrestre) o il fatto che il suo desiderio è mangiare tutto senza ingrassare, o ancora il fatto che certe persone le chiama per nome e cognome (fisso) (quando se li ricorda, pure quelli) o la similitudine del musicista contadino che nella sua serietà faceva comunque schiattare dalle risate (il musicista è come il contadino che prima alleva il maiale e poi - solo quando è pronto! - lo uccide... ma notiamo bene: Noemi non ha mai ucciso nessun maiale ahahahahahahahah). Da notare bene è anche il fatto che lei non si definisce cantautrice, i cantautori sono altri - De Gregori o i grandi che l'hanno segnata, lei al massimo a volte scrive qualcosa (ed è contenta che ci piacciano i suoi pezzi): quando vede la scritta "cantautrice" su Wikipedia la va a togliere hahaahahahahahahahahahahahahahahah
Ci tenevo a specificare che ha finalmente ammesso che l'esperienza di The Voice non è stata proprio il massimo sotto certi punti di vista, anche se collaborare con la Carrà è stato fantastico, anche perché lei è molto professionale e precisa. Bellissimo anche cantare con la Mannoia e con Curreri, quest'ultimo a volte durante le esibizioni le si avvicina e le stritola il polso hahahahah Con Chiara Di Giambattista abbiamo quindi ripercorso un po' tutta la storia, immergendoci nei ricordi grazie anche ad alcune foto inedite che passavano sullo schermo alle loro spalle, mentre le domande degli Archini erano più curiosità random. Alcune risposte di Noemi le sapevamo a memoria, altre sono state nuove, interessanti e divertenti. Ci sono stati consigliati artisti (IoSonoUnCane, I Cani, Chance the rapper), radio (RadioRock tutti i sabato!) e abbiamo scoperto di più i gusti musicali della nostra (e oh, Bieber c'è sempre ..ma io dovrei stare zitta che ultimamente mi va in loop nel cervello Love yourself). Mi ha fatto piacere sapere che oltre al pezzo di Fiorellona, a Sanremo Noemi ha tifato pure Paola Turci perché io ultimamente la sto amando alla follia! Apprezzamenti anche a Beyonce, Britney Spears e gli italiani un po' alternativi tipo Mannarino. Sono state eseguite (feat Archini ma anche con Michele Papadia, Fabio Garzia e Gabriele Greco) canzoni amatissime e rarità (Buongiorno alla vita il cui testo lo ricordava così-così, Profumo di mare invece la sapeva alla perfezione) e, tra risate e dirette su Radio DeeJay, si arriva ai momenti conclusivi.
Per la foto di gruppo Noemi scende dal palco e si avvicina a noi per farne di più visto che con una non sarebbe uscito tutto il pubblico. Quando si avvicina esclama "GAIA!" e si viene a sedere proprio accanto a me chiedendo "Mi posso sedere?" ed io ho risposto con un "Vai!!!" un po' troppo entusiasta forse ma non fa niente. Eravamo vicinissime e le nostre spalle si sono sfiorate, è stato un sollievo perché la sua pelle era fresca e io stavo bollendo. Forse lei era riuscita a tenere una temperatura normale anche grazie al vestito leggero (e molto bello!) abbinato a un cinturone e alle scarpette da ginnastica. Il risultato non era male, anche se poteva venire anche in pigiama, come aveva pensato inizialmente hahahahahahahahah
Alla Jam Session finale mi sembrava di vedere la Noemi serena e divertita dei primi tempi, quella che si esibiva nei piccoli locali e cantava davanti a poche persone. Stavolta però le persone erano tante e le invidiavo il tono tranquillo con cui chiedeva "Io sto sudando tantissimo e voi?". Per un po' si è anche legata i capelli (di nuovo corti, e pure stavolta non la copierò). Durante il bis di Vuoto a perdere chiunque è salito sul palco ed è stata una grande conclusione. Il tutto è terminato tipo alle 19.43 e io alle 19.45 me ne dovevo andare! Grazie destino! Siccome il karma deve sempre bilanciarsi, ho salutato le persone che mi trovavo davanti (tra cui MChiara e Amina) dicendo "Ciao-perdo-il-treno" e il treno ha fatto tardi e poco prima che arrivasse sono anche caduta. Inoltre quando sono arrivata a Salerno mio padre non era al binario perché io ero all'1 e lui - senza nessuna ragione specifica - era andato al 6. Strano, eppure pensavo che ad ogni cosa positiva ne corrispondesse UNA negativa, non 230, ma va bene lo stesso perché siamo stati tutti soddisfatti, anche Noemi che ha più volte espresso apprezzamento verso i fan(-tasiosi) appassionati di musica che, al contrario di altri fan(atici), non sono "pazzi furiosi".

sabato 25 marzo 2017

Marina Rei 24.3.17 Salerno

E' sempre così: mesi senza niente da fare e poi giornate strapiene.
Sono stata prima alla Feltrinelli per la presentazione del libro di Chiara Gamberale poi sono tornata a casa per poi passare alla festa di laurea di Irene ma rimanerci giusto 5 minuti per poi andare al Modo per il concerto di Marina Rei, la cui conferma mi era stata data poche ore prima.
Avevo già visto la cantautrice romana in concerto qualche anno fa, tra l'altro proprio nello stesso locale, ed è stato diverso ma bellissimo comunque.
Dopo il concerto io e Fabio siamo scesi giù, vicino ai camerini, ma pensavamo che forse l'artista non si sarebbe fatta vedere visto che era un po' incazzata perché il pubblico aveva fatto casino. Invece a un certo punto è uscita ed è stata comunque molto carina, lamentandosi giustamente solo del fatto che non era carino farsi foto davanti ai bagni hahahahah Mentre parlava con le altre persone mi sembrava di averla vista notare la fotocamera di Fabio e avvicinarsi ma veniva sempre bloccata dalle altre poche persone che erano lì. Quando qualcun'altro cominciava a scendere veniva bloccato da Marina con "Sto salendo io" :) Comunque a un certo punto ce l'abbiamo fatta ad avvicinarci e con un "Ciao" e un "Grazie" il momento foto è passato velocemente ma tranquillamente!

domenica 19 marzo 2017

Ed Sheeran 16.3.17 Torino & Stag 18.3.17 Salerno

Tutto è cominciato così: un'anonima mattina in cui per fortuna potevo dormire fino a tardi mi sono svegliata, ho controllato le email e c'era il comunicato stampa di Live Nation che annunciava l'inizio del nuovo tour di Ed Sheeran che partiva da Torino. Sinceramente non ero sicura che Cynthia sapesse chi fosse Ed, comunque le ho tranquillamente fatto uno screen e gliel'ho mandata. La sua reazione è stata favolosa, è stato tutto un "Sììì vieniii" e a questo punto come facevo a rifiutare?
Ho conosciuto Ed Sheeran grazie a Lego House, come molti credo, più in particolare grazie al video in cui c'è Rupert Grint e, come moltissimi, ho creduto per un attimo che si fosse reinventato cantante. E invece no. Da lì ho sempre saputo dell'esistenza di Ed Sheeran e lo seguivo anche se un po' indifferente. Sono andata in fissa con Photograph e con qualche altra, mi piaceva ma non era scattata la scintilla. Credo mi si sia aperto un mondo dopo aver visto Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, o meglio, quando ho visto il film non ho fatto per niente caso ad I See Fire ma una persona vicina a me me l'ha fatta ascoltare e deve essermi piaciuta così tanto che ho cominciato ad esplorare. Tutt'ora non conosco il repertorio completo perché ci sono alcuni pezzi di cui sono totalmente innamorata e quindi ascolto solo quelli e lascio da parte il resto. Siccome sono innamorata di molte canzoni, quello che lascio da parte è poco ma comunque sempre da recuperare.
Comunque il numero delle canzoni che conoscevo e conosco non è importante, sarebbe stata a priori una bellissima avventura perché era anche un'occasione per andare a trovare Cynthia visto che erano circa due anni che le ripetevo "Sì, tornerò presto!". Abbiamo recuperato i biglietti in un modo complicatissimo per cui servirebbe un post a parte, ma a parte questo è andato tutto bene.
Il viaggio sembrava iniziare in modo sfigatissimo visto che io e mia madre ci dirigiamo alla stazione con un bel po' di anticipo per evitare di non trovare parcheggio e/o traffico, quindi visto che alla fine è filato tutto liscio abbiamo dovuto aspettare il treno mezz'ora. Questo treno, tra l'altro, aveva un problema (non identificato) con i gradini quindi il primo era a 348745 km dal pavimento ma ce l'abbiamo fatta. Arrivata finalmente al mio posto mi rendo conto che fa schifo. Cioè mi voltavo e al posto di esserci il finestrino o una persona c'era il muro, quello tra un finestrino e l'altro. Abbiamo risolto anche questa sfiga, se non potevo guardare fuori per tutto il tempo e perdermi a immaginare le destinazioni delle persone che vedevo nelle varie stazioni avevo comunque molto tempo (troppo!) per perdermi a immaginare altre cose perché i film mentali non si fermano mai.
Di recente ho letto un articolo che riguardava Ed Sheeran ovviamente, perché in questo periodo tutti parlano giustamente di lui. Il giornalista affermava che il suo essere "carino e semplice" e le canzoni che spaziano da un genere all'altro così facilmente fosse tutto una strategia. Un artista qualunque guidato da una casa discografica qualunque che pensa solo al marketing. Ho pensato che forse aveva ragione, probabilmente mi ero fatta ingannare un'altra volta.
Poi ho partecipato alla prima data del tour europeo (detta così fa sembrare l'evento super importante!!). La gente può parlare e dire quello che vuole sulla falsa autenticità di un artista ma io ho visto Ed Sheeran dal vivo e le due ore (per la precisione un'ora e 45 minuti) in cui ha cantato e suonato DA SOLO su un palco enorme circondato da tantissimi fan sono vere. Ha retto un intero concerto con la sua voce, la sua chitarra e gli effetti della loop machine (che io non smetterò mai di adorare). Solo durante un pezzo (non ricordo neanche quale) ha chiamato un musicista che ha suonato la tastiera, per il resto niente di niente.
Conoscevo bene (anche se non a memoria) tutte le canzoni in scaletta tranne una (un buon risultato direi) ed è stata una buona scelta in generale, forse mancavano un po' troppe canzoni dell'album nuovo ma già così il concerto è durato parecchio quindi va bene così. Mi è venuto un attimo un colpo al cuore quando ho scoperto che il giorno dopo, per la seconda data, ha cantato tre canzoni nuove che il giorno prima non ha fatto; ma si è trattato di sostituzioni non di aggiunte quindi anche stavolta va bene così perché io ho avuto la fortuna di assistere all'esibizione di Lego House che per me è importante, non solo perché è il brano con cui l'ho conosciuto, ma perché l'ha cantato con Noemi e il suo Team a The Voice qualche anno fa. Tutto è sempre collegato.
Tra un pezzo e l'altro Ed a volte parlava ma io non ho capito nulla. Cavolo, l'inglese ormai dovrei capirlo abbastanza - che sia americano o che sia ingleseinglese - ma secondo me c'era qualcosa di un po' strano nella sua pronuncia e non so come sia possibile che una persona che canta - per esempio - SING, quando parla possa essere così incomprensibile; la colpa sarà sicuramente anche un po' mia che sono mezza sorda hahahahahah La presentazione dei brani e i Thank You ci sono stati, prima e/o dopo l'ultimo brano però non ha detto una parola infatti secondo me il concerto è finito in modo particolare: ultima canzone e via. Forse prima dell'ultima in realtà ha detto qualcosa e forse, anche questa volta, io non ho capito.
Ed Sheeran è un teen idol (o come si dice), osannato dalle 13enni (mi sono sentita un po' vecchia infatti) e quindi secondo molti sopravvalutato. A volte però è importante provare ad ascoltare, vedere, assaggiare qualcosa senza pregiudizi perché spesso si fanno delle belle scoperte.
Si dovrebbero ascoltare con attenzione anche gli opening act dei concerti, cosa che io e Cynthia non abbiamo fatto ahahahahahah durante Ryan McMullan cercavo di indicarle i parametri per fare le foto in modalità manuale ma a quanto pare tutte le cose imparate al corso di fotografia sono volate via dalla mia testa. Comunque fare questa cosa e ascoltare sono due cose che in teoria si possono fare contemporaneamente quindi Ryan non mi è rimasto completamente indifferente e poi avevo cominciato a scoprirlo su Spotify e non sembra male!
Comunque provare a fare delle foto decenti non è servito a nulla visto che poco dopo abbiamo scoperto che non se ne potevano fare. Un problema che non mi ha minimamente toccato visto che la mia fotocamera sembrava fosse morta proprio in quel momento..di punto e in bianco non si accendeva più. Comunque non abbiamo bisogno di foto perché la scenografia pazzesca con video colorati e riprese di lui sul palco (per le persone lontane e per i miopi) sono difficili da dimenticare come anche gli effetti di luce creati dai fan con palloncini colorati e app del cellulare.
L'altro opening era Anne Marie che non ha cantato solo Ciao Adios e Rockabye come tutti si aspettavano! Nella vita quindi ha fatto anche altro, non lo sapevo, è da scoprire pure lei.
Io non sono esperta di concerti di artisti internazionali né tanto meno di concerti al nord: posso dire che ho apprezzato tantissimo la puntualità! Tutti e tre gli artisti hanno spaccato il secondo!!! Noi ci siamo presentate lì con poco anticipo, giusto in tempo per conoscere le nostre vicine-di-concerto che ci hanno detto di essere proprio di Salerno! Il destino!!!
Il concerto mi è piaciuto così tanto che avrei voluto appostarmi al PalaAlpitour anche il giorno dopo per sentirlo un'altra volta almeno da fuori, ma non si può essere così folli. Inoltre io e Cy dovevamo andare alla laurea di Livia che si è rivelata assurda in quanto la sfiga del venerdì 17 si è accanita su di lei ma alla fine è andato tutto bene e questo è quello che conta.
Un braccialetto di stoffa preso al merchandising ufficiale e dei confetti rossi alla fragola sono quello che mi rimane della mia mini vacanza a Torino.
Le cose brutte capitano sempre nella vita, non mi riferisco a niente di particolare ma è ovvio che nella vita uno non può essere sempre al top. In questo momento, tra le sfighe di sempre e le sfighe dei vari venerdì 17, io mi sento comunque una persona fortunata. Sono fortunata perché ho la possibilità di viaggiare e non mi riferisco ai soldi o alle persone da cui scrocco ospitalità. Questi sono sicuramente elementi importanti ma la cosa fondamentale è la presenza nel mio DNA della voglia di andare. Quella che mi porta ad andare a Roma la settimana prossima o che, in maniera forse un po' differente, mi ha portato questa sera al Modo per vedere gli Stag. Chiaramente come al solito tutto si accavalla. Le solite giornate piene di vita sociale e di eventi si alternano a mesi di clausura ma va bene lo stesso. Una delle poche certezze che ho è un concerto al Modo quando torno da Torino perché è esattamente la stessa cosa che è successa anche due anni fa. Addirittura due anni fa dalla stazione andai al corso di inglese e dal corso di inglese andai al Modo a vedere Imany. Bei tempi. Ero giovane. Stavolta ho avuto bisogno di quei 20 minuti per cambiarmi e presentarmi meno distrutta e con un aspetto decente. Certo, mi avrebbe fatto piacere lavarmi i capelli, ma non si può avere tutto dalla vita.
Dopo aver pensato a lungo a questo concerto, alla fine mi sono ritrovata ad andarci con Marco A. (cominciano ad esserci troppe persone con questo nome nella mia vita). Marco ha detto che avrebbe portato un amico. Quando i ragazzi mi hanno raggiunto ho scoperto che il suo amico era Danton. Il destino!!! Ho conosciuto comunque "nuove" persone e ne ho incontrate di "vecchie", ma quello che è e deve restare al centro di tutto è la musica. Ed Sheeran e gli Stag hanno ben poco in comune ma c'è una cosa che li lega: essere artisti veri. Sul palco, tra varie lucine colorate, sono in 4 ma sembrano 40. Hanno cantato/suonato in italiano e in inglese, canzoni vecchie e canzoni nuove (ed ero un po' impreparata ma il loro ultimo disco è uscito da poco quindi sono giustificata!), hanno parlato tra un brano e l'altro e hanno spiegato della loro partecipazione a Sanremo "a rischio" e ci hanno fatto divertire. Inutile dire che sono stati bravissimi ma questo lo sapevo già perché io li avevo già visti. Oltre che averli ritrovati praticamente per caso ad aprire un concerto di Arisa a Roma tempo fa, circa 5-6 anni fa hanno fatto un tour pre-Sanremo da queste parti e io c'ero grazie al consiglio di un'amica. L'ho anche detto a Marco Guazzone & co. battendo il mio record visto che in genere non riesco a mettere insieme più di 2 parole.
Io, Marco e Danton ci siamo avvicinati ai ragazzi e quindi noi eravamo in 3, loro erano in 4 e c'è stato uno scambio di strette di mani un po' incasinato ma sicuramente divertente. Non ricordo come mi sono infilata nel discorso, qualcuno avrà detto qualcosa che mi ha fatto aggiungere "Io c'ero 5-6 anni fa quando siete venuti da queste parti..al Capogiro" ho detto, dando un tono interrogativo al momento del nome del locale anche se in realtà lo ricordavo bene. "Ah sì sì era un posto tutto buio" buio e minuscolo, lo ricordavo benissimo. Poi qualcuno ha detto qualche altra cosa (eravamo parecchi, c'ho capito poco) e Guazzone ha risposto "Eh sì, prima senza Facebook e i social era più difficile tenersi aggiornati sulle date" e io ho aggiunto "Sì infatti una vostra amica..Serena Concato" ho detto di nuovo dubbiosa, stavolta perché speravo capissero a chi mi riferissi "mi ha consigliato di venirvi a vedere anni fa".
Al nome di Serena, Marco - mi sono ritrovata a parlare sempre solo con lui - ha detto un sincero "Ah sìsì certo" e per finire c'è stato un comune "Quindi ci conoscete da tempo". A questo punto ci siamo allontanati per far passare le altre persone e quando stavamo per andarcene sono stati gli Stag a venirci a salutare. Io mi sono alzata dallo sgabello dove mi ero posizionata e Marco mi ha fatto "No stai, stai" e il solito saluto con i due baci si è trasformato in un abbraccio (#innamorata HAHAHAH). Anche gli altri si sono tutti avvicinati loro a me per salutarmi e ringraziarmi come se fossero loro a doverlo fare. Io ho passato una bella serata ed è tutto merito loro e delle persone che mi hanno fatto compagnia tra cibo, musica e risate.