venerdì 16 gennaio 2015

Renzo Rubino 15.1.15 Roma

Sabato Andrea Rodini ha ricordato a tutti su Twitter del concerto di Renzo Rubino all'Auditorium Parco della Musica di Roma e ha taggato Noemi. A parte tutto quello che avrebbe potuto significare quel tag, io non riuscivo a placare la vocina dentro di me che dal 5 gennaio mi ripeteva "Voglio andarci voglio andarci voglio andarci" quindi domenica ho deciso di partire e lunedì ho comprato i biglietti del treno per il giovedì. Non credo di aver mai preso una decisione del genere così all'ultimo minuto ma i treni costavano poco e mia sorella è una santa: come facevo a non esserci? Il viaggio Salerno - Roma è stato tranquillo come al solito, ormai mi sembra quasi di viverci sui treni, su Italo in particolare che amo alla follia. Arrivata a Roma Tiburtina, dopo essermi appoggiata accanto al distributore aiutata da un gentil signore, mi è stato chiesto dalla signorina dello staff "Non è venuta tua sorella?", "Starà arrivando" ho risposto io. In realtà doveva venirmi a prendere Clarice che si era offerta di accompagnarmi al concerto visto che Rubino la incuriosiva, ma aveva fatto tardi a causa di una serie di sfortunati eventi :p Dopo un po' di attesa sulla panchina accanto ai distributori, lei arriva e ci avviamo all'Auditorium (NON quello di PARMA :P), dove incontriamo Federica e le altre Rubinette che ci informano che Emanuele è a casa con l'influenza. [A parte l'enorme dispiacere, adesso sono qui che scrivo senza sapere che foto mettere perché mentre preparavo le cose da portarmi avevo pensato "La macchina fotografica non entra in borsa, vabbè non la porto tanto c'è Emanuele che fa foto stupende". Ecco.] Le Rubinette vanno a fare due chiacchiere con Eugene ed io e Clarice gli passiamo quasi accanto mentre andiamo a prendere i biglietti. Dopo, insieme a Federica, ci avviamo ai tavoli dove, dopo essere passate praticamente accanto a Diodato, vediamo Renzo mentre stava firmando qualche autografo. Clarice mi chiede "Vuoi salutarlo?" ... "Si dai" rispondo e aspettiamo che si liberi un po'. Un ragazzo ci chiede se gli possiamo scattare la foto, quindi Renzo mi vede e mi saluta dicendo, almeno da quello che ho capito, "Ciao Ga.." e quel GA non mi sembrava un'abbreviazione, mi sembrava più un "Ti chiami Gaia, giusto?" perché di me ormai sono sicura che si ricorda ma magari non associa il nome, chessò :p Il GA è rimasto appeso anche perché è stato interrotto per un'altra foto che volevano far scattare a me ma che faccio fare a Clarice. Dopo quest'altra foto, Renzo mi chiede "Come va?" e dopo il mio "bene bene", mi fa "Dammi un bacio" e quindi riusciamo a salutarci finalmente per bene. Mentre, dentro di me, mi chiedevo se per sbaglio gli avessi lasciato un'impronta di rossetto sulle guance (sulla barba più che altro xD), Clarice si presenta dandogli la mano.
Un ragazzo, con il papillon apposta per l'occasione, chiede a Renzo perché lui non lo abbia. Lui risponde "Guarda, a casa ne ho un cassetto pieno". "Ma stasera non te lo metti?" gli chiede il fan, "No stasera no" ribatte lui.
Federica spiega a Renzo il motivo dell'assenza di Emanuele e gli fa fare una registrazione in cui lui dice tipo "Come è possibile che tu non ci sia questa sera, Ema? E' una cosa gravissima. Ti perderai tipo il più bel concerto della storia :P Guarisci presto!!" :) Che caro :) Tra un autografo e l'altro lui ammette "Tra l'altro starei facendo un po' tardi", Clarice rivela "..Sono le 8 e un quarto" e lui "Eh si dovrei andare", allora con un "A dopo" (nel senso di "Ci vediamo al concerto") ci salutiamo e ci allontaniamo. Clarice mi aveva anche chiesto se volevo la foto ma Emanuele-il-mio-fotografo-personale non c'era e poi Renzo stava facendo tardi e poi ormai sono arrivata a quel momento in cui la foto non è più "obbligatoria" :)
Ci sediamo, Clarice e Federica vanno a prendere da mangiare e il manager (?!) di Renzo viene a chiedere a Diodato, che era a fianco a me, se voleva il caffè. Dopo la risposta negativa, il manager si ri-allontana e mi vede quindi mi saluta con un "Ciao come va?" :) Tale artista tale staff!! Sono tutti super carini :)
Dopo mangiato entriamo in Sala Petrassi e il concerto inizia puntuale con l'esibizione di Cassandra Raffaele che ha aperto le danze. La conoscevo perché ha fatto XFactor l'anno in cui ha vinto Nathalie e mi ricordavo che era un po' pazza. Vederla dal vivo me lo ha solo confermato!! Mi riferisco ad una pazzia positiva perché sembra una persona divertente ed è anche molto brava :) Ha suonato le prime canzoni (da "La valigia con le scarpe") con la chitarra e l'ultima con l'ukulele.
Pochi minuti dopo la fine della sua esibizione, da dietro il pubblico arriva Renzo con il suo ombrellino e la sua valigetta con le lucine. Oggetti che poi posa sul palco per mettersi al piano giocattolo a cantare L'amore d'autunno. Sulle poltroncine della sala erano state posizionate delle palette con un numero da usare durante la frase "Ora che stai reagendo, fermati e datti un voto" di Ora, che è la seconda canzone che esegue (suonandola al piano vero x)). La scaletta, però, non è stata uguale a quella del live di Prato. E' dal 2009 che mi sono fissata con alcuni artisti che seguo in giro quando mi è possibile, e mi è stato sempre chiesto da tutti "Ma non ti scocci di vedere sempre lo stesso concerto?" lasciando da parte il fatto che la risposta è NO XD, in questa occasione potrei precisare che i concerti di Renzo non sono mai uguali ed è una cosa che apprezzo perché sono tutti unici e bellissimi :) Comunque le differenze non sono moltissime e dovrei riuscire a ricordarle :p La terza canzone è sempre Bignè e la quarta è sempre Lulù con la spiegazione della malattia tragicomica del nonno: l'Alzheimer (e credo di averlo anche imparato a scrivere bene dopo tutte le volte che descrivo questa cosa). Non so perché, Lulù mi è rimasta particolarmente impressa questa volta. Ci sono state molte altre chicche durante tutto lo spettacolo ma quando alle 4 e mezza di notte mi sono svegliata a causa dei movimenti inquietanti della gatta Piera che dormiva con me, avevo in testa questa canzone e non riuscivo a smettere di canticchiarla. La prima cover è La canzone dei vecchi amanti, poi fa Amico, Paghi al kg e prima di Sete spiega ai presenti (a chi non lo sa) che questo è un brano che avrebbe dovuto cantare una sua collega. Se ne era quasi dimenticato quindi è andato a chiedere che fine avesse fatto e siccome non era stato inserito nel progetto di questa sua amica, se l'è ripreso! :) Canta La fine del mondo sempre con quello strano enorme travestimento e scende tra il pubblico per fare Non mi sopporto. C'è sempre qualche dettaglio in più che scopro ogni volta che vedo Renzo dal vivo. Per esempio, questa volta ha ammesso che, da quando ha dichiarato la sua fissazione per i cactus e da quando tutti hanno cominciato a regalargliene (quello portafortuna che ha portato a Sanremo si chiamava Ugo :p), casa sua è diventata una serra e..quindi anche casa di sua sorella è diventata una serra perché li faceva tenere a lei (visto che il suo cactus era diventato un po' "deperito" e dopo che lo ha dato alla sorella è diventato di tre metri AHAHAH). Oppure la sua fissazione per gli accendini zippo che lo ha fatto iniziare a fumare per poi smettere quando un suo amico gli ha portato uno di quei pacchetti di sigarette con le immagini degli effetti del fumo tipo i denti neri o i polmoni rovinati. E INFATTI CHE SCHIFO. "Per esempio però..l'applauso all'atterraggio, soprattutto a Bari o Brindisi..NON ME LO SO SPIEGARE (perché poi se precipita la gente dovrebbe fare "nooo buuu"?)" ci racconta, continuando a presentare Non mi sopporto. Qui c'è una piccola digressione. Ripete "Non me lo so spiegare" intonandola imitando Tiziano Ferro e poi fa "No aspettate ora la devo fare!!". Era seduto a bordo palco, si alza, va al piano e si corregge "No aspettate ne faccio un'altra" e fa un pezzo di Ti scatterò una foto (o un'altra xD) di Tiziano Ferro "copiandolo" benissimo!!! Conclude con l'imitazione di Ligabue in Ho messo via!!! Come prova che Renzo e Gli Altri non fanno "solo cose tamarre" (cit.) il brano successivo è Non Arrossire di Gaber. E io qui lo ammetto, pensavo sarebbe sbucata qualche ospite a cantarla con lui visto che in genere la fa con una donna. Si è esibito, però, da solo ed è stata bellissima lo stesso :) Ci racconta che un giorno ha ricevuto una telefonata dalle poste italiane che gli hanno confessato che avrebbero voluto dedicargli un francobollo in onore della sua canzone "Il Postino". Quando l'hanno sentita e hanno capito l'argomento non si sono più fatti sentire. Ahahahahahahahahahahahahahahahahah A sorpresa (più o meno visto che l'avevamo visto fuori xD) è entrato Diodato a fare la parte di Rodini :)
Il tempo del rock è sempre preceduta da quella presentazione strana che non so da dov'è tratta XD
Spiega che Pino Daniele è stato una colonna portante della musica italiana, si scusa per la pronuncia, visto che lui non è napoletano, e posiziona sul piano l'iPhone con il testo della canzone con cui lo avrebbe omaggiato. Prima di iniziare, però, annuncia "C'è un mio caro amico tra il pubblico..quindi Andrea, ti va di venire a cantare con me Napul'è? Solo se ti va.." :) Questo Andrea si convince e sale sul palco prendendo parola "Eh ma tu imbrogli, hai il testo lì" quindi Renzo lo fa sedere accanto a lui esclamando "Vabbè facciamo i due frontman" ahahahah E' stata una bella interpretazione davvero ma non mi ricordo il cognome del tipo quindi non posso indagare oltre per quanto riguarda la sua carriera. Poi 'sto Andrea confessa "Mi è piaciuto quando hai fatto Tiziano Ferro prima" e questo dà il via ad un altro giro di imitazioni. L'ultima (o quasi :p) cover è ... Cara di Lucio Dalla :O Che termina con "Grazie Lucio". E' stato bravissimo e mi è piaciuta un sacco fatta da lui e spero che le riprese ufficiali, fatte da Duccio Forzano, escano presto in qualche modo perché ho un gran bisogno di risentirla!!! A proposito di riprese, a un certo punto Renzo spiega al pubblico "Dietro mi hanno detto 'Scusa Renzo, puoi inventarti una gag per togliere la lampadina che è sopra di te che dà fastidio alle riprese?'". "Gag:" afferma secco, svitando semplicemente la lampadina, facendo sorridere i presenti. Più avanti, però, dopo Monotono e Mio ("Renzo, mi presti 100 euro? Tu sei MIO amico, ma come non ti ricordi.. siamo parenti: sono il cugino della sorella della cognata ecc" ahahah), Diodato sale sul palco e bisbiglia "Scusa Renzo, puoi inventarti una gag che il filo della lampadina che è sopra di te dà fastidio alle riprese?" Ahahahahahahahahahahah Mentre Diodato cercava di togliere di mezzo quel filo..Renzo.......chiama sua nonna!!! Ahahahahahahahahahahahahah Risponde il nonno a cui chiede "Nonno, c'è nonna?" lui replica "Si..sta dormendo", Renzo fa "Eh svegliala, svegliala che è urgente" AHAHAHAHAHA Mentre nonno Rubino va a chiamare MIMMA, gli fa "La Juventus sta vincendo 5 a 0" scatenando il "noooo" di Renzo. (N.B. Non mi interessa e quindi non ricordo bene: magari, invece, ha detto che stava perdendo xD) Nonna Mimma arriva al telefono e gli domanda tipo "Avete finito lì?", Renzo risponde di si "Sono a bere qualcosa con alcuni amici.." e aggiunge, rivolto a noi "..salutate!" e tutto il pubblico della Sala Petrassi dell'AuditoriumPDM saluta la nonna di Renzo Rubino, il quale continua la conversazione "Ma non mi hai visto su Internet?" e la nonna ribatte qualcosa tipo "Ah era stasera?" o "Ah era in diretta?", allora Renzo controbatte "Si nonna, allora vai su internet e scrivi www." "Si" "Ipsilon" ma la nonna non capisce bene e Renzo scoppia in una gran risata dicendo tipo di no e lei conclude mandandolo a quel paese e scatenando risate generali. Anche Diodato, che è il vicino di Renzo, ha salutato la signora. ESILARANTE. Dopo questo momento di ilarità, Renzo si chiede come possa fare a cantare Per sempre e poi basta, però ritorna subito serio e la fa. Alla fine ammette che la scaletta è andata un po' a puttane (lui è stato fine, ma non mi viene un termine migliore xD) e che quello sarebbe dovuto essere l'ultimo pezzo; ma aveva saltato L'ape, il toro e la vecchia e voleva farla lo stesso, quindi poi l'ha cantata comunque nonostante il disordine creato. Se ne va, il pubblico lo chiama urlando "Renzo Renzo Renzo" e lui torna esclamando "Comunque mi chiamo Oronzo"! Esegue Pop e poi Che brutto affare, alla fine della quale rimane solo sul palco e fa salire a turno tutta la band, tutti i colleghi e tutti lo staff della serata per ringraziare tutti di tutto. Per il secondo bis gli viene richiesta Balletto telefonico: accetta nonostante lì nessuno l'avesse "studiata" (cit.). Memorabili anche L'altalena blu, il racconto di quando suonava ai funerali (20 euro a funerale!!) e Sottovuoto che ha fatto non-mi-ricordo-quando ma di cui sono stata molto contenta perché a Prato ne avevo notato l'assenza.
Renzo ha fatto un discorso rivelando che questa sarebbe stata l'ultima data romana. Ci fa capire che "L'arte è nei picchi" (PICCHI inteso come APICI, non gli uccelli) e spiega che deve ritornare un po' alla fase "yoga" per scrivere di quello che gli è successo in questo periodo e creare nuove cose.
Il concerto finisce con Renzo e Gli Altri (Eugenio Valente, Andrea Beninati, Fabrizio Faco Convertini, Andrea Libero Cito.. dei grandi!!) che si inchinano e salutano tutti i presenti.
E' stato uno spettacolo splendido e non avevo dubbi ma Renzo Rubino trova sempre il modo per sorprendermi. E' per questo che non riesco a staccarmi da lui. Oltre al fatto che è anche carino e simpatico e divertente .. ma io non spendo soldi se qualcuno è solo carino, simpatico e divertente (c'è crisi). Io spendo soldi solo per i fuoriclasse :)
(Questo finale non so se è artistico o un po' squallido ma lo lascerò così.)
E comunque alla lezione di piano domani ci mando Renzo XD
PS. Regalo la paletta che abbiamo usato durante Ora a chiunque la trovi a Roma Tiburtina. L'avevo conservata gelosamente e mia sorella la teneva in mano quando siamo scese dalla vespa. Poi siamo andate al bar ed era sparita.. ma non ci siamo fermate da nessun'altra parte durante il tragitto!!! I misteri della vita.

giovedì 8 gennaio 2015

Renzo Rubino 5.1.15 Prato

Sento come se fossi ancora al Teatro Politeama a sentire Renzo Rubino cantare, suonare e scherzare. Se non fosse stato così bello, mi sarei quasi pentita di essere andata fino a Prato perché, tratto dal mio flusso di coscienza durante il viaggio notturno d'andata:
"Ma quando ho pensato "viaggio di notte non dormo tanto che fa" ero ubriaca?
E quando la signorina mi ha chiesto di scegliere il posto sul treno e io ho risposto "è uguale" avevo fumato?
"E' come quando vuoi dormire ma non dovresti farlo" da Vorrei dirti un sacco di cose adesso di Erica Mou. Mi rispecchia, voglio dormire ma non posso. Anzi non voglio. Voglio e non voglio. Ho sonno ma sono abbastanza sicura che se provassi a dormire non ci riuscirei. Scrivere mi tiene lucida, ingarrare tutti i congiuntivi è difficile alle 5.15.
E quando ho deciso che gli auricolari e/o le cuffie non mi servivano dovevo essere sotto l'effetto di qualche droga".
Ero parecchio irascibile e lo star sveglia 24 ore non ha aiutato. Da quando sono arrivata, al momento del concerto, però, la cosa più impegnativa che ho fatto è stata accarezzare un cane, quindi mi sono ripresa x) La Nara doveva venire con me e la Fausta (ed ecco che comincio a mettere gli articoli prima dei nomi femminili), ma ha fatto un incidente poco prima dell'orario dell'appuntamento. Roba che non può MAI andare TUTTO liscio quando faccio ste cose. Niente di grave comunque, per fortuna. Quando io e LA Fausta arriviamo, il teatro è ancora chiuso e nell'attesa salutiamo Emanuele e i Rubinetti :) anzi Rubinette :) Dopo aver ritirato i biglietti, di cui avevo solo la ricevuta, entriamo e attendiamo l'inizio dello spettacolo.
Il concerto è aperto da VilRouge, non avevo assolutamente idea di chi fosse ma mi è piaciuta molto. Ha cantato 4-5 canzoni, poi è calato il sipario e dopo un altro po' di attesa è iniziato il concerto di Renzo Rubino. Per una volta ho voluto segnarmi la scaletta, sono stata facilitata dal fatto che appena cominciava a raccontare qualcosa sapevo già a cosa si stava riferendo, ma per non perdermi cmq nulla ho scritto cose incomprensibili dalla fretta che spero di capire quando mi serviranno.
Lo spettacolo inizia con Renzo che appare da dietro il pubblico per arrivare piano piano, con un'andatura incerta, un cappotto enorme e un ombrellino luminoso, sul palco, dove lo attendeva un mini pianoforte. Canta e suona L'amore d'autunno (da Farfavole!!) e poi si mette al piano vero (cioè la tastiera xD) dove fa Ora. Saluta e ringrazia e canta Bignè, seguita dalla spiegazione della malattia tragicomica del nonno: l'Alzheimer. A volte scambiava il nipote per lo zio, per un frigorifero, ma non si è mai dimenticato del suo primo amore, Laura (diventata poi Lulù come il titolo della canzone che viene eseguita). Renzo ci racconta che ha avuto la possibilità, grazie a Fabio Fazio, di cantare alcune bellissime cover in alcuni bellissimi luoghi, e la cosa è stata talmente suggestiva che gli sembrava di esibirsi con Picasso. Ahahah. Grazie a "Che tempo che fa" ha cantato La Notte di Adàmo o Adamò e ce l'ha riproposta. Dopo Amico e Paghi al kg, ha spiegato che aveva scritto un pezzo per una sua collega "Ma non faccio nomi ehm ehm (colpi di tosse) Rosalba" sghignazza; alla fine Arisa non ha inserito questo brano nel suo album e lui se l'è ripreso. Questa storia ormai la sapevo ma la sorpresa più grande è stato il duetto con Erica. A metà canzone annuncia sta Erica..ma Erica chi? Pochi secondi dopo mi rendo conto che si tratta di Amara. Una ragazza bravissima con un turbante rosso in testa. Quando la canzone finisce, Renzo la presenta e la lascia da sola. Lei ha cantato un brano che sarà presente nel suo prossimo album e mi è piaciuta un sacco :) Già la conoscevo più o meno ma non avevo mai approfondito e cmq ha una marcia in più anche per il fatto che è di Prato :)) Anche Renzo Rubino UN PO' è di Prato perché è un pugliese che ha vissuto per molti anni in questa città, infatti tra il pubblico ha salutato un sacco di amici e conoscenti, creando divertenti scenette (tipo quando chiede alla fidanzata di Eugene di regalarle il caffè e gli fa anche pubblicità ahahah). Renzo Rubino torna sul palco con la maschera da "Fine del mondo" + un costume abbastanza assurdo e canta la canzone che nel tour precedente apriva lo spettacolo. In seguito c'è un'altra situazione esilarante perché è il momento di Non mi sopporto, presentata come al solito, ma più dettagliatamente forse. A volte gli capita di fissarsi su certe cose (tipo la mia fissa per lui, magari): una volta si era fissato con le tazzine da caffè, quelle marroni fuori e bianche dentro. E' andato ovunque per cercarle e chiedendo a qualche zia è riuscito a trovarle. In seguito si è fissato con i cactus e i fan hanno cominciato a regalargliene un sacco rendendo la sua casa praticamente una serra ahahah e si pungeva sempre dappertutto ahahah e poi la fissa per gli accendini zippo. Proprio non capisce, però, perché, soprattutto al sud, all'atterraggio dell'aereo si applaude, e non capisce perché la gente comincia a suonare il clacson un secondo dopo che è scattato il verde. Tutto questo ce lo racconta stando seduto a bordo palco. Risale per cantare (l'unica canzone che non fa al piano) ma poi scende subito tra noi cantando "Hai comprato le friselle? Sono una cosa meravigliosa" davanti ad una ragazza in prima fila e poi correndo per tutto il teatro e passandomi a fianco prima di risalire sul palco. Durante Il Postino, una finta neve-pioggia-non lo so scende sul palco dall'alto rendendo il momento magico. A proposito di questo, la scenografia con quella strana mega lampada sopra/dietro la tastiera era sempre presente ma ci sono stati molti più effetti, anche a livello musicale. E' stato tutto molto più suggestivo. Ha fatto, detto e portato sul palco tante di quelle cose che non le ricordo tutte. Dopo Il tempo del rock, Renzo spiega che si era svegliato la notte prima alle 4 non riuscendo più a prendere sonno. Prima di andare avanti voglio dire che ho notato che è successo a molti: erano praticamente tutti svegli, compresa me che ero in viaggio, perché ho letto una quantità considerevole di messaggi in memoria di Pino Daniele nonostante l'ora. Come ha scritto sui social, Nero a metà lo porta sempre in giro e, nonostante abbia avuto poco tempo per prepararsi, ha deciso di omaggiarlo cantando Napul'è e scusandosi per la pronuncia. In sala è subito calato il silenzio: niente più commenti, niente più risate e niente applausi se non alla fine. Questo lasso di tempo è stato come una preghiera collettiva ed emozionante. Ha inserito bene questo pezzo in scaletta perché dopo fa Monotono. Con la canzone successiva si torna ad atmosfere più leggere e si torna a ridere con i racconti di Renzo prima de L'ape, il toro e la vecchia. Si esibisce con uno strano e bellissimo cappello. Racconta la genesi di Mio di come gli è stato detto "Renzo, tu sei MIO amico, giusto?" e dopo la sua risposta affermativa, gli è stato chiesto "Allora mi presti 100 euro?" e questa canzone è dedicata ai 100 euro che probabilmente non rivedrà mai più :p L'ultimo pezzo prima del Bis è Per sempre e poi basta :') Torna per cantare Pop ("I Rubinetti sono pop" cit.) e Che brutto affare, raccontando la storia esilarante tra Jo Chiariello e..Eugene!! Ahahahahahahahahahhahahahahahahah Alla fine, sulle note degli ultimi "No no no no no" della canzone, Renzo fa salire tutti, uno alla volta, sul palco per fargli salutare il pubblico (compresa Amara con un bicchiere di vino in mano ahahah). Sembrava davvero finita ma Renzo sale sul palco un'altra volta per cantare La canzone dei vecchi amanti (!!) e poi chiede, rivolto ad una persona in prima fila "Dai Ivana, dimmi una canzone che te la canto", questa Ivana risponde "L'altalena blu" ed è con questa che lo spettacolo finisce definitivamente. E' stato un concerto bellissimo perché non è sembrato un concerto. Sembrava di assistere ad un vero e proprio spettacolo teatrale in cui la protagonista era la musica.
Mentre ci avviavamo all'uscita io e la Fausta aspettiamo i Rubinetti. Emanuele mi dice "Forse esce" e quando raggiungiamo la hall vedo un tavolo e penso "Uh, che c'è qui?". Era il tavolo del merchandising e solo dopo mi accorgo che Renzo era già lì accanto a fare autografi a tutti xD Avevo quei 20 euro che mi aveva dato mio padre "per ogni evenienza", l'evenienza era comprare Farfavole. Le cose che non sono su Spotify mi fanno troppo innervosire!!! E cmq i 5 euro di resto sarebbero andati bene per qualunque altra evenienza. Emanuele si è offerto di scattarmi la foto con Renzo e teneva d'occhio la situazione :))) Poco prima del mio turno il ... manager (!? suppongo) mi suggerisce di avvicinarmi e mi appoggio al tavolo. Emanuele gli fa "lei trattamela bene eh?!" :'p Quando tocca a me, Renzo mi saluta con Tesoro Ciao o Ciao Tesoro o una cosa simile. Ho sentito Tesoro e non c'ho capito più nulla ahahahah I due baci del saluto poi hanno dato il colpo di grazia ahahahah Gli passo Farfavole dicendogli "finalmente" come se lui sapesse che lo volevo da un sacco. Vabbè, l'avrà immaginato. Scrive delle cose a primo impatto incomprensibili mentre Emanuele già ci stava facendo un book fotografico sotto il commento del 'manager' "falle ddddu' foto eh" ahahah Dopo questo commento Renzo gli ha fatto una linguaccia come posa. Ed è troppo carino anche quando fa gli occhiolini a tutti :) Renzo mi passa il cd e ci mettiamo automaticamente in posa per la foto. Dopo mi volto verso di lui con un Grazie al quale risponde "Alla prossima". Sul cd mi ha scritto "Grazie per essere sempre con me... Ti voglio bene". ... *_*
Un Grazie veramente veramente speciale al signore che stava con la famiglia nel mio vagone che mi ha aiutato a prendere la borsa dallo scompartimento e che poi me l'ha anche portata fino alla porta d'uscita del treno. È un gesto gentile ma io devo ringraziarlo perché siccome sono un'ansiosa del cavolo mi sono posizionata all'uscita qualcosa tipo 25 minuti prima e quindi il tizio ha dovuto aspettare con me lì in piedi tutto quel tempo XDDD Colpa anche del perenne ritardo di Trenitalia (Italo, non ti tradirò mai più). Inoltre arrivati a Prato mi fa "Scendi qui?" ed io "Si, Prato". Scendo, lui mi passa la borsa, io mi appoggio a un palo, ma non c'era nessuno. Mi domanda "Ti vengono a prendere?" e io "Si...arriveranno" e poi aggiungo "Grazie!" e mi dispiace se non sono sembrata tanto convinta ma la verità è che avevo due ipotesi in mente:
- Non ero nella stazione di Prato
- Ero nella stazione di Prato di un mondo parallelo
Poi la Fausta mi chiama e la vedo in lontananza. 

domenica 4 gennaio 2015

Cristiano De André 3.1.15 Ravello

Mia madre oggi ha comprato il giornale (evento già di per sè abbastanza raro) e mi ha fatto notare che su Il Corriere della Sera c'era proprio un articolo sul concerto di questa sera a Ravello. Cristiano De André afferma "La cosa più difficile è stata quella di far passare il concetto che io sono Cristiano, un artista con una sua carriera, un suo repertorio, una sua identità. Oggi questo messaggio è stato assimilato dal pubblico. Certo non posso cancellare di essere figlio di Fabrizio e nemmeno lo voglio fare. La prova è che mi piace cantare i suoi pezzi e ricordarlo". Questa frase vorrei incorniciarla (e per una volta potrei farlo davvero visto che ho conservato la pagina del giornale) perché scollegare il nome di Cristiano De André da quello del padre è praticamente impossibile anche perché le somiglianze, sia vocali che fisiche, sono piuttosto evidenti, ma è un po' brutto vedere la sala piena di persone un po' uhm "avanti con gli anni" che erano chiaramente fan del padre oppure sentire richieste di canzoni SOLO di Faber durante il casino creato durante l'inizio del secondo bis. Parlo io poi che in realtà penso che il Festival di Sanremo 2014 (mi viene ancora da dire "di quest'anno" xD) l'abbia vinto lui con l'esibizione durante la serata delle cover in cui ha cantato Verranno a chiederti del nostro amore. ("Questa canzone vorrei dedicarla a mia madre..che non è Dori Ghezzi come molti pensano (che mi dicono "Siete due gocce d'acqua"). Alle 5 del mattino mio padre venne a svegliarla e io, che dormivo con lei visto che avevo circa 8 anni, mi svegliai di conseguenza e vidi dallo spioncino della porta mia madre commuoversi sentendo lui suonare") L'ha cantata anche questa sera ed è stato stupendo ma quell'esibizione non si batte!! La sala comunque era PIENA di persone avanti con gli anni nel senso che come età c'erano solo loro praticamente (a parte me e mia sorella) non nel senso che la sala dell'Auditorium Oscar Niemeyer fosse piena, che poi già è piccolina, è un peccato ma la gente che non è venuta non sa cosa si è persa ;) Cristiano ha notato la cosa chiedendo "Non siamo in tanti stasera..come mai?" e il pubblico ha risposto "La crisi" e Cristiano ha capito. Non so se è per il fatto che fossimo pochini o semplicemente per il fatto che quell'Auditorium è un posto meraviglioso anche se raccolto, ma c'è stato uno scambio di energia molto forte tra l'artista e il pubblico perché chiunque volesse dire qualcosa a De André o commentare le presentazioni delle sue canzoni o indovinare il brano successivo poteva farlo benissimo alzando leggermente la voce e ricevendo una risposta immediata da lui che è stato sempre molto carino. Quando lo spettacolo stava per iniziare e le luci si sono spente, si è sentito qualcuno parlare a voce alta dalle scale che portano ai camerini e io ho pensato che fosse stato proprio lui, nonostante questo "qualcuno" sia stato richiamato con uno "SSSHHH". Cristiano arriva e si posiziona al centro del "palco" (non era rialzato, non so se si possa definire così xD), e confessa che non gli era mai capitato di dover suonare a quest'ora e che si era tipo appena svegliato. E sinceramente, si notava XD! Ha cominciato la serata presentando lo spettacolo e anticipando quali canzoni avrebbe cantato e suonato ma sembrava non gli venissero le parole, era sempre alla ricerca della cosa giusta da dire e magari è sempre così ma sono sicura che il rincoglionimento post-dormita abbia aumentato il tutto. Ha poi detto "Scusate, non abbiamo provato molto" ma con una sola "schitarrata" ha aggiunto "Ok, mi sembra a posto" e ha cominciato a suonare. Ripeto che sono la prima a lamentarmi del fatto che forse il pubblico non è abbastanza consapevole e non è abbastanza bravo a scollegare De André padre da De André figlio, ma la verità è che le sue canzoni non le sapevo; cioè no, ho ascoltato un paio di volte il suo nuovo album visto che a Sanremo mi ero innamorata di lui quindi ho riconosciuto ovviamente Invisibili ("la canzone che ha vinto il Premio della critica a Sanremo anche se la canzone che è passata è stata un'altra..vabbè, un casino" cit.), Credici, Non è una favola (questa me la ricordavo talmente bene che ho quasi pensato fosse di De André senior xD), Vivere e Il vento soffierà. Poi sapevo le canzoni del padre. Per il resto vuoto totale. Ma studierò U_U Ci racconta la storia del verso del cuculo (oddio era forse un altro animale? Ho un vuoto!!) (Ok Wikipedia dice UPUPA). Glielo insegnarono a Genova e, mentre si trovava in studio con Faber che stava registrando Fiume Sand Creek, ad un tratto gli viene chiesto di inserire questo strano verso nella canzone. Tempo dopo Cristiano chiede al padre di aprire con la sua band i suoi concerti ma lui non era molto convinto quindi fecero questo patto: Fabrizio De André avrebbe fatto aprire i concerti al figlio se lui avesse fatto live quel verso durante la canzone. "Come un idiota" (cit.) quindi lui ad un certo punto, durante il live del padre, entrava in scena per fare il suo dovere con le mani tutte sudate e non gli è quasi mai riuscito. "Su circa 50 date sono riuscito a farlo bene solo una volta". Tutta questa presentazione avrebbe dovuto farla prima di una canzone di Faber ma si sbaglia, infatti al momento in cui avrebbe dovuto farla davvero spiega "La storia che vi ho raccontato prima avrei dovuto dirla adesso ma ho sbagliato a leggere la scaletta" ahahahahah ma erano ancora i primi momenti post dormita :p Più avanti un'altra scenetta divertente fa ridere i presenti. Il chitarrista Osvaldo Di Dio, che ha accompagnato De André durante tutto il live (tranne per Verranno a chiederti del nostro amore che ha fatto da solo al piano) non riusciva a partire al momento giusto o una cosa simile.. infatti Cristiano ironicamente dice "E' napoletano lui..non so se l'avete notato". L'unica pecca è che sono abbastanza sicura che Cristiano De André, nonostante la sua stima verso Ravello, fosse convinto di essere a Napoli XD Oppure era solo un'impressione e ha citato Napoli (anche in altre occasioni) solo per la sua vicinanza. Qualunque sia il motivo non mi sembra una cosa fondamentale visto che è stato bravissimo: a suonare la chitarra fa proprio paura e poi la sua voce è molto simile a quella del padre ma è un po' più ruvida.. Forse perché fuma (o fumava). Al momento del bis, infatti, è tornato sul palco con una stecchetta in bocca che sembrava una sigaretta elettronica. Per cantare se l'è messa in tasca. Ha ringraziato Osvaldo Di Dio, sua madre, suo padre, sua sorella, il figlio della sorella, il fratello di Osvaldo (ahahahahahahahahah) e poi "se avete sentito bene..avete sentito bene??" (cit.) il tecnico del suono, altri tizi dello staff e noi del pubblico :) Dopo le ultime canzoni e i ringraziamenti è uscito di scena ma è tornato nuovamente per fare un'ultima canzone + La canzone di Marinella, richiesta dal pubblico ("Ok faccio Marinella..poi se sbaglio il testo faccio una figura.."). Non ho mai purtroppo conosciuto Faber ma credo che Cristiano gli somigli molto anche nel modo di porsi agli altri. Carini ma un po' impacciati. Cristiano biascicava un po' mentre parlava e a volte non trovava le parole giuste e si fermava con degli "ehm" ma ci ha tenuto a spiegare bene la situazione in cui si trova ora la "sua" Genova per cui sta lottando (Crueza de ma, Notti di Genova).
Quando il concerto è finito davvero Cristiano scende le scale che lo portano al camerino e mio padre chiede al primo signore che vede qualcosa tipo "Si può avere l'autografo?" lui risponde tipo "Si dopo li facciamo". Sento altre persone dello staff parlare e la conversazione è tipo così: - "Devi far sgomberare la sala che adesso c'è il film di Siani" - "Lo so ma il manager ha promesso a questa ragazza di farle incontrare il maestro". Ah ok quindi era il manager. Era fatta quindi. Aspettiamo un po' e poi ci permettono di scendere. Prima ci fanno posizionare nel garage, quindi - più o meno - all'aperto e stavo un po' congelando. Cosa che magari hanno capito quelli dello staff che hanno fatto entrare me e mio padre e ci hanno fatto aspettare davanti alla porta della stanza dove stava Cristiano (qualunque fosse il vero motivo..grazie!!). Dopo un po' di attesa lui esce e mio padre prontamente gli fa "Scusa un autografo a Gaia?!" è successo tutto all'improvviso, io mi metto una mano sul petto dalla sorpresa o dall'emozione, e sembrava voler dire "Gaia sono io" XD Mentre lui firma sulla scaletta che avevamo preso, mio padre gli conferma "Abbiamo rubato la scaletta", non credo abbia risposto, forse ha sorriso ma è successo tutto così in fretta che non me ne sono resa conto. Io accendo velocemente la fotocamera e mi metto in posa accanto a Cristiano che, per quanto possa forse vagamente risultare freddo, NON LO E'. Si è avvicinato un sacco e mi teneva abbastanza stretta :)) Mi sono dovuta per un nano secondo allontanare perché come al solito mio padre aveva fatto un casino con la fotocamera: aveva messo l'autoscatto e io per fare in fretta avevo semplicemente premuto OK quindi quando lui scatta, nella fotocamera si accende una luce intermittente rossa che dura per qualche secondo e poi nel momento esatto in cui smette di lampeggiare, mio padre esclama "Vabbè, vabbè è uscita". A dir la verità stavo un po' in ansia ma alla fine era uscita davvero. Ahahah. Io dico a Cristiano "Grazie" e mio padre "Complimenti" stringendogli la mano, poi viene "trascinato via" e gli viene detto che c'erano delle altre persone che lo aspettavano ma che avrebbe dovuto prima rispondere a qualche domanda per una qualche intervista.
La decisione dell'ultimo minuto di andare a questo concerto non poteva essere una scelta migliore per iniziare bene il 2015!