mercoledì 30 gennaio 2019

La Casa Siamo Tutte 26.1.19 Roma

In alcune rare occasioni mi sembra di avere la sensazione che tutto vada come deve andare. Andare ad uno spettacolo con Noemi e mille altri artisti all’Auditorium PdM di Roma sembrava una via già scritta molto semplice: con la raccolta dei punti CartaFreccia potevo prendere un biglietto del treno gratis e mio fratello per Natale mi ha regalato un voucher di TicketOne. Ho usato il mio sconto tipo 3 ore dopo averlo ricevuto, era ancora proprio il 25 dicembre. E dopo aver assistito al magico evento sono sicura di aver fatto la scelta giusta non solo perché è stato bellissimo ma anche perché ha riunito grandi artisti per una causa importante cioè la Casa Internazionale delle Donne.
Questo luogo, unico nel suo genere, è una struttura aperta che guarda al territorio e al mondo; un laboratorio dove si coniuga la politica di genere; un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza, d’incontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei “saperi” e delle esperienze prodotte dalle e per le donne.
Tra i nostri temi resta prioritario quello legato all’autodeterminazione e alle scelte libere sulla salute riproduttiva, ma l’impegno politico, in ascolto delle nuove istanze della società, si è ampliato ad altri ambiti: il contrasto al sessismo e al razzismo, istituzionale e popolare; l’accoglienza e il sostegno alle donne in difficoltà e/o vittime di violenza; la legalità, contro le mafie e la criminalità organizzata; la giustizia ambientale, in relazione con i nuovi movimenti; una nuova visione della città e dell’organizzazione urbana; la cooperazione internazionale; l’attenzione e il sostegno alla produzione artistica femminile, dalle registe, alle scrittrici, alle pittrici. E altro ancora.
Io e Miky ci siamo dirette lì direttamente dalla stazione. Ho così ritrovato gli archini e abbiamo perso un po’ di tempo prima dell’inizio dell’evento (e ovviamente non mancava poi tanto perché io quando mai arrivo così presto). Dentro ci dividiamo perché io avevo preso un biglietto “a caso” ed eravamo un po’ sparsi. Lo spettacolo inizia (puntuale!) con Fiorella Mannoia che canta Nessuna conseguenza. È lei che fa un po’ da madrina della serata presentando l’ospite successivo che si intrattiene sul palco con lei. Si tratta di Paola Turci che con una lettura prima e un duetto su una canzone di Gaber poi fa la sua bellissima figura raccontando anche come lei stessa si è avvicinata alla Casa delle Donne. Giuliano Sangiorgi era presente nonostante l’influenza e ha cantato un paio di pezzi con Fiorella! Poi c’è Sally cantata dalla Mannoia insieme a… Emma a cui poi viene lasciato lo spazio per eseguire da sola Io di te non ho paura e Per questo paese (scritta da un’altra grande donna cioè AMARA). Successivamente arriva il momento delle attrici (sì, Noemi anche questa volta era prevista ben oltre l’inizio): monologhi e/o dialoghi interessanti quelli letti da Laura Morante, Eugenia Costantini e Vittoria Puccini. Poi c’è Luca Barbarossa che, sempre simpaticissimo e talentuoso, ci canta Passame er sale ed è proprio lui a presentare l’ospite che stavo tanto aspettando. Arriva quindi finalmente il momento del motivo per cui ero lì perché, certo, supportare la Casa Internazionale delle Donne è sicuramente una causa importante e quindi sono grata a Noemi per avermela fatta scoprire ma, ecco, diciamo che senza questo surplus avrei continuato a fare beneficenza da casa, lo ammetto senza problemi. Invece le mie 13 ore romane sono servite per farmi finalmente riascoltare dal vivo la cantante che ho conosciuto ben 10 (d i e c i) anni fa (DIECI). E poi il giorno prima era il suo compleanno e io adoro i compleanni, il fatto che poi dopo non l’abbia neanche salutata è del tutto irrilevante. Noemi e Barbarossa eseguono insieme Una storia sbagliata di De Andrè (!!) e poi lui le lascia il palco per permetterle di eseguire Vuoto a perdere seguita nuovamente da un duetto cioè da Non smettere mai di cercarmi con Paola Turci (il mio cuore). Poi salgono sul palco di nuovo le attrici e poi c’è Nicky Nicolai con Stefano Di Battista (che sono moglie e marito!) e qualche altra esibizione di Fiorella Mannoia e ho adorato TUTTO ma il momento più importante da menzionare è Roma è de tutti eseguita da Luca Barbarossa (owio), Fiorella, Paola e Noemi. I romani vengono raggiunti da tutti – veramente tutti, cantanti, attrici e mille altre persone – e cantano tutti insieme Quello che le donne non dicono per finire in modo perfetto una serata straordinaria. Quando usciamo ci appostiamo per aspettare Noemi che arriva dopo un po’ in macchina insieme a Gabriele (lei al posto del guidatore) e si ferma a salutare qualcuno velocemente dal finestrino. Poi restiamo un altro po’ lì a perdere tempo, vediamo passare Chiara Di Giambattista (che aveva il parcheggio che le stava per scadere) e poi finalmente decidiamo di andarci a prendere ‘sto cappuccino, che lo stavamo dicendo da mezz’ora. Quindi niente, noi avevamo finito in pratica. Mentre ci avviciniamo al bar, però, passiamo davanti all’uscita degli artisti e vediamo Fiorella Mannoia che si stava tranquillamente fermando con i suoi fan quindi ci imbuchiamo anche noi. Quando io, Clarice, Fede, Ale e Giò ci avviciniamo esordiamo con “Noi siamo il fanclub di Noemi” e lei “aaah, il fanclub di Noemi è il mio fanclub” :’) che carinaaa! Poi ringrazia per i complimenti e nomina scherzando alcune foto che erano state postate nel pomeriggio che io però non avevo visto e quindi non ho capito al 100% di cosa si stava parlando ma ho capito che cmq è stato un momento simpatico hahahaha un momento inaspettato e davvero carino a cui poi è seguita davvero l’allegra sosta al bar!

sabato 19 gennaio 2019

Carmen Consoli 17.1.19 Marcianise

È stato bello iniziare l'anno con Carmen Consoli. Certo, l'anno non è di certo iniziato il 17 gennaio ma il suo è stato il mio primo concerto del 2019 e quindi è un po' come se fosse il mio inizio. Il Centro Commerciale Campania ormai è casa mia, anche se questo non esclude il fatto che sulla strada del ritorno potremmo sempre e comunque perderci come è successo in questo caso e come successe anche 10 anni fa. Comunque i concerti qui sono molto carini e anche in questa occasione è stato così. Innanzitutto c'è da dire che iniziano in orario e questa è già una gran cosa. In secondo luogo durano poco più di un'ora e questo da un lato potrebbe essere positivo perché significa che per quel poco tempo l'artista riserva le sue canzoni più famose. Forse per cantare il maggior numero di minuti possibili Carmen Consoli non ha parlato molto però ha detto una cosa iniziale molto divertente:
Mia mamma ha detto "Mettiti la camicetta per essere elegante per i cugini di Caserta" e io le ho spiegato che a volte le maniche della camicetta mi si impigliano alla chitarra quindi scusate se capita ma mia mamma ha detto che è più importante l'eleganza. 
Carmen aveva quindi questa camicetta bianca e una stretta gonna nera con le scarpe con il tacco abbinate.. Tutto molto elegante e carino e tra l'altro si è sentita tutta la sua simpatica cadenza siciliana. Il live era quasi in acustico: c'era solo lei con la chitarra e un altro chitarrista ma ad un certo punto - prima de L'ultimo bacio - sono salite sul palco le due ragazze (viola e violino credo) che l'hanno accompagnata durante il tour Eco di Sirene (credo). Così l'atmosfera è stata resa ancora più speciale, in certi momenti anche un po' rock ma sempre intima. Le prime canzoni sono state Parole di burro, Confusa e felice, l'immancabile Blunotte e ne sono seguite tante altre, tutte quelle che ricordo che ascoltavo quando ero piccola e che anzi sono uscite anche prima che io nascessi. Ha poi concluso con un brano in siciliano per poi tornare sul palco per il bis con un altro pezzo in dialetto (mi pare... o era un italiano che io non ho capito hahahah). Credo abbia concluso con Amore di Plastica anche se il momento finale-finale è stato riservato all'inchino collettivo e ai "grazie". 
Comunque siamo arrivati con una mezz'oretta di anticipo e nell'attesa in sottofondo c'erano canzoni di Gazzè, Silvestri e Bersani! Ero seduta come al solito lateralmente ma vedevo incredibilmente molto molto bene, spero di averlo fatto capire alla ragazza molto gentile accanto a me che sembrava preoccuparsene molto :P 
Ho fatto le 2-3 foto che sono riuscita a fare con la fotocamera e per il resto ho usato lo smartphone: chiaramente ogni volta che aveva una luce adatta ad una bella foto ed era anche in un'ottima posizione avendo sorriso anche nella mia direzione.. il tempo di prendere il telefono e cambiava tutto. Il concerto però è stato bello quindi questo fatto delle foto è irrilevante (anche perché dovrei essermi abituata ormai al fatto di avere solo ricordi scuri e sfocati). 
Se il primo concerto dell'anno simboleggia in qualche modo la qualità dei live che mi aspettano nel 2019 posso essere certa del fatto che i prossimi saranno mesi da paura!