Lo so che mi lamento sempre delle stesse cose, il problema è che continuano a succedermi e non posso cambiarle: perché passo giornate intere a fissare il vuoto ed altre invece non mi lasciano neanche il tempo di respirare? Oggi avevo uno splendido evento alle 18 e sono dovuta scendere di casa prima delle 14 perché le cose si accavallano sempre. Non è stato neanche tanto stancante, è solo che mi dà fastidio che poi magari a fine giornata sembro una scappata di casa mentre poi ci sono giorni in cui non mi vede nessuno in cui - chesssssò - ho i capelli a postissimo hahahahahahah Cooomunque: togliendo un po' di tempo all'impegno che avevo prima, mi ritrovo alla Feltrinelli una ventina di minuti prima. Il tempo è passato abbastanza lentamente ma mi guardavo spesso intorno perché infatti ad un certo punto è arrivato Duccio Forzano, poi la dolce Anna Bisogno e infine Renzo Rubino, il motivo per cui ero lì. Mi dice CIAO, io rispondo uguale ma con un tono di voce molto più basso e quindi credo abbiano sentito solo i cani. Si ricordava di me? Chissà.
Aveva il giubbino e un cappello, il cappello che si può vedere anche nelle foto del booklet dell'album. Ecco, l'album. Oggi è un giorno speciale perché è uscito Il gelato dopo il mare, il suo quarto disco. Ed è bellissimo. Lo ascoltato ieri notte su Spotify, subito dopo essermi ripresa dalla notizia della scomparsa di Fausto Mesolella. Non sono solita giudicare gli album dopo 1 o 2 ascolti, cioè infatti già adesso lo ricordo vagamente, ma c'è una canzone che mi ha colpito e che si è meritata il mio "bellissimo" globale. Si chiama Il segno della croce e fa "Si dice 'ti amo da impazzire, ti amo da morire' invece fa star bene 'ti amo da star bene'". Proprio perché è "nato suo figlio", i discografici devono averlo voluto ammazzare quando ha deciso di andare a "salutare il figlio di qualcun'altro" in questo giorno importante; ma Renzo e Duccio Forzano sono amici ed era una bella occasione a cui il cantautore non ha potuto dire di no. Infatti, anche se i miei pensieri sono rivolti tutti verso Renzo, lui e Fofò Ferrieri erano solo gli "ospiti" del regista di Savona che ha presentato la sua autobiografia "Come Rocky Balboa". Nel suo primo romanzo, Forzano racconta la sua storia e io in realtà la sapevo già. Avevo già partecipato ad alcuni incontri con lui ma mi ha fatto piacere riascoltare i suoi inizi e le sue avventure e i suoi primi lavori con Claudio Baglioni. Tra interventi degli ospiti e interventi del pubblico, l'evento è stato carino e divertente.
Tra le altre cose, Duccio Forzano ha detto che crede nelle coincidenze, che ci si possa trovare nel posto giusto al momento giusto (o nel posto sbagliato al momento sbagliato) e che la sfortuna non esiste. Mentre parlava lo ascoltavo attenta e forse gli ho anche creduto. Però insomma, io sono la prima a rendersi conto della fortuna che abbiamo, anche solo guardando il mare, però è veramente un periodo che mi sta mettendo alla prova e una delle mie sventure l'ho anche spiegata a Renzo.
Alla fine dell'incontro mi sono avvicinata a lui con il CD.
"Ciao, come stai?" mi ha detto dandomi i due baci. Un saluto standard ma caloroso, quindi si ricordava di me :')
"Benee, l'ho ascoltato stanotte su Spotify" ho risposto indicando il disco "E' bellissimo"
"Ma qui è più bello" ha replicato lui "Riascoltalo così e fammi sapere"
Si riferiva alla qualità.. certo, Spotify non potrà mai battere il supporto fisico MA IO CONTINUERò AD USARLO COME MIA QUASI UNICA FONTE DI MUSICA.
"Infatti la prima traccia.." faccio io, lasciando la frase in sospeso, perché sapevo avrebbe capito.
"Eh sì, abbiamo avuto un problema: stiamo risolvendo".
Il problema è che la canzone chiamata Fiabe è in realtà LaLaLa, che quindi c'è due volte. E chissà, magari Fiabe è il brano più bello del disco e il destino ha giocato un brutto scherzo. Comunque sia Fiabe, questa non è sfortuna? Secondo me un po' sì.. ma non stavo parlando di questo.
A questo punto Renzo se ne stava tipo andando, cioè c'era tanta gente e sicuramente avrà avuto tanti amici da salutare quindi prima che il nostro saluto finisse ho aggiunto "Puoi firmarlo?". La mia voce si stava abbassando sempre di più ma lui ha sentito e ha risposto "Certo che posso firmarlo..hai una penna?". "Ehm..no". Non ero preparata ma chiedo a mia madre che ci salva. "In realtà sarebbe meglio un pennarello" fa lui, ma io mi guardo intorno e non c'era traccia di pennarelli. Mentre mia madre mi passa la penna, Renzo saluta Angela che poi gli chiede aiuto per togliere il cellophane. "Chiedi a me? Ma io sono un disastro!" e poi, vedendo il prezzo, ha aggiunto "Sai che qui costa meno che al mio paese?!?". Dopo un paio di tentativi, usando anche la mia penna, riesce ad aprirlo. Gianni, il manager, gli chiede "E' il primo che firmi?". Renzo risponde di sì e quindi questo momento viene immortalato e il mio disco viene firmato per secondo, un momento altrettanto importante u.u Fa delle dediche lunghissime e ci tiene a sottolineare che tutto lo spazio vuoto, senza foto, l'ha lasciato proprio per questo motivo. Mi ha scritto "Ciao Gaia, grazie per essere qui, ancora una volta, ancora più forte di prima"!!! Prima mi ha chiesto "Gaia, giusto?" :') e mentre firmava ho notato il suo anello con le due R.
Durante l'"apertura" del disco di Angela e comunque durante le firme varie, esce fuori il discorso tour. Quando gli viene detto di tornare presto dalle nostre parti, Renzo risponde "Eh, magari per un concerto" e io aggiungo un "Eh, infatti" un po' accusatorio, come a dire "Come osi non venire manco a Napoli col tour?" HAHAHAH e perché non ci sono date in Campania? "Gianni ci sta lavorando" :) Mi aggrappo a questo discorso sulla mancanza di date qui per dire "Infatti io ho un regalo per te ma l'ho dato a Chiara (Di Giambattista)..". "Lo so, ho letto" ha risposto lui, riferendosi ai tweet che abbiamo scritto io e Chiara poco dopo la "consegna". "Ho saputo solo dopo che saresti venuto qui oggi quindi te lo darà lei". Era esattamente la frase che stavo preparando da due giorni nella mia testa. Ce l'ho fatta. Niente di che, eh, ma in genere in queste occasioni mi dimentico anche come mi chiamo quindi alla grande così. Lui annuisce e mi chiede "Eri daa.." SUSPENSE. La "a" finale si è dilungata fino a quando non gli è venuto in mente il nome "Noemi?" ♥♥♥ Sì!
Quando parlavo di sfortuna prima, mi riferivo a questo. Avevo un regalo per Renzo da più di due anni. Lo vedevo ogni volta che aprivo il cassetto della scrivania. Quando ho scoperto che il raduno del fanclub di Noemi sarebbe stato moderato da Chiara Di Giambattista mi è venuta quest'illuminazione: consegnarlo a lei per farlo arrivare a lui. Date al Sud non ce n'erano e visto che ultimamente sto sempre in giro, andare a Roma (di nuovo) credo sia fuori discussione. Ma non c'erano problemi, la gentilissima Chiara mi ha detto di sì e il giorno del grande evento gliel'ho consegnato. Lei lo ha messo subito nella sua borsa ("di una donna"). IL GIORNO DOPO, non erano passate neanche 24 ore dalla consegna, scopro che Renzo sarebbe venuto alla Feltrinelli di Salerno neanche 4 giorni dopo. Quindi finalmente avrei potuto consegnargli quello che avevo conservato per anni. Peccato che lo avesse già Chiara a questo punto. Questa non è sfiga? Cioè va bene anche così, così lui "sentirà la mia presenza" anche un altro giorno tramite Chiara e io non smetterò mai di ringraziarla per questo favore, però ecco dopo 2 anni di attesa se la notizia dell'evento salernitano fosse uscita giusto 20 ore prima sarebbe stato forse un po' meglio.
Ritornando al racconto, dopo avergli risposto di Sì, lui ha continuato a firmare e fare foto con altri però mancava quella con me e lo so che ormai ne ho una collezione, ma volevo ampliarla. Quando è tornato di nuovo un attimo libero ho chiesto solo "Foto?", lui ha risposto "Certo, chi la fa?". Io allungo un braccio per accendere la fotocamera che era in mano a mia madre; ma si poteva vedere anche solo dai suoi occhi che non era molto capace. Ho visto Anna toccare la spalla di mia madre in gesto di comprensione. Renzo infatti chiede "Ok? A posto? Gli occhiali ci sono?" dopo che mia madre li aveva indossati ahahah Lei domanda qualcosa tipo "Giallo?" riferendosi al fatto che le avevo spiegato che deve uscire "il quadratino verde" e poi può scattare. Con uno sbrigativo "Premi", lei fa la foto e tutti noi vediamo il flash ma Renzo aggiunge "Io per sicurezza ne farei un'altra, giusto che ci siamo" HAHAHAH ho riso, ho risposto ovviamente "okay" e mia madre ha scattato di nuovo, poi mi ha detto di controllare se era uscita bene e io, senza neanche guardare, ho risposto "Ma sì". Per fortuna non è stato un errore perché era uscita bene davvero. Ringrazio Renzo che successivamente si mette a parlare con altra gente e, dopo essermi messa il cappotto, lo saluto con i due baci standard e lui mi dice "Alla prossima". Speriamo che sia presto! Mentre ci stavamo allontanando ha anche aggiunto "Arrivederci signora, grazie per la foto" :')
Saluto Anna, vedo tre cani e altre persone in giro che non conosco ma che in realtà è come se fossero la mia famiglia perché frequentiamo gli stessi ambienti e torno a casa giusto in tempo per godermi un bel catfight su Twitter. Insomma, una bella giornata.
Mi spiace solo non aver calcolato minimamente Duccio Forzano, ma Renzo mi ha preso troppo hahahah il libro non lo volevo (cioè, non ho comprato nemmeno quello di Lauren Graham!!) ma almeno magari potevo fargli i complimenti visto che la sua è una bella storia e quindi era quasi certo che fosse bello anche il libro. Magari prima o poi lo leggerò, o meglio ancora lo guarderò in tv quando sarà diventato una serie televisiva perché spero che questo sogno di Duccio si realizzi :)
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