Ci tengo molto a sottolineare sempre questa cosa: gli instore sono stupidi. Quasi tutti. Ermal Meta, per esempio, alle Cotoniere ha effettivamente PRESENTATO il suo ultimo album Vietato Morire perché ha cantato. E non ha cantato solo la title-track e, magari, Odio le favole. Il minilive di Meta prima del firmacopie mi è sembrato quasi un concerto vero. Ha cantato tanto, accompagnandosi con la chitarra, e si è divertito molto e ha fatto divertire anche noi. Epico il momento in cui si definisce un pirla dopo aver fatto cadere il plettro nella chitarra. Oppure spiega che le parole del brano New York non le ricorda mai e chiede ai fan di aiutarlo (la fine del pezzo dedicata al cane che non la smetteva di abbaiare "A New York non c'è neanche il cane" hahahahah). E i fan non l'hanno aiutato solo in questa occasione, hanno cantato con lui e fatto i cori e, soprattutto, non lo hanno UCCISO quando Ermal ha fatto la pazzia di scendere dal palco e cantare Piccola Anima tra la folla. E' stato davvero un bel momento! Poi inizia il firmacopie ma dopo un po' c'è un interruzione perché l'artista spiega "Ragazze, se siete truccate non mi baciate perché sono allergico al nichel e non vorrei mi cadessero le guance. Se mi vedete schivo è per questo, non perché sono stronzo". La fila scorreva veloce e lui era carino con tutti ma io il disco non ce l'avevo e le foto uscivano una merda quindi non sono rimasta fino alla fine, soprattutto visto che a un certo punto si è messo un tizio davanti a me. Sono comunque contenta di aver assistito perché è stato uno dei pochi instore ad avere davvero un senso e nonostante non abbia incontrato Ermal Meta, ho avuto comunque tante cose da dire.
Ne approfitto per raccontare anche il mio incontro con Clementino, a questo punto. In questo caso è stato il contrario: firmacopie standard senza nessuna introduzione ma avevo la possibilità di incontrarlo e quindi perché rifiutare!? :P Sono stata accanto a lui per qualcosa come 3 secondi ma questi 3 secondi mi sono piaciuti così tanto che ne valeva la pena. Mi avvicino e lui subito si alza e chiede "Chi ce la fa la foto?". Io indico mia madre e ci mettiamo in posa. Lei ci mette un po' a scattare ma alla fine ce la fa. Quando lo guardo negli occhi(ali) per ringraziarlo ho notato prima di tutto il fatto che è altissimo. Forse il cappellino che aveva gli dava qualche centimetro in più ma la differenza non poteva essere molta. Poi è proprio grande. Mi ha dato un senso di sicurezza, anche per il suo "Grazie" con quella cadenza napoletana che mi è tanto familiare. Questo evento alla Feltrinelli mi ha fatto rendere conto ancora una volta del fatto che i rapper non sono brutti ceffi hahahahah Vabbè che in realtà che Clementino fosse simpatico lo avevo già scoperto grazie a Red Ronnie e grazie al DopoFestival..ma sono contenta di averne avuto una conferma :)
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