giovedì 1 agosto 2019

Arisa 31.7.19 Trentola Ducenta

Nonostante fosse passato poco tempo dal live del Giffoni, ci siamo ritrovati nuovamente sotto al palco di Arisa. Anche perché in effetti lo ha ammesso lei stessa durante lo spettacolo che ama la Campania e poi ha anche intonato un motivetto le cui parole recitavano più o meno così "Amo la Campania e il Natale anche se non c'entra un cazz" e poi "Amo la pizza, la Campania e il Natale" e niente, le sue cose tipiche un po' folli. Poi verso la fine dello show, al momento dei ringraziamenti e dei saluti del comitato del paese ha anche registrato un video del suo pubblico che cantava "Tanti auguri a te" perché era il compleanno della madre e mille altre cose surreali tipo quando come regalo le hanno dato una penna e lei ha risposto "Con questa ci scrive pure il Papa" HAHAHAH E non so perché a volte mi ritrovo a partire dal finale del racconto. Forse perché l'inizio non è altrettanto piacevole LOL cioè una volta lì, a Trentola Ducenta - quel posto tanto difficile da pronunciare per Arisa (e poi "come si chiamano i suoi abitanti?") -, il concerto è iniziato tipo dopo due ore circa perché c'erano prima tutte quelle perdite di tempo inutili che si verificano ogni qualvolta ci sia un Festival estivo di piazza. E non mi riferisco tanto agli opening con i ragazzi emergenti, quello ci sta. Mi riferisco ai tormentoni estivi sparati a palla, alle battute davvero poco divertenti et similia.
Quando il concerto inizia, però, tutto diventa più bello. Arisa, con i suoi soliti capelli cortissimi, era vestita in modo sorprendentemente sobrio: pantaloni neri, tshirt nera e sandali neri (che ad un certo punto della serata ha tolto ed è rimasta scalza). E poi era sorridente e ha lanciato baci e saluti a tutti dal palco fin quando poi non è addirittura scesa, durante Meraviglioso Amore Mio, per far cantare un po' della sua canzone ai fan in prima fila porgendogli il microfono da vicinissimo. Quando è risalita on stage ha esclamato "La musica è di tutti", quanta verità.
Io piuttosto ero vestita un po' di merda devo dire, sembravo un po' in pigiama, però ricordo chiaramente che al Giffoni ha detto una cosa tipo "Dovete essere sempre voi stessi..tipo me: non lo vedete come sono conciata?!" quindi ero piuttosto tranquilla.
Continuo a nominare il GFF perché sono ancora sotto tutta Trenitalia per il fatto che sia finito, quest'anno l'ho presa proprio male. Comunque dal momento che sono stata ad una tappa invernale di questo tour e poi a quella del Festival appunto che era ovviamente un po' ridotta, non conoscevo completamente la scaletta. Infatti, quando è stata eseguita Piccola Rosa oppure Hallelujah per me è stata una grande sorpresa! Inoltre ad un certo punto ha detto ai suoi musicisti che il pubblico voleva un omaggio a Pino Daniele e, dal nulla, lo ha fatto davvero (per due volte cioè in due momenti diversi all'improvviso ha accennato due suoi pezzi) dandoci prova per la millesima volta che ci troviamo di fronte un'artista versatile che può fare tutto anche improvvisando (poi certo, si è fermata dicendo "Ok, basta, non me la ricordo più" ma è piuttosto irrilevante dopo aver fatto già una bellissima figura).
Ha concluso con Mi Sento Bene e poi quando è scesa dal palco è partita L'esercito Del Selfie che ha permesso ai presenti di ballare per gli ultimi 3 minuti prima di lasciare il Centro Commerciale Jambo.

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