martedì 30 novembre 2021
#MmW21
Incastrare gli eventi della Milano Music Week con gli impegni da baby sitter di Erica si è rivelato più difficile di quello che pensavamo. La nostra organizzazione prevedeva i miei pomeriggi in solitaria all’Apollo: in questo modo mentre lei lavorava io avevo comunque la possibilità di seguire i mille incontri organizzati in quel locale che si è presto rivelato la mia seconda casa. Ho passato all’Apollo circa 5 ore al giorno completamente da sola, in mezzo agli estranei e in mezzo ai componenti dello staff della location, ma non ho mai avuto paura. Dopo tutto il tempo passato lì, ho iniziato a riconoscere gli occhi degli instancabili lavoratori che mi hanno fatto compagnia, che mi hanno salutato, chiesto se stessi bene, offerto una bottiglietta d’acqua e un telefono per fare una chiamata quando il mio cellulare era morto (grazie anche alla sconosciuta vicino a me, meglio nota come Federica Minia, per avermi fatto inviare un messaggio dal suo iPhone). L’Apollo è stata la mia casa anche perché è stata la casa della Milano Music Week. Sebbene gli eventi fossero sparsi per tutta la città, la location principale era questa, cioè quella dove si sono svolti, ad esempio, gli eventi chiamati “MMW incontra” - che hanno ospitato Caparezza e Rancore, Sangiovanni, Caterina Caselli, Mecna - e mille altri panel super interessanti a cui hanno partecipato, tra gli altri, Annalisa e Saturnino.
Un altro posto del cuore è stato il Base, dove si è svolto il Linecheck Festival. Io ed Erica ci eravamo candidate nella categoria social per fare da volontarie; loro l’hanno chiamata dicendo più o meno “Non ci serve gente per i social ma ci serve una fotografa, sei disponibile?”. Quindi principalmente siamo andate lì perché lei doveva fare le foto e io dovevo solo imbucarmi a tutti gli eventi. Abbiamo passato lì parecchio tempo (ma non abbastanza da beccare Arianna, pure lei volontaria) ma il nostro scopo principale era il concerto del mercoledì. Quella sera si sono esibite (anche) Giungla e La nina del sud. Quest’ultima ha poi chiamato sul palco diversi ospiti: GINEVRA, Priestess e Franco Ricciardi. E mentre loro si esibivano, ci siamo girate per un attimo e accanto a noi ci siamo ritrovate Laila Al Habash. Prima di andarcene, nel casino della musica che ancora risuonava, le ho detto “Ciao! Amo la tua musica!”, non so se ha capito, mi sono capita a stento io, però ci siamo salutate e ringraziate a vicenda. Poco più in là ho detto la stessa identica cosa anche a Roshelle, ma eravamo più lontane dal palco e ci siamo capite di più, mi ha accarezzato la mano e mi ha chiesto il nome. Solo dopo ho visto che accanto a noi c’era anche Myss Keta. Ah. Ma il motivo per cui io ed Erica ce ne stavamo andando quando le ultime note del concerto ancora risuonavano era Giorgieness. Avevamo visto una sua Storia di Instagram dal concerto di Ramiro e siamo volate all’Arci Bellezza. Il live era finito ma erano ancora tutti lì a chiacchierare e quindi abbiamo fermato Giorgie e siamo state insieme per un po’.
Una location che invece non ho apprezzato particolarmente è stato il Teatro Arcimboldi perché insomma ok, sarà anche il teatro più grande d’Italia ma che senso ha se poi non si trova parcheggio e c’è bisogno di camminare per un chilometro sotto la pioggia per poter godere del concerto di Carmen Consoli? Per fortuna è stato bello e quindi ne è valsa la pena. Una scaletta un po’ criminale per chi, come me, non aveva ancora assorbito bene il nuovo album, ma questo è un problema solo mio. Il concerto era diviso in tre atti (il primo con l’ultimo album e basta, appunto) ma questa è stata una caratteristica davvero particolare che mi ha comunque colpito. A parte i video proiettati sul maxi-schermo alle spalle degli artisti durante tutta la prima parte, il live è stato piuttosto semplice in quanto a costumi, effetti e scenografie ma è proprio quello che ci si aspetta da Carmen Consoli che mette sempre al centro la musica e basta, oltre che l’amicizia (alla batteria in questo tour c’è Marina Rei).
Non so perché io stia partendo dalle location, mettendole sempre al centro per poi raccontare degli eventi, ma visto che ormai sta andando così, volevo dire che anche la Santeria Toscana 31 mi è piaciuta molto, soprattutto visto che davanti alla porta ho fatto CIAO CIAO con la mano a Cmqmartina LOL E l’evento Adidas che si svolgeva al suo interno è stato uno dei miei preferiti. Anche perché obiettivamente cantautrici come Svegliaginevra, Mesa, Laila Al Habash e Mara Sattei in quali altre occasioni ho la possibilità di vederle visto che al sud gli artisti di un certo tipo non riescono mai a venire? Ma a prescindere da questo, che evento bomba può essere un pomeriggio in compagnia di queste ragazze incredibilmente talentuose che cantano e si fanno intervistare dall’altrettanto talentuosa Joan Thiele (per l’occasione in veste di intervistatrice)? Davvero pazzesco.
Subito dopo siamo andate alla serata Rocket Girls con Cristina Donà, Erica Mou e Laura Gramuglia (e no, in questo caso il Teatro Leonardo Da Vinci non mi ha colpito più di tanto, è un posto piuttosto regolare). Tra racconti e musica, è stata una serata piacevole che si è conclusa con un simpatico incontro con Erica Mou tra tesi, “tempo farcito di bellezza” e tanto altro.
Chiaro, però, che l’evento più importante per me è stato quello con Noemi perché posso aver anche apprezzato tutti i locali di Milano ma con lei mi sento a casa anche in mezzo a una strada. E comunque no, anche il The Dap Art Park era un posto della madonna, tra le altre cose. Si tratta di una specie di galleria d’arte che il martedì sera ha ospitato lo showcase di Billboard. Quando siamo arrivate, Noemi era a pochi passi da noi ma a dividerci c’era un bodyguard che non ci faceva passare e almeno un paio di gradi di miopia che non permettevano a lei di notarci nonostante la distanza non abissale tra noi. Poi però un paio di ragazze le si avvicinano lateralmente e lei scatta un paio di foto con loro quindi le copiamo. Quando mi vede, Noemi mi saluta con un tale entusiasmo che io lo so che ha sorriso un sacco, anche se aveva la mascherina. Mi avvicino un altro po’ e mi porge il pugno per salutarmi come si fa al giorno d’oggi e poi mi chiede “La vuoi anche tu la foto o no?” e io le rispondo “Vabbè dai!” e lei replica ancora “E che non ce la facciamo!?”. Sono almeno 7 anni che io e Veronica ci facciamo foto a suon di “Ma sì, dai” solo perché sono quasi le circostanze che lo richiedono. Ed è sempre bello, tipo questa volta, prima che Erica scattasse, ha detto “No, è che ho in mano questo..” e ci ha fatto vedere un tramezzino che ha nascosto dietro la schiena per non rovinare la foto LOL Tra “Ciao” e “Grazie” vari, dopo il turno di Erica ci allontaniamo e attendiamo l’inizio del live a cui hanno partecipato Vergo (insieme a Populous), J Lord, Galea e Sangiovanni. Noemi ha chiuso la serata con Glicine, Vuoto a perdere e Guardare giù. Mentre cantava, accompagnandosi al piano, mi sono voltata e a pochi metri da me c’erano Gabriele e Claudia con cui ho scambiato un gesto della mano a distanza. Mi è sembrato un po’ come tornare indietro nel tempo. E non è stato solo questo incontro da lontano. Io ero seduta davanti a tutti quindi non ci ho fatto troppo caso ma questo è stato un live normale, con la gente in piedi e piuttosto ammassata. Una serata tanto speciale nella sua normalità.
Un giorno aggiornerò questo post con tutti i dettagli che ho dimenticato. Per adesso, va bene così.
martedì 28 settembre 2021
Noemi/Giorgieness 25.9.21 Cento/RioSaliceto
Per prima cosa da Padova siamo andate a Cento (FE) per il concerto di Noemi. Era vestita come il giorno prima a Castellammare di Stabia e cioè aveva un vestito nero molto semplice ma elegante. Sugli schermi dietro di lei c'erano delle grafiche particolari che danzano a ritmo di musica e che la facevano risaltare ancora di più. Come sempre ha aperto la serata con Glicine, Metamorfosi, Ora e Si illumina per poi proseguire con i suoi pezzi storici ma la scaletta ha subito dei tagli a causa di strani orari da rispettare. Quindi è stato durante il quinto brano, e cioè Per tutta la vita, che ce ne siamo andate. Mentre ci allontanavamo sentivamo Noemi in lontananza cantare "Che senso di vuoto, che brutta ferita" e questo ha aumentato il nostro senso di colpa per esserci alzate.
Noemi 24.9.21 Castellammare di Stabia (NA)
lunedì 13 settembre 2021
Margherita Vicario 12.9.21 Napoli
mercoledì 8 settembre 2021
La rappresentante di lista 7.9.21 Roma
Noemi 6.9.21 Roma
lunedì 6 settembre 2021
Francesca Michielin 5.9.21 Napoli
Certo, il fatto che Francesca Michielin abbia iniziato il
concerto proprio con Scusa se non ho gli occhi azzurri e Io non abito al mare
potrebbe non aver aiutato tantissimo, eh. E poi alcuni pezzi erano proprio un
colpo al cuore. A partire da Distratto che vabbè, è sempre straordinaria perché
mi fa pensare al fatto che dal suo esordio ormai sono passati 10 anni ed è
pazzesco, siamo cresciute insieme. Ora lei è una tipa cazzuta che quando canta
va da una parte all’altra del palco decisa e intonata, salta e balla. E chiede
lo stesso al pubblico che la asseconda al 100%. Al momento di Cinema, infatti,
mi ha fatto volare perché ha chiesto ai presenti di saltare dicendo “Visto che
quest’anno ho visto di tutto penso che ce lo possiamo concedere” hahahahah come
toccarla piano con stile. Ci ha comunque invitato a “spingerci fuori dagli
spazi” (sia metaforicamente che non) prima di presentare i brani del nuovo Feat
proprio perché siamo stati isolati per tanto tempo e questo non può farci che
bene, a prescindere dalle frecciatine. Tra i pezzi nuovi ha fatto ovviamente
Chiamami per nome (“Una canzone che ho portato a Sanremo quest’anno, non c’è
Fedez ma qui abbiamo Francesco Arcuri lo sostituisce”), Cattive Stelle e Se
fossi (mancava Pole Position! Ma menomale, sennò piangevamo troppo). E poi io
continuo a pensare che ai suoi concerti la mancanza della gente con cui ha
duettato nelle versioni incise non si senta quasi per niente quindi cioè se
Feat fosse stato senza feat mi sarebbe piaciuto uguale, ecco.
E no, un altro paragrafo con “Certo” non lo inizio. Comunque
(invece con “Comunque” ci inizio tutte le frasi che voglio) in scaletta c’era
anche Femme che dal vivo è molto più carina che incisa, quantomeno stasera ho
capito tutte le parole hahahah Francesca l’ha presentata con un discorso giusto
sulla parità di genere menzionando anche il podcast Maschiacci che è parte
attiva di questo tour. È infatti possibile inviare un messaggio vocale a un
numero di telefono in cui si spiega per che cosa non si vuole più lottare.
Immancabile anche Battito di ciglia: da quando ho il vestito con gli occhi di
Zara la sento molto mia e sono contenta quando la canta. Dall’ultimissima fila
in cui ero non avrà visto il mio cosplay ma sarà per la prossima volta. Inoltre,
è stata presentata con il vademecum per la perfetta hit estiva: in teoria un
tormentone-wannabe dovrebbe avere, tra le altre cose, il nome di un cocktail
(nessuno ha mai pensato allo spritz, però, potrebbe farlo lei), il nome di una
località turistica orientale o spagnoleggiante e magari anche qualche parola
del genere. Battito di ciglia non ha niente di tutto questo, è una canzone dal ritmo
estivo (soprattutto questa versione live) ma con un testo atipico e questa è
stata una delle introduzioni più pazzesche di sempre.
Poi Francesca ha emanato un po’ di 2013-vibes con Cigno nero
e dopo ha fatto anche la sua versione di Magnifico facendo cantare al pubblico
tutto il ritornello. Altre vibes allegre ce le ha date con un medley tra
Tapioca, Fotografia e Comunicare verso l’inizio. Ottime vibes anche con Nessun
grado di separazione, il suo (nostro!) inno al vivere senza etichette e senza
barriere. Io ho goduto molto anche durante Vulcano perché, beh, lo avevo detto
all’inizio che ero un po’ incazzata, no?! Quanto mi ha fatto bene urlarla!
Alla fine c’è stato un bis un sacco particolare con un medley
formato da La serie B e Bolivia che ho amato molto come ho amato anche i
ringraziamenti di rito e l’outfit e TUTTO, TUTTO!
Quando all’inizio della vendita dei biglietti sembrava che su
TicketOne non esistessero posti singoli ma solo a coppie, mi sono fiondata a
scrivere a Francesca Michielin. Lamentarmi e chiedere disperata un posto a lei
non è servito a niente perché mi ha risposto che questa volta probabilmente ci
toccava socializzare :-) Alla fine ho risolto trovando i biglietti singoli su
Boxol, dopo un'assurda ricerca di quasi 24 ore. Quindi no, mi dispiace, non
ho socializzato. Ma volevo specificare che nell’ultimo mese è quasi sembrato
che io avessi una vita. Ad agosto sono andata a tanti concerti e
incredibilmente sono sempre stata in compagnia, dopo aver vissuto i live –
negli ultimi 10 anni – principalmente come esperienza al singolare. Stare da
sola non mi dispiace. Forse semplicemente non ero più così abituata. E forse è
stato questo uno dei motivi del mio essere presa a male. Il lato positivo di
tutto ciò – guarda un po’, riesco sempre a trovarlo – è che io non sono mai
davvero sola (anche quando vicino a me non c’è nessuno). E, a parte le metafore
e le stronzate poetiche, c’era Francesca Michielin con la sua musica a farmi
compagnia. E questo è tutto quello di cui avevo bisogno.
sabato 28 agosto 2021
Levante 27.8.21 Benevento
lunedì 23 agosto 2021
La Rappresentante di Lista 22.8.21 Paestum (SA)
domenica 22 agosto 2021
Subsonica 21.8.21 Paestum (SA)
venerdì 13 agosto 2021
Avincola 11.8.2021 Albanella
sabato 31 luglio 2021
Giffoni Film Festival 2021
Ho scomodato anche i santi e alla fine ce l'ho fatta. E continuavo a pensare che potevo anche andare a vedere solo lei, veramente. Che potevo vivere un Giffoni senza troppe pretese almeno quest'anno in cui le porte sbattute in faccia pensavo sarebbero state all'ordine del giorno.
Però poi che fai, non ci vai alla masterclass di Valerio Lundini, Emanuela Fanelli e Giovanni Benincasa? E poi dai, sarebbe una prova generale per quella di Noemi, per vedere se mi fanno entrare, eccetera eccetera. E poi che fai, non chiedi a Cynthia di andare alla masterclass di Carl Brave e a quella di Ferzan Ozpetek? Ché è tanto che non ci vediamo, è una buona occasione. E poi al solito pranzo domenicale non approfitti del giorno libero di tuo padre per andare alla masterclass di Salvatore Esposito? E poi perché non approfittare anche dell'uscita con Frà per andare a quella di Diodato allora, soprattutto visto che il pranzo per l'onomastico di sua nonna è finito giusto in tempo.
Il live di Random + Ginevra + La rappresentante di lista era l'evento che aspettavo di più. Certo certo, dopo Noemi. Ma vedere Ginevra dal vivo è una rarità al sud quindi non potevo farmela sfuggire. Inoltre, anche in questo caso, sarebbe stata una prova generale per scoprire se poi mi avrebbero fatto entrare al concerto di Noemi. Quindi per forza, dai. Questo alla fine è stato anche il mio primo live dopo tanto ed è stato molto curioso riprendere tutto proprio con Random ma sì, ero talmente contenta che forse mi è piaciuto pure lui.
E così rimaneva l'ultimo evento: l'unico incontro che mi interessava ma che non avevo previsto, quello a cui in realtà forse volevo davvero andare ma che avevo lasciato perdere perché era impossibile. Ma che fai, non lo fai uno sforzo? E poi l'anno prossimo torna Erica e sarà tutto più facile e più divertente, quindi ci sta impegnarsi un attimo per l'unico pezzo mancante di questo Giffoni che avrebbe completato il MIO programma perfetto. Sì, questa è la scusa che ho usato per andare alla masterclass di Colapesce e Dimartino.
Poi finalmente è arrivato il gran giorno. La masterclass di Noemi, presentata - come quasi tutte - da Divanoletto, ha toccato un po' i punti di quest'anno: la collaborazione con Carl Brave e in generale tutto il nuovo album tra cui, nello specifico, la title-track: "Io voglio vivere e mi sono accorta che stavo sopravvivendo in quello che volevano gli altri da me, in quello che vivevano gli altri attraverso quello che io facevo".
"A me piace ci sia dibattito" ha detto invece sul body-shaming "Perché se c'è dibattito vuol dire che le menti lavorano, le teste pensano, si crea una certa dinamica".
"Potersi esibire a Sanremo è stato bello perché là una ripartenza c'è stata, l'abbiamo percepita. Certo, mi siete mancati voi nel senso del pubblico, cantare per qualcuno. Infatti sono molto incuriosita da questo live che dovrò fare per capire quali delle canzoni nuove piacciono di più".
Noemi è sembrata veramente molto contenta di essere al Giffoni anche perché, come hanno ricordato anche durante la masterclass, lei è laureata in cinema ed è una cosa che ha ricordato lei stessa anche durante il concerto: "Io sono laureata in cinema e comunque ne sono molto appassionata quindi questo Festival è un vero punto di riferimento da quando ero piccola. Sono davvero felice". A chi lo dici, cara Veronica. Da 12 anni scrivo il suo nome sotto ogni sondaggio del Giffoni riguardante gli ospiti musicali e finalmente sono stata accontentata. Stavo aspettando questo giorno da 12 anni e me lo sono dovuta sudare, non tanto per l'attesa (che oddio sì, anche) ma per il fatto che ok, 12 anni di attesa e poi quand'è che viene? Nell'anno della pandemia. Per questo motivo è stato ovviamente tutto molto più complicato e comunque sono andate male un po' di cose prima del giorno X. Alla fine credo tutto abbia un senso, è la legge del karma: dovevano andare male le cose prima per far andare le cose bene dopo. Infatti è stato un successo.
Alla fine della masterclass siamo riuscite a salutarci. Dopo essere scesa dal palco si è avvicinata alla porta per uscire e io ero lì, al mio solito posto, quello dove sono stata seduta quasi tutti i giorni per più di una settimana. Quando Noemi ha visto mio padre e me ha detto "Che bellezza!" e sembrava super entusiasta. C'è stato un attimo di titubanza quando ci siamo avvicinate per salutarci infatti mi ha chiesto "Ti posso abbracciare?" e poi ci siamo date i soliti due baci standard (con la mascherina!) e ha aggiunto "Io ho fatto la prima dose!" e se n'è andata ridendo. Ho incrociato anche lo sguardo di Gabriele che mi ha tipo, boh, salutato con gli occhi. Cioè insomma sì, c'è stata un'occhiata di intesa.
Il live era piano e voce quindi bellissimo però avevano posizionato il pianoforte sul palco in modo un po' criminale quindi io nonostante fossi in seconda fila non vedevo comunque niente. A un certo punto, però, Patrizia - che io non sapevo fosse lì - ha notato da lontano che non stavo vedendo un cazzo e mi ha preso e mi ha portato da lei cedendomi il suo posto che era in prima fila e dall'altra parte della sala da cui si vedeva molto molto meglio. Noemi era stupenda, vestita di bianco, e ha cantato Sono solo parole, Metamorfosi, Vuoto a perdere (con un saluto particolare a Gaetano Curreri che ha avuto un infarto), L'amore si odia, Briciole (con un "crossover", visto che ci ha aggiunto Natural Woman), Glicine e poi Makumba (con la chitarra!) insieme a Divanoletto che ha presentato anche il concerto (suo e dei Viito che si sono esibiti prima di lei).
Tutto è andato più che bene. Sono contenta.
mercoledì 23 giugno 2021
Nada 22.6.2021 Salerno
Come ha ammesso durante la presentazione, Nada è sempre stata molto spontanea, piena di immaginazione soprattutto in contesti riguardanti la natura e anche fuori dal tempo sia proprio per la sua concezione dello stesso che per la sua arte che sembra rimanere attuale anche dopo anni.