lunedì 6 settembre 2021

Francesca Michielin 5.9.21 Napoli

Oggi ero un po’ presa a male. Probabilmente sarà stata solo la pioggia e chissà cos’altro. In genere evito di scrivere qui quando le cose non vanno per il verso giusto perché spero di dimenticarle, un giorno lontano. Eppure stasera ho bisogno di scriverne perché il punto sta proprio qui. La musica che inizia, il male che sparisce.

Certo, per aver sborsato 40 euro di biglietto speravo comunque di godermi la serata un po’ di più. I presammalismi magari li conservo per quando sono accreditata, la prossima volta LOL

Certo, il fatto che Francesca Michielin abbia iniziato il concerto proprio con Scusa se non ho gli occhi azzurri e Io non abito al mare potrebbe non aver aiutato tantissimo, eh. E poi alcuni pezzi erano proprio un colpo al cuore. A partire da Distratto che vabbè, è sempre straordinaria perché mi fa pensare al fatto che dal suo esordio ormai sono passati 10 anni ed è pazzesco, siamo cresciute insieme. Ora lei è una tipa cazzuta che quando canta va da una parte all’altra del palco decisa e intonata, salta e balla. E chiede lo stesso al pubblico che la asseconda al 100%. Al momento di Cinema, infatti, mi ha fatto volare perché ha chiesto ai presenti di saltare dicendo “Visto che quest’anno ho visto di tutto penso che ce lo possiamo concedere” hahahahah come toccarla piano con stile. Ci ha comunque invitato a “spingerci fuori dagli spazi” (sia metaforicamente che non) prima di presentare i brani del nuovo Feat proprio perché siamo stati isolati per tanto tempo e questo non può farci che bene, a prescindere dalle frecciatine. Tra i pezzi nuovi ha fatto ovviamente Chiamami per nome (“Una canzone che ho portato a Sanremo quest’anno, non c’è Fedez ma qui abbiamo Francesco Arcuri lo sostituisce”), Cattive Stelle e Se fossi (mancava Pole Position! Ma menomale, sennò piangevamo troppo). E poi io continuo a pensare che ai suoi concerti la mancanza della gente con cui ha duettato nelle versioni incise non si senta quasi per niente quindi cioè se Feat fosse stato senza feat mi sarebbe piaciuto uguale, ecco.

E no, un altro paragrafo con “Certo” non lo inizio. Comunque (invece con “Comunque” ci inizio tutte le frasi che voglio) in scaletta c’era anche Femme che dal vivo è molto più carina che incisa, quantomeno stasera ho capito tutte le parole hahahah Francesca l’ha presentata con un discorso giusto sulla parità di genere menzionando anche il podcast Maschiacci che è parte attiva di questo tour. È infatti possibile inviare un messaggio vocale a un numero di telefono in cui si spiega per che cosa non si vuole più lottare. Immancabile anche Battito di ciglia: da quando ho il vestito con gli occhi di Zara la sento molto mia e sono contenta quando la canta. Dall’ultimissima fila in cui ero non avrà visto il mio cosplay ma sarà per la prossima volta. Inoltre, è stata presentata con il vademecum per la perfetta hit estiva: in teoria un tormentone-wannabe dovrebbe avere, tra le altre cose, il nome di un cocktail (nessuno ha mai pensato allo spritz, però, potrebbe farlo lei), il nome di una località turistica orientale o spagnoleggiante e magari anche qualche parola del genere. Battito di ciglia non ha niente di tutto questo, è una canzone dal ritmo estivo (soprattutto questa versione live) ma con un testo atipico e questa è stata una delle introduzioni più pazzesche di sempre.

Poi Francesca ha emanato un po’ di 2013-vibes con Cigno nero e dopo ha fatto anche la sua versione di Magnifico facendo cantare al pubblico tutto il ritornello. Altre vibes allegre ce le ha date con un medley tra Tapioca, Fotografia e Comunicare verso l’inizio. Ottime vibes anche con Nessun grado di separazione, il suo (nostro!) inno al vivere senza etichette e senza barriere. Io ho goduto molto anche durante Vulcano perché, beh, lo avevo detto all’inizio che ero un po’ incazzata, no?! Quanto mi ha fatto bene urlarla!

Alla fine c’è stato un bis un sacco particolare con un medley formato da La serie B e Bolivia che ho amato molto come ho amato anche i ringraziamenti di rito e l’outfit e TUTTO, TUTTO!

Quando all’inizio della vendita dei biglietti sembrava che su TicketOne non esistessero posti singoli ma solo a coppie, mi sono fiondata a scrivere a Francesca Michielin. Lamentarmi e chiedere disperata un posto a lei non è servito a niente perché mi ha risposto che questa volta probabilmente ci toccava socializzare :-) Alla fine ho risolto trovando i biglietti singoli su Boxol, dopo un'assurda ricerca di quasi 24 ore. Quindi no, mi dispiace, non ho socializzato. Ma volevo specificare che nell’ultimo mese è quasi sembrato che io avessi una vita. Ad agosto sono andata a tanti concerti e incredibilmente sono sempre stata in compagnia, dopo aver vissuto i live – negli ultimi 10 anni – principalmente come esperienza al singolare. Stare da sola non mi dispiace. Forse semplicemente non ero più così abituata. E forse è stato questo uno dei motivi del mio essere presa a male. Il lato positivo di tutto ciò – guarda un po’, riesco sempre a trovarlo – è che io non sono mai davvero sola (anche quando vicino a me non c’è nessuno). E, a parte le metafore e le stronzate poetiche, c’era Francesca Michielin con la sua musica a farmi compagnia. E questo è tutto quello di cui avevo bisogno.

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