domenica 20 luglio 2025

Giffoni Film Festival 2025

È curioso che il mio Giffoni di quest'anno sia iniziato proprio sabato sera con il live di Sissi, dato che da quando è uscito il suo EP non faccio altro che ascoltarlo. Sono arrivata in piazza nel momento esatto in cui stavano annunciando un giovane talento uscito da Amici e il live è cominciato proprio come inizia il suo ultimo progetto, ossia con Intro, in quest'ambito in una bella versione acustica. Una delle prime cose che ho notato, infatti, è che alla chitarra lei era accompagnata da... Mimmo. Io lo conosco come "Quello dei Tropea", ma ultimamente - mentre il gruppo è in pausa - è in tour con letteralmente chiunque. Io stessa l'avrò beccato già un paio di volte negli ultimi mesi e, nonostante non abbia Instagram, sui social lo vedo sempre ovunque. In ogni caso, Sissi canta e si diverte, ringraziando tutti tantissimo. Ad alcuni fan tra la folla dice dei teneri "Ciao amore" o "Ciao tesoro". Non ho capito neanche se effettivamente conoscesse queste persone eventualmente scorte fra la gente oppure no. Ma temo non lo scopriremo mai. Dopo Arma puntata, si torna indietro con l'inedito presentato ad Amici anni fa... ma tutti ricordano ancora Come come, tant'è che anche la stessa Sissi ne rimane piacevolmente colpita. Poi fa una dedica al Giffoni Film Festival, dicendo di aver scelto di cantare durante la serata una cover proprio perché le sembrava adatta all'occasione. Lei ha spiegato di aver scelto Dreams dei Fleetwood Mac proprio perché la trova molto cinematografica. E per finire si torna all'ultimo EP, di cui ha scritto le canzoni insieme a un autore che si trovava proprio sotto transenna durante la serata e che ha quindi ringraziato. Con Vorrei e la nuovissima Hooligans il live finisce ma i ringraziamenti proseguono. Con il suo vestitino nero e i lunghissimi e riccissimi capelli rossi, Sissi esprime tutta la sua gratitudine dopo circa una mezz'oretta di concerto. 
Domenica sono passata a Vale LP e Lil Jolie + Naska. Delle prime due conoscevo una canzone (quella di Sanremo ovviamente) mentre di Naska in verità ne sapevo proprio zero. Ma è bello scoprire la musica anche così. Ora infatti non faccio altro che canticchiare Le ragazze della valle delle ragazze della valle e Cattiva di Naska. Vale LP e Lil Jolie, comunque, hanno espresso la loro felicità nell'essere proprio a Giffoni, visto che sono della zona. Non a caso, sul maxischermo dietro di loro, appariva - in giallo - un numero che ho poi scoperto essere semplicemente il prefisso di Caserta, ossia il posto esatto da cui vengono. Con una mega energia, hanno chiesto spesso ai fan di tenere il tempo con le mani chiamandoli uagliù come se fossero in famiglia e un po' in effetti è così. Penso che la loro età corrisponda più o meno a quella del pubblico di Giffoni. Naska invece è leggermente più grande. Davanti alla scritta col suo nome che si vedeva sul maxischermo, lui ha spiegato che quello del Music Concept del Festival sarebbe dovuto essere un concerto unplugged, però per dei problemi tecnici era invece accompagnato dalla base. Alcuni pezzi, però, li ha fatti a cappella. E questo ha semplicemente dimostrato quanto è bravo. E non intendo vocalmente (cioè sì anche, non che ne capisca granché), ma anche come problem solver. Altre canzoni le ha cantante invece seduto sul palco e per qualche altra, invece, è sceso e si è messo alla transenna per un contatto più diretto con il pubblico. 
Lunedì sono uscita di casa alle 16 e sono tornata a casa a mezzanotte. Mi è sembrato di vivere il Giffoni come ai vecchi tempi, peccato che adesso ho 30 anni e ne sono uscita devastata. Ma andiamo con ordine. Era ufficialmente la prima volta che mettevo piede al Festival di giorno, quest'anno. Dovevo ancora ritirare il mio pass e tutto. In una manciata di ore mi hanno salutato circa 6 persone, mentre io ero con Ilaria il pomeriggio e con Ciccio la sera. Sono rimasta sola per un'oretta, quando i miei due accompagnatori "si sono dati il cambio", ma non mi sono mai sentita sola. Anzi, dopo essere stata all'incontro con Toni Servillo e aver beccato la fine dell'incontro con un food blogger che non conoscevo ma che mi è parso molto simpatico, l'attesa l'ho passata ascoltando l'intervista di Big Mama per il podcast Pezzi. Lei è una chiacchierona e ha parlato tanto della sua vita e della sua musica. Dall'autolesionismo a come poi ha veicolato meglio la sua rabbia, dalla sua primissima canzone super personale - intitolata Charlotte - al Pride, passando per la sua passione per gli One Direction e per Salmo. Successivamente era in programma anche il suo live serale, ma noi ci siamo diretti in piazza principalmente per scoprire Anna and Vulkan. Mi era capitato di beccarla quasi per caso a un Festival a Pompei ESATTAMENTE un anno fa: di quelle due canzoni ricordavo poco, ma quello che mi era rimasto impresso era il suo talento. Al Giffoni Music Concept non ha fatto altro che confermarlo. Tra l'altro, mi è sembrato che abbia cantato molto di più rispetto agli opening delle serate precedenti. I pezzi non li sapevo e non sono riuscita a riconoscere manco quelli che avevo ascoltato in quell'occasione precedente, ma mi è piaciuto tutto lo stesso. Lei è super carina e ha cercato di coinvolgere il pubblico prima ringraziandolo e poi facendogli accendere le torce dei telefoni in un certo momento della serata e insegnandogli a cantare il ritornello di un suo brano. Si trattava di un semplice: "Quest'estate non finirà mai e resteremo tutto il giorno ad asciugarci al sole". Ci stava, dal momento che le persone ovviamente non conoscevano i suoi brani, ma anche i suoi (pochi?) veri fan si sono trovati spiazzati dal momento che ha spiegato che avrebbe eseguito anche semplicemente degli inediti. Alla fine ha ringraziato e ha detto che si sarebbe goduta anche lei lo show di Big Mama. 
Quando martedì arrivo nella Multimedia Valley, davanti alla porta della Sala Verde c'era già Anna Castiglia. Le sorrido, cercando di farmi spazio fra le varie teste che la circondavano, e lei sembra ricambiare. Succede lo stesso quando, ormai dentro la sala, mi sporgo un po' per riosservarla. Poi, quando si avvicina ancora di più alla porta dell'ingresso, in attesa di essere chiamata per raggiungere il palco, mi dà la conferma che tutti quegli sguardi entusiasti erano proprio per me perché esclama ufficialmente un "Ciao", facendomi un cenno della mano che ricambio. Durante l'intervista per il podcast Pezzi parla di tantissimi argomenti. Da come le sia capitato di conoscere Ghali dopo aver pubblicato la canzone Ghali al Premio Tenco appena vinto, passando per il cantautorato """femminile""" e molto altro. Qualche esempio? Il suo legame con il Brasile grazie a un'amica di famiglia, la sua gemella eterozigota, XFactor, Sanremo, Canta fino a dieci e compagnia bella. A intervento finito, lei resta un po' lì per scattare qualche selfie quando viene richiamata all'ordine dallo staff che ricorda a tutti che ci sono tempistiche da rispettare. Quando quindi comincia a risalire le scale per uscire, io mi alzo e lei quando mi vede corre ad abbracciarmi. Mi dice "Oh ma quando vengo in Campania ora ci vediamo sempre" e io le rispondo tipo "Sì e ultimamente vieni spesso!!". Lei dice di esserne contenta e mi chiede se sarò anche al concerto serale. "Sto cercando un altro passaggio", le rispondo io. E lei, infinitamente carina, mi chiede prima di ricordarle di dove sono esattamente e poi mi invita a scriverle (su WhatsApp, facendomi dare eventualmente il numero da Erica) per ricordarle di fare magari una Storia di Instagram con un bell'annuncio per trovare un passaggio per me. Le dico che l'avrei fatto e la ringrazio, poi ci salutiamo con quei mille "Ciao grazie" che si dicono quando un incontro veloce e caotico, ma bello, sta per giungere al termine.  

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