mercoledì 27 novembre 2024

Francesca Michielin 26.11.24 Milano

Odio essere ospitata a casa della gente per troppo tempo, ma quando la Milano Music Week finisce e la cena di lavoro si avvicina mi tocca. Il caso ha voluto, però, che io con l'occasione non solo rivedessi Francesca Michielin due volte nell'arco di tre giorni ma che un suo live capitasse proprio nei giorni in cui io mi trovo qui per puro caso, tra un impegno e l'altro. Il tutto poi è nato da una sua Storia di Instagram in cui era segnalato un link per provare a partecipare a un evento ma bisognava essere estratti. Sia Erica, che Lorenzo, che Irene che me abbiamo vinto quest'opportunità. Ognuno di noi tra l'altro poteva portare un +1 e io ho chiesto a Summerwind. Il posto era molto vicino a casa di Erica ma non ci eravamo mai state. L'evento era per la City SessionS di Amazon Music. SessionS al plurale, anche se fa un po' strano, ma come ci ha tenuto a specificare la stessa Francesca sì, il nome è proprio questo. Essendo un live piuttosto esclusivo che contava circa 250 persone mi sono innanzitutto sentita super fortunata a poterci essere e poi, altra cosa che ha notato anche la stessa Francesca, è stato bello ritrovare quest'atmosfera da club in cui ci siamo ritrovati a essere tutti tanto tanto vicini l'uno all'altro. Questo è stato bello per noi e anche per lei che era effettivamente da un po' che non faceva concerti. Quello di stasera ha riservato diverse sorprese. Innanzitutto lei e i musicisti erano vestiti in modo super elegante, di bianco. Poi le canzoni erano arrangiate in maniera davvero speciale: la Michielin ha spiegato che ha cercato di riportare le canzoni così come sono nate nella sua testa, lasciando da parte per una sera la produzione che troviamo nelle versioni che sentiamo poi incise in radio. Poi, sono state fatte due canzoni che non erano state mai eseguite live, ossia Piccola città e Christmas Party, la sua nuova canzone di Natale pubblicata proprio in collaborazione con Amazon. Con questa ha concluso una serata emozionante perché piena di musica ma anche divertente perché lei era super spigliata e ha fatto un sacco di battute o comunque ha raccontato cose simpatiche e inedite. Per esempio, ha bevuto da una bottiglietta d'acqua specificando "Ho dimenticato la mia borraccia, sono un essere umano di merda". Poi ha parlato del suo rossetto "proibitivo": ha chiesto al pubblico di farle sapere se si "sminchiasse" perché poi non avrebbe potuto restare per mesi sulla pagina di Amazon in stato pietoso. Questo evento era infatti in diretta su Twitch che è stato menzionato un paio di volte. Una per i saluti e un'altra quando ha detto una cosa un po' strana specificando "Non mi sono mai dr0gata, si può dire?! Vabbè tanto quelli di Twitch sono scialli". 

Il live comunque è durato un'ora, proprio come ci era stato detto fin da subito, ed è stato bello pieno. È iniziato con Quello che ancora non c'è e ha proseguito la scia dell'ultimo tour con altre canzoni tratte da Cani sciolti come per esempio Occhi grandi grandi, Un bosco, Ghetto perfetto. Poi non sono mancate Io non abito al mare, Vulcano, Nessun grado di separazione, Cheyenne, L'amore esiste. Il tutto si è concluso con i ringraziamenti allo staff, al pubblico e anche alla madre, che era lì presente. E sono stati ovviamente menzionati anche i musicisti (tra cui Giovanni Pallotti) con cui ha fatto anche l'inchino finale. 

A fine evento Irene e Summerwind ci lasciano, Lorenzo resta a parlare con degli amici che poi quasi scherzando ci informano che Francesca si era fermata per incontrare i fan. Noi, però, non avevamo nessunissima intenzione di scherzare e ci siamo quindi avvicinati subito. Quando arriva il nostro turno Francesca incrocia il mio sguardo mentre stava ancora salutando le persone prima di me e mi lancia un mega sorriso. Poi mi avvicino ufficialmente e mi dice un super entusiasta "Ciao! Come va?", io le rispondo "Bene, tu?" e poi cominciano già i particolari esilaranti che capitano ogni volta in queste occasioni veloci e confuse, come tutta la mia vita. La vita, però, sarebbe più semplice se in questo tipo di occasioni i locali non sparassero la musica a palla e si avesse la possibilità di sentire bene la persona che ti parla. Che poi la selezione musicale pre e post concerto era pure bella, però ecco. Io infatti le dico, ancora più entusiasta di lei "È stato stupendo!", ma lei - non capendomi bene - mi risponde "Cosa?!". A questo punto non lo so, credo di aver solo cambiato discorso dicendo "Abbiamo un regalo per te!" e porgendole una sua foto scattata da Erica che avevo usato per il mio calendario del 2024. Ho provato proprio a spiegarle che sto cercando di regalare parti del mio calendario composto da foto scattate non da me e lei mi e ci ringrazia chiedendoci: "Questa è stata fatta a Milano a marzo scorso, giusto?!", noi confermiamo e lei dice che la conserverà per bene.

A questo punto Erica ci chiede "Vi faccio una foto?" ed eccoci con un altro momento particolarmente curioso. Francesca dice qualcosa tipo "Se vuoi la faccio io", Erica risponde di non preoccuparsi, quindi lei ribatte "Magari per la luce". Io, avendo comunque molta fiducia nei selfie della Michielin, cerco di riacchiappare il telefono dalle mani di Erica ma lei nuovamente fa cenno di no e quindi io ritiro indietro il braccio che ha così fatto un movimento a vuoto, tipo quando saluti per strada qualcuno che non ti vede e allora il movimento si trasforma in un'aggiustata di capelli. Dopo lo scatto comunque ci ringraziammo a vicenda e si avvicinano di più a loro anche Lorenzo ed Erica stessa con cui Francesca fa un selfie. Poi Erica le dice qualcos'altro che non ho minimamente capito, tutti e quattro ce la ridiamo (io a caso, senza capire, solo perché seguivo il flusso) e ci ringraziamo e salutiamo tutti di nuovo. Alla fine ho scoperto che Erica le ha confidato che farà un'altra festa a tema e stavolta sarò io a vestirmi da lei. Ok, allora ho fatto bene a ridere. 

Il live quindi è stato stupendo, l'incontro anche (momenti imbarazzanti compresi): direi che possiamo promuovere questa serata - e anche questa settimana - a pieni voti. 

sabato 28 settembre 2024

Noemi 27.9.24 Salerno

Ma quanto è bello scrivere "Noemi" e poi "Salerno" subito dopo? Succede di rado, ma è meraviglioso. Non è la prima volta che lei si esibisce nella mia città, anzi, la prima volta che l'ho vista live - ormai 15 anni fa - è stato proprio qui, alla Festa della Pizza. Ed è proprio alla Festa della Pizza che l'ho vista il mese scorso. Ma MAI era successo che venisse a fare un concerto vero e proprio qui e MAI era successo che venisse a fare questo concerto al Parco dell'Irno, un posto talmente vicino casa che era quasi raggiungibile anche a piedi per me. Non l'ho fatto lo stesso, ma è strano pensare che dopo tutto questo tempo io abbia potuto realizzare questo desiderio. Mi fa quasi pensare che le cose, se si ha la pazienza di aspettarle e di crederci abbastanza, alla fine succedono davvero. Inoltre, Canta con Kant è una manifestazione davvero carina e sono contenta che lo spettacolo si sia svolto in quest'ambito. Stavolta, però, credo ci fosse una novità, ossia la collaborazione con Radio Kiss Kiss. Questo è stato positivo sicuramente dal punto di vista della puntualità perché essendoci dirette di mezzo non erano previsti ritardi; ma è stato negativo perché abbiamo dovuto sorbirci il solito DJ set prima dell'inizio della musica. Per fortuna, però, non ero da sola e, insieme agli Archini, ho potuto commentare l'intervista a cui avevamo appena assistito tutti insieme. Era infatti previsto anche un evento pomeridiano (e il mio giorno libero coincideva per puro caso con quest'impegno). Io e Valentina siamo arrivate separatamente ma nello stesso identico momento, tant'è che l'ho vista scendere dalla macchina. Ci siamo quindi beccate all'ingresso e abbiamo salutato anche gli altri Archini, aspettando che ci facessero entrare. Alle 19:30 siamo dentro e pochi minuti dopo la conduttrice ha fatto qualche chiacchiera inutile per arrivare poi a presentare Noemi, che è salita sul piccolo palco con dei jeans, una canotta nera, un paio di occhiali da sole e un colore di capelli piuttosto acceso, forse un po' più del solito. Questa sorta di talk è durato circa mezz'ora e c'è stato spazio per un po' di tutto, dalla musica all'attualità: da Cara di Lucio Dalla (come risposta alla domanda "Che canzone vorresti essere?") al blues di Pino Daniele passando per il gender gap (nella musica e nella vita) e la violenza di genere. Verso la fine, c'è stato spazio per una domanda da parte del pubblico e Attilio le ha chiesto che cosa ne pensasse delle varie pause che si possono prendere nel mondo discografico, come quella che ha annunciato Adele poche settimane fa. Adele è stata menzionata anche più tardi, durante il concerto. Al solito momento in cui Noemi lancia dal palco le fascette per i fan tra la folla, infatti, ha specificato che anche la cantautrice britannica fa questi lanci ai suoi spettacoli. Lei ha assistito al suo live a Monaco, ma ha notato che - nel suo caso - ci sono quasi dei cannoni che la aiutano a sparare i regalini verso il pubblico. La nostra ha invece usato la sola forza delle sue mani e delle sue braccia centrando quasi sempre l'obiettivo (anche se c'erano persone dello staff appostate sotto palco per le rare occasioni in cui il lancio possa venire abortito dalla gravità e possa cadere a terra prima di raggiungere le grinfie dei presenti). A un certo punto, poi, una delle fascette arriva nelle mani di Attilio, in prima fila, e lei ironicamente gli fa "Vabbè dai, ridammela che tu già ce l'hai" e lui gliela rilancia davvero causando lo stupore di Noemi che con un "Che carino" la tira più lontano. E non è l'unico momento in cui lui è stato protagonista della serata perché aveva anche preparato un cartellone con su scritto "Posso essere la tua Fiorella?" e sappiamo tutti che lei ha una passione per i duetti con i fan: proprio come faceva tanti anni fa, ne ha fatto salire uno sul palco con un "Certo!" entusiasta e loro due hanno quindi cantato insieme L'amore si odia. La scritta con questa richiesta è stata tra l'altro mostrata nell'attimo più giusto perché prima di questo pezzo c'è sempre il momento super serio sull'importanza della sorellanza nel combattere la violenza sulle donne. Ma questo, comunque, non era l'unico cartellone fatto dai fan. Noemi ha intercettato anche "Ci canti 'Domani è un altro giorno'?" e ha provato ad accennarla ammettendo poi, però, di non ricordarla bene. Questa è stata però l'occasione di invitarci al prossimo tour: "A teatro la farò sicuramente, ci sarete?". Ce lo aveva già accennato Gabriele in non so quale occasione, ma ora sembra confermato che quest'avventura live proseguirà anche in inverno prossimamente. La scaletta, per il resto, è stata ovviamente la solita ma ci sono state due piccole assenze: Idealista! e Lose Control, la cover di Teddy Swims che le piace tanto (menzionata infatti anche nel pomeriggio durante l'intervista). Con un vestito rosso che non avevamo mai visto prima ma che ricalcava lo stile dei precedenti utilizzati durante questo tour, Noemi si è anche complimentata per il clima perfetto di questa serata. Effettivamente, si stava proprio bene: io indossavo una maglietta a maniche corte rosa e non avevo né caldo né freddo. Sarà stato forse anche questo il motivo per cui sembrava particolarmente di buon umore? Chissà; quello che è certo è che - tra una canzone e l'altra - sembrava particolarmente prolissa. Ha fatto gli stessi discorsi di sempre (tipo quando ha raccontato del ritornello di Glicine scritto da Mahmood o del concerto di Vasco a cui ha partecipato tanti anni fa con la sorella allo Stadio Olimpico di Roma) ma li ha riempiti di parole facendoci entrare ancora una volta nel suo mondo al 100%. E anche stavolta ho potuto brillare durante Makumba. Lei come al solito è scesa dal palco per cantarla davanti alle transenne. In questo caso, più che cantarla, l'ha fatta cantare ai fan mentre si faceva selfie con loro. Quando è arrivata esattamente davanti a me mi ha puntato il microfono in faccia facendomi cantare, facendomi divertire e facendomi anche un po' morire di imbarazzo per quel breve secondo in cui l'ho avuta a pochi centimetri da me propri come sempre, da 15 anni a questa parte. 

venerdì 30 agosto 2024

Noemi 29.8.24 Salerno

Abbiamo trovato la news a caso grazie a un post di Radio Kiss Kiss prima dell'ufficialità. Noemi si sarebbe esibita alla Festa della Pizza di Salerno, la stessa che gli altri anni si svolgeva accanto al Grand Hotel ma che proprio quest'anno ha cambiato location. La piazza della Stazione Marittima, comunque, è vicina lo stesso, ma la cosa che mi ha sconvolto di più è il fatto che quando ho visto lei per la prima volta era proprio a Salerno ed era proprio alla Festa della Pizza, che all'epoca si svolgeva ancora in un altro posto, nei pressi di Mercatello. Non ho potuto fare altro che pensare al fatto che fosse, ovviamente, un segno del destino. Mi ero informata abbastanza bene sull'evento, andandoci letteralmente anche il giorno prima per fare un sopralluogo. Ma la sera de Il Tre, Ste ed Ermal Meta non era iniziato ancora nulla alle 23:30. Quindi io e mio padre ci siamo avviati tardi appositamente confidenti del fatto che avremmo comunque trovato un po' di spazio in transenna. Infatti, così è stato, ma nonostante il ritardo (volontario) abbiamo comunque dovuto aspettare una mezz'oretta. In questo lasso di tempo abbiamo spottato Noemi in una specie di cubicolo accanto al palco intenta a fare un'intervista, non troppo distante da noi. Dopo questo breve intervento, lei effettivamente sale sul palco con un vestito chiaro ed elegante e siamo stati molto fortunati per il fatto che fosse la prima a esibirsi in una serata con ben quattro artisti. Ho la vaga impressione che questa ospitata non fosse altro che una strategia per pubblicizzare la rassegna Canta con Kant. Infatti, dopo aver cantato le quattro canzoni che le spettavano senza particolari sorprese (è stato breve ma intenso) ha annunciato un suo concerto intero proprio a Salerno in occasione di questa manifestazione. Insomma, avrà cantato anche solo 4 brani (ovviamente l'ultimo singolo Non ho bisogno di te, Makumba perché siamo in estate, Vuoto a perdere perché è una delle sue canzoni più importanti) e io sarò uscita di casa per un totale di 30 minuti, ma questo è stato l'annuncio del secolo; l'annuncio di qualcosa che aspettavo da ben 15 anni che è stato presentato (anche) da Pippo Pelo e dalla ragazza di Salerno della coppia Italia-Brasile di Pechino Express. Quando sono uscita dallo spazio per i concerti ho incontrato Gianni. Lui mi conosce dal liceo e mi ha detto "Sei qui per Noemi, vero?! Era ovvio che saresti venuta!". 

giovedì 22 agosto 2024

Noemi 21.8.24 Anagni (FR)

Volevo andare al concerto di Noemi ad Anagni perché pensavo fosse vicino Arpino, poi non lo era così tanto ma ho convinto comunque mio padre, anche senza visite ai parenti di mezzo. Abbiamo preso un appartamento su Booking così vicino alla piazza dove si sarebbe svolto l'evento che siamo tornati a casa a piedi alle 23:50. Non penso che mi sia mai capitata nella vita una cosa del genere.
Dopo aver ben scoperto che nella maggior parte della bellissima città in cui ci trovavamo non prende il telefono, men che meno Iliad, ci incamminiamo verso la piazza dove per fortuna trovo subito Giusy e gli altri Archini. Attendiamo l'arrivo di Noemi, con cui era previsto l'incontro intorno alle 21, e nel mentre salutiamo Amina che ci dice appunto che lei sarebbe arrivata a breve. Incredibilmente arriva anche con qualche minuto di anticipo quindi ci mettiamo in fila ad aspettare il nostro turno per salutarla. Quando superiamo una specie di tendone nero che divideva il backstage dal resto della piazza dietro il palco, Very mi nota dopo qualche secondo e come sempre si tuffa verso di me super entusiasta salutandomi con i due baci. Poi chiede a me e al gruppo con cui ero come stiamo e suggerisce subito "Ci facciamo una foto?", quindi ci mettiamo in posa e ci facciamo scattare un paio di foto da Amina. Dopo esserci riallontanate, ci dice qualcosa tipo "Spero che vi divertiate stasera, io mi diverto sempre" e ci domanda in che posizione saremo per provare a lanciare le fascette della serata proprio a noi. Il problema di fare gli incontri pochi minuti prima del concerto è proprio questo, che spesso non riusciamo a riacchiappare la prima fila. Questo è il motivo per cui le abbiamo risposto che boh, in realtà non lo sapevamo. Spoiler: arrivato il momento del lancio delle fascette, infatti, ha chiesto dal palco "Dov'è il mio fanclub?" e ha alzato la mano CHIUNQUE, scatenando una risata da parte di Noemi che ha risposto con un "Ehhh se vabbè non potete essere tutti", chiudendo con un "Vabbè non vi vedo" e lanciando questi regalini a casaccio in mezzo alla folla. Ci ha anche raccontato, durante l'incontro, che due bambine - in occasione delle date in Puglia - stavano quasi per prendersi a capelli per queste fascette. Insomma, come sempre le comiche. Ed è con questa nota divertente che le persone dello staff ci hanno invitato ad allontanarci, perché il live sarebbe iniziato a breve. 
Effettivamente, dopo aver trovato una postazione decente (non è stato facile), il concerto è iniziato dopo non molto. Essendo la quarta tappa di questo tour che mi faccio in meno di due mesi, non mi soffermerei troppo sulla scaletta, che è indicativamente sempre la stessa. Un pezzo che è mancato mi sembra sia però la mezza cover di Dua Lipa fatta dalla corista. Tra le altre differenze, finalmente l'aggiunta di uno sgabello dietro il piano. Suonarlo in piedi era una scelta stilistica, aveva detto qualche tappa addietro, però non l'ho mai capita sinceramente. Non è scomodo? 
Proprio mentre era al piano, comunque, qualcuno viene a sedersi a terra proprio davanti a me. Arianna. Non la vedevo da tipo tantissimi anni, ma Giusy da lontano mi fa cenno dicendomi che è lei. Inoltre, noto Carlo (o comunque un carlino) sullo sfondo del suo telefono, quindi non poteva che essere Ary. Le sfioro un braccio e lei mi saluta entusiasta attraverso le sbarre delle transenne dicendomi "Oh, scusa, non ti avevo riconosciuto". A un certo punto, forse durante Sono solo parole, anche Noemi la saluta con un cenno della mano e lei ricambia allo stesso modo. La particolarità che ho notato a riguardo è che quando sul palco è stato raccontato del concerto di Vasco a cui Noemi è stata tanti anni fa, ho sentito pronunciare le parole "Con i miei amici" e non il solito "Con mia sorella", proprio ora che lei era lì. Quindi sì, anche in questo caso abbiamo potuto ascoltare Albachiara, che fa parte degli evergreen che Rossi porta in concerto, anzi, con cui addirittura per anni li ha chiusi. Dopo questo racconto in musica, è ovviamente il turno di Vuoto a perdere, cioè il sogno della sua vita. Ma a chiudere il live è stato l'iconico bis con Makumba, pezzo durante il quale Noemi è scesa dal palco e ci è passata proprio davanti. Dopo aver fatti il giro di tutta la transenna cantando il brano originariamente interpretato con Carl Brave, ci ripassa davanti per tornare on stage ed è qui che succede la cosa più surreale di tutte. Innanzitutto Giusy era pronta con il suo telefono a riprendere tutto, ma quando Noemi le fa il favore di prenderlo in mano per aiutarla a testimoniare l'esperienza, per sbaglio lo blocca, lo schermo diventa nero e ci impalliamo. Poi prosegue, mi passa davanti, mi dà la mano e trova il telefono di Federica che in questo caso non si è bloccato e ha ripreso un pezzo di canzone che abbiamo cantato tutte insieme. Un video che rimarrà nella storia. Lei è poi risalita sul palco per eseguire Non ho bisogno di te, accolta dai fan in delirio che erano nel pieno caos dopo averla salutata mentre cantava il pezzo fra la folla. Sulle ultime note del suo ultimo singolo si è quindi dileguata. 
Un appunto importante: prima di eseguire L'amore si odia, Noemi parla sempre della sorellanza e di quanto è importante in questo momento storico. Proprio durante il concerto ad Anagni è stata super specifica raccontando dettagliatamente il fatto che prima di ogni tappa del tour cerca di visitare sempre il centro antiviolenza della città che in questo caso le ha donato un braccialetto rosso che ha sfoggiato durante l'esibizione. 

giovedì 4 luglio 2024

Noemi 3.7.24 Alife (CE)

Alla fine Alife è anche un posto di montagna molto carino. L'avrei apprezzato sicuramente di più se non fosse che per arrivarci la nostra traversata è stata più complessa di una puntata di Pechino Express. Comunque, dopo avercela fatta (grazie al preziosissimo contributo di Alfredo e Paolo), io, Eleonora e gli altri attendiamo un tempo infinito per fare un saluto a Noemi prima del live, come da programma. Questo, comunque, solo dopo un saluto a un tenero cagnolino che stava lì davanti e ad Amina. 
Quando entriamo nello spazio dietro il palco, Veri comincia a scartare un paio di regali e poi mi vede e mi saluta dicendo il suo solito super entusiasta "Ciao Gaiaa" e aggiungendo "Ho saputo che hai fatto una traversata per arrivare fino a qui" tra un bacio e l'altro. Io penso di aver annuito con molta convinzione mentre ci allontanavamo l'una dall'altra. Come al solito è stato un momento super veloce e confuso ma sono riuscita a dirle quell'unica frase che volevo davvero dirle e cioè una cosa tipo: "Noi ci siamo conosciute proprio a luglio del 2009 quindi è il nostro quindicesimo anniversario". Questo è successo dopo la foto di gruppo, quindi - mentre stavamo già facendo qualche passo indietro per allontanarci mentre le persone dello staff ci invitavano a tornare ai nostri posti - lei ha risposto qualcosa tipo "Madonna 15 anni, stiamo invecchiando" hahahahah 
Abbiamo fatto l'incontro così tardi che almeno l'attesa tra questo e il concerto è stata davvero breve. Inoltre, dopo un paio di canzoni notiamo che in prima fila c'erano due posti vuoti quindi io dalla mia seconda passo avanti. Ma non solo. Perché ancora un paio di canzoni dopo ci alziamo e ci posizioniamo davanti alla transenna, come ai bei vecchi tempi. E la cosa ancora più bella è che il tutto non si è limitato solo a una o a due canzoni ma siamo rimasti lì quasi tutto il concerto. Solo verso la fine qualcuno dello staff ci ha invitato a sederci, ma siamo rimasti tranquilli per qualcosa tipo 40 secondi e poi siamo tornati lì davanti, in piedi. Tra i primi pezzi che ci hanno fatto alzare e, dopo scatenarci di più, sicuramente Makumba e Hula Hoop e poi c'è stato una specie di mega medley davvero speciale alla chitarra con Il cielo toccherò, Amen, Tutto l'oro del mondo, L'amore eternit e Idealista!! Nonostante Noemi possa ormai fare un concerto riempiendolo anche solo semplicemente con i singoli, abbiamo ancora la fortuna di ascoltare live alcune chicche, per fortuna; e c'è anche spazio per un paio di cover: al piano fa Lose Control di Teddy Swims e Don't Start Now, in cui i ruoli tra lei e la corista Simona Farris si invertono e diventa quasi lei la seconda voce, per il brano di Dua Lipa. Come praticamente ogni volta che è in Campania si è ritrovata anche ad accennare un po' di A me m' piac' 'o blues di Pino Daniele ma la 'vera' altra cover della serata è Albachiara, preludio di Vuoto a perdere in cui si è complimentata con il suo autore. Dopo questo finto finale, tornano tutti per il bis in cui Noemi esegue per effettivamente la seconda volta Non ho bisogno di te, per chiudere questo live proprio com'era iniziato. Alla perfezione. 

sabato 29 giugno 2024

Yosh Whale (& co) 28.6.24 Salerno

Sono arrivata al Limen, da sola, intorno alle 20:30. Dopo aver aspettato una mezz'oretta seduta a terra appoggiata alla transenna - azione per cui mi sto ancora pentendo a causa del mal di schiena che mi ha provocato - lo spettacolo inizia. Avevo sentito parlare già tantissimo di Tartaglia Aneuro ma continuavo a non sapere chi fosse e non sapevo nemmeno chi fosse il suo ospite di cui adesso purtroppo mi sfugge pure il nome. I suoi 40 minuti di live seguiti in solitaria, però, sono stati abbastanza piacevoli e poi lui a un certo punto è anche sceso a cantare in mezzo al pubblico. 
Come si può intuire dal titolo che ho scelto, il gruppo che mi ha dato la forza e la voglia di scendere di casa è però un altro. Ho letto il nome "Yosh Whale" per la prima volta quando ero in macchina con lo Sconosciuto perché lui e i suoi amici ne sono un sacco fan. Poi, una notte ha fatto partire Blu e pochi minuti dopo sono tornata a casa e ho riascoltato Blu e ho fatto partire anche tutto il resto della loro discografia, come se avessi avuto un'illuminazione. Da quel momento di fine gennaio ho dovuto aspettare fino a giugno per vederli live ma ne è valsa la pena. Dopo le prime due canzoni, tra l'altro, mi ha raggiunto proprio lo Sconosciuto insieme ad Anna e Miriam, quindi è diventato tutto anche più bello. 
Questa è stata una delle prime occasione che i ragazzi della band hanno avuto per presentare live il loro nuovo album A mezz'aria e lo hanno fatto attraverso uno spettacolo con dei visual super suggestivi, delle luci che spaziavano dal rosso al verde, passando ovviamente per il blu e dei ringraziamenti al pubblico sinceri e anche un po' timidi. In questa speciale occasione in cui hanno potuto suonare nella loro città, hanno invitato sul palco anche qualche ospite, tra cui Francesco Lettieri (che, per esempio, li ha accompagnati per un po' alla tastiera) e Claudio Supnasa. A prendere il posto di Rose Villain proprio nella canzone che mi ha fatto partire la fissa per loro è stata invece Arya. Ho adorato veramente tutto, infatti credo sia stata una delle serata in cui ho più 4busato della parola "adoro" però mi stava piacendo tutto veramente troppo e non credo neanche di riuscirne a spiegare alla perfezione il motivo. Ero incantata a godermi la loro musica che, forse proprio perché ha un mood così sospeso e onirico, mi ha catturato lasciandomi un po' senza parole.
Dopo è stato lasciato il giusto spazio anche ai 24 Grana ed è inutile dire che l'unico gruppo di cui non conoscevo manco mezza canzone è stato quello che si è esibito per più tempo. Comunque, è stata piacevole anche la fine dello spettacolo con quest'ultimo live seguito un po' più distrattamente ma sempre con un bel sorriso stampato sulla faccia. 

giovedì 27 giugno 2024

Giovanni Truppi ed Ex Otago 26.6.24 Salerno

Ma quanto sono belli i concerti sotto casa? E pensare che sia tutto merito di una persona super carina che ho conosciuto il primo anno di liceo mi fa stra-sorridere. Gianni organizza il Limen Festival da ormai 5 anni e i primi ospiti della nuova edizione sono stati Giovanni Truppi e gli Ex Otago.
Quando vado agli eventi con lo Sconosciuto spesso ci capita di fare tardi, ma mai troppo. Eravamo davanti al Parco dell'Irno pronti a parcheggiare quando dai finestrini aperti sentiamo i presentatori della serata annunciare il primo artista, quindi scendiamo in fretta dalla macchina e ci avviamo verso il palco sulle note della prima canzone (Ti ammazzo). Poi il live prosegue con alcuni pezzi iconici tipo Nessuno, Il mondo è come te lo metti in testa o Conoscersi in una situazione di difficoltà, ma c'è spazio anche per una cover. Nato a Napoli ma residente a Roma, Giovanni Truppi ha un legame particolare anche proprio con Salerno. Conosce infatti un grande artista della città, Gianfranco Marziano, di cui coverizza Giovinastro. Con la sua solita canotta che ormai è quasi un marchio di fabbrica, in questo caso bianca, lascia spazio agli Ex Otago tra le ultime note della sua discografia, eseguendo - tra le altre - Mio padre, tua madre, Lucia.
Gli Ex Otago salgono sul palco sulle note registrate di Quando sono con te, lo stesso pezzo che poi usano (live) anche per chiudere la serata, sfumando le note sia suonate che cantate e rendendole sempre più sottili e basse, fino a farle scomparire. Quando danno vita a questo piccolo e simpatico trucchetto, Maurizio Carucci scende dal palco e sale sugli appoggi delle transenne per porgere il microfono ai presenti e cantare con loro. Poi risale e presenta uno per uno tutti i componenti della sua band aggiungendo parole curiose tipo "Alla fragilità e alla chitarra" oppure "Alla sensibilità e alla tastiera". C'è stato infatti tutto l'ultimo pezzo di concerto che è stato un po' delirante, del tipo che hanno detto di alloggiare al Grand Hotel ("che lusso") e che davanti al Grand Hotel hanno fatto anche il Mini Hotel (?) e che il live doveva finire perché insomma, tutti abbiamo una vita e gli appuntamenti dal dentista e le altre cose da fare e che magari ci rivedremo presto o forse anche no, e qualcuno ne sarà anche contento. Fino a questo momento, la serata era andata avanti piuttosto seriamente. Ci sono stati anche momenti energici e le presentazioni dei brani tra un pezzo e l'altro non sono mancate, ma è stato verso la fine che ci hanno fatto fare proprio due risate. Tra le canzoni che hanno avuto bisogno di una presentazione, per esempio, pure La nostra pelle, anche se in questo caso a spiegarne l'esegesi c'era una voce registrata, una testimonianza vera e propria di chi porta in alto il tema del brano. Poi hanno parlato di quanto si sta bene a Salerno, in un posto in cui c'è sia il mare che la montagna (con un clima mite e - per ora - senza zanzare) e che in qualche modo è una città che ricorda molto casa loro, ossia Genova, o più in generale la Liguria. Ed è anche così che è stata presentata una versione piano e voce di Fauno. Poi non è mancata la storica Ci vuole molto coraggio e le nuove Mi sei mancata, John Fante, Mondo Panico.
E quindi, visto che in questo discorso ingarbugliato ho iniziato raccontando la fine del loro concerto, ora posso parlare dell'inizio. Perché sebbene non sia riuscita a indicare ai miei amici dove fosse il bagno o dove fosse il bar o il mare, sono stata proprio la protagonista della serata e non solo perché eravamo in un posto a 800 metri da casa mia. Dopo tutti i chilometri che lo Sconosciuto & co. si sono fatti per me, si meritavano questa fortuna. E un po' anche io. Ma la cosa ancora più straordinaria è che oltre a lui e ai suoi amici con noi c'erano anche Valentina (dell'Arca) e Serena (la ragazza che io ho conosciuto al concerto di Colombre). Sono tutte persone che si sono conosciute grazie a me e ora hanno a che fare le une con le altre anche in autonomia solo perché io ho fatto incrociare le loro strade. Forse è normale, ma non mi era mai successo. Vedo questi legami e avere la consapevolezza di averli creati mi fa stare bene. Questo è quello che ho sempre pensato dello Sconosciuto, visto che tutto è partito da lui: ha connesso un sacco di persone e penso che sia stupendo quindi a volte credo che è proprio vero che non c'è nessun grado di separazione tra la gente. Per non parlare del fatto che Vale e Serena, che si sono strette la mano per la prima volta questa sera, hanno già senza saperlo un intreccio molto personale tra loro: Diana, la cugina di Sere, l'amica di Vale. E me, che incredibilmente conosco tutte le persone coinvolte in questo discorso e gli ho fatto quindi scoprire questa bellissima coincidenza. 
Non ce l'ho fatta a non parlare del destino. Neanche in questa occasione. Ma forse gli Ex Otago, che hanno trovato a Salerno anche un pizzico della loro Genova, potranno perdonarmi. 

mercoledì 26 giugno 2024

Emma Morton (& co) 25.6.24 Eboli

Quando ha partecipato a XFactor, Emma Morton era una delle mie protette. Poi anni dopo si è messa con Raphael Gualazzi, quindi ho avuto la possibilità - qualche tempo più tardi - di riacchiapparla e non perderla più di vista. Non per appiopparle il ruolo di "fidanzata di", ma io ho scoperto di questo suo bel concerto a Eboli proprio grazie a un post di lui in cui ne annunciava l'ospitata, quindi merita un riconoscimento. 
Il live quindi inizia con lei che canta i suoi inediti e, devo ammetterlo, ero piuttosto impreparata. Poi dopo un po' arriva anche lui, che si posiziona al piano e la accompagna in qualche brano. Successivamente per un pezzo viene lasciato anche da solo e lui decide di eseguire una sua particolarissima versione di Vacanze Romane. Poi ci lascia di nuovo e riappare solo verso la fine per il saluto finale. Il modo in cui Emma lo ha presentato, però, è stato molto tenero perché non ha tenuto nascosta la loro relazione dicendo di amarlo sia per la sua musica che personalmente e poi si sono scambiati un piccolo bacio sul palco.
Ma nel titolo ho scritto un generico "& co" perché lui non era solo. Il concerto era in realtà di Emma Morton & The Graces, la sua band di fiducia che - durante lo spettacolo - ha presentato e ringraziato più volte.
Nel mentre c'è stato anche un cambio d'abito. Curioso, visto che sembrava un concerto super easy in una piccola piazza di Eboli, insomma, non ci aspettavamo nessun plot twist del genere. Prima infatti Emma era vestita con degli abiti chiari super larghi e poi è tornata invece con un vestito corto nero un po' più attillato, ossia due look completamente diversi l'uno dall'altro ma con cui stava ugualmente bene. I capelli invece erano molto più corti di come li ricordavo quando ha partecipato a XFactor ma poi riflettevo sul fatto che sono pure passati 10 anni, quindi ci sta. 
Nonostante né io né Danton conoscessimo le canzoni, abbiamo comunque apprezzato la serata grazie all'energia di Emma che ha ringraziato più volte i presenti mettendo dentro le sue parole dolci qualche termine inglese che ancora non riesce a lasciare andare, essendo lei scozzese. A un certo punto poi menziona anche sua figlia e, tra una canzone e l'altra di tanto in tanto ha anche avuto modo di raccontarne la nascita, come quando ha eseguito quella scritta dopo un momento difficile che ha vissuto in passato. 

mercoledì 19 giugno 2024

Noemi 17.6.24 Napoli

È letteralmente la terza volta che Noemi viene invitata al Napoli Pizza Village ed è quindi la terza volta che io ci vado. Non che non apprezzi l'evento, però insomma, forse ne abbiamo anche abbastanza. C'è da dire che quest'anno l'ho visto per la prima volta dalla Mostra d'Oltremare che è decisamente migliore come location rispetto al lungomare Caracciolo, in cui da una parte c'era il palco e dall'altra le macchine che ti passavano accanto. Però ho adorato tutte le coincidenze che ho trovato (anche) in questa occasione. Perché Noemi due anni fa era al Pizza Village proprio negli stessi giorni, ossia il 18 giugno; nel 2012, invece, proprio il 17 faceva un concerto nello stesso posto (mancavano 2 giorni alla Maturità e io c'ero). 
Coincidenze a parte, uno dei lati positivi di questa manifestazione è che, andando in diretta su RTL, non può obbligatoriamente iniziare in ritardo. Noemi da scaletta era prevista alle 22:16 e alle 22:16 in punto è stata effettivamente annunciata. Prima ho dovuto sorbirmi un po' di dj set, ma almeno non ho dovuto sorbirmi Rhove che - per fortuna - si è esibito solo dopo. Quest'anno infatti c'erano due artisti a serata, il che credo che abbia accorciato un po' le performance di ognuno. Anzi, Noemi mi sembra che abbia quasi più parlato che cantato. Ha presentato bene quasi tutti i pezzi che ha eseguito. Dopo il nuovo singolo Non ho bisogno di te, c'è stata Glicine e poi Makumba. Ma prima di Sono solo parole, per esempio, ha detto che è contenta di avere nel repertorio questo brano che non è durato per una sola stagione ma che è rimasto. Ed è stato prima di Vuoto a perdere che ha fatto proprio un mega spiegone. Innanzitutto ha ricordato al pubblico che proprio i napoletani hanno scelto questa canzone per i loro cori allo stadio. Poi ha raccontato quello che ormai sappiamo già tutto: che quando era piccola è andata a vedere Vasco allo Stadio Olimpico a Roma ed è stato lì che ha sognato per la prima volta di poter un giorno cantare un suo pezzo. Dopo aver chiesto un urlo "per quelli che non mollano mai" ha quindi terminato la sua breve ospitata proprio con questa canzone. 
Salutata e ringraziata dai presentatori, Noemi ha quindi lasciato il palco e io - che ero andata all'evento con i decimi di febbre - sono corsa a casa. Un po' fiacca ma soddisfatta.

venerdì 31 maggio 2024

MiAmi 2024

Ho già scritto del MiAmi 2024 QUI ma ci sono un po' di cose che ho dovuto per forza di cose tralasciare, come per esempio gli incontri con le persone. Alla fine, come dice Tropico, la musica è della gente. Lui, per esempio, non l'ho incontrato, ma ora che Emilio fa parte della sua band ogni volta gli mando il video dei ringraziamenti, del momento in cui lui lo menziona, e mi sembra una tradizione carina. Tra le altre cose della serata che mi hanno fatto sorridere, oltre al fatto che il live è stato semplicemente meraviglioso, è che a un certo punto Tropico, con i suoi occhiali da sole, ha detto che c'è stato un periodo della sua vita in cui non aveva soldi... e quel periodo è durato tipo 35 anni HAHAHAHA Quanto è scemo, è proprio il mio tipo.
Ma è stato quando ci incamminavamo da un palco all'altro che si è svolto l'incontro forse più surreale di tutto questo MiAmi. Ci imbattiamo in Giulia Mei, proprio il giorno in cui io ed Erica PER PURO CASO indossavamo entrambe la maglietta con la frase della sua canzone H&M. Lei si butta addosso a Erica abbracciandola tra l'entusiasmo di vederla e l'entusiasmo nell'aver scorto subito la frase sulla tshirt. Quest'ultima a questo punto mi indica e le fa sapere subito che ce l'ho anche io. Ed è subito una festa anche per me: mi guarda, mi abbraccia, esclama "Vi devo fare subito una foto" e poi dopo avercela scattata "Anzi dobbiamo assolutamente farci una foto" e si butta in mezzo a noi. Avevo fatto giusto in tempo a togliermi la giacca e a spostarmi i capelli da davanti. Comunque scattiamo qualche foto, spostandoci anche di qualche centimetro perché eravamo sotto qualche faro che rovinava tutte le luci... e poi finalmente io e Giulia Mei ci presentiamo. Abbiamo vissuto questo momento esilarante insieme senza neanche conoscerci. "Ah sì, comunque piacere" diciamo poi LOL Nel frattempo commentiamo anche il fatto che la scritta sulla maglia di Erica si è un po' sbiadita con il lavaggio ("Io la mia è la prima volta che la metto, ma comunque sembra okay") e poi le regaliamo un adesivo di Astronave Musica, che lei pensava fosse solo uno smarchettamento, infatti si mette in posa per una foto con l'adesivo e noi le diciamo che è solo un regalo. 
Giulia Mei in realtà l'avevamo beccata anche il giorno prima, ma era stato un incontro super fugace in cui ha salutato velocemente solo Erica. Però è stato proprio il venerdì che si è svolto un altro degli incontri più surreali di tutto il Mi Ami 2024. Durante il concerto di Colapesce e Dimartino eravamo su un soppalco, nella zona riservata, quando Erica mi dice che lì sotto, davanti a noi, c'era Willie Peyote. Tutto ciò che vedevo io, dall'alto, erano persone coperte dagli ombrelli, senza la possibilità di riconoscere nessuno. Lei mi spiega che qualcuno gli aveva chiesto la foto e in quel momento lo aveva riconosciuto. Comincio a fangirlare contenta e poco dopo, il tempo di aver raggiunto la certezza che fosse lui, Erica in qualche modo lo ferma e gli chiede una foto per me, non ho neanche ben capito cosa sia successo esattamente perché, ricordo, c'erano Colapesce e Dimartino che cantavano in sottofondo e in più eravamo sotto il diluvio universale. Nonostante questo, Willie Peyote è stato super carino. A parte la pioggia, lui si stava godendo da fan un concerto E NOI INVECE LO ABBIAMO DISTURBATO. Ma non solo. Noi eravamo quindi su un soppalco e insomma, forse sarebbe stato complesso scattare una foto che comunque non sarebbe uscita benissimo, ma alla fine non importava. Lui però ha subito pensato di risolvere questo problema in tempo zero arrampicandosi sulla transenna che ci divideva per fare in modo di essere alla mia stessa altezza. Erica ha scattato, ma non so che problemi ha avuto per cui ha chiesto di restare in posa per qualche altro secondo. Nel frattempo, però, dalle persone dello staff è arrivata una cazziata per Willie e gli è stato intimato di scendere. Ha risposto "Ma sto facendo un attimo una foto" e gli è stato risposto a sua volta "No no, devi scendere". Quindi è sceso e ci siamo fatti un'altra foto che è uscita addirittura peggio della precedente, ma ogni secondo che i nostri sguardi si incrociavano, io mi scioglievo in ringraziamenti per lui, che non solo è stato disturbato durante un concerto sotto il diluvio universale ma è pure stato cazziato per me. Inutile dire che mi sono innamorata di lui LOL Ma siccome già lo ero, ho solo aspettato con ansia il mio appuntamento successivo con lui, o meglio con la sua musica, ossia il suo live (che si sarebbe svolto il giorno dopo, più o meno alla stessa ora, sullo stesso palco). 
Poco prima del suo live, mentre ero a quello di Ditonellapiaga, una ragazza mi si avvicina solo per complimentarsi con me dei brillantini che mi ero attaccata in faccia. Per ringraziarla gliene regalo uno. È stato un momento molto carino che si è quasi ripetuto il giorno dopo con... Lucrezia! Ci eravamo appena allontanate da un palco quando è partito un inseguimento proprio perché Erica l'aveva vista, però purtroppo dopo una corsa non indifferente la perdiamo di vista. A questo punto, io lei e Sara ci sediamo, poco distante dal palco dove si stavano esibendo I miei migliori complimenti. Erica adocchia Joan Thiele e la porta da me, ci salutiamo e mi chiede il nome, io rispondo ma le dico che in realtà ci eravamo già viste e ci eravamo fatte una foto, ma c'era il c0vid e quindi avevamo la mascherina, quindi lei fa "Ce ne facciamo un'altra?". Che bello così :) Quindi si siede accanto a me ed Erica scatta, poi parliamo un po' del festival, ci chiede cosa abbiamo visto e poi fa "Dopo ci sono i Phoenix, li andrete a vedere?" e io che in quest'attimo ci fermento mi ero un attimo dimenticata tutto il programma chiedo a Erica "Andiamo?" e lei conferma. Poi ci ringraziamo e vicenda e ci auguriamo buon divertimento e vicenda e questo nuovo simpatico incontro finisce. Poi però ci passa davanti di nuovo Lucrezia e in questo caso incredibilmente sono io che la vedo quindi spingo Erica in avanti per andarla finalmente a fermare. Lei ci saluta super entusiasta e si lancia ad abbracciarmi. Oltre che parlare del suo bellissimo cagnolino Luciano, mi chiede appunto dove ho preso i brillantini che ho in faccia perché lei non li ha trovati da nessuna parte e anzi, l'unico che ha in fronte lo ha trovato su un tavolino random e lo ha messo HAHAHAH In questo caso purtroppo non posso regalargliene uno come ho fatto con quell'estranea il giorno prima perché "Mannaggia, li abbiamo lasciati in macchina". Poi ci spostiamo un po' più avanti per andare a salutare anche Henna - che era con lei - e chiacchieriamo un po' vicino al bar, ancora più vicino al palco dei Miei migliori complimenti, quindi penso di aver capito il 30% di tutto il discorso, però Lucrezia mi ha fatto vedere una foto di Luciano e ha detto che ora lei e Gobbi abitano in una nuova casa con un terrazzo apposta per lui :')
La domenica comunque è stata segnata anche dall'incontro con Anna Castiglia che anzi, è stata tipo la prima persona che abbiamo incrociato. Arriviamo, sul palco c'era una band che non conoscevamo, a un certo punto Erica sparisce e torna poco dopo dicendomi "Vieni un attimo" e io tipo "Oddio aiuto che succede" e c'era Anna poco distante ad aspettare di salutarmi, le diamo l'adesivo di Astronave Musica che le avevo promesso la volta precedente non avendo realizzato di averne più e poi stiamo un po' insieme fino a quando non ci diamo appuntamento a più tardi, quando si sarebbe esibita sullo stesso palco davanti a cui stavamo. Tutto molto bello, per il resto possiamo leggerci altrove! 

domenica 19 maggio 2024

Marta Del Grandi 17.5.24 Avellino

Curioso pensare che sto scrivendo il resoconto del live di Marta Del Grandi mentre ho in sottofondo la finale di Amici 23. Amici mi fa piuttosto ribrezzo come programma, quando lo guardo (cioè quasi mai) mi sento in imbarazzo per ciò che fanno gli altri, come diceva quella parola tedesca... Fare queste due cose contemporaneamente però è proprio una cosa mia, a metà tra il pop e l'indie. Che è proprio lo stesso argomento con cui scherzo sempre con lo sconosciuto. Ed è proprio grazie a lui che ieri sera ho visto live Marta Del Grandi. Tutto è partito da un mio "invito". Faccio sempre fatica a invitare le persone a fare le cose, a prendere iniziative ma inoltrando solo i post che trovo su Instagram. E con lo sconosciuto è più facile perché mi dice sempre di sì e quando mi dice di no lo fa sempre nel modo più giusto del mondo. Quando gli ho mandato il post del live di Canta fino a dieci di questo sabato, infatti, si è mostrato inizialmente interessato ma poi ha visto la strada e tutto e ha capito che era infattibile. Ha barattato però questo concerto con quello appunto di Marta Del Grandi del giorno prima ad Avellino. Mi ha chiesto di vederci lì perché essendo un giorno della settimana non ce l'avremmo mai fatta altrimenti. Non a caso lui e Mirko sono arrivati quando Bono Burattini aveva quasi finito di esibirsi... ma loro non sapevano che sarebbe stato lui il primo a salire sul palco. Se fosse stato il contrario sarebbe stata una serata buttata lol ma per fortuna non è stato così ed è andato tutto più che bene.

Marta Del Grandi fa musica che è proprio la mia tazza di te. Mi sembra di stare in una qualche serie tv quando la ascolto, è la colonna sonora perfetta, mi rilassa un sacco. Sono andata a concerti totalmente a casaccio da quando conosco lo sconosciuto, ma questo era proprio perfetto per me. Ha cantato per un'oretta il suo repertorio, tra cui i pezzi dell'ultimo album Selva, di cui uno (UNO!) in italiano. Poi ne ha cantato uno che non aveva mai fatto live che ha scritto tipo 15 anni prima ("il che vi farà scoprire che non ho 22 anni come tutti credevate!"). Sebbene abbia lasciato spazio alla musica, infatti, Marta ha avuto anche tempo e modo di presentare qualche brano, come per esempio quello scritto quando viveva in Nepal (?) tanti anni fa. Si notava la sua timidezza e il suo disagio, ma sempre in modo simpatico, tant'è che a un certo punto ha anche detto una cosa tipo "A volte dico delle cose davvero molto imbarazzanti e a volte no, ma stasera è proprio una di quelle sere". Il tutto è molto in linea con la sua musica così sottile e persino la tuta a fiori e la treccia laterale che portava ai capelli sembravano coordinate al suo personaggio delicato e interessante. 

Come aveva annunciato poco prima di finire il live, Marta si è fermata fuori dalla sala per autografare i dischi e fare foto. Quando è arrivato il nostro turno, lo sconosciuto e Mirko hanno detto che "noi c'eravamo anche a Napoli" e lei ha risposto "Sì infatti mi ricordo di voi". Io non c'ero, ma mi sono trovata nel mezzo di questo discorso ed è stato divertente, anche perché poi hanno aggiunto "Quando ti abbiamo chiesto le date successive ce n'erano solo in altri paesi" e lei ha risposto tipo "Eh sì questa ancora non era uscita" e poi ci ha parlato di come si è trovata appunto in questa location. La sala era parecchio grande rispetto agli standard a cui è abituata e poi lo spazio tra il palco e il pubblico era immenso e ha sentito un po' questa distanza (al contrario dell'Auditorium 900 a Napoli quando la folla era praticamente attaccata agli artisti). A parte questo, però, tutto molto bello. Dopo esserci complimentati per il live, le chiediamo quindi una foto e poi ci salutiamo.

Al ritorno lo sconosciuto e Mirko mi hanno riaccompagnato a Salerno per poi proseguire per Caserta. Allungando, come sempre. Lo sconosciuto si è dimenticato di avvisarmi quando è arrivato a casa e ho dormito malissimo svegliandomi ogni 5 minuti per controllare il telefono. Poi mi ha raccontato che al ritorno ha guidato Mirko e che quando è arrivato a casa è crollato subito. Allora mi sono sentita super fortunata. Non che non lo sapessi già, ma mi sento circondata da queste persone stupende che mi fanno questi favori pazzeschi che non so neanche se merito. Però ho passato proprio un bel pre-compleanno e un po' ho già festeggiato. Anzi, questo potrebbe essere stato il mio festeggiamento preferito. 

giovedì 9 maggio 2024

Levante 7.5.24 Napoli

Partiamo dal principio: mentre aspettavo di decidere se chiedere un accredito o comprare un biglietto per il concerto di Levante al Teatro Augusteo di Napoli... mi sono imbattuta in un concorso per vincerli... e li ho vinti. SERIAMENTE. Quindi mi è poi bastato presentarmi al botteghino la sera dell'evento e ritirare in cassa i miei ingressi omaggio. Qualche volta sono fortunata. 
Il concerto è iniziato pochi minuti dopo le 21 con Leggera e, dopo Capitale, mio capitale, è partita Rancore. Dalla scaletta ha tolto la mia rancorosa Io ti maledico ma per fortuna è rimasta questa. E, come ragionavamo con Zio Lucio (che mi ha accompagnato) ne ha tenute fuori un po' delle più famose (tipo Pezzo di me, per esempio) per lasciare queste (come anche Io ero io) e alla fine mi ha fatto molto piacere. Il momento mega iper acustico con Abbi cura di te chitarra e voce continua a lottare con noi (e a farci emozionare), per il resto principalmente Levante si mangia il palco (nonostante i tacconi). Questo fino a quando non arriva un altro momento super intimo, ossia la triade composta da Antonio (adoro), Iride blu e Cuore liquido e Mater. Durante quest'ultimo brano si siede a terra, incorniciata solo da un cono di luce puntato su di lei che rende scuro tutto il resto del palco. Ma la fine della prima parte dello spettacolo arriva con un riarrangiamento di Gesù Cristo sono io. 
Poi Levante sparisce per un po' e torna con Invincibile, che è proprio la prima traccia dell'ultimo album, un po' come se fosse ufficialmente ricominciato lo spettacolo con una seconda parte. Non a caso, è anche proprio questo il momento in cui scende dal palco e canta un pezzo di canzone in platea. Ed è anche proprio a questo punto - o comunque poco dopo - che il pubblico si alza, troppo esaltato dai ritmi energici per poi non risedersi mai più e godersi in piedi l'ultima parte del live che si conclude ufficialmente con Mi manchi. Non mancano però poi i ringraziamenti finali. Mentre le scritte sul ledwall si susseguono con i nomi dei membri dello staff di Levante, lei ringrazia a voce la band e tutte le persone che hanno reso possibile questo spettacolo, tra cui proprio i presenti in teatro. Non si era risparmiata con i complimenti per Napoli già durante tutta la serata, tra una canzone e l'altra, ma durante il finale ha rinnovato l'amore che prova per questa città. Ma per concludere con una nota divertente, a un certo punto ha anche detto "Appena sono arrivata mi sono ritrovata con una sfogliatella in bocca" LOL 

domenica 28 aprile 2024

Altea 28.4.24 Salerno

Mi sento molto blessata dall'evento con Altea da Disclan. Lei la conosco di fama perché fa parte dei Thru Collected e perché una volta Lo Sconosciuto stava quasi per portarmi a vederla live, anche se poi non è andata. La sua musica però non l'avevo mai ascoltata e scoprirla in uno dei miei negozi di dischi preferiti è stato proprio bello! Bei fatti a colazione, questo il nome di questa specie di rassegna, è poi una roba davvero incredibile. Si tratta di un evento che si svolge verso le 11 di mattina e offre musica dal vivo e gelato che sono tipo le mie cose preferite in assoluto della vita. 
Quando io e mio padre siamo arrivati, intorno a mezzogiorno meno 10, lei per fortuna stava ancora provando, cosa di cui non mi sono accorta subito visto che appunto non conoscevo le sue canzoni e sentirla random così appena arrivata non mi ha fatto rendere bene conto di cosa stesse succedendo. Poco dopo inizia il vero concertino, presentato da una brevissima introduzione da parte di una certa Guendalina (?). Altea era vestita in modo piuttosto invernale in una giornata abbastanza calda, esattamente come me. Sorridente e dolcina, tra un pezzo e l'altro esprimeva la sua gratitudine al numeroso pubblico (ma soprattutto alla ragazza che si è presentata lì per lei già dalle 8.30 lol). Le sue canzoni mi hanno davvero incantata, non riesco a parlarne perché ne conoscevo davvero 0, però veramente belle, e ho subito pensato che lei diventerà la mia protetta del 2024. E poi il fatto che il tutto si svolgesse da Disclan ha reso tutto ancora più speciale. Era da un po' che mancavo, perché onestamente non compro più tanti album, ma mi ha fatto piacere tornarci e l'atmosfera che si è creata in mezzo a tutta quella musica (sia live che fisica) è stata davvero speciale. Dopo aver cantato l'ultimo brano, comunque, Altea ha avvisato che la scaletta era giunta al termine e la presentatrice si è fatta di nuovo avanti per farle qualche domanda. Non era prevista una vera e propria intervista a fine live ma c'è stato comunque un simpatico scambio di battute, soprattutto visto che gli organizzatori dell'evento hanno beccato... un suo compagno di asilo! Il tutto si è fatto quindi ancora più esilarante. Poi ha raccontato com'è nata la collaborazione con i due musicisti che si esibiscono con lei agli eventi e, non me l'aspettavo, è stato anche spiegato che Napoli l'ha solo adottata, ma in realtà lei è di Lecce. 
Mentre uscivamo dal locale, ho anche beccato... Nahia! Con lo sguardo sempre fisso a terra, ho visto questa cagnolina nera e l'ho riconosciuta subito. Questo perché, prima del concerto di Colombre, ho sentito cantare Bif e ho cominciato a seguire anche quest'ultimo su Instagram. Mai scelta più azzeccata, dal momento che le sue stories sono piene di foto e video del suo cane. I miei like (dall'account di Astronave Musica) non si sono fatti attendere, e ne ho messi così tanti che lui mi ha contattato in privato scrivendo "Ma io non ho capito cos'è Astronave Musica". Quindi gli ho spiegato cos'è e gli ho confermato che alla persona che lo gestisce piacciono molto i cani. Quando ho visto Nahia quindi mi sono avvicinata e l'ho accarezzata dicendo a lui, in modo stranamente sciolto, "Io sono Astronave Musica, ho riconosciuto lei". Lui ha capito subito e mi ha detto "Piacere, Stefano" e così ci siamo presentati e salutati. 
Insomma, che cosa posso volere di più da un evento che mi offre la musica di Altea, il gelato di Giallo Limone e un cane? Mi sento veramente veramente blessata! 

Paolo Benvegnù 27.4.24 Baronissi (SA)

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martedì 16 aprile 2024

Daniele Silvestri 14.4.24 Roma

Daniele Silvestri aveva programmato ben 30 concerti, in un lasso di tempo che andava da gennaio - circa - ad aprile, tutti all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Non contento, date le tante richieste, ne ha aggiunto anche un 31esimo che si sarebbe svolto nel pomeriggio dell'ultima domenica di questo particolare tour. Ed è stato proprio questo quello a cui abbiamo partecipato io ed Erica. 
Si tratta di un concerto fatto non solo di musica ma anche e forse soprattutto di parole. Il tutto inizia con un video in cui c'è una registrazione di Daniele che spiega un po' cosa vuol dire essere un "cantastorie recidivo" che è proprio l'espressione che dà il nome a questa serie di concerti. Poi i musicisti salgono sul palco e tra una loro gag e l'altra, arriva pure Silvestri. Subito dopo parte la musica per uno spettacolo che, passo dopo passo, ripercorre tutti i tasselli più importanti della sua storia. Anzi, a qualcuno deve pure dire (momentaneamente) addio, visto che in effetti si tratta della penultima data del tour - che ha una scaletta in parte diversa per ogni live. Dopo aver salutato un paio di brani che non vedranno più luce nella setlist di questa tournée teatrale, l'artista continua con la musica e ci fa emozionare e divertire allo stesso tempo. 
Nell'ennesima sala piena è stata organizzata anche una fan action e cioè bisognava alzare un cartoncino rosso (che davano all'ingresso) durante un pezzo specifico de L'appello. E chissà se lo ha fatto anche Malika Ayane. Quando si sono riaccese le luci a fine show, infatti, l'abbiamo vista parlare con delle persone. Poi siamo uscite e l'abbiamo beccata anche fuori. Ma la persona che abbiamo fermato a fine evento è stato Wrongonyou a cui abbiamo fatto i complimenti e con cui mi sono fatta una foto. Al contrario della Ayane, lui era ufficialmente un ospite del concerto. Con lui, Daniele Silvestri ha infatti ovviamente cantato While the children play, contenuta nel suo ultimo album di inediti e originariamente interpretata proprio con il giovane cantautore. 
Ma spesso gli ospiti durante questi speciali live sono due. Uno che canta e uno che parla. All'interno di questo spettacolo, diviso perciò in due da un intervallo di circa 20 minuti, c'è anche un podcast. L'ospite di questa data veniva direttamente dalla sua band: Gianluca Misiti. E per puro caso è stata proprio questa la tappa che hanno scelto sua moglie e sua figlia per andare a godersi lo show. Ma queste coincidenze che sembrano dettate dal destino per Gianluca non sono proprio una novità perché è sempre stato un po' circondato da questi segnali, come ha raccontato. Per questo decide di fare una sorpresa a sua moglie in quanto ha deciso di chiedere a Daniele e alla band di cantare ed eseguire un pezzo per lui e sua moglie, quello grazie al quale si sono innamorati (dei Buena Vista Social Club). Abbiamo quindi potuto assistere a questo momento unico super romantico che non ha fatto altro che aumentare il livello di un pomeriggio musicale già incredibilmente meraviglioso. 

lunedì 15 aprile 2024

Annalisa 13.4.24 Napoli

Annalisa sta avendo talmente tanto successo che basta aprire Twitter per rivivere momento per momento qualunque parte di questo bellissimo tour che sta portando in scena nei palazzetti italiani. Sabato sera si è esibita al PalaPartenope ed Erica ha deciso di portarmici come regalo di Natale. 
In questo nuovo show in cui possiamo ammirare a 360 gradi la sua crescita personale e artistica, Annalisa si diverte e fa divertire noi. In quest'ultima tournée, tra l'altro, ha organizzato qualcosa di molto speciale: un ospite diverso per ogni sera. A Napoli sembra che ogni volta che si esibisce qualcuno debba pagare la tassa Gigi D'Alessio, e anche in questo caso è stato così. Poi per carità, bravissimo artista, ma come ha detto Lorenzo a fine concerto "Non può essere l'ospite di tutti". Comunque l'esibizione con Annalisa è stata mooolto più speciale rispetto a tutte le altre, secondo me. Questo perché entrambi hanno una canzone chiamata Mon Amour e il momento ospite, guarda caso, era proprio dopo la sua a cui è seguita quella di Gigi. Dopo questo multiverso delle Mon Amour, il live va avanti e mi ha fatto piacere notare che il mio pezzo preferito del nuovo disco (Ti dico solo) sia piuttosto in là nella scaletta (perché palese che quelle messe alla fine sono le più belle). 
Oltre che una miriade di ballerini che forse a volte secondo me la coprivano leggermente troppo, Annalisa sul palco indossava i soliti vestiti un po' strani che vanno di moda adesso e una bellissima coda con cui ha giocato anche durante Nuda. Momento epico sentire quell'inno nazionale chiamato Dieci, che durante questo tour fa addirittura al piano!! Esattamente come Il mondo prima di te! Ma nella setlist non sono mancati anche i suoi inizi come Diamante lei e luce lui, Senza riserva e tante altre piccole perle che ci hanno semplicemente ricordato che, seppur sia cresciuta, Annalisa alla fine è rimasta sempre la stessa. E questa cosa ripaga sempre. Sia metaforicamente che materialmente, visto che questo live - come probabilmente anche tutti gli altri o comunque la maggior parte - era sold out. Evviva!   

lunedì 11 marzo 2024

Mahmood e Canta fino a dieci 8.3.24 Milano e Saronno

Non andavo a un firmacopie da tremila anni, e ora che ci sono tornata ho capito anche perché. Cioè, in realtà no: quello che mi ha ucciso maggiormente è stata l'attesa, che è una cosa che mi ritrovo ad affrontare sempre, anche ai concerti e ovunque. Comunque, dopo aver aspettato circa un'oretta sedute a caso sulle scalinate della Mondadori del Duomo a Milano, Mahmood finalmente arriva. Io ed Erica ci posizioniamo in prima fila per sentirlo cantare Nei letti degli altri. Perché come ha spiegato lui stesso, ha pensato di non voler fare un semplice firmacopie ma di regalarci anche una breve esibizione. Accompagnato dal chitarrista ha infatti eseguito la title-track del nuovo (bellissimo) album e poi ha accennato un pezzettino di Tuta Gold, richiesta da una persona dal pubblico. Dopo averne cantato una strofa e il ritornello, questa stessa persona deve aver ironicamente espresso una lamentela e quindi ancor più ironicamente, Mahmood ha risposto: "Ah, tutta la volevi?!" lol Poi qualcuno gli ha anche chiesto qualcosa tipo "Ti sei già scocciato di cantarla?" e lui tipo "Eh, macché, abbiamo appena iniziato, ora c'è tutto il tour, se mi fossi scocciato adesso sarebbe un problema" xD Ma la cosa esilarante è stata quando ha interagito con una bambina, facendola scendere dalle gradinate per farla avvicinare a lui perché aveva... una tuta gold, letteralmente. Quando lui le ha chiesto il nome, poi, ha risposto "Ariel" e Mahmood oltre che complimentarsi per lo splendido nome ha anche detto che lui ha doppiato Flanders nel film della Sirenetta e che quindi era destino, o qualcosa del genere. Poi questa breve scenetta finisce e lui dà appuntamento a tutti a pochi passi da lì, pronto a firmare le copie dei dischi. Dopo un po' di fila arriva il nostro turno e mi chiede "Come ti chiami?". Io rispondo "Gaia" scandendo bene le parole e cercando di dirlo nel modo più chiaro possibile. In queste occasioni ho sempre un po' paura di tornare a casa con un cd firmato a nome Giada o Chiara. Mi rendo conto di esserci riuscita ma lui comunque per sicurezza risponde chiedendomi conferma "Gaia?" e io "Sì!". Poi ci avviciniamo a lui per lo scatto e dopo ci ringraziamo tanto a vicenda. Ecco, questo è stato. Non gli ho detto assolutamente nulla: potevo dirgli che lo adoro, che mi ero dimenticata a casa Gioventù bruciata, che del nuovo album amo la canzone scritta con Tropico perché amo tanto anche lui, e invece sono rimasta zitta. Alla fine va sempre a finire così ma nella sua semplicità è stato comunque un incontro molto breve ma carino. 
Dopo io ed Erica, poco dopo insieme a Vanessa, siamo volate a Saronno per il live di Canta fino a 10. Non erano presenti tutte e 5 le ragazze del collettivo ma "solo" Irene Buselli, Cheriach Re ed Anna Castiglia. Le prime due le avevo già viste quando avevo visto lo stesso live solo un paio di mesi fa proprio a Salerno, mentre Anna Castiglia mi mancava e sentire "Ghali" dal vivo è stato folgorante. Poi ho riascoltato le versioni live di Dai amore voglio un cane, Sottile, Scusami di Irene Buselli e Puchukay di Cheriach Re. Ci sono stati anche dei momenti in cui hanno cantato tutte insieme tipo quando hanno fatto Il Paolombaro o quella finale sulla lavatrice hahahah Tra un brano e l'altro si sono presentate e si sono dette felici di essere state invitate all'evento in un giorno così importante (la giornata internazionale della donna), anche se lo sarebbero state a prescindere. Un'altra cosa che ho molto apprezzato sono state le loro giacche, tutte super carine e di un colore diverso l'una dall'altra. 
Quando loro hanno finito di cantare, mentre i liceali della scuola che stavano facendo tipo un saggio finivano di esibirsi, ci siamo allontanate e siamo uscite dalla sala. Irene Buselli e Anna Castiglia stavano aspettando in piedi accanto a noi e le abbiamo superate; poco più in là abbiamo beccato Cheriach Re che è uscita dalla sala insieme a noi e abbiamo un po' parlato tra noi con anche la sua manager, che pure si chiama Valeria. Poi è arrivata anche Irene Buselli che si è presentata e mi ha stretto la mano. Quando siamo uscite dal cineteatro ci siamo invece imbattute in Anna Castiglia che ha detto di seguire Astronave Musica e ha parlato con noi del più e del meno. Poco più indietro c'era anche Simone Matteuzzi con lei. 
Quindi insomma, tutto più che promosso direi! 

sabato 9 marzo 2024

Mecna 7.3.24 Milano

Perché ogni volta che vado a Milano per fare UNA cosa poi ne faccio anche altre 200? Questa città è incredibile. Sono salita per la 700esima volta per i Webboh Awards, ma poco dopo Francesca Michielin ha annunciato la sua presenza al live di Mecna proprio il giorno dopo gli Awards. E poco dopo Mahmood ha annunciato il suo firmacopie proprio due giorni dopo. E poco dopo le cantautrici di Canta fino a dieci hanno annunciato un live sempre due giorni dopo. E quindi ho fatto tutto. 
Il caso ha voluto pure che mi accreditassero per questo live di Mecna, quindi dovevo proprio ad andarci. E ci sono stata con Irene, con cui finalmente ho visto un concerto insieme e con cui finalmente ho fatto una foto. Però siccome lavoravo fino alle 21 siamo arrivate al live con poco anticipo quindi la posizione non era proprio favorevolissima. Era piuttosto comoda e soprattutto in prima fila, ma questo significava stare con le orecchie a 4 centimetri dalle casse, quindi non si sentiva poi benissimo. Anzi, temo che l'audio fosse un po' pessimo già in generale, quindi da quella posizione ancora peggio. 
Oltre questo, c'è anche da dire che a me Mecna non è che piaccia poi tantissimo. E per essere una a cui lui non piace, l'ho già visto anche troppe volte: a novembre di due anni fa proprio insieme a Francesca Michielin. Comunque diciamo che lo apprezzo più come persona che come artista quindi mi sono comunque interessata a lui e ho provato ad ascoltare la sua musica. Di tutta la sua discografia alla fine penso di conoscere tre canzoni e la cosa surreale è stata il fatto che lui abbia eseguito proprio queste tre durante la serata. È stato assurdo perché innanzitutto non era detto che ci sarebbero state in scaletta già in generale, poi se pensiamo che quella di Mecna al Base era una residency e quindi si trattava di una serie di concerti sempre diversi tra loro, significa che sono stata proprio fortunata. 
Le canzoni che conoscevo e che ha fatto sono Pace, Si baciano tutti e Lo dovevi fare con me. E poi ovviamente ho apprezzato tantissimo ogni secondo in cui Francesca Michielin è stata sul palco. Hanno cantato prima la loro Vestito bianco; poi hanno fatto un pezzo che - come ha spiegato lui stesso - non era stato mai eseguito dal vivo, quindi Francesca ha avuto il piacere di partecipare a questa prima esecuzione. Il brano in questione è Brutto sogno, uno degli ultimi singoli del rapper e - poco prima del suo inizio - sono apparsi sul palco due sgabelli. Franci ha detto che ci si sarebbe solo appoggiata, data la minigonna della serata, e quando questo pezzo più intimo è finito si è alzata per "non rischiare la sciatalgia". Successivamente hanno cantato quello che è stato presentato come un pezzo di Francesca, uno contenuto in un album la cui copertina è stata fatta proprio da Mecna (che sì, fa anche il grafico). Ho quindi subito pensato a Se fossi di Fuori dagli spazi E INVECE era Io non abito al mare di 2640. Hanno anche ricordato ai presenti che questa stessa nuova versione della canzone l'avevano già fatta a Bari, quando lei partecipò qualche anno fa alla tappa pugliese del suo tour. Poi si sono abbracciati, sempre carinissimi, e lei si è "prenotata" lui per averlo al lavoro anche della copertina del suo prossimo album. 
Quindi: sapevo (e mi sono piaciute) tre canzoni, ho amato questo momento con Franci Michielin, e poi in generale è stata comunque una bella serata. Il pubblico era coinvolto e lui a volte timidamente ci parlava; come ha spiegato, il palco era allestito in modo che il tutto sembrasse più intimo di un normale concerto: on stage figuravano un divano e delle poltrone, oltre a diversi oggetti e poster vari appesi alle pareti. C'è da menzionare infatti una cartina che il batterista con la forza della sua energia ha tirato giù dal muro, senza più riuscire a riappenderla. Mecna a volte cantava stando in piedi e incitando i presenti, altre volte si accomodava per dei momenti più delicati. Alla fine ha fatto anche un bis, ma ha ricordato a tutti che l'esperienza non era finita lì. Come dicevo si trattava infatti di una residency quindi erano al Base non solo erano in programma più concerti suoi per più sere di fila, ma era stata allestita anche una bellissima mostra. Dalle scritte e dagli adesivi sul pavimento agli specchi alle pareti e sul soffitto con la possibilità di lasciare la propria firma su degli spazi riservati, comprare uno speciale merch personalizzabile, leggere i testi appesi ai muri, fogli, disegni, poster, oggetti, scritte e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, alla fine io ci sono andata solo per Francesca Michielin ma sono rimasta piuttosto colpita dalla riuscita di tutto il progetto. Quindi bravo Mecna! 

sabato 24 febbraio 2024

Dente 23.2.24 Caserta

Ho deciso di andare al concerto di Dente a Caserta nonostante non avessi un passaggio consono quasi solo per celebrare il mio anniversario con Lo Sconosciuto a cui, proprio per festeggiare, non ho chiesto di riaccompagnarmi a casa. Quindi è andata a finire che, come già immaginavo, ho visto tipo 20 minuti di live (pagato 20 euro) perché è iniziato tardi e mio padre voleva andarsene. Sapevo che sarebbe andata a finire così, ma alla fine è andata bene lo stesso... Anche perché il caso ha voluto che proprio poche ore dopo aver deciso di compiere questa mia missione, Dente abbia annunciato un bellissimo opening act. 
Ad aprire il concerto ci sarebbe stata Miele, e almeno la sua esibizione l'ho vista tutta. Lei ha presentato timidamente le sue canzoni, provenienti principalmente dall'ultimo album UNA (1000Nessuna) e ho amato particolarmente Resistenza e Balla con me. 
Poco dopo la fine della sua parte di serata, è salito sul palco Dente. Io ero contentissima di essere lì e soprattutto di essere lì con Lo Sconosciuto e i suoi splendidi amici, però devo dire che i pochi minuti che ho visto live non me li sono goduti poi tantissimo perché non facevo altro che fissare l'orologio ogni 5 minuti e pensare "Oddio, fra poco me ne devo andare" HAHAHAH A parte questo, sono riuscita a seguire ben circa 6 canzoni (l'ultima l'ho ascoltata mentre mi allontanavo e uscivo dal locale):
- La presunta santità di Irene
- Incubo
- A me piace lei
- Voce piccolina
- Buon appetito
- La più grande che ci sia
- Parlando di lei a te
Dente è un tipo semplice, elegante, quasi piccolo, con una giacca, una cravatta e un cappello. Ha iniziato a cantare una canzone dietro l'altra quasi di fretta, tant'è che Stefano ha commentato "Lo sta facendo per te, per fartene sentire il più possibile" lol e infatti ho sinceramente apprezzato, anche perché il commento su questa mia serata si deve quindi per forza di cose concludere qui. Ma, anche se è stato breve, è stato comunque stupendo! 

domenica 18 febbraio 2024

Colombre 17.2.24 Baronissi

Febbraio evidentemente è il mese in cui chiedo passaggi agli estranei. Con lo Sconosciuto mi è andata così bene che ora non ho più paura di farlo. Certo, questo fino a quando non beccherò davvero un serial killer (come dice mia madre). Ma anche con Serena mi è andata davvero bene. Lei l'ho beccata perché ho mandato un messaggio su Instagram a Colombre per chiedergli di aiutarmi a trovare un passaggio e lui poi ha effettivamente fatto una Story con questo mio annuncio. Pensavo di aver fatto una figuraccia con questa richiesta, invece lui è stato molto dolce e poi... ha funzionato! Poco dopo la Storia mi ha infatti scritto Serena che mi ha fatto la sua offerta nonostante lei venisse da Portici (avrebbe dovuto allungare di una decina di minuti per me). Poi abbiamo anche scoperto che io in realtà conosco sua cugina, il che mi ha fatto subito gridare al destino, ma di questo ne ho già parlato sull'altro blog. 
Arriviamo al locale intorno alle dieci e un quarto, mentre il primo opening stava già suonando. E infatti non ho capito nulla, io mi sono sistemata sulle scale, Serena ha preso da bere, ha fumato, è andata in bagno. Il secondo opening l'ho seguito di più, soprattutto visto che Bif ha detto di essere amico e collaboratore degli Yosh Whale e di Verrone. Poi finalmente arriva Colombre, e il primo dettaglio che noto è che, sotto il giacchetto, indossava la maglia del merch di Maria Antonietta, ossia una cantautrice incredibile, nonché sua moglie, e questa cosa mi ha fatto sciogliere il cuore. Quando ha cantato Io e te certamente, ha detto "Questa canzone l'ho fatta con una cantautrice molto brava che si chiama Maria Antonietta" e mi si è sciolto di nuovo il cuore anche se non ha detto nulla di sconvolgente, però sono troppo cariniii! Tra gli altri pezzi in scaletta ha fatto Più di prima, originariamente interpretata con Franco 126 che il giorno prima era ospite del live a Roma ma che in questa occasione "ha dato la sola"; Durerebbe un'ora e Qualche specie d'amore, le mie preferite; Allucinazioni, dedicata a Mirko dei Camillas (scomparso qualche anno fa); Adriatico, che ha fomentato tutti. Tra un pezzo e l'altro ha parlato e si è divertito con il pubblico, giocando con loro "alla curva nord e alla curva sud" facendo urlare prima chi gli stava di fronte e poi chi gli stava a fianco (cioè al lato del palco): le prime volte ha esclamato "Dai ma è uscito una merda" e poi ha fatto diventare la sua batterista giudice di questa gara. Lei però ha risposto "Sono completamente sorda dall'orecchio destro" e lui scherzando ha replicato "Sorda... Per questo suona la batteria" hahahah
Poi ha spiegato che il Dissonanze è un gran bel posto e che stima chi lo gestisce e chi se ne prende cura perché ospita tanta bella musica in un posto in Italia che non è grandissimo (nb: ha specificato che anche lui viene da un posto piccolo, non è ovviamente un'offesa) ma che ne ha tanto bisogno. 
Alla fine del live ha cantato subito un pezzo extra, che il pubblico acclamava, e ha risposto "Sì lo facciamo ora perché non c'è bis, non siamo mica gli Iron Maiden" HAHAHAH Poi ha presentato la sua band - composta, tra l'altro, da due bravissime musiciste - e ha detto che dopo essersi sistemato sarebbe stato al banchetto del merch con le magliette per salutare tutti. Durante il live tra l'altro mi ha sorriso un paio di volte, mi sono chiesta se mi avesse riconosciuto, da quella foto minuscola che ho su Instagram, grazie al messaggio che gli avevo mandato. Ma poi ho pensato che è talmente carino che penso abbia sorriso più o meno a tutti. 
Quando io e Serena ci avviciniamo loro si abbracciano subito super contenti. Sapevo che si conoscevano già perché avevo notato che Colombre la segue addirittura su Instagram e che comunque lei è stata a tanti suoi live. Inoltre, pochi giorni prima dell'evento, avevo confermato a lui che ci sarei stata e che la sua Story per me aveva funzionato; lui mi ha risposto "Si mi aveva scritto... la conosco... vai tranqui". Io quindi quando me lo ritrovo davanti gli dico qualcosa come "Tu mi hai aiutato a trovare il passaggio da lei!" e lui tipo "Ah, sei tu?!" e ha fatto un mega sorrisone e ci siamo abbracciati. Poi ha aggiunto "Sei in ottime mani", confermandomi quello che ormai già sapevo. Lui e Serena si sono detti qualche altra cosa che non ho minimamente capito, poi lei ha comprato la sua maglietta e poi ci siamo allontanate per terminare la serata con una sigaretta sul retro del locale, proprio come faccio con lo Sconosciuto. E quindi, anche stavolta possiamo dire che è andata benissimo e sono super presa bene! Che bello! 

domenica 28 gennaio 2024

Botanici 27.1.24 Fisciano (SA)

Credo di aver scritto una pagina di diario su quest'evento. Cioè, nel senso che ho parlato di tutti i fatti miei menzionando ben poco il concerto in sé, che - comunque - è stato molto bello. Io e lo sconosciuto ci siamo conosciuti 11 mesi fa al concerto di Giorgieness a cui erano ospiti i Botanici e ora, a chiusura del cerchio, abbiamo visto i Botanici, in attesa che si apra un nuovo "cerchio", ossia un altro anno ricco di concerti e musica insieme! Tutto perfetto direi! Anche il live stesso, a cui volevo troppo andare perché ormai conosciamo bene Gas ma per cui non mi ero preparata particolarmente. Capotasto, tipo la mia ragione di vita, non è stata fatta. In compenso ero piuttosto in fissa con Un posto bellissimo e in questo caso ho potuto ascoltarla live. Alle serate dei Botanici, comunque, si poga, ma ci sono anche momenti più tranquilli in cui per esempio Gianmarco è sceso dal palco e ci si è semplicemente appoggiato per cantare più vicino al suo pubblico. Inoltre, il gruppo di apertura non avevo idea di chi fosse ma 1. avevano una tshirt delle Endrigo e 2. hanno fatto anche una cover che non ho riconosciuto subito, ma è stato tutto piuttosto esilarante perché hanno chiamato anche proprio Gas sul palco. Poi, lo sconosciuto mi si è avvicinato e mi ha detto che era una cover dei Gazebo Penguins e cioè il gruppo che siamo andati a vedere la seconda volta che ci siamo visti, quando lo abbiamo fatto perché lo volevamo entrambi e non solo perché a me serviva un passaggio. E niente, ho già trovato mille segni del destino anche in questa occasione. Non c'è che dire, ci vuole un talento anche in questo!