domenica 31 agosto 2025

Noemi 30.8.25 Sarno (SA)

Vedere due volte Noemi in un mese: un sogno? Una realtà! Poi beh, certo, essendo lo stesso concerto che ho visto circa 20 giorni prima, grandi differenze non ne ho viste, ma è stato così bello che lo rivedrei altre 30 volte. Il grado di soddisfazione per il fatto che Noemi facesse un concerto in provincia di Salerno era livellato dal fatto che effettivamente due goccine di pioggia le ha fatte: poteva andare peggio. Sfighe a parte, per questo live a Sarno del Nostalgia Summer Tour, Noemi indossava un vestito rosso lungo che le abbiamo già visto; un'altra particolarità che sicuramente già conosciamo di lei è la passione per il calcio, che non ha dimenticato di menzionare nemmeno questa volta, chiedendo al pubblico a che punto fossero le partite della serata. Sicuramente poi non è stato a causa delle chiacchiere e del calcio, ma tutti noi abbiamo notato che la scaletta è stata leggermente accorciata. Niente di troppo eclatante, ma ci sono mancate Notte inutile e Centomila notti, per esempio. In compenso, però, in occasione del medley acustico c'è stata una sorpresa. Questo è formato - tra le altre - da Good Riddance dei Green Day e quella speciale I'm With You di Avril Lavigne a opera della corista Simona Farris. Un chiaro omaggio agli anni '90, o meglio, agli anni 2000. Ma mentre ringraziava l'autore della sua Passenger, l'artista ha anche accennato un po' di altri pezzi scritti da lui. Tra questi, abbiamo potuto ascoltare in modo totalmente randomico un pezzettino di Human di Rag'n'Bone Man. I ringraziamenti a colui che ha scritto quel brano della sua era londinese non sono stati ovviamente gli unici. Noemi non si è chiaramente dimenticata di menzionare come sempre tutti i componenti della sua band e di dimostrare tutta la sua gratitudine anche nei nostri confronti, ossia nei confronti di tutto il pubblico presente (con un particolare apprezzamento verso la prima fila che cantava tutti i pezzi). Anche per questo, a un certo punto dello spettacolo lei lascia il palco: dà spazio ai musicisti che si avvicinano piano alla folla e lanciano delle fascette a tutti coloro che si scoprono in grado di acchiapparle al volo. In tutto ciò, durante l'intero evento Veronica spesso con la mano ci salutava e ancora più spesso ci lanciava delle occhiate complici e dei sorrisi sinceri. A un tratto, però, è arrivato anche il momento piano, ossia il momento della serietà. Poco prima di eseguire L'amore si odia, infatti, parla della sorellanza, spiega il significato del termine, menziona i centri antiviolenza e soprattutto dà appuntamento al 25 settembre per il concerto di Una nessuna centomila in Piazza del Plebiscito a Napoli. E io spero proprio di esserci. 

lunedì 11 agosto 2025

Joan Thiele e Dente 10.8.25 Roccadaspide (SA)

Per andare a questo concerto io e Salvatore siamo partiti con molta calma, senza sapere che il concerto stesso sarebbe iniziato con molta più calma. Al nostro arrivo, sul palco c'era Dutty Beagle e abbiamo provato a goderci la fine della sua esibizione nonostante non sapessimo bene chi fosse. È stata una bella scoperta di cui non ho ricordi lucidissimi, perché in quel momento ancora non sapevo quanto sarebbe stata lunga la serata. Dico solo che abbiamo avuto il tempo di mangiare, di tornare alla transenna per trovarla comunque abbastanza libera e di aspettare ancora qualche minuto prima dell'inizio del live di Dente. In questo caso, io ero un pochino più preparata. Avevo ascoltato la scaletta del concerto quando lo avevo visto dal vivo più di un anno prima in occasione del suo tour indoor. Qualcosa infatti è cambiato: sicuramente lui ora ha messo su uno show più energico in cui si sposta dal centro palco alla tastiera (o al piano, boh) per poi tornare al centro con la sua chitarra, ma quello che cattura di più l'attenzione del pubblico - secondo me - è la sua splendida autoironia. Le sue canzoni non sono proprio questo Carnevale di Rio, ecco, però c'è consapevolezza e tra un pezzo e l'altro lui ci scherza su, ammettendolo e dicendoci con leggerezza che ci stava facendo sentire tristi. Anche quando annuncia l'ultima canzone, in realtà poi ogni volta si scopre che non è mai l'ultima, ripetendo sistematicamente questo sketch. Poi però il momento della canzone finale arriva davvero e Dente - dopo circa un'ora di musica - lascia spazio a Joan Thiele. Ma non solo, perché poco dopo torna con una birra in mano per sedersi sottopalco, davanti alla transenna, per godersi un po' anche lo spettacolo della sua collega. Ridendo e scherzando, questo alla fine è iniziato a mezzanotte e mezza. Ne è valsa la pena e i noi del futuro non si stavano troppo preoccupando della stanchezza che li avrebbe colti il giorno dopo. Lei è molto carina, sempre sorridente, forse timida, ma sicuramente brava. A volte si accompagna con la chitarra, altre volte si esibisce solo con la sua voce facendo delle giravolte o cantando seduta per terra, fin quando verso la fine toglie pure le scarpe. Aveva dei tacchi bassi ed era vestita di bianco e nero, con i suoi meravigliosi e lunghissimi capelli raccolti in una treccia. Ma anche quando non indossava il suo strumento, c'era sempre la sua band super competente ad accompagnarla, e verso la fine hanno fatto alcuni inchini tutti insieme. I ringraziamenti a loro e a tutto il pubblico non sono ovviamente mancati, come anche le spiegazioni fra un brano e l'altro: a volte Joan Thiele lasciava spazio alla musica, mentre altre volte decideva di fare una breve introduzione prima di esibirsi con un determinato pezzo. Per questo e per mille altri motivi il concerto è stato davvero bello e completo! 

sabato 9 agosto 2025

Noemi 8.8.25 Pompei (NA)

Quest'anno ho dovuto aspettare un po' per sentire per la prima volta dal vivo le canzoni del nuovo album di Noemi, ma alla fine - dopo parecchi ostacoli - ce l'ho fatta. La data di Pompei che ha segnato il mio debutto come ascoltatrice live di Nostalgia doveva svolgersi inizialmente a luglio ma poi è stata rimandata ad agosto per varie ragioni. Il giorno in cui hanno deciso di riprogrammare il concerto però era speciale: l'8 agosto, che si dice che sia il più potente dell'anno. Potenza o meno, quello che è certo è che è il compleanno di Arianna. La sorellina di Noemi è purtroppo da un po' che non si vede ai suoi concerti; ma a questa tappa campana c'era Amina... insieme a Daisy!!! Per questa sorta di festa, Noemi comunque indossa un vestito lungo rosa e sembra abbastanza presa bene. Infatti, tra una canzone e l'altra chiacchiera molto, presentando spesso i brani e raccontandone la nascita. Qualche esempio? "Questa canzone si chiama La Fine, ma io la faccio all'inizio perché sono Aquario" oppure menziona il suo periodo londinese, ringraziando l'autore di Passenger e raccontando la scelta delle cover. In effetti, a parte Tutto il resto è noia, a sto giro i pezzi di altri artisti che sceglie di interpretare sono piuttosto particolari. Si tratta principalmente di Good Riddance dei Green Day e I'm With You di Avril Lavigne. Quest'ultima in realtà la fa cantare soprattutto alla corista Simona Farris per darle il suo spazio, facendo invece lei da vocalist per un simpatico scambio di ruoli. Comunque, specifica di voler dedicare questa digressione inglese ai fan degli anni '90, quasi 2000, ed è buffo pensare che Noemi abbia coverizzato dei singoli che fanno parte della mia esistenza prima di conoscerla. Ormai la ricordo quasi poco e stanno diventando di più gli anni della mia vita con lei che senza di lei. La fase London, in ogni caso, corrisponde al medley acustico di cui fa parte anche L'amore eternit: Noemi si dichiara stupita del fatto che questa canzone sia rimasta ben impressa nel cuore e nella mente dei fan, perché spesso quando i brani elettronici li fai "spogliandoli" così, forse un po' perdono il loro effetto, invece questo è sempre rimasto al top. Oltre alla parentesi unplugged, c'è anche un momento piano. Il resto della musica non si ferma, ma lei si siede alla tastiera per Briciole, L'amore si odia, Glicine e forse qualcos'altro. Un'eleganza e una staticità nettamente in contrapposizione con il caos che si crea invece durante alcune canzoni, in occasione delle quali Noemi chiede al pubblico di alzarsi dalle sedie. Il tutto dura poco, perché interviene la sicurezza che intima a tutti di calmarsi per evitare pericoli. Quando lei chiede il favore di alzarsi la volta successiva, infatti, ci tiene a specificare di fare molto piano e di rimanere comunque sul posto, in modo da evitare cadute et similia. E il punto più caotico dello show, invece? Beh, quando tocca a Makumba, è la stessa protagonista dello show a scendere dal palco facendo un giro in mezzo alla folla e cantando con i fan. Il concerto si avvia quindi verso la fine, purtroppo, ma la conclusione vera ancora deve esserci: Noemi sceglie di cantare (di nuovo!) Oh Ma, il nuovo singolo di Rocco Hunt in collaborazione con lei. E funziona: i presenti terminano infatti la serata contenti e soddisfatti. Mai quanto me, comunque! 

venerdì 1 agosto 2025

Giulia Mei 31.7.25 Paestum (SA)

Il Revolution Camp è forse l'evento della vita? Sono anni che mi sfugge e quest'anno ho compensato andandoci due volte per due sere di fila. Stasera c'era Giulia Mei, che ho beccato un paio di volte in giro per Milano senza mai riuscire a sentirla cantare e suonare. Oggi finalmente ce l'ho fatta. Io e Frà arriviamo al Camping La Giara poco prima dell'ultima canzone del gruppo di apertura. Anche le Emisaisi sembrano carine, per quello che mi è stato possibile capire. Qualche minuto di attesa dopo, sale sul palco anche la protagonista dello spettacolo principale che fa partire il concerto proprio come parte il disco, ossia con Io della musica non ci ho capito niente, la title track. Ad accompagnarla, in questo caso, non Rodrigo D'Erasmo come nella versione originale, ovviamente, ma due bravissimi musicisti che l'hanno supportata per tutto il live e per tutti i live. Insieme al fonico, sono le persone che ha ringraziato di più durante la serata, senza però dimenticarsi ovviamente il calorosissimo pubblico che le ha dedicato un coro sulle note del Ragazzo della Via Gluk davvero molto apprezzato da lei stessa. È stata in generale apprezzata tutta la manifestazione che ha ricevuto i complimenti dall'artista che si è congratulata anche per il numeroso gruppo di fan super energici che non hanno mai smesso di cantare. Con loro (e con tutti), Giulia Mei parla, scherza. Racconta aneddoti e canzoni. Sebbene infatti il pubblico fosse leggermente più giovane rispetto alla generazione della cantautrice, lei ha comunque dichiarato che probabilmente i problemi che abbiamo con i genitori li abbiamo a qualunque età. Ed è così che si è messa a parlare della madre che non riesce ancora a capire bene che lavoro fa (è anche per questo che a ogni concerto fa una foto con la folla, così da potergliela mandare hahahah), ma che allo stesso tempo di tanto in tanto - tra la richiesta di un concorso pubblico e un altro - le chiede di andare a Sanremo. Ironia a parte, lei ha anche ammesso piuttosto candidamente che i suoi genitori sono uno dei motivi per cui adesso sta andando in terapia, ma che bisogna normalizzare il fatto che anche loro sono umani. Questa è la presentazione di Genitori; mentre per Mio padre che non esiste si alza in piedi e si allontana momentaneamente dalla tastiera per avvicinarsi a bordo palco. La vediamo col viso rivolto verso il basso mentre la sua voce fuori campo ci fa ascoltare quello che sembra essere un messaggio vocale mandato proprio a suo papà. Poi lei torna al suo posto, ma non per molto. Sostiene infatti che Bandiera sia un pezzo che si è "scocciata di cantare da sola": le serve il supporto dei suoi sostenitori e quindi va a prenderselo proprio fisicamente scendendo in mezzo alla folla per qualche istante. Ma le sue origini non si fermano solo ai genitori o al modo energico in cui ha deciso di vivere la vita tra pianoforte (rigorosamente imparato al conservatorio, proprio come voleva la madre) ed elettronica. C'è ovviamente tanto anche della sua terra. A picciridda mia è una ninna nanna in palermitano che ha deciso di inserire nel disco e nei concerti perché si tratta di un linguaggio d'amore universale, a prescindere da dialetti vari. Quei modi di parlare così particolari che le persone del nord spesso a volte addirittura confondono. A non confonderli sicuramente è Giulia Mei, che rincara la dose col siciliano eseguendo anche una cover di Rosa Balistreri e Un tu scuiddari, il suo brano originariamente interpretato insieme all'amica e collega "compaesana" Anna Castiglia. E, a proposito di collaborazioni, ci fa addirittura uno spoiler spiegandoci che Cara Allegria (feat. Mille) sarebbe stato il prossimo singolo dell'album, in uscita in autunno. Dopo il reprise di Io della musica non ci ho capito niente, comunque, le luci si spengono. Ma i fan non vogliono lasciare andare via l'artista e i suoi musicisti che quindi risalgono sul palco per eseguire per il congedo finale La vita è brutta. Di tanto in tanto, durante la serata lei ricordava che dopo il concerto avrebbe aspettato tutti al banchetto del merchandising (ricordando però di non aver messo ovviamente nessun eventuale obbligo di acquisto, ma poteva essere anche solo un modo per abbracciarsi e salutarsi). Io indossavo la maglietta di H&M e mi è sembrato che, proprio al momento di questa canzone, mentre tra l'altro le facevo un video bello lungo, lei mi abbia guardato, mi abbia visto e mi abbia sorriso. Ma forse è solo un'impressione; a prescindere da queste eventuali visioni, devo dire che andato tutto più che bene.