domenica 11 dicembre 2022

Napoleone 10.12.22 Baronissi

La storia è più o meno questa: Napoleone apre un concerto di Levante a Roccadaspide nel 2014, quando addirittura si chiamava ancora Bogo, e io ne scrivo persino su questo blog (anche se onestamente ora come ora non ne ho alcun ricordo); cioè, sebbene sia una vicenda che ha trovato spazio tra queste pagine, ho rimosso questo particolare dopo poco evidentemente. Nel 2015, invece, Davide apre un concerto di Riccardo Sinigallia al Modo di Salerno ed è in questa circostanza che mi rimane un po' più impresso, tanto da aggiungerlo - anche un po' a casaccio - su Facebook (perché sì, ancora si usava Facebook all'epoca). Quando una volta mi è purtroppo capitato di dover rinunciare a un concerto di Carmen Consoli per cui ero accreditata, ero talmente disperata che chiesi addirittura a lui di andare all'evento al posto mio. Napoleone mi raccontò che si era trasferito da poco a Torino ma chiese a sua volta il favore a una sua amica che accettò. Nel frattempo lui mi chiedeva di smarchettare attraverso il mio sito le sue canzoni oppure le canzoni che produceva per gli altri. In più ci facevamo abbastanza costantemente a vicenda gli auguri di compleanno in privato. Insomma, non eravamo certo BFF, ma ci siamo scritti per anni distrattamente senza troppo impegno. Talmente distrattamente e senza troppo impegno che quando mi è capitato di incontrare Davide per la prima vera volta dal vivo, lui non mi ha visto e io - che invece lo avevo adocchiato - mi sono sentita in imbarazzo e non mi sono presentata. Questo è successo nel 2019 in occasione del mio primo live di Giorgieness, la sua fidanzata di allora. È stato proprio grazie a Giorgia che poi ci siamo beccati di nuovo e più spesso e a quel punto non c'era più bisogno di presentazioni perché ci pensava sempre lei a intercedere e a far sì che ognuno dei due sapesse chi era l'altro e a realizzare che in realtà ci conoscevamo già da anni e a salutarci così come se fossimo vecchi amici. Nonostante questo, nonostante la confidenza, nonostante la vicinanza, quando Napoleone ha iniziato a fare i suoi primi concerti - tra l'altro proprio a Salerno e provincia - io non sono andata a sentirlo neanche una volta. Non ci sono mai riuscita: si svolgevano sempre nei giorni sbagliati o nei posti sbagliati. Poi a un certo punto ce l'ho fatta. Ma neanche questa volta è stato facile. 
Davide ha organizzato un live per festeggiare i suoi 30 anni insieme al suo pubblico. Il posto era giusto, il Dissonanze di Baronissi, vicino casa. Il giorno no, perché io proprio quella settimana l'avrei passata a Milano. Gli avevo anche scritto su Instagram che non ci sarei stata (e anzi, gli avevo chiesto se per caso ci saremmo invece beccati al concerto di Noemi a Torino - a cui sarei stata con Erica e Lorenzo - visto che da una recente Storia di Instagram pare che abbiano lavorato insieme, ma mi ha risposto di no). In realtà però il mio treno arrivava da Milano proprio alle 21:30 della sera del live di Napoleone; ho quindi deciso di fare un'improvvisata e sono andata all'evento direttamente dalla stazione, senza neanche passare da casa. Nel frattempo avevo invitato Gianni, a cui avevo dato appuntamento proprio in stazione appunto. 
Arriviamo perfettamente in tempo e anzi, forse un salto a casa almeno a lavarmi la faccia potevo pure farlo. Ma l'atmosfera che si è creata durante il live, così intima, piacevole e familiare, quasi non mi ha fatto pesare le 6 ore di viaggio che avevo appena trascorso e le condizioni pietose in cui mi trovavo. Tutti gli amici e i fan di Davide hanno ascoltato con calma e con attenzione - ma allo stesso tempo con energia - i suoi pezzi che, nonostante non siano molti, hanno trovato il giusto spazio per riempire un'intera serata, accompagnati da qualche cover, da qualche bis e da, ovviamente, un "Tanti auguri a te" cantato a gran voce dal pubblico allo scoccare della mezzanotte. L'evento, aperto da un simpaticissimo e bravissimo Yvan, ci ha accompagnato a festeggiare il trentesimo compleanno di Napoleone nel modo più stiloso del mondo. Proprio come ha raccontato Gianni su Astronave Musica
Mio padre è venuto a prendere me e Gianni quando mancavano pochi minuti alla fine del live. A causa del compleanno e dell'atmosfera intima e familiare che si era creata, però, Davide sul palco continuava a perdere tempo. E Gianni d'altra parte proprio non voleva andarsene, nonostante ci fosse mio padre fuori dal locale e nonostante io fossi onestamente distrutta. Quindi lui ha improvvisato una roba assurda che mi ha divertito così tanto che quella piccola parte di me che ha provato imbarazzo per la vicenda è stata totalmente oscurata dal mio essere incredibilmente presa bene per l'accaduto. 
Gianni voleva buttarsi. Voleva salutare Napoleone nonostante la serata non fosse finita, voleva fargli qualche cenno ma era ancora titubante, non sapendo bene cosa fare e come farlo, data l'assurdità dell'idea. Allora ho preso un adesivo di Astronave Musica e gli ho consigliato di darglielo come regalo. Quindi si è avvicinato al palco e lo ha fatto, glielo ha dato, indicandomi. Napoleone ha letto ad alta voce la scritta sull'adesivo. Poi ha iniziato a capire e ha guardato verso di me. Io gli ho fatto un cenno per dirgli che ce ne stavamo andando e lui ha ricambiato facendomi un cenno come se volesse salutarmi ma non potesse perché appunto era sul palco. Ma Gianni si è buttato ancora e gli ha chiesto "Ti puoi fare una foto con lei?". Cioè me. Era un desiderio che ovviamente io non avevo espresso e mi stavo vergognando tantissimo perché a quel punto avevo gli occhi di tutti puntati addosso; Davide però è sceso subito dal palco e mi ha raggiunto, salutandomi con due baci e dicendo alla folla che questa foto si doveva fare perché dai, me ne dovevo andare ché c'era mio padre fuori. Stavano ridendo tutti, per fortuna pure io. Ci siamo fatti una foto e ci siamo ringraziati a vicenda. Poi se l'è fatta anche Gianni, cioè lo scopo principale per la nascita di tutto questo caos e poi ce ne siamo andati davvero mentre Davide - dopo essere risalito giustamente sul palco - ricominciava a cantare quella che sarebbe dovuta essere l'ultima canzone. La canzone che abbiamo ascoltato uscendo dal locale dopo una situazione così surreale che infatti onestamente non ricordo neanche quale fosse. 
Sebbene abbia trovato la faccenda molto più divertente che imbarazzante, mi sono comunque sentita in dovere di scrivere a Davide una volta tornata a casa e lui mi ha semplicemente ringraziato di cuore. Tutto è bene quel che finisce bene, e un pizzico di follia non fa mai male. 
Anche se era una cosa che mi metteva un po' a disagio, ho ovviamente pubblicato delle Storie di Instagram dall'account di Astronave Musica. Dico che mi metteva a disagio perché so che Giorgieness spesso le guarda e insomma, lei ha sempre detto che Davide sarebbe rimasto per sempre la sua famiglia, nonostante si fossero lasciati, però non lo so. Tra il dire e il fare. Fatto sta, che è andata a finire che proprio lei ha commentato quelle storie confermandomi poi ciò che già sapevo: non avrei dovuto preoccuparmi. La chicca curiosa (e forse leggermente malinconica) di tutto ciò è che quest'anno ho aperto e chiuso il mio anno musicale in Campania proprio al Dissonanze iniziando con il live di Giorgieness e finendo con quello di Napoleone. E, come nota a margine finale che sta lì a confermare quanto è esilarante la mia vita, di entrambi questi concerti è capitato che io mi sia persa la fine. 
 

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