Sono stati due giorni così pieni di risate e musica che non so da dove iniziare. Ho però fissato la pagina bianca per troppo tempo quindi adesso comincio e amen.
Parto col dire che quando sono accreditata ai concerti ho sempre ansia. Innanzitutto la conferma arriva spesso solo il giorno prima e quindi io fino al giorno prima resto col dubbio: andare o no; comprare il biglietto o no (e se la seconda opzione è la più probabile: va sold out o no). Stavolta invece ero abbastanza tranquilla tanto che avevo anche già invitato Giannantonio. In fondo il Modo è ormai la mia seconda casa, in un MODO o nell'altro sarei entrata. Era da tanto che mancavo, dall'ultimo concerto della scorsa stagione probabilmente (ossia qualche mese), ma mi sono sentita a mio agio come al solito. Il concerto di Dolcenera tra l'altro sarebbe dovuto essere proprio tra gli eventi della scorsa stagione (a maggio) ma non fu mai confermato e non credevo che era solo questione di tempo prima di averla davvero lì.
Io e Gian ci posizioniamo alle sedie laterali che ci erano state indicate ed eravamo solo in seconda fila nonostante non fossimo molto in anticipo (ahhh, così mi piace). Mentre ci avvicinavamo alla nostra postazione ci siamo imbattuti in LUNA che abbiamo salutato con un CIAO mentre andavamo dalle parti opposte.
Abbiamo osservato il pubblico, era numeroso e parecchio esagitato ma mai quanto Dolcenera che appena è salita sul palco ha cominciato a parlare e a fare discorsi che sembravano complessi ma che alla fine si capivano benissimo e si concludevano con una canzone. Ho provato a descrivere la serata QUI ma è stato parecchio difficile perché ci vorrebbero le copie scritte esatte di tutte le cose belle e folli che ha detto prima dei brani. Tra le cose che mi sono rimaste più impresse c'è il ricordo degli haters che ha accumulato durante The Voice che pensavano che prima delle puntate si immergesse "in un bidone di cocaina" (e ci ha tenuto a specificare che lei ci tiene al suo corpo perché ama lo sport e quindi non fa uso di nessuna sostanza [anche perché non le servono droghe dato che è così già al naturale, aggiungerei io hahah]). Poi c'è stato il racconto delle canzoni che ha dovuto cambiare a causa delle censure del Festival di Sanremo (c'è un piccolo cambiamento anche in Ci vediamo a casa di cui nessuno si è accorto, ha ammesso): al titolo Siamo tutti là fuori storcevano già tutti il naso perché era alla prima persona plurale (con il "noi", come spesso fanno Vasco, Ligabue e tanti altri artisti maschi), poi avrebbero voluto cambiarlo in Siamo tutti qua fuori ma non è stato fatto perché, a detta di qualcuno, sembrava poi che il testo parlasse di prostitute hahahahahahahahahahahaha
Manu non ha mai abbandonato il pianoforte, qualche volta si alzava e si inchinava per ringraziare ma poi tornava sempre al suo posto per emozionarci e divertirci.
A fine serata, dopo essere stata per qualche minuto in camerino, è tornata per incontrare i fan. Prima ha dovuto fare un'intervista per cui tra l'altro servivano luci appropriate e quindi si è perso un po' di tempo e poi anche l'intervistatore ha voluto la foto con Manu e quindi si è perso un altro po' di tempo e poi noi eravamo quasi gli ultimi della fila e quindi abbiamo perso parecchio tempo soprattutto visto che come è noto lei è una chiacchierona e quindi dava retta a tutti quelli che non si limitavano solo ad un Ciao/Brava/Grazie. Ad un certo punto infatti abbiamo sentito i proprietari del locale annunciare che avrebbero dovuto chiudere infatti poco dopo Manu chiede a Gigi, che era lì accanto "Ce ne stiamo andando?!" e lì ho pensato "Ecco, ho fatto tutta sta fila per niente". Gigi però le conferma che mancava poca gente e, quando le luci del locale si sono spente per qualche secondo - forse era l'avvertimento che ci stavano per cacciare, è stata proprio lei a rassicurare tutti dicendo che non mancava molto. Nell'attesa comunque io e Gian abbiamo salutato qualcuno e abbiamo visto gli incontri degli altri. Inoltre vedevamo Gigi scherzare e ridere con chi era in attesa mentre allo stesso tempo aiutava Manu con gli incontri dicendo ai ragazzi - fermo e deciso ma anche gentilmente - che semplicemente dovevano fare in fretta. Ho notato che aveva uno sfogo sul braccio destro, forse è perché prima di andare a prendere Gian in stazione ho visto Grey's Anatomy. Quando è arrivato il mio turno credo di essere salita sul palco con un "Ciao". Lei mi ha guardato con una faccia che non saprei descrivere, forse era un po' sconvolta (lo so, lo so, faccio quest'effetto) o impreparata o indecisa sul cosa dire (strano). Ha chiesto in modo sempre un po' strano ma divertente "Come si va??" quindi io mi sono messa a ridere e lei ha esclamato "Male!" hahahahahahah A questo punto è stato Gigi a prendere la foto con Dolcenera che avevo in mano e a passargliela. Credo di essermi anche dimenticata di averla per un attimo - anche se fino a pochi istanti prima la usavo per sventolarmi - quindi lui mi ha salvata. Forse lo ha fatto perché ha notato che mi ero totalmente impallata o semplicemente perché c'era fretta ma comunque è stato un gesto carino. Mentre Manu la firmava nello spazio bianco sul fondo della polaroid, mi ha chiesto "Dov'eravamo qui?" e io ho risposto subito, senza esitazione, "A Nola". Mi domanda "Come ti chiami, scusa?" e io rispondo ferma e decisa anche stavolta, forse acquisendo un po' di punti dopo la risata imbarazzata iniziale. Cioè oddio, se avessi risposto con indecisione alla domanda "come ti chiami?" sarebbe stato parecchio grave, ma comunque.. hahahahahahahahahahah Mentre aggiunge "A Gaia" sopra la scritta "Dolcenera" che aveva appena fatto, mormora qualcosa come per scusarsi per non aver ricordato il mio nome o qualcosa del genere. Finisce di firmare e mentre ci mettiamo in posa commenta "Che bellina con la frangetta, sembravo una bambina, dovrei rifarmela". Quindi adesso sappiamo che se si rifarà la frangetta sarà anche un po' merito mio, in questo periodo ha invece un taglio corto e semplice che le sta molto bene. Dopo vari "ciao" e "grazie" imbarazzati lei mi dice qualcosa tipo "Come sei bella" e quindi io divento ancora più rossa in faccia ma per fortuna il momento imbarazzante finisce perché si avvicina Gian per il suo selfie. Non mi sembra si siano detti molte cose - stranamente visto che sono entrambi dei chiacchieroni. Lui poi si allontana e io non sapevo esattamente dove passare quindi mi si riavvicina dall'altra parte mentre Manu ancora ci guardava e quindi ho aggiunto un "Un attimo che ci ricongiungiamo" e quando Gian è arrivato di nuovo da me qualche attimo dopo lei ha chiesto conferma "Ricongiunti?" :') "Sì, grazie" ho risposto io mentre ci allontanavamo e lei ancora guardandoci aggiunge "Ci vediamo presto" e ancora altri "Ciao" sempre più in lontananza. Insomma è stato un incontro veloce e piuttosto confuso ma bellissimo.. e adesso posso preparare la prossima polaroid da farmi firmare!
La serata è finita a casa di mio padre con programmi trash e la mattina dopo è iniziata con gatti che ci hanno svegliato miagolando alle 7 del mattino (ma noi ci siamo tranquillamente riaddormentati).
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