In questa foto Arisa forse potrebbe sembrare un orangotango ma a me piace perché sta ridendo tantissimo e fa ridere anche me.
Ad un certo punto della serata ha detto che quando è arrivata nel pomeriggio, per le prove, non aveva più tanta voglia di fare il concerto; quando lo spettacolo è iniziato, però, ha cambiato idea anche perché il pubblico è stato molto caloroso. Ecco, per me è stato esattamente lo stesso: forse non è stato "il calore del pubblico" a farmi tornare il buon umore, anzi, stavo anche un po' soffocando a momenti; a farmi tornare il sorriso è stata Arisa.. il succo comunque è che i concerti sono fantastici!
Il concerto è iniziato in orario (!) e la scaletta era quasi uguale a quella del tour estivo, se non per qualche improvvisazione random. Lei però è tornata castana e sta molto meglio così :) ed era vestita molto bene, aveva una giacca di jeans, che dopo un po' si è tolta, che era abbinata alla gonna + una tshirt bianca e una cintura molto carina, tutta colorata. Aveva la solita sedia per sedersi durante i pezzi più lenti ma non si è mai neanche appoggiata (anzi, ci ha messo la giacca) e poi aveva un bicchiere colorato sul tavolino da cui di tanto in tanto beveva e ovviamente ci ha scherzato su "Se volete sapere cosa c'è nel bicchiere ovviamente si tratta di grappa.. scherzo, è acqua" hahahahah Poi rideva quando dimenticava i testi (capita poche volte, ma capita) o a volte per motivi ignoti :p Tra i brani proposti, oltre al momento dance con Io e te come fosse ieri, Una notte ancora e AMAMI, La cosa più importante, Lascerò e Quante parole che non dici, quest'ultima presentata più o meno così "E' una frase importante soprattutto al Sud visto che quando noi parliamo a volte facciamo un po' fatica ad essere ascoltati". Verso la fine voleva chiudere con Pace ma qualcuno dal pubblico le ha accennato un pezzo di Malamorenò quindi ha cantato brevemente il ritornello e poi ha spiegato "Ci pensavo proprio l'altro giorno: questa canzone dice una grande verità perché l'unica cosa che non ci potranno mai davvero togliere è l'amore", alla fine vuole cantarla tutta, da il via ai musicisti che però partono con un altro brano e lei fa "Ah ma non avevamo detto di fare Malamorenò??!" hahahahahahahah è anche grazie all'improvvisazione che si capisce che Arisa è un'artista completa! E comunque alla fine Pace l'ha fatta lo stesso (per fortuna) presentata tipo così "Questa è sempre l'ultima perché io a fine giornata ricevo sempre un bacino e quando non lo ricevo sto male" :')
A fine concerto scende dal palco ma torna dopo 2 minuti "Ci ho messo poco stasera perché ho fretta e me ne devo andare" hahaha Risale sul palco per fare L'esercito del selfie e anche stavolta chiama sul palco una persona per fare la parte di Lorenzo Fragola. "Tu vuoi fare il Fragola, giusto?" chiede ad un tipo a pochi metri da me che era il fidanzato di una sua fan storica, infatti Arisa gli dice "Tu sei un ragazzo fortunato" e poi riferendosi a lei "tienitela stretta... ma non troppo!"
Da non dimenticare lo stacchetto sulle note di Sincerità quando ha presentato anche i musicisti per poi continuare con Te lo volevo dire ("torno a maggio" "o a dicembre"?) e Sai che c'è, come se raccontasse un'unica storia che si è evoluta di canzone in canzone :)
Un appunto = quando siamo arrivati, a pochi minuti dall'inizio ovviamente, avevo due possibilità: o andarmi a sedere comodamente anche se di lato o stare in piedi per due ore stando appoggiata con una mano alla transenna, perché ovviamente era tutta già occupata. Alla fine ho deciso di stare davanti, perché è più bello, no?! Ecco, peccato che quando Arisa stava per salire sul palco.. si è fermata con tutte le persone sedute :))) Come al solito ho fatto una scelta del cazzo! Ma non mancheranno altre occasioni.. :)
sabato 30 settembre 2017
venerdì 15 settembre 2017
Nina Zilli 15.9.17 Napoli
Come al solito io e mio padre stavamo facendo tardi: Nina Zilli è arrivata circa 5 minuti dopo il nostro arrivo ma è sempre e solo una questione di fortuna. C'erano le sedie ma la gente era tutta in piedi ammassata davanti quindi quando Nina è arrivata l'ho vista attraverso gli schermi dei telefoni delle persone. Niente di grave, visto che cmq ha fatto solo un saluto veloce, ma ci teneva a dire qualcosa, come ha annunciato chi gestiva l'incontro: "Sarà solo un firmacopie quindi non ci saranno brani dal vivo nè giornalisti ma l'artista dirà comunque due parole prima di incontrarvi".
Quando Nina è arrivata infatti ha salutato tutti e ha spiegato il particolare che avrebbe reso l'incontro un po' più speciale: nel booklet dell'album ci sono i disegni che ha fatto mentre ha scritto i testi delle canzoni sul suo quadernino e lo ha portato così che noi potessimo dargli una veloce occhiata e soprattutto..firmarlo! Così lei avrebbe fatto l'autografo ai fan e i fan avrebbero fatto l'autografo a lei! Una cosa molto carina che purtroppo non le è venuta in mente subito e quindi non ha proposto dalla prima tappa instore!
Mio padre era andato a parcheggiare e a comprare il disco quindi quando torna ci avviciniamo subito a Nina, anche troppo in fretta: tutti, gentilissimi, ci fanno passare lasciandoci il posto e quindi quando le siamo arrivati davanti avevamo ancora il CD chiuso e la fotocamera nella custodia.
Appena ci vede fa un "Ohh" come a dire "Eccovi!!" e poi aggiunge "Ciao Gaia!", io mi avvicino e tra un "Come va?" (suo) e un "Bene" (mio) ci diamo i due baci standard. Nina saluta anche mio padre con "Ciao Papi" (hahah) e lui le stringe la mano e dice "Stiamo cercando di aprire il disco", lei risponde "Eh sì, aprire i dischi è difficilissimo". Mentre lui e il signore che era lì vicino continuano a provare, io e Nina proseguiamo (eravamo rimaste al "come va?") e lei aggiunge "Ti vedo molto bene, benissimo, hai fatto i capelli rossi?! Hai cambiato?" io rispondo "Sì, cambio sempre" e lei continua "Prima eri bionda/castana/insomma, più chiara?" e io "Sì, sì! Ricordi benissimo!". Nel frattempo ci arriva il disco, Nina lo prende e comincia a scrivere il solito "Stay Soul", ma stavolta disegna anche il simbolo della pace :) "Ti piace l'album?" mi chiede, io rispondo "Si, si, un sacco" e mio padre aggiunge "Bellissimo perché ricorda il tuo primo CD con Penelope". Lei risponde "Eh hai ragione, di Penelope ce n'è tanta qui" ma, colpo di scena, mio padre non aveva mai ascoltato Modern Art (se non fosse per quei pochi minuti in cui era stato lì, nella sala della Feltrinelli). Il fatto che abbia ingarrato è esilarante ed è stata una gran fortuna. Poi mio padre prende la fotocamera e mi dice di accenderla o qualcosa del genere ma io indico Fabiana, la fotografa. Sinceramente non avevo capito se le stesse facendo lei o meno comunque lui mi fa "Te la fai fare da lei?" e quindi provo a dire di sì. Lei, disponibilissima, prende la mia fotocamera e scatta (ci mette un po' ma è la mia fotocamera che fa un po' cagare). "Grazie" conclude Nina; "Grazie a te" concludo io. E me ne stavo andando così, senza neanche guardare il quaderno ma mio padre lo indica e mi passa la penna. Nina mi suggerisce di non seguire l'ordine, che posso mettere la mia firma anche non allineata alle altre. La mia mania di precisione non mi ha permesso di sgarrare molto ma ho scritto il mio nome grande e leggermente in obliquo (e ho aggiunto un cuore). "Ohh, brava!" mi fa lei e con altri sorrisi e "ciao" vari, ci allontaniamo. Recuperiamo la fotocamera, ringraziamo Fabiana (che dice "Ne ho fatte un po' di foto!"), dopo un po' ci richiama perché per sbaglio ci stavamo portando via la penna. Ce l'aveva in mano mio padre quindi cosa avevo fatto? L'avevo data a lui? Non me ne sono resa conto, sono cleptomane, forse? HAHAHAHAH
Dopo l'incontro io e mio padre andiamo al bar di fronte La Feltrinelli che però ha cambiato gestione e quindi nome e quindi non fa più la mela in camicia! Che palle quando sono costretta a interrompere certe tradizioni :( A parte questo, direi che è andato tutto benissimo hahahahahah :D
Quando Nina è arrivata infatti ha salutato tutti e ha spiegato il particolare che avrebbe reso l'incontro un po' più speciale: nel booklet dell'album ci sono i disegni che ha fatto mentre ha scritto i testi delle canzoni sul suo quadernino e lo ha portato così che noi potessimo dargli una veloce occhiata e soprattutto..firmarlo! Così lei avrebbe fatto l'autografo ai fan e i fan avrebbero fatto l'autografo a lei! Una cosa molto carina che purtroppo non le è venuta in mente subito e quindi non ha proposto dalla prima tappa instore!
Mio padre era andato a parcheggiare e a comprare il disco quindi quando torna ci avviciniamo subito a Nina, anche troppo in fretta: tutti, gentilissimi, ci fanno passare lasciandoci il posto e quindi quando le siamo arrivati davanti avevamo ancora il CD chiuso e la fotocamera nella custodia.
Appena ci vede fa un "Ohh" come a dire "Eccovi!!" e poi aggiunge "Ciao Gaia!", io mi avvicino e tra un "Come va?" (suo) e un "Bene" (mio) ci diamo i due baci standard. Nina saluta anche mio padre con "Ciao Papi" (hahah) e lui le stringe la mano e dice "Stiamo cercando di aprire il disco", lei risponde "Eh sì, aprire i dischi è difficilissimo". Mentre lui e il signore che era lì vicino continuano a provare, io e Nina proseguiamo (eravamo rimaste al "come va?") e lei aggiunge "Ti vedo molto bene, benissimo, hai fatto i capelli rossi?! Hai cambiato?" io rispondo "Sì, cambio sempre" e lei continua "Prima eri bionda/castana/insomma, più chiara?" e io "Sì, sì! Ricordi benissimo!". Nel frattempo ci arriva il disco, Nina lo prende e comincia a scrivere il solito "Stay Soul", ma stavolta disegna anche il simbolo della pace :) "Ti piace l'album?" mi chiede, io rispondo "Si, si, un sacco" e mio padre aggiunge "Bellissimo perché ricorda il tuo primo CD con Penelope". Lei risponde "Eh hai ragione, di Penelope ce n'è tanta qui" ma, colpo di scena, mio padre non aveva mai ascoltato Modern Art (se non fosse per quei pochi minuti in cui era stato lì, nella sala della Feltrinelli). Il fatto che abbia ingarrato è esilarante ed è stata una gran fortuna. Poi mio padre prende la fotocamera e mi dice di accenderla o qualcosa del genere ma io indico Fabiana, la fotografa. Sinceramente non avevo capito se le stesse facendo lei o meno comunque lui mi fa "Te la fai fare da lei?" e quindi provo a dire di sì. Lei, disponibilissima, prende la mia fotocamera e scatta (ci mette un po' ma è la mia fotocamera che fa un po' cagare). "Grazie" conclude Nina; "Grazie a te" concludo io. E me ne stavo andando così, senza neanche guardare il quaderno ma mio padre lo indica e mi passa la penna. Nina mi suggerisce di non seguire l'ordine, che posso mettere la mia firma anche non allineata alle altre. La mia mania di precisione non mi ha permesso di sgarrare molto ma ho scritto il mio nome grande e leggermente in obliquo (e ho aggiunto un cuore). "Ohh, brava!" mi fa lei e con altri sorrisi e "ciao" vari, ci allontaniamo. Recuperiamo la fotocamera, ringraziamo Fabiana (che dice "Ne ho fatte un po' di foto!"), dopo un po' ci richiama perché per sbaglio ci stavamo portando via la penna. Ce l'aveva in mano mio padre quindi cosa avevo fatto? L'avevo data a lui? Non me ne sono resa conto, sono cleptomane, forse? HAHAHAHAH
Dopo l'incontro io e mio padre andiamo al bar di fronte La Feltrinelli che però ha cambiato gestione e quindi nome e quindi non fa più la mela in camicia! Che palle quando sono costretta a interrompere certe tradizioni :( A parte questo, direi che è andato tutto benissimo hahahahahah :D
domenica 10 settembre 2017
Coez 9.9.17 Salerno
Un concerto così vicino casa mia non credo di averlo mai visto: al FantaExpo ci sono già stata ma, da quello che ricordo, non avevano mai invitato nessun artista che mi interessasse davvero. Quest'anno sì! Coez mi piace un sacco e mi fa un po' strano visto che quella volta, quando è venuto a fare il firmacopie a Salerno, non sapevo neanche chi fosse e ci andai per sfizio. Il disco che stava promuovendo lo comprai (un po' sulla fiducia), lo ascoltai e lo imparai per poi cantarlo al BITS Festival quando lo vidi dal vivo in concerto per la prima volta. In quell'occasione cantò Ciao, brano che si trova nel nuovo album Faccio Un Casino, e sono molto contenta di aver avuto la fortuna di sentirlo in anteprima visto che ieri sera io e Kiko abbiamo fatto tardi e Ciao è proprio uno dei pezzi che abbiamo ascoltato dalla macchina mentre cercavamo parcheggio. Devo dire però che dalla macchina si sentiva abbastanza bene e i primi 3-4 pezzi ce li siamo goduti da lì. Ovviamente i concerti iniziano in orario solo le rare volte in cui io sono in ritardo. Quindi anche il posto che abbiamo trovato non era proprio il massimo: c'era una specie di impalcatura - che poi ho scoperto essere una riproduzione di Gundam a grandezza naturale - che copriva un po' la visione e Coez lo vedevo solo quando si avvicinava al pubblico. Per fortuna, però, lui ama molto i suoi fan ed è stato quasi sempre vicino a loro - provando anche a scendere dal palco per cantare nella folla, transenne permettendo. Ama così tanto i suoi sostenitori che ha creato una specie di gara, o meglio, non ho capito assolutamente nulla di quello che ha detto ma io l'ho interpretata così: alla fine del tour vince la città che ha fatto più casino?! Vince la location in cui c'era più gente?! Probabilmente niente di tutto ciò e mi chiedo perché quando a un concerto il sound sembra essere perfetto durante le canzoni, quando invece l'artista parla non si capisce nulla (o almeno IO non capisco nulla) hahahah (Da quando siamo arrivati noi) Coez ha eseguito - dal nuovo album - sicuramente Faccio un casino (ovvio), E yo mamma (questa quando eravamo ancora in macchina forse), La musica non c'è (ovvio), Le luci della città (ovvio), Delusa da me, Occhiali scuri dal nuovo album e poi tra le "meno nuove" ricordo Ali Sporche (e pure qui direi: ovvio hahah). Dopo la foto di rito con il pubblico e qualche altra canzone, il concerto è finito lasciando la piazza del parco dell'Irno totalmente vuota e mi è sembrato strano vederla così dopo l'infinità di gente che avevo visto al mio arrivo.
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