venerdì 21 aprile 2017

Guido Maria Grillo 19.4.17 Eboli

Non avevo un'idea precisa su chi fosse Guido Maria Grillo. Il suo concerto ad Eboli mi era stato segnalato poco tempo prima della data dell'evento e l'avevo accennato a mio padre senza impegno. Lui ha detto di sì. Ho ascoltato qualche pezzo su Spotify e sembrava bella roba. Conoscendo lo staff che lo segue, non poteva essere altrimenti. Quindi sono andata. Un po' a caso. Non per vantarmi, ma sono piuttosto fiera di quello che faccio, andare ai concerti senza sapere manco una canzone dell'artista in questione. E' così che dovrebbe essere. Locali come il Buatt, che invitano gente semi sconosciuta, fanno un gran lavoro, ma poi sta a noi riempirli. Guido Maria Grillo ha infatti ringraziato più volte sia i proprietari del locale che i presenti che erano lì nonostante ci fosse la partita della Juve. Ha presentato alcuni brani: i pezzi dei suoi album e anche qualcosa di inedito, anche se per me era praticamente tutto inedito. Per il resto non ha parlato molto e quando lo faceva non guardava in faccia le persone, cioè, nel frattempo aggiustava le corde della chitarra o qualcosa del genere, io non ne ho idea, ma combinava qualcosa ahahahah
Accompagnato da Max Magaldi alla batteria, Guido ha suonato la chitarra elettrica e molto spazio è stato dato proprio alla musica strumentale con schitarrate varie.
Alla fine del concerto mio padre gli si avvicina velocemente e chiede "Scusa, una foto con Gaia?!", lui subito acconsente e ci mettiamo in posa dopo un timido "Ciao". Mio padre dice qualcosa tipo "Gliel'hai detto del video?!" e io per un attimo sono andata in panico e ho pensato "MA DI COSA STIAMO PARLANDO?". Poi ho capito e ho detto a Guido "Ah sì, io..ti ho conosciuto grazie al video con Levante..di Salsedine". Parlavo un po' a scatti perché eravamo comunque in posa per la foto e mio padre chissà quando avrebbe scattato. Lui risponde "Ti è piaciuto?" e io "Sì, molto", tutto ciò mentre eravamo sempre e comunque in posa ma è stato l'ultimo scambio di battute prima del flash che mi ha fatto ovviamente uscire ad occhi chiusi. "Hai fatto delle note un po' celtiche?" gli ha chiesto mio padre. "No, se le ho fatte non l'ho fatto apposta" risponde lui hahahah Poi ci ringraziamo e salutiamo a vicenda ma il nostro incontro dura ancora un po' perché viene a salutarmi Annarita che si congratula con mio padre per il fatto che mi accompagna sempre ovunque "A volte mi porta a vedere artisti non proprio conosciutissimi". "Meglio!" risponde Grillo. "Anche se spesso la accompagno anche da Noemi" aggiunge mio padre, e qui partono degli "Ehhh" e ognuno di noi lo intendeva in modo diverso ma va bene così hahahahahah Dopo altri "Grazie" ed altri "Ciao" la serata, di cui ho fatto forse un riassunto un po' troppo breve rispetto al solito, finisce ufficialmente e torniamo a casa soddisfatti perché questi artisti "sconosciuti" hanno un loro perché :P

lunedì 10 aprile 2017

Levante/Giorgia 9.4.17 Napoli/Eboli

Ieri ho fatto un tour. Un tour di cose belle ma comunque un tour. Se solo le cose smettessero di accavallarsi..! Potevo fare una cosa ieri, una oggi e una domani; altre cose durante il prossimo mese vuoto. Invece era tutto improrogabilmente programmato per ieri.
Salerno - Baronissi - Salerno - Napoli - Salerno - Eboli - Salerno
La mia mattinata, che per fortuna è iniziata più tardi del previsto, è stata totalmente inutile (ma almeno c'era del cibo). Dovevo fare una gara di equitazione ma il mio turno non arrivava e si stava facendo tardi quindi me ne sono andata perché avevo impegni più importanti. La proprietaria del maneggio mi ha detto "Mi dispiace, vabbè, hai scelto la musica". L'ho trovata una frase molto poetica anche perché riassumeva perfettamente la giornata. E la mia vita.

Sono andata a casa, mi sono cambiata e, con mio padre, sono partita alla volta di Napoli. Alla volta di Levante.
Un evento con una cantante che si chiama Levante. Ridondante.
Quando arriviamo a destinazione notiamo un po' di fila. Tutti lì per lei? Ah, no, c'è la Trattoria Vanvitelli. Ah, no no, ecco la Mondadori. Erano due posti (sia la trattoria che la Mondadori) con un'entrata minuscola su delle scale.
Io e mio padre non siamo arrivati tardi e, anzi, abbiamo dovuto aspettare perché ci avevano spiegato che l'artista stava prendendo il caffè. Avevano anche specificato che non sarebbe stato possibile fare foto personali perché ci sarebbe stato il fotografo ufficiale. Chiaramente è andato TUTTO in un altro modo: entriamo per comprare il CD e un signore ci fa passare. Raggiungiamo Levante, che stava facendo un'intervista, cercando di essere silenziosi ma i nostri passi lenti sembravano pesare 300 chili su quel pavimento di legno. Quando finisce, si scusa con la giornalista perché "sono sempre molto seria quando parlo, mi faccio prendere dal discorso". A questo punto mio padre chiede "Ok, tocca a noi?!", quindi Levante ci vede, mi guarda ed esclama "Ciao cuore!!!!" e poi "Prendo un attimo il caffè che non si può dire di no al caffè". Dopo il "certo certo" di mio padre passa veramente poco tempo e arriva il momento dell'incontro. C'è un attimo in cui tutti domandano tipo "A chi tocca?" e lui ovviamente quasi grida "A lei" indicandomi; ma c'erano prima le signore quindi aggiunge "No, no vabbè è uguale". Levante esclama "Ogni volta che sono a Napoli lei c'è!", mio padre afferma "E anche a Salerno" e lei ribatte "E' vero!!". Viene subito da noi dicendomi qualcosa tipo "Sei carinissima" :') Ci baciamo/abbracciamo e in un attimo, non so neanche bene come, si ritrova con in mano libro e cd da firmare.
"Hai anche il libro!" mi ha detto
"Siii, l'ho amato" ho risposto io
"Il cd l'hai ascoltato?"
"Si, su Spotify"
"Ma non c'è Alfonso!!?" aggiunge senior
"La vuole su tutti i dischi"
"Effettivamente potrei metterla in ogni cd" scherza Levante
Poi si siede e chiede alla manager/assistente/boh Stefania "Va bene con l'oro (*il pennarello*) sul libro?" e quindi aspetta che gliene venga dato uno più adatto. Nel frattempo, sempre rivolta verso di lei e con un'aria sempre piacevolmente colpita, continua "Lei mi segue ovunque dai tempi di Gazzè". Annuisco convinta.
Riceve il pennarello migliore e mi dice "Mi ricordi il tuo nome..?!", io rispondo e in seguito Claudia ci tiene a sottolineare che in realtà se lo ricordava ma voleva evitare di fare figuracce.
"Sei più bella da vicino" confessa mio padre
"Ah sì?! Io preferisco invece quando mi guardano da lontano..perché mi vergogno" è la sua risposta :')
Comincia a firmare, tra una cosa e l'altra mio padre le domanda pure se è siciliana ("Sì, sono catanese"). Mentre continuava a scrivere ("Alla dolcissima Gaia" aww), io inizio a prendere la fotocamera e mio padre chiede "Come si fa con la foto?". La rossa Stefania ci rassicura "La faccio io" e prende la mia macchinetta dicendo qualcosa come "Ah, qui siamo professionali". Le confermo che sì, doveva semplicemente schiacciare il pulsante. Ero "impegnata" in questa difficile spiegazione quindi non ho visto Claudia ma l'ho sentita sussurrare "Aspettiamo che si asciughi" (l'autografo) e credo che abbia soffiato sopra al disco per far sì che non si sbavasse nulla. Sono contenta che si sia preoccupata anche se è servito a poco. Quindi decidiamo "Una foto col papà e una senza". Io e Claudia ci mettiamo in posa - vicinissime - e ci viene scattata la foto. "Aspettate, aspetti papà" e ce ne viene scattata un'altra. Poi è il turno di quella con mio padre. Dopo arriva il momento dei ringraziamenti e dei saluti e Levante termina con qualcosa tipo "Ci vediamo presto" quindi io aggiungo "Ma in tour non vieni qui!!?". Mi spiega che le date uscite finora sono le prime importanti ma poi in estate verrà da queste parti:
"Ho già controllato!"
"A volte siamo venuti a dei concerti io in cui c'eravamo solo noi due" scherza mio padre,
io invece serissima "Ok ci saremo, dovunque sia" hahahahahahah
E così, dopo gli ultimi saluti e strette di mano e baci eccetera ci allontaniamo. Quando arriviamo alla macchina controllo le foto. Quelle con me sono uscite un po' sfocate e io sembro una cinese; quella in cui c'è anche mio padre è perfetta. Questa situazione è assurda ma in un certo senso giusta perché non credo che una mia foto con Levante sia mai venuta a fuoco (il fatto che esco quasi sempre con gli occhi (semi)chiusi non sto neanche a dirlo).
Ci avviamo verso casa e a un certo punto faccio "Oh no, ci siamo dimenticati di mettere il cd di Levante!" perché in quella macchina lo stereo è nel bagagliaio (?). Ci fermiamo apposta. Apro la confezione e l'autografo si era un po' sciolto ma, anche stavolta, va benissimo così. Con l'occasione prendiamo un gelato. Il primo gelato della stagione! Cosa volere di più?! :') "Nel caos di stanze stupefacenti" piace pure a mio padre.. Ho lasciato disco e libro a casa sua e, fino a quando non li riavrò nelle mie mani, non riuscirò a stare tranquilla al 100%; ma avevo già parecchie cose in borsa e la giornata non era ancora finita.

Sono rimasta a casa di mio padre per una mezz'oretta, fino a quando Davide non mi è venuto a prendere. Abbiamo raggiunto Salvatore e ci siamo diretti ad Eboli per il concerto di Giorgia. A quanto pare noi eravamo gli unici 3 a non dover stare a casa per celebrare..la domenica delle palme, festività a cui sembra diano tutti un'importanza fondamentale, manco fosse Natale. Al PalaSele c'era molta gente eh, ma doveva essercene di più. L'importante però era la Todrani e lei aveva deciso di festeggiare con noi ("Giorgia Palmas"). Anzi, più con noi che con la sua famiglia. Ha infatti salutato i suoi parenti dal palco perché ha spiegato che prima era impegnata con un evento di beneficenza di White Mathilda e dopo sarebbe dovuta tornare subito a casa perché aveva il figlio con la febbre. La sua famiglia era lì perché, come è noto, la cantante ha origini locali (Capaccio se non mi sbaglio) e infatti ha raccontato che suo nonno Mario afferma che il tramonto più bello è quello che si vede dal Golfo di Salerno. Io adoro questi siparietti, come anche quando ha chiesto a un tipo della sicurezza sotto il palco se fosse single, perché quando fa questa domanda - prima di E' l'amore che conta - riscuote sempre tanto successo chissà perché HAHAHA. Gli outfit non so se mi sono piaciuti, cioè nel complesso facevano un bell'effetto ed erano colorati però boh, non so, mi davano l'idea di essere abiti da ragazza ponpon. C'erano anche schermi particolari, luci super cool e ballerini ma la voce di Giorgia era la protagonista perché è mostruosa (in senso buono)!!
Finalmente mi sono rifatta: vado dicendo DA ANNI che tanto tempo fa vinsi, grazie a un concorso, un suo concerto ma non andai per non ricordo quale problema, poi l'ho vista a Giffoni - sotto la pioggia - e poi all'instore - e quindi non ha cantato -. Posso ufficialmente annunciare di aver avuto la mia rivincita. E che rivincita.
Visto che, in un modo o nell'altro, parlo sempre di cibo: la serata è finita con una bella pizza.

sabato 8 aprile 2017

Clementino/Ermal Meta 4/5.4.17 Salerno

Ci tengo molto a sottolineare sempre questa cosa: gli instore sono stupidi. Quasi tutti. Ermal Meta, per esempio, alle Cotoniere ha effettivamente PRESENTATO il suo ultimo album Vietato Morire perché ha cantato. E non ha cantato solo la title-track e, magari, Odio le favole. Il minilive di Meta prima del firmacopie mi è sembrato quasi un concerto vero. Ha cantato tanto, accompagnandosi con la chitarra, e si è divertito molto e ha fatto divertire anche noi. Epico il momento in cui si definisce un pirla dopo aver fatto cadere il plettro nella chitarra. Oppure spiega che le parole del brano New York non le ricorda mai e chiede ai fan di aiutarlo (la fine del pezzo dedicata al cane che non la smetteva di abbaiare "A New York non c'è neanche il cane" hahahahah). E i fan non l'hanno aiutato solo in questa occasione, hanno cantato con lui e fatto i cori e, soprattutto, non lo hanno UCCISO quando Ermal ha fatto la pazzia di scendere dal palco e cantare Piccola Anima tra la folla. E' stato davvero un bel momento! Poi inizia il firmacopie ma dopo un po' c'è un interruzione perché l'artista spiega "Ragazze, se siete truccate non mi baciate perché sono allergico al nichel e non vorrei mi cadessero le guance. Se mi vedete schivo è per questo, non perché sono stronzo". La fila scorreva veloce e lui era carino con tutti ma io il disco non ce l'avevo e le foto uscivano una merda quindi non sono rimasta fino alla fine, soprattutto visto che a un certo punto si è messo un tizio davanti a me. Sono comunque contenta di aver assistito perché è stato uno dei pochi instore ad avere davvero un senso e nonostante non abbia incontrato Ermal Meta, ho avuto comunque tante cose da dire.
Ne approfitto per raccontare anche il mio incontro con Clementino, a questo punto. In questo caso è stato il contrario: firmacopie standard senza nessuna introduzione ma avevo la possibilità di incontrarlo e quindi perché rifiutare!? :P Sono stata accanto a lui per qualcosa come 3 secondi ma questi 3 secondi mi sono piaciuti così tanto che ne valeva la pena. Mi avvicino e lui subito si alza e chiede "Chi ce la fa la foto?". Io indico mia madre e ci mettiamo in posa. Lei ci mette un po' a scattare ma alla fine ce la fa. Quando lo guardo negli occhi(ali) per ringraziarlo ho notato prima di tutto il fatto che è altissimo. Forse il cappellino che aveva gli dava qualche centimetro in più ma la differenza non poteva essere molta. Poi è proprio grande. Mi ha dato un senso di sicurezza, anche per il suo "Grazie" con quella cadenza napoletana che mi è tanto familiare. Questo evento alla Feltrinelli mi ha fatto rendere conto ancora una volta del fatto che i rapper non sono brutti ceffi hahahahah Vabbè che in realtà che Clementino fosse simpatico lo avevo già scoperto grazie a Red Ronnie e grazie al DopoFestival..ma sono contenta di averne avuto una conferma :)