mercoledì 20 dicembre 2023

Tropico 17.12.23 Milano

Andare a un concerto di un artista a Roma e poi rivederlo pochi giorni a Milano è una roba che ho fatto veramente per poche persone. Tropico però se lo è meritato tutto. Esattamente come si è meritato il suo ennesimo sold out: ha registrato il tutto esaurito alla cassa la sera stessa, ma comunque quella di Milano era l'unica data per cui non lo aveva annunciato con anticipo. Il resto tutto full. Comunque, sarà anche stato grazie alla location più grande o al fatto che ci fossero tanti suoi amici tra il pubblico (e sul palco), ma l'ho visto meno accaldato (non si è nemmeno mai tolto la giacca durante la serata) e un pochino più sciolto rispetto all'altra volta. Ha raccontato più cose tra una canzone e l'altra, ma a grandi linee il live è stato ovviamente più o meno uguale a quello che avevo visto un paio di giorni prima ed è stato pure gradito allo stesso modo. 
Come dicevo, tra la folla c'erano alcuni suoi amici e colleghi: lui ha ringraziato e menzionato Davide Simonetta, ma dalle storie ho visto che c'era anche Angelina Mango (e io non l'ho beccata, uff!!!) e poi anche Gabriella Martinelli, con cui io ed Erica abbiamo passato il pomeriggio, salutandoci infatti con un "A dopo" e Miele, scoperta sempre grazie alle storie. 
Sul palco sono saliti invece Stash (con cui è stata eseguita Nuda Sexy Noia), mio marito Mahmood (con cui è stata eseguita la loro Televisione) e Sara e Rosario (che hanno suonato durante È importante avere una visione. Non solo erano persone che conosceva grazie al lavoro, erano proprio amici suoi: tutti. Tropico ha infatti specificato che conosce Stash e Mahmood da ben prima che iniziassero a esplodere sulle scene, ma che gli vuole bene sempre allo stesso modo. Tra sorrisi e abbracci, anche loro hanno espresso con parole super carine tutta la stima che provano loro nei suoi confronti.
Durante il live ha presentato la massima di Gigi Scialdone (dal pubblico hanno acclamato il suo nome prima che Tropico spiegasse tutta la trafila ed è stato molto apprezzato dallo stesso artista, si vede che qualcuno li ha forse seguiti in giro per l'Italia come ho fatto io) che ci ha fatto ovviamente volare (ha improvvisato, almeno così ha detto, la frase "Sei come l'hard disk del mio laptop, hai sempre uno spazio da riempire"). Poi ha presentato la sua band e ha specificato che di questi tempi è raro fare un concerto con 10 persone sul palco, senza sequenze, senza niente di registrato e compagnia bella e quindi ha ringraziato ancora una volta tutte le persone che sono andate a vedere lo spettacolo. Ha ringraziato i Pink Floyd (scoperti - assurdo - da grande, dopo averli snobbati per un po') per l'ispirazione, ha spiegato che muore dietro le canzoni e prima di trovare quella giusta ne butta via una cinquantina e ci ha regalato un'altra volta una serata incredibile e io sono proprio contenta di aver fatto questa pazzia per lui. Perché se lo merita. 

Nessun commento:

Posta un commento