[Ma alla fine Salvatore, da cui era partito tutto, non è venuto]
Comunque quindi ho agito nell'ingenuità più totale non credendoci nemmeno un po' anche perché poi alla fine mi ero un po' impuntata ma a me Calcutta neanche piace. L'ho scoperto il 14 dicembre:
E l'indie ha rotto il cazzo, ripetiamolo. Ogni volta che esce un suo nuovo singolo o qualunque cosa di qualunque altro artista "indie" mi piace condividere lo screen con il messaggio di Cosmic che recita "Oh ma sti indie un po' di tregua mai?!" e invece ecco che mi stavo organizzando per un concerto che avrei anche pagato. Perché è stata una cosa organizzata talmente all'ultimo (il giorno prima) che tutti gli uffici stampa mi hanno beatamente ignorato e quindi bye bye accredito. Perciò sono andata al concerto di un artista che alla fine neanche mi piace e l'ho pure pagato al contrario di tutti gli altri concerti a cui vado? Esattamente.
Però quanto è bello adesso scrivere tutte queste stronzate senza la pressione di digitare parole serie e corrette?! E poi tutto quello che era successo - niente accredito e organizzazione a casaccio e last minute - mi ha permesso di vivere questo concerto davvero serenamente. Mentre stavo lì a cantare con una birra in mano in mezzo a tutti quegli indie hipster alternativi io per un attimo mi sono sentita quasi una persona normale. Perché non me ne fregava niente. Non dovevo segnarmi la scaletta, non ero costretta a stare per forza attentissima a qualunque cosa, non mi importava di non essere in prima fila (beh perché siamo riuscite ad arrivare solo alle 22 dopo l'incubo del traffico e del parcheggio quindi cosa mai potevo pretendere) e comunque da lì si vedeva bene e si respirava (sopra la musica a palla quanto è bello respirare?!) e ho cantato (sì lo so l'ho già detto ma in genere non canto quindi è un evento) e ho fatto delle stories orribili con la mano tremante ed ero vestita un po' di merda e non conoscevo neanche tutte le canzoni. Infatti ad un certo punto Calcutta ha presentato il brano Hubner ma poi è partita Sorriso (Milano Dateo) e quindi Anny ha chiesto ad una coppia che canzone fosse (perché infatti non si trovava cioè avevamo ragione noi) infatti poi Calcutta ha detto "No scusate, pensavo fosse Hubner e invece no, la prossima è Hubner per davvero" però poi invece quella dopo era Arbre Magique e quindi poi ha detto "No scusate, la prossima DAVVERO è Hubner" e alla terza volta finalmente ce l'ha fatta a fare sul serio questa Hubner. Infatti poi più in là quando stava presentando un altro pezzo ha detto tipo "La prossima è... Hubner. Vi immaginate di nuovo?" HAHAHAHAHAH un altro highlight della serata è stato quando i fan hanno chiesto il bis e quindi Calcutta è partito con una versione inedita di Paracetamolo con delle strofe che sembravano in spagnolo ma io ho detto "Oddio che lingua è? Latino?", non so come mi sia venuto in mente ma in realtà a parte il fatto che sono scema, il fatto sorprendente è che lui stesso ha ammesso di non aver mai fatto un bis in vita sua e che quella era la sua prima volta. Per il resto è stato molto carino e molto simpy in quel suo modo davvero alternativo che "Lo sai che la tachipirina 500 se ne prendi 2 diventa 1000" può accompagnare solo. Tipo ad un certo punto, verso l'inizio del concerto, ha detto "Ma a voi piace questa cosa che ad un tratto faccio cantare a voi le canzoni oppure evito?" ovviamente i fan hanno iniziato a cantare da subito ma "No perché io ho le cuffie quindi non vi sento se cantate quindi fatemi sapere se vi va" però che dolce dai hahahahahah E poi la maglietta dei Flinstones e quell'aria da barbone gli stavano proprio bene.
Calcutta che ci mostra quanto l'indie ha rotto il cazzo |
E quindi il 28 giugno 2019 L'amore si odia tra i banchi di scuola si è ufficialmente finalmente trasformata in Oroscopo all'Ex Base di Bagnoli. Belle trasformazioni, belle serate e l'indie ha rotto il cazzo sempre e comunque ma a volte ci si sente bene a fare le cose anche un po' a casaccio, esattamente un po' come le immagini che apparivano sui maxischermi alle spalle di Calcutta, dei musicisti e delle "amiche del coro" che erano in 4 e avevano le magliette con una lettera ciascuna a comporre viste insieme la parola CORO.