Andare al concerto di Levante all'Augusteo di Napoli è stato così difficile che non riesco neanche a spiegarne il motivo ma potrei riassumere con una semplice parola: sfortuna. Per fortuna invece poi ce l'abbiamo fatta. Quando la vocina fuori campo annunciava l'inizio dello spettacolo, io e mio padre eravamo nell'ascensore che ci portava al secondo piano del Teatro (giusto in tempo!). Non credo di essere mai stata in galleria ma si vedeva davvero bene; anzi, come tutte le (poche) volte in cui mi trovo più distante dal palco ho notato che la lontananza mi aiuta ad osservare meglio tutti i musicisti e la scenografia. Entrambi questi elementi sono stati fondamentali. Quando il live è iniziato una specie di telo divideva le persone sul palco dalle persone del pubblico, forse inizialmente c'è stata una vaga idea di distacco ma su questa 'tenda' apparivano immagini ed effetti molto carini. Comunque era talmente trasparente che ad un certo punto semplicemente mi sono chiesta "Ah, non c'è più quindi?!". Levante, che fino a quel momento era stata seduta a suonare la chitarra (eseguendo Caos, Alfonso, Diamante ecc ecc), adesso poteva anche "girovagare" per il palco, come ha fatto, per esempio, durante Sentivo le ali, che è una delle mie canzoni preferite del nuovo album e quindi meritava una menzione. La nostra Claudia infatti ha specificato che lei non è abituata a vedere il pubblico seduto ma probabilmente anche viceversa.. e, a parte i vari "Grazie", questa è stata una delle poche cose che ha detto durante tutto lo show (eccetto un "vi amo anche io" super imbarazzato in risposta ad un urlato "ti amo" di qualche fan) perché ha lasciato che a parlare fosse la musica, o il vento - come canta ne Le parole che non dico mai. Questo pezzo è scritto da lei ma è stato "regalato" a Rita Bellanza quando era il momento degli inediti a XFactor (il talent di SkyUno in cui è stata giudice E AGLI HOME VISIT SI è FATTA AIUTARE DA NOEMI, quanto amore!). Abbiamo quindi sentito la versione dell'autrice che mi ha fatto uno strano effetto perché ero andata parecchio in fissa con questo brano per un paio di mesi e sentirlo in una versione nuova mi ha momentaneamente confuso hahahahah Anche se comunque pure molti dei suoi pezzi vecchi erano stravolti perché avevano nuovi arrangiamenti (CON I VIOLINI ANCHEEE) tipo Cuori d'Artificio: sembrava una canzone totalmente diversa ma non ho provato sensazioni strane a riguardo perché alla fine era sempre lei, la lei che ho conosciuto 5 anni fa e che ho visto esibirsi in pub di 2 metri x2. Il famoso teatro napoletano invece era SOLD-OUT. Mi giravo e non c'erano posti vuoti ed era emozionante. E' stato emozionante anche vedere molti dei posti pieni indicare la scritta SEMPRE ACCANTO durante un momento organizzato dai supporter. Che poi si sa, Napoli è una città calorosa e Levante ha assorbito completamente l'energia e ci ha abbracciati tutti metaforicamente. Il simbolo "fisico" di quest'abbraccio di gruppo è stato l'ospite durante Ciao per Sempre: Lev è scesa in platea, ha "preso" una ragazza e l'ha fatta salire sul palco con lei. Alla fine dell'esibizione ha spiegato che era un gesto dedicato A TUTTI ed è stato molto carino ma anche divertente perché ha raccontato che cerca sempre di scegliere le persone un po' più timorose, che si nascondono, e ha scoperto che non solo questa ragazza era già andata al concerto di Madrid ma non era neanche tanto timida Hahahahahah
La dimensione teatrale comunque è quindi più soft (proprio come piace a me) ma ci si può anche scatenare nei momenti giusti tipo quello di Non me ne frega niente o Gesù Cristo sono io. Levante saltellava di qua e di là e anche l'outfit glielo permetteva perché il vestito era lungo e largo ed era anche azzurro, quando io per tutta la durata dello spettacolo sono stata convinta fosse argentato (non mi drogo, erano le luci) (credo ne abbia uno di ogni colore tra l'altro). Anche la chioma super liscia era bellissima e aveva un fermacapelli di cui mi sono resa conto solo guardando poi le foto (certo, forse dovevo portarmi gli occhiali, ma c'è da dire che era dello stesso colore dei capelli e forse era giusto non si notasse troppo hahahahah).
E' tornata a sedersi, questa volta non sullo sgabello ma a terra - cioè su degli scalini che dividevano il palco a metà - per cantare Le margherite sono salve, un pezzo a cui tiene molto che, però, nell'ultimo periodo non aveva avuto la possibilità di eseguire e che, per l'occasione, ha rinominato Il grande assente.
Lo spettacolo finisce con Duri come me - solo voci, un momento molto carino insieme a tutti i musicisti (che sono stati poi ovviamente ringraziati), Pezzo di me e Abbi cura di te.
Mentre finivano di scorrere le scritte sul maxischermo alle spalle degli artisti, sono stati fatti alcuni inchini di gruppo che indicavano la fine di tutto. Ci ha congedato la musichetta in sottofondo che in teoria sarebbe la colonna sonora di un film con David Bowie ??? (informazione da verificare: me l'ha detta mio padre aggiungendo che non si ricorda il titolo del film ma era tipo un nome di donna ??? non riesco ad avere più dettagli neanche leggendo la sua pagina Wikipedia).
Dopo il concerto siamo stati un po' all'ingresso dell'Augusteo e abbiamo visto uscire la band e i The Jackal :)
mercoledì 14 marzo 2018
venerdì 2 marzo 2018
Noemi 1.3.18 Napoli
Comunque allora: cominciamo col dire che con quest'allerta meteo, almeno a Salerno, credo che si stia un po' esagerando visto che oggi già si moriva di caldo e sembrava primavera. I disagi che dicono esserci stati, però, erano abbastanza per farmi pensare a rallentamenti stradali e cose varie.. ma mio padre voleva partire comunque alle 17 e il firmacopie alla Feltrinelli della stazione di Napoli sarebbe iniziato alle 18. Noi in genere ci mettiamo giusto un'oretta e insomma, ormai mi sono abituata ad arrivare all'ultimo minuto ma preferirei sempre avere almeno quella mezz'oretta di tempo in più. Allo stesso tempo è sempre un po' inutile fare queste premesse perché alla fine come al solito è andato tutto bene: siamo arrivati tipo alle 6 meno 5 e anche Noemi è stata abbastanza puntuale. Salutiamo qualcuno, ci posizioniamo vicino al posto in cui lei si sarebbe messa a firmare i dischi, e dopo poco si presenta. C'è un tiepido urlo generale perché la maggior parte della gente era in fila fuori (anche a Febbraio funziona così, sì). Noemi arriva con dei calorosi CIAO e subito vede me e mio padre. Saluta prima lui che le era più vicino ("Oh infatti l'altra volta le ho chiesto E papà?!") e poi me. Io avevo posato momentaneamente la borsa a terra per far sì che le mie braccia fossero libere di andare verso di lei per il saluto. Ero comunque in uno spazio un po' ristretto tra mio padre e uno scaffale con dei libri. Mi chiama per nome e cognome, è un po' come se si stesse facendo perdonare le poche volte in cui qualche anno fa si è confusa. E' stata lei comunque ad avvicinarsi a noi però a questo punto il nostro firmacopie poteva iniziare e ci avviciniamo noi al tavolino predisposto lì. Prima mi abbasso leggermente per raccogliere la borsa e sento lo sguardo di Noemi su di me e un suo mini movimento verso il basso poi interrotto perché pensava di potermi aiutare a raccattare qualcosa. E' stato un incontro confuso, pieno di quei piccoli momenti imbarazzanti che caratterizzano le nostre vite e che combattiamo a suon di risate. Tipo mi fa subito "Mi dispiace che sia stata annullata la data a Caserta!" Intendeva Salerno. Io tipo "Eh infatti ma vabbé". Poi dico "Il disco me lo hai già firmato a Roma quindi ho portato altre cose!" e lei "Grazie!" Grazie? C'era comunque un ordine specifico in cui volevo prendere le cose dalla borsa (che avevo appoggiato tranquillamente sul tavolino come se fossi a casa mia) ed è andata esattamente come volevo io per puro caso. Non avevo molte cose eppure nel momento in cui volevo tirarle fuori sembravano essersi moltiplicate. Mi tremavano un po' le mani ma sono riuscita a cacciare il primo catalogo di Fiorella Rubino (dicendo "Questo..") e, nel momento esatto in cui Noemi ha chiesto dei pennarelli, anche velocemente una penna. Mentre lei firmava ho aggiunto "E anche questo..", tirando fuori il 45 giri autografato di "Non smettere mai di cercarmi" che mi era arrivato per posta poche ore prima. "E' quello con il cuore?" mi ha chiesto, riferendosi alle firme speciali che aveva messo su un paio di vinili. Ho risposto "No, ma puoi aggiungerci qualcosa adesso". Nel frattempo lo avevo tolto dalla scatola e avevo tolto il cellophane (o forse è stato mio padre) che era ancora lì perché in realtà mi dispiaceva scartarlo (quindi non lo avevo fatto del tutto ma lo avevo solo un po' aperto). Lei ci ha aggiunto la scritta "A Gaia, con affetto, baci" e per una volta ho fatto attenzione a cosa scriveva perché se sbagliava qui era grave visto che è SOLAMENTE un pezzo da collezione dato che non posso ascoltarlo non avendo il giradischi. Questo discorso esce fuori e Noemi ci consiglia il TDK, che ha un bel suono e costa circa 100 euro. Me lo aveva consigliato già 2 anni fa, lo ricordavo anche troppo bene, infatti è in lista: prima o poi sarà mio. Poi è tutto molto automatico, ci mettiamo in posa per la foto e dopo "Ma sai che questo è il primo che firmo?!?" mi spiega, e nel frattempo un tipo dello staff arriva con i pennarelli. "Sai che faccio?!" continua (credevo stesse per ricopiare la dedica che aveva appena fatto, visto che l'aveva fatta con la penna che le avevo passato per firmare il catalogo di Fiorella Rubino e invece): scrive "N°1 firmato". Adesso era davvero un pezzo unico, ALTRO CHE CUORI Hahahahahahahah! Io ero tipo tutta un "Ah, WOW" per questo e in realtà anche lei: ha anche tirato fuori il disco e l'ha guardato bene con gioia mista a stupore dicendo anche "Qui non te lo firmo che ho paura di rovinarlo" e io "infatti infatti" hahahah Poi ha aggiunto "Dietro c'è pure la versione strumentale nel caso volessi cantarci sopra" e io tipo "Sì, il karaoke" hahahahahah e poi fa un discorso con mio padre perché lui dice qualcosa come "Ci abbiamo ballato un sacco con i 45 giri" e lei era tipo "Eh sì, fighissimo". Poi cominciamo a salutarci e mio padre spiega "Poi Gaia vuole restare fino alla fine per fare..che dobbiamo fare?". "La foto di gruppo con tutti gli Archini?!?" rispondo riuscendo non-so-come ad impostare il tutto sia come affermazione (per mio padre) che come domanda (per Noemi). "Vogliamo farla subito?! Perché non la facciamo adesso?! Si può fare?! Aspetta, chiediamo ad Arianna..ah no, sta fumando, ah sì, ha finito. Ha finito?! Ariannaa??!". Lei arriva e la risposta di quelli dello staff è tipo "No no, non si può fare". Eravamo comunque ancora immersi negli "Ok" e nei "ciao" e nei "grazie", quando mi chiede "Ma l'abbiamo fatta noi la foto?" Ahh, la memoria a breve termine, questa sconosciuta. Rido dicendo di sì e ancora ciao e ancora grazie. Poi appoggiamo giubbini e borsa su un carrello pieno di libri, sempre come se fossimo a casa nostra e posiamo le cose e ci aggiustiamo.
Noemi nel frattempo saluta le altre poche persone che erano dentro e quando ha finito si decide che un piccolo live si poteva fare. Noemi esce e si mette all'ingresso, davanti alla porta, seguita da Arianna, lo staff della Feltrinelli, un paio di giornalisti, me e mio padre. Canta "Autunno" accompagnandosi con la chitarra e poi anche un pezzo di "Vuoto a perdere" (forse gliel'aveva richiesta qualcuno). Poi torna dentro e il firmacopie inizia ufficialmente ed io ero lì, in mezzo a due scaffali di libri, ad osservare. Sembra una cosa un po' da maniaca ma la verità è che non potevo neanche sfogliare dei libri visto che comunque non volevo muovermi troppo ed ero accanto alla sezione cibo, vicino alla mia testa c'era poi un grosso libro blu sul pesce che guarda caso è quasi l'unico alimento che non mangio. Nel frattempo mio padre saluta Arianna che però non vede subito anche me, sempre e comunque interrotta da persone che volevano intervistare Noemi o altre cose. Dopo un po' infatti mi nota e fa "Oddio scusa, non ti avevo vista, ti eri mimetizzata" e io "Eh sì, tra i libri" hahaha Tra un sorriso ad Ari e una Instagram Story, tra un saluto archino e un'occhiata alla borsa io continuavo a seguire distrattamente i discorsi di Noemi con le altre persone. Ad un certo punto qualcuno le ha portato il 45 giri e lei ha fatto "Ah, questo è il secondo, il primo firmato ce l'ha Gaia Giovannone!" scoccandomi un'occhiata e io rispondo con una risata. E rido ancora quando una signora di una certa età le si avvicina e le dichiara qualcosa come "Non vorrei che pensassi che hai fan con i capelli bianchi" e Noemi risponde "Ma io li voglio i fan con i capelli bianchi!!" hahahah E rido di nuovo ogni volta che Noemi guarda qualcuno concentrandosi e chiedendo "Ma noi ci conosciamo? Ci siamo già visti?" e la risposta molte volte è stata no hahahah ma ha anche riconosciuto qualcuno solo grazie allo stalking su Instagram ("Sono io che stalkero voi e non viceversa" hahaha) infatti a volte non sapeva i nomi perché conosceva qualcuno solo tramite nickname!
Qualcuno le ha regalato un libro di Murakami che lei ha apprezzato tanto e l'ho sentita commentare dicendo che dei suoi le è piaciuto molto DANCE DANCE DANCE e forse qualcun'altro che non ho capito perché stavo già quasi per urlarle "ANCHE A ME E' PIACIUTO UN SACCOOO" (solo nella mia testa), anche se non l'ho capito al 100% e questi libri sulla pecora hanno fatto un po' impazzire me e la mia amica Cynthia (da poco ho finito anche "Nel segno della pecora" (Cynthia invece ha letto prima questo e poi DDD, perché sono libri talmente strani che non si capisce nemmeno qual è il primo dei due)).
E poi i nomi capiti male, i capelli che vanno in faccia alla gente durante i saluti, gli "Aspetta, ma te l'ho scritto il nome?! Mi sa di no". Questo era quello che stavo osservando e sembrava anche un riassunto della mia vita. Ad un certo punto Noemi mi guarda e mi chiede "Stanca?" :) Io effettivamente ero appoggiata con quasi tutto il mio braccio sinistro allo scaffale, vicino al libro sul pesce, sempre come se fossi a casa mia e rispondo "No no" con un tono come a dire tipo "No, oggi no" che è proprio quello che mi risponde Noemi ridendo. Poi continua a incontrare gente: qualcuno le chiede se farà un concerto a Napoli e lei risponde che (principalmente non lo sa e che) quest'estate farà qualche festival e poi in autunno ci saranno una decina di date indoor ma comunque è ancora tutto da organizzare. Nel frattempo Arianna mi chiede "Sei tu la referente degli Archini?" ebbene ero io e il peso della foto di gruppo gravava sulle mie spalle infatti mi ha domandato se quindi stavo radunando tutti. Mi ha anche chiesto se conoscevo tutti e ovviamente la risposta era no, per questo ero con il cellulare sempre in mano (sì, per questo e anche perché ne sono dipendente, ok) ad avvertire e ad aggiornare tutti quindi quelli che se ne andavano si vedeva che non potevano rimanere e lei ha risposto ironicamente "Beh, certo, non li teniamo in ostaggio" hahahahahah Poi ci ha anche raccontato che pure a lei il 45 giri era arrivato poche ore prima e che anche lei non aveva trovato il cuore: ha spiegato che i vinili sono stati messi in due scatole e forse quelli con il cuore erano nella seconda, ancora in possesso di Amazon a quanto pare. Poi mi ha chiesto conferma su qualche nome archino (:P) e alla fine mi ha domandato "Tra loro c'è qualcuno dell'Arca?" e io "no, mi pare di no" e lei "Allora comincia a richiamare tutti" quindi solo in quel momento mi sono resa conto che l'evento era quasi giunto al termine. Nel mentre mi aveva anche chiesto tipo "Poi riesci a mandarmi una lista degli Archini presenti, magari per mail?" e io le ho risposto "Sìsì" nonostante non avessi il suo indirizzo email (certa che si sarebbe ovviamente trovata una semplice soluzione hahah). Proprio poco prima comunque mio padre mi aveva detto "Tra mezz'ora massimo ce ne andiamo" e io "Ma io sono la referente" e lui "E io sono il padre della referente" e Arianna, ridendo, "Sì, dai, ce la facciamo" e quindi ce l'avevamo fatta davvero. [Un'altra scena che ha fatto ridere Ari: mio padre vede il vinile di Cuore d'Artista di Serena (che ha chiesto news sui cani Scopelliti) e fa "Ah, c'è anche quello grande?" e io "Sì e tu me l'hai comprato" e lui "E non te lo sei fatto autografare?" e io "Sì, me l'ha autografato due anni fa" e poi ad Arianna "E' arretrato!" Hahahah]. Ho telefonato ad Antonio (Fabiana, la fotografa, ha notato che c'erano un sacco di Antonio), anzi, prima ho dovuto un attimo ingegnarmi perché non avevo il suo numero salvato e l'ho dovuto prendere da una megachat di WhatsApp e a volte mi sento meno tecnologica di un 80enne. Comunque alla fine sono arrivati tutti (anche un tipo della sicurezza ha provato a chiamare "I ragazzi del fanclub!!" con il suo walky-talky-altoparlante-boh). Ci hanno fatto mettere tutti di fronte al tavolino e per puro caso mi sono ritrovata in prima fila e Noemi si è posizionata proprio accanto a me. Io ho dato il mio cellulare al bodyguard con aria interrogativa. Lui ha colto subito e lo ha preso velocemente per scattare qualche foto anche con il mio (c'erano anche Ari e Fabiana che fotografavano). Dopo qualche secondo ci liberiamo dall'immobilità e si ricomincia con i "ciao" e i "grazie" però lo sguardo di Noemi incrocia il mio e ci salutiamo ufficialmente con i due baci. Andiamo a beccare Arianna, che saluta me e mio padre allo stesso modo aggiungendo "Visto, ce l'abbiamo fatta?!?" :) E poi i saluti archini concludono definitivamente questo pomeriggio lunare.. ma che si finisca alle 20 o che si finisca a mezzanotte, io mi ritrovo a concludere il mio resoconto sempre verso le 3 AM quindi BYE BYE!
Iscriviti a:
Post (Atom)