Sarah Jane Morris nel 2012 ha duettato a Sanremo con Noemi. Questo è l'unico motivo per cui conoscevo la cantautrice britannica. Si esibì al Modo quando cominciavo a frequentare il locale e all'epoca pensai semplicemente "Che bel nome", a volte scambiandolo per quello di Jennifer Morrison - non ho idea del perché. Non conoscendo neanche una sua canzone, ho deciso di andare a vederla live a Cava e ho fatto bene. Il Marte è un posto fichissimo e un po' chic, dove era anche prevista una cena pre-concerto (gratis)! Il posto che ci avevano assegnato, però, faceva un pochetto schifo: eravamo in prima fila ma..alle spalle dei musicisti. Per tutto il tempo ho avuto Sarah Jane Morris di spalle che infatti quando si è accorta che c'era una parte di pubblico anche dietro di lei ha detto qualcosa tipo "Oh..sarà un concerto leggermente diverso per voi". Questo in inglese e infatti anche la maggior parte delle canzoni le ha presentate nella sua lingua. Mi sono ritrovata a dover fare da interprete a mio padre ma è stato divertente in un certo senso. Avevamo, quindi, Sarah Jane Morris e i suoi due chitarristi a pochi metri di distanza ed eravamo separati solo da un vetro e, nonostante li vedessi di spalle volevo comunque guardare loro di persona e non focalizzarmi troppo sullo schermo che era posto poco più in alto che era rivolto nella nostra direzione. La puntuale (!) Sarah Jane Morris sale sul palco con un vestito con una gonna larghissima che sembra proprio definire il suo stile! Il tutto molto floreale! Il concerto è un crescendo di energia, infatti dalla tranquilla Into My Arms si passa ai brani che compongono il suo ultimo album di inediti Bloody Rain che, come ci spiega Sarah Jane, musicalmente è ispirato a sound africani ma per quanto riguarda le parole, racconta di tutto il mondo. Testi sociali (quello sulla ragazza nigeriana rapita, quello su una ragazza che viene uccisa dal padre o quello sulla violenza delle donne), si alternano a testi personali come quello dedicato al marito e quello dedicato alla madre. Quello che mi ha colpito è anche il fatto che mi è sembrata da subito molto "umana", cioè non aveva quell'aureola da "mostro mitologico" che a volte appioppo agli artisti. Aveva il leggio perché, come può capitare, a volte ci sono quei momenti in cui ci si "dimentica tutto della propria vita" e lo teneva quindi per sicurezza nel caso le fosse capitato. Per usarlo doveva usare gli occhiali e tra i suoi oggetti sul palco c'era anche un ventaglio che a volte utilizzava scherzandoci su "In fondo siamo tutti in menopausa..e ne andiamo tutti fieri". Durante l'inizio solo strumentale di una canzone trova anche il tempo per andare in bagno! Insieme ai suoi più grandi successi (tra cui Fragile) canta anche la famosissima Don't leave me this way e Piece of my heart, pezzo divenuto celebre grazie all'interpretazione di Janis Joplin, con un arrangiamento nuovo e bellissimo! Sarah Jane Morris ha un buon rapporto con il pubblico che l'ha abbastanza assecondata..ha fatto cantare ai presenti un pezzo di un brano facendo sì che diventassero parte di una specie di coro e facessero la controvoce (si è capito? boh). Alla fine dello spettacolo Sarah Jane scende dal palco, seguita dai chitarristi (Tony Remy e Tim Cansfield) uno dei quali si scusa per averci dato le spalle..che carino :) Il pubblico li chiama a gran voce per il bis, quindi gli artisti tornano e interpretano Evil che è ufficialmente l'ultima canzone della serata. Quando usciamo dalla sala dello spettacolo notiamo che stavano vendendo il disco, e sento dire alla ragazza dello staff "Si cambiano e poi vengono a firmarli"..perfetto! Acquistiamo l'album e dopo pochi minuti Sarah Jane Morris arriva e si siede per fare gli autografi. Quando è il mio turno, mi accoglie con un caloroso "Hello" e quello che succede dopo è alquanto esilarante. Mi domanda "Come ti chiami?", io rispondo "Gaia" e lei fa "How do you spell it?" E LO SAPEVO! In effetti nella mia testa me lo ero anche preparato, quindi rispondo "GI EI AI EI". Sarah Jane mi chiede di controllare se ha capito bene e leggo GIAI quindi la correggo "EI, ai, EI", alchè mi risponde "Sorry, I'm dyslexic, so I need ecc ecc". *Sospiro di sollievo*: Almeno lo spelling del mio nome in inglese allora ancora lo so fare! XD Io credo di averla assecondata con una risatina che stava a significare "Sisi no problem"; comunque quando ha capito ha anche aggiunto "Beautiful name" xD Che carina :) Poi mi ha spiegato che il contenitore (IN CARTONE!) del disco contiene anche il librettino con tutti i testi e che l'immagine della copertina l'ha fatta suo marito. Tutto ciò in non so che lingua. Io mi sposto i capelli dietro l'orecchio destro e sento la ciocca della mezza frangetta finirmi comunque in mezzo alla faccia. Nella confusione non so cosa ho detto, ma credo qualcosa tipo "Wow" (perché in effetti è bella davvero..e tra l'altro nell'immagine di dietro c'è una foto di lei di spalle..come se non ne avessi già abbastanza ahahahahah). In tutto questo mio padre le aveva detto tipo "Lei ti conosce grazie al duetto con Noemi" o qualcosa del genere, ma lei era troppo impegnata a capire il mio nome per sentire ed io ero troppo impegnata a spiegarglielo per ripeterlo xD Ci mettiamo in posa per la foto e concludo con qualcosa tipo "Thanks" che ripeto dopo che mi augura "buon ascolto". Non so precisamente in che lingua si sia svolto quest'incontro, tra me che cercavo di parlare inglese, lei che cercava di parlare italiano ed entrambe che nella foto siamo uscite con gli occhi da cinesi (più io..come al solito) ahahahah E' stato tutto molto internazionale e bello :)
Il prossimo appuntamento con la rassegna "Buio al Marte" è il concerto di Jack Savoretti :) che il presentatore ha chiamato Saltoretti :( comunque ovviamente ci sarò! :'D
Nessun commento:
Posta un commento