sabato 11 ottobre 2025

Mazzariello 10.10.25 Salerno

Arrivo ai Morticelli con molta calma ma come spesso capita poi scopro che il concerto sarebbe iniziato con ancora più calma. Nell'attesa mi si avvicina Boycardo e scopro, anzi, mi ricordo, che il live avrebbe dovuto aprirlo lui. Effettivamente, quando ci siamo conosciuti alla serata con cmqmartina me lo disse che anche lui aveva un progetto musicale. Mi spiega che avrebbe dovuto fare un live a giugno, ma a causa di alcuni lavori in corso proprio in quella location hanno dovuto rimandare. Lui inizia a esibirsi pochi minuti dopo le 22:30 e ci propone 5 canzoni del suo repertorio. È bravo e ci fa divertire, quindi è stato un opening perfetto per Mazzariello per cui potrei usare esattamente le stesse parole. In più, quest'ultimo dopo aver imbracciato la chitarra (che era dalla parte opposta della sala e se la fa passare da qualcuno nel pubblico) e aver fatto qualche pezzo ammette di essere un po' influenzato. Questo però non incide sulla riuscita dello spettacolo, anzi forse in qualche modo lo migliora anche perché risulta essere un gancio in più per una delle tante battute che ci hanno fatto ridere. Tra queste anche la menzione al cognome del musicista che lo accompagnava, dal momento che era Di Cristo e ci trovavamo in una ex Chiesa.
Gag a parte, Antonio - questo il vero nome del cantautore - è anche molto bravo: in scaletta oltre a pezzi conosciuti o meno del suo repertorio c'è pure qualche inedito che sta provando live in attesa di (eventualmente) inciderlo. La risposta del pubblico c'è ed è positiva, quindi per noi può procedere! Tra le cose che mi hanno colpito, comunque, sicuramente il pezzo scritto insieme ad Altea (Bambini per sempre), proprio perché non solo ha ricordato il suo nome per ringraziarla ma ha specificato che anche lei ha suonato ai Morticelli. È stato tra l'altro esattamente un anno fa, l'11 ottobre del 2024... e io c'ero!

giovedì 25 settembre 2025

I Ministri 24.9.25 Napoli

Non ricordo né come né quando, ma a un certo punto l'algoritmo dei social mi ha fatto imbattere in qualche modo in una maglietta con la scritta "Vietato limonare". Il mio 2024 era stato segnato dall'essere stata abbandonata a un concerto perché la persona con cui ero si era messa a limonare con una tizia random trovata tra la folla. Il mio desiderio di fare quest'acquisto, quindi, era forte. A vendere la tshirt in questione era l'Ostello Bello, una specie di locale che si trova nelle principali città italiane. Io ero stata un paio di volte in quello di Milano, quindi ho aspettato qualche mese nell'eventualità che succedesse di nuovo, ma così non è stato, quindi ho risolto pagando le maledette spese di spedizione per comprarla online. Quando i Ministri hanno annunciato il tour per la presentazione del loro nuovo disco, mi sono illuminata nel leggere che quella a Napoli l'avrebbero fatta proprio all'Ostello Bello, cioè la casa della mia maglietta indossata ben... neanche una volta. Era quindi la giusta occasione per metterla e per scoprire la versione del sud di questa location. E sì, anche per vedere Michele Esposito, Davide Autelitano e Federico Dragogna dal vivo. Io avevo beccato quest'ultimo in solo due anni fa al MiAmi, per il resto la mia conoscenza del gruppo era (ed è rimasta) piuttosto limitata.
Quello che ho imparato di loro è che sono tutti e tre molto ironici, carini e disponibili non solo a rispondere alle domande del pubblico ma anche a esaudire le richieste più disparate. E non sto parlando di autografi particolari e foto curiose, ma del fatto che a un certo punto gli è stato chiesto di cantare Spaventi. Si tratta di una canzone che era stata già menzionata durante l'intervento parlato proprio perché è una delle preferite della band, per quanto riguarda le tracce di Aurora Popolare. Infatti, in realtà era già prevista ed era proprio il brano programmato per chiudere l'evento. Questa domanda, quindi, non ha fatto altro che anticiparne la conclusione, perché dopo si sono tutti dimenticati di riprendere con la sessione di domande e risposte. Poco prima di questo piccolo momento caotico, però, al gruppo è stato chiesto di spiegare il motivo per cui nei pezzi più disparati della sua discografia appaiono tanto spesso immagini celesti con elementi legati agli astri e compagnia bella (in questo caso, per esempio, oltre alla tracklist c'è Astronomia e nostalgia). Poi i Ministri hanno parlato del coraggio di portare avanti il rock in questo momento storico, delle loro influenze (i Verdena in primis) e di molte altre curiosità, alternando parole e musica (rigorosamente in acustico, in attesa del tour di concerti vero e proprio). Io credo di essere arrivata a tre minuti dall'inizio quindi forse ho perso il primo brano, ma per il resto hanno eseguito tra le altre Avvicinarsi alle casse, Aurora Popolare, Poveri noi, Piangere al lavoro. Dopo l'intervista, il momento live e le domande dei fan, Michele, Davide e Federico hanno invitato tutti al firmacopie e lo hanno fatto in modo così semplice e carino che probabilmente avrei potuto avvicinarmi anche senza comprare il disco, visto che non era mia intenzione, ma lo stesso non me la sono sentita hahahah

domenica 21 settembre 2025

Raffica 19.9.25 Pozzuoli (Na)

A organizzare il live di Raffica è stato il LIMEN, che però non è lo stesso Limen di Salerno. Ma la coincidenza è bastata per convincermi ad andarci e alla fine abbiamo fatto bene perché - tra le altre cose - abbiamo scoperto un posto stupendo. Il Giardino dell'Orco sul Lago d'Averno, con tutta la sua storia e le sue lucine, è super bello: sembra di stare in campagna, con un gradevole freschetto, eppure è praticamente in città. 

Abbiamo ovviamente scoperto anche una valida cantautrice di cui non sapevamo - e tutt'ora non sappiamo - nulla. Lei però tra una canzone e l'altra parlava molto, spiegando quasi sempre la nascita di ogni pezzo. Oltre che conversare di musica, però, Raffica ha parlato anche dei cavoli suoi e ci ha fatto sorridere. Tipo quando ha ripetuto più volte che era il compleanno di uno dei suoi due musicisti. Oppure quando ha scoperto che era anche la festa di Francesca, che stava celebrando proprio a uno dei tavoli del locale. Ma anche quando è arrivata la sorella, raggiungendo il pubblico con un notevole ritardo. 

Lei invece era già lì da un po' e prima dello spettacolo ha cenato con il suo staff. Poi è arrivata in postazione, ha fatto una breve prova ed è scomparsa di nuovo. È tornata poco più tardi con un vestito molto grazioso: lungo sui toni del verde e un po' di nero. Quindi il concerto è iniziato e non ci ha regalato soltanto le canzoni della stessa cantautrice, ma anche qualche cover, tra cui Amore Disperato e Pop Porno. Insomma, siamo andati a questo evento completamente a caso, però alla fine è stato carino!

martedì 16 settembre 2025

Follya 15.9.25 Puglietta (SA)

Quest'evento non era segnalato da nessuna parte e se lo abbiamo trovato è stato per puro caso. Ma menomale che è successo, perché quella con i Follya è stata proprio una bella serata. I cari vecchi Dear Jack, così si chiamava il gruppo fino a qualche anno fa, hanno iniziato il live alle 22, con una puntualità forse inaspettata. La prima canzone in scaletta non la conoscevo, mentre la seconda - che ho ascoltato mentre ci avvicinavamo alla transenna - era Noi siamo infinito, che è stata ovviamente riproposta anche per il bis, visto che è una delle più famose. Si tratta di un brano che Alessio Bernabei ha portato a Sanremo, come anche Nel mezzo di un applauso che infatti pure ricordavo. Pensavo di essere andata a questo concerto completamente impreparata e invece un po' di pezzi li sapevo, tipo anche La pioggia è uno stato d'animo, Domani è un altro film o TUTT'OKKEI. I Dear Jack sono stati un po' bistrattati e presi in giro negli anni, tant'è che chissà come e chissà perché a un certo punto sono diventati i Follya, eppure queste canzoni sono rimaste in testa per anni anche a persone che ci si sono imbattute per caso senza essere particolarmente fan, qualcosa vorrà dire. Tra i pezzi che conoscevo dobbiamo metterci pure la cover della serata, ossia A mano a mano. 
Ovviamente ce n'erano anche tantissimi che non conoscevo. Palloncino - ad esempio - il cantante l'ha dedicata a una persona che non riusciva ad amare oppure ce n'è una dedicata alle sue ex tossiche o un'altra che ha addirittura dedicato alla Campania (oppure a Campagna, non si è capito). Poi ha ringraziato il pubblico facendogli un cuoricino con le dita "come lo fanno i Gen Z", facendo anche qualche battuta sulla sua età (spoiler: ha 33 anni e di recente è stato il suo compleanno).  
Sullo schermo alle spalle della band c'erano varie scritte, ma principalmente era tutto un "FOLLYA" che si ripeteva in loop in diversi modi. Alessio Bernabei, un tipo particolare ma simpatico che sul palco ha cantato e ha ballato allegro, aveva una maglietta bianca a maniche corte molto carina su cui c'era scritto: "Need money for Porsche". Per concludere, abbiamo apprezzato la presenza di un Funko Pop molto carino ai piedi di uno dei musicisti. 
Alla fine, tutti i componenti del gruppo hanno salutato la folla con un inchino corale "come si fa nei teatri", ringraziando di cuore i sostenitori per il supporto ancora presente dopo tutti questi anni di musica.

venerdì 5 settembre 2025

Raphael Gualazzi 4.9.25 Nocera Inferiore (SA)

Ma da quanto tempo non vedevamo live Raphael Gualazzi? Ci era mancato un sacco e, in realtà, averlo visto in occasione del Nocera Jazz Festival è stata una pura coincidenza. Questo live non era infatti previsto ed è stato aggiunto all'ultimo per colmare il vuoto lasciato da un altro evento annullato. Buon per noi, allora, che ne abbiamo anche approfittato per scoprire una nuova location super interessante: il Chiostro degli Olivetani di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, sarà stato anche un pochino difficile da trovare, ma è davvero molto carino e artistico. 
Qui, prima del protagonista della serata, ci hanno cantato come opening Luna Lucrezia Scognamiglio e Salvatore Avino. È stato divertente realizzare che lei, in passato, ha partecipato al Collegio, perché è stato un altro intreccio fra la mia "vita vera" e la mia "vita Webboh". Accompagnata dal musicista, lei ha cantato brani come Ain't No Sunshine e Valerie, quindi è stato carino come pre-show. 
Il palco si è poi riempito completamente perché Raphael Gualazzi non era solo, ma era con un quintetto che durante la serata ha anche presentato e soprattutto ringraziato più volte. Per il resto, come al solito, non è stato di molte parole e ha lasciato spazio alla musica. Un momento divertente però c'è stato quando ha squillato il telefono di qualcuno in mezzo al pubblico. Dal momento che ci trovavamo in un luogo molto intimo e silenzioso, per quanto possibile a un concerto, la suoneria ha risuonato ed è arrivata anche allo stesso artista. Lui si è voltato verso la provenienza del suono e ha fatto un sorriso divertito, in attesa che questo cellulare smettesse di squillare. 
Il concerto comunque si è quasi diviso in due o tre parti: la maggior parte del tempo Raphael l'ha passata come sempre al pianoforte, mentre in alcune occasioni si è alzato e si è accompagnato invece con l'ukulele. In più, ovviamente quando è sceso dal palco è stato richiamato a gran voce. La canzone che ha scelto per terminare lo spettacolo è andata a concludersi con un inchino finale, ma - subito dopo - ce n'è stata anche un'altra. Insomma, il pubblico non voleva proprio lasciarlo andare e noi non possiamo che confermare che ancora una volta si è dimostrato bravissimo, regalandoci una serata splendida. E no, stavolta non gli è caduta nessuna impalcatura addosso. Il video dell'incidente che lo aveva coinvolto qualche giorno prima sempre in provincia di Salerno è diventato così virale che quando ho parlato di questo live in giro TUTTI mi hanno risposto "Ma questa volta non si è scassato niente, vero?!". Vero. Per fortuna.

domenica 31 agosto 2025

Noemi 30.8.25 Sarno (SA)

Vedere due volte Noemi in un mese: un sogno? Una realtà! Poi beh, certo, essendo lo stesso concerto che ho visto circa 20 giorni prima, grandi differenze non ne ho viste, ma è stato così bello che lo rivedrei altre 30 volte. Il grado di soddisfazione per il fatto che Noemi facesse un concerto in provincia di Salerno era livellato dal fatto che effettivamente due goccine di pioggia le ha fatte: poteva andare peggio. Sfighe a parte, per questo live a Sarno del Nostalgia Summer Tour, Noemi indossava un vestito rosso lungo che le abbiamo già visto; un'altra particolarità che sicuramente già conosciamo di lei è la passione per il calcio, che non ha dimenticato di menzionare nemmeno questa volta, chiedendo al pubblico a che punto fossero le partite della serata. Sicuramente poi non è stato a causa delle chiacchiere e del calcio, ma tutti noi abbiamo notato che la scaletta è stata leggermente accorciata. Niente di troppo eclatante, ma ci sono mancate Notte inutile e Centomila notti, per esempio. In compenso, però, in occasione del medley acustico c'è stata una sorpresa. Questo è formato - tra le altre - da Good Riddance dei Green Day e quella speciale I'm With You di Avril Lavigne a opera della corista Simona Farris. Un chiaro omaggio agli anni '90, o meglio, agli anni 2000. Ma mentre ringraziava l'autore della sua Passenger, l'artista ha anche accennato un po' di altri pezzi scritti da lui. Tra questi, abbiamo potuto ascoltare in modo totalmente randomico un pezzettino di Human di Rag'n'Bone Man. I ringraziamenti a colui che ha scritto quel brano della sua era londinese non sono stati ovviamente gli unici. Noemi non si è chiaramente dimenticata di menzionare come sempre tutti i componenti della sua band e di dimostrare tutta la sua gratitudine anche nei nostri confronti, ossia nei confronti di tutto il pubblico presente (con un particolare apprezzamento verso la prima fila che cantava tutti i pezzi). Anche per questo, a un certo punto dello spettacolo lei lascia il palco: dà spazio ai musicisti che si avvicinano piano alla folla e lanciano delle fascette a tutti coloro che si scoprono in grado di acchiapparle al volo. In tutto ciò, durante l'intero evento Veronica spesso con la mano ci salutava e ancora più spesso ci lanciava delle occhiate complici e dei sorrisi sinceri. A un tratto, però, è arrivato anche il momento piano, ossia il momento della serietà. Poco prima di eseguire L'amore si odia, infatti, parla della sorellanza, spiega il significato del termine, menziona i centri antiviolenza e soprattutto dà appuntamento al 25 settembre per il concerto di Una nessuna centomila in Piazza del Plebiscito a Napoli. E io spero proprio di esserci. 

lunedì 11 agosto 2025

Joan Thiele e Dente 10.8.25 Roccadaspide (SA)

Per andare a questo concerto io e Salvatore siamo partiti con molta calma, senza sapere che il concerto stesso sarebbe iniziato con molta più calma. Al nostro arrivo, sul palco c'era Dutty Beagle e abbiamo provato a goderci la fine della sua esibizione nonostante non sapessimo bene chi fosse. È stata una bella scoperta di cui non ho ricordi lucidissimi, perché in quel momento ancora non sapevo quanto sarebbe stata lunga la serata. Dico solo che abbiamo avuto il tempo di mangiare, di tornare alla transenna per trovarla comunque abbastanza libera e di aspettare ancora qualche minuto prima dell'inizio del live di Dente. In questo caso, io ero un pochino più preparata. Avevo ascoltato la scaletta del concerto quando lo avevo visto dal vivo più di un anno prima in occasione del suo tour indoor. Qualcosa infatti è cambiato: sicuramente lui ora ha messo su uno show più energico in cui si sposta dal centro palco alla tastiera (o al piano, boh) per poi tornare al centro con la sua chitarra, ma quello che cattura di più l'attenzione del pubblico - secondo me - è la sua splendida autoironia. Le sue canzoni non sono proprio questo Carnevale di Rio, ecco, però c'è consapevolezza e tra un pezzo e l'altro lui ci scherza su, ammettendolo e dicendoci con leggerezza che ci stava facendo sentire tristi. Anche quando annuncia l'ultima canzone, in realtà poi ogni volta si scopre che non è mai l'ultima, ripetendo sistematicamente questo sketch. Poi però il momento della canzone finale arriva davvero e Dente - dopo circa un'ora di musica - lascia spazio a Joan Thiele. Ma non solo, perché poco dopo torna con una birra in mano per sedersi sottopalco, davanti alla transenna, per godersi un po' anche lo spettacolo della sua collega. Ridendo e scherzando, questo alla fine è iniziato a mezzanotte e mezza. Ne è valsa la pena e i noi del futuro non si stavano troppo preoccupando della stanchezza che li avrebbe colti il giorno dopo. Lei è molto carina, sempre sorridente, forse timida, ma sicuramente brava. A volte si accompagna con la chitarra, altre volte si esibisce solo con la sua voce facendo delle giravolte o cantando seduta per terra, fin quando verso la fine toglie pure le scarpe. Aveva dei tacchi bassi ed era vestita di bianco e nero, con i suoi meravigliosi e lunghissimi capelli raccolti in una treccia. Ma anche quando non indossava il suo strumento, c'era sempre la sua band super competente ad accompagnarla, e verso la fine hanno fatto alcuni inchini tutti insieme. I ringraziamenti a loro e a tutto il pubblico non sono ovviamente mancati, come anche le spiegazioni fra un brano e l'altro: a volte Joan Thiele lasciava spazio alla musica, mentre altre volte decideva di fare una breve introduzione prima di esibirsi con un determinato pezzo. Per questo e per mille altri motivi il concerto è stato davvero bello e completo!