La mia copia di Cani Sciolti è attualmente a Milano e sarà nelle mie mani solo il prossimo 22 giugno quando salirò e ritirerò tutti i dischi che in questi mesi Erica mi ha fatto autografare. Avevo però portato con me una copia di 2640 acquistata nel 2018 e ancora caramente avvolta nel cellophane e una copia di di20are. Per fortuna sono stata accettata lo stesso e anzi, è andata anche meglio del previsto. Come al solito questi incontri sono super veloci - anche se molto carini - quindi ho i ricordi un po' confusi, so solo che improvvisamente mi sono ritrovata davanti a Francesca Michielin e le ho appoggiato i miei dischi davanti, probabilmente al suono di un "ciao". Lei stava già firmando il mio di20are mentre io ancora perdevo tempo a giustificarmi dicendo "La mia copia di Cani Sciolti me l'ha fatta autografare la mia amica all'instore di Milano, però ho portato due arretrati". Quando ho finito di pronunciare questa frase, lei aveva finito di scrivere il suo nome sul disco, quindi ha annuito (probabilmente al suono di un "certo") e mi ha domandato: "Gaia, giusto?". Credo di aver risposto con un "sì" oltre i limiti dell'entusiasmo perché mi sembrava davvero molto strano che Francesca potesse ricordarsi non solo di me ma addirittura del mio nome. I cd, appunto, non me li ero mai fatti autografare quindi sebbene io l'abbia incontrata ormai un po' di volte, credo di averle detto il mio nome solo ad aprile dell'anno scorso, quando mi sono fatta firmare il libro in occasione di Verde Giffoni.
Franci aggiunge quindi un "a Gaia" sopra alla sua firma e poi passa a 2640. Dopo un breve attimo di esitazione in cui sembrava che fosse indecisa sul punto esatto in cui mettere l'autografo, procede a completarmi anche questo. Lei li riposiziona sul tavolo ordinatamente uno accanto all'altro e a questo punto sono io che ho un attimo di esitazione perché sto per riprenderli ma ho paura che mettendone uno sopra l'altro uno dei due autografi possa rovinarsi. Ma siccome non posso restare lì per sempre, mi faccio coraggio e me li riprendo. Poi lo sconosciuto chiede al tipo che ci stava di fronte se avesse potuto scattarci una foto e gli porge il telefono. Ci voltiamo quindi verso di lui e Francesca dice qualcosa tipo "Aspetta vengo io" e si allontana dal tavolino per avvicinarsi a noi. Poi ci ringraziamo tutti a vicenda in un momento ancora più confuso di quando siamo arrivati e io e lo sconosciuto ci allontaniamo.
Inutile dire che per fare tutto questo ci abbiamo messo qualcosa tipo, non lo so, 5 minuti, e quindi a questo punto ci aspettavano ancora tre ore di attesa per il concerto. Nonostante aspettare mi laceri l'anima ogni volta, a prescindere dalla situazione, in questo caso è stato ovviamente più piacevole perché ero in ottima compagnia.
Una volta dentro il teatro, poi, lo spettacolo è iniziato abbastanza puntuale ed è stato bellissimo proprio come credevo. Credo che sia stato un live piuttosto regolare, esattamente come mi è capitato di vedere dalle Storie di Instagram di Lorenzo, Erica, Irene, Tommaso, Luca e Leo. Adoro partecipare alle ultime tappe dei tour perché mi sembrano più speciali delle altre; questo però vuol dire che la quantità di spoiler che non sono riuscita a evitare è veramente alta. Però confermo che questa per Francesca Michielin, e per il suo pubblico, è stata davvero una data speciale. Lei e la band erano super emozionati per la fine di questo viaggio (nonostante tra un paio di mesi ripartano con la tournée estiva)... e anche noi. E poi si sa che Francesca ha un rapporto speciale con Napoli, ma anche solo per il fatto che quando canta qui Io non abito al mare può fare le battutine sul calcio e sul verso "Forse è meglio che parliamo di università O DELLA SERIE A". In questo caso, poi, c'era pure la partita Napoli - Juve il giorno dopo, e una juventina come lei non ha potuto non specificarlo durante la serata.
Anche per questo, il fatto che Bonsoir fosse l'ultima canzone in scaletta è stato super carino, visto che è il pezzo in cui menziona proprio Napoli. Mentre il brano con cui ha iniziato è Occhi grandi grandi, altro collegamento con la città visto che tra i suoi autori compare anche Tropico. Fra gli altri pezzi che ho adorato ovviamente 25 Febbraio (sempre <3), Comunicare (simbolo della scritta sulla mia maglietta) e Battito di ciglia (simbolo del vestito che non ho potuto mettere perché è piuttosto scomodo e non lo avrei retto un'intera giornata fuori). Sempre presente anche la tanto agognata cover di All too well di Taylor Swift. Del nuovo album non sono mancate chiaramente Quello che ancora non c'è e Un bosco. Francesca ha presentato il nuovo progetto anche con Padova può ucciderti più di Milano, Ghetto perfetto e PER MIA FORTUNA Verbena (la amo troppo!). Gli altri pezzi di Cani sciolti spero di sentirli live questa estate: una data in Campania ancora non è uscita ufficialmente ma durante la serata, Fresca Michielin ha spoilerato che tornerà dalle nostre parti, e io e lo sconosciuto non vediamo l'ora!
Il concerto è stato sicuramente bellissimo, ma una delle cose che ho sinceramente apprezzato di più è stata un'altra. Quando la musica è finita, nella sala del teatro è partita un'altra canzone che ha congedato i presenti nel miglior modo possibile: Everywhere di Michelle Branch. Direttamente dal 2001. BOMBA!