Questo luogo, unico nel suo genere, è una struttura aperta
che guarda al territorio e al mondo; un laboratorio dove si coniuga la politica
di genere; un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza,
d’incontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei
“saperi” e delle esperienze prodotte dalle e per le donne.
Tra i nostri temi resta prioritario quello legato
all’autodeterminazione e alle scelte libere sulla salute riproduttiva, ma
l’impegno politico, in ascolto delle nuove istanze della società, si è ampliato
ad altri ambiti: il contrasto al sessismo e al razzismo, istituzionale e
popolare; l’accoglienza e il sostegno alle donne in difficoltà e/o vittime di
violenza; la legalità, contro le mafie e la criminalità organizzata; la
giustizia ambientale, in relazione con i nuovi movimenti; una nuova visione
della città e dell’organizzazione urbana; la cooperazione internazionale;
l’attenzione e il sostegno alla produzione artistica femminile, dalle registe,
alle scrittrici, alle pittrici. E altro ancora.
Io e Miky ci siamo dirette lì direttamente dalla stazione. Ho
così ritrovato gli archini e abbiamo perso un po’ di tempo prima dell’inizio
dell’evento (e ovviamente non mancava poi tanto perché io quando mai arrivo
così presto). Dentro ci dividiamo perché io avevo preso un biglietto “a caso”
ed eravamo un po’ sparsi. Lo spettacolo inizia (puntuale!) con Fiorella Mannoia
che canta Nessuna conseguenza. È lei che fa un po’ da madrina della serata
presentando l’ospite successivo che si intrattiene sul palco con lei. Si tratta
di Paola Turci che con una lettura prima e un duetto su una canzone di Gaber
poi fa la sua bellissima figura raccontando anche come lei stessa si è
avvicinata alla Casa delle Donne. Giuliano Sangiorgi era presente nonostante
l’influenza e ha cantato un paio di pezzi con Fiorella! Poi c’è Sally cantata
dalla Mannoia insieme a… Emma a cui poi viene lasciato lo spazio per eseguire
da sola Io di te non ho paura e Per questo paese (scritta da un’altra grande
donna cioè AMARA). Successivamente arriva il momento delle attrici (sì, Noemi
anche questa volta era prevista ben oltre l’inizio): monologhi e/o dialoghi
interessanti quelli letti da Laura Morante, Eugenia Costantini e Vittoria
Puccini. Poi c’è Luca Barbarossa che, sempre simpaticissimo e talentuoso, ci
canta Passame er sale ed è proprio lui a presentare l’ospite che stavo tanto
aspettando. Arriva quindi finalmente il momento del motivo per cui ero lì
perché, certo, supportare la Casa Internazionale delle Donne è sicuramente una
causa importante e quindi sono grata a Noemi per avermela fatta scoprire ma,
ecco, diciamo che senza questo surplus avrei continuato a fare beneficenza da
casa, lo ammetto senza problemi. Invece le mie 13 ore romane sono servite per
farmi finalmente riascoltare dal vivo la cantante che ho conosciuto ben 10 (d i
e c i) anni fa (DIECI). E poi il giorno prima era il suo compleanno e io adoro
i compleanni, il fatto che poi dopo non l’abbia neanche salutata è del tutto
irrilevante. Noemi e Barbarossa eseguono insieme Una storia sbagliata di De
Andrè (!!) e poi lui le lascia il palco per permetterle di eseguire Vuoto a
perdere seguita nuovamente da un duetto cioè da Non smettere mai di cercarmi
con Paola Turci (il mio cuore). Poi salgono sul palco di nuovo le attrici e poi
c’è Nicky Nicolai con Stefano Di Battista (che sono moglie e marito!) e qualche
altra esibizione di Fiorella Mannoia e ho adorato TUTTO ma il momento più
importante da menzionare è Roma è de tutti eseguita da Luca Barbarossa (owio),
Fiorella, Paola e Noemi. I romani vengono raggiunti da tutti – veramente tutti,
cantanti, attrici e mille altre persone – e cantano tutti insieme Quello che le
donne non dicono per finire in modo perfetto una serata straordinaria. Quando
usciamo ci appostiamo per aspettare Noemi che arriva dopo un po’ in macchina
insieme a Gabriele (lei al posto del guidatore) e si ferma a salutare qualcuno
velocemente dal finestrino. Poi restiamo un altro po’ lì a perdere tempo,
vediamo passare Chiara Di Giambattista (che aveva il parcheggio che le stava
per scadere) e poi finalmente decidiamo di andarci a prendere ‘sto cappuccino,
che lo stavamo dicendo da mezz’ora. Quindi niente, noi avevamo finito in
pratica. Mentre ci avviciniamo al bar, però, passiamo davanti all’uscita degli
artisti e vediamo Fiorella Mannoia che si stava tranquillamente fermando con i
suoi fan quindi ci imbuchiamo anche noi. Quando io, Clarice, Fede, Ale e Giò ci
avviciniamo esordiamo con “Noi siamo il fanclub di Noemi” e lei “aaah, il
fanclub di Noemi è il mio fanclub” :’) che carinaaa! Poi ringrazia per i
complimenti e nomina scherzando alcune foto che erano state postate nel
pomeriggio che io però non avevo visto e quindi non ho capito al 100% di cosa
si stava parlando ma ho capito che cmq è stato un momento simpatico hahahaha un
momento inaspettato e davvero carino a cui poi è seguita davvero l’allegra
sosta al bar!