sabato 21 maggio 2016

Giovanni Caccamo 20.5.16 Agropoli

Questa foto fa un po' schifo e forse è inquietante ma non fa niente perché è l'unica che ho. E' stata una serata così surreale che ci mancava solo che le persone dello staff del teatro Eduardo De Filippo di Agropoli mi cazziassero per aver usato il flash. Partiamo più o meno puntuali (!) ma quando arriviamo ad Agropoli ci perdiamo perché sul navigatore avevamo impostato Eduardo De Filippo. La via, non il teatro. Che sono due cose diverse.Ci siamo spersi per le stradine cilentane e quando siamo arrivati davanti ad un bel panorama dove però non era possibile la presenza di un teatro, abbiamo chiamato uno dei numeri indicati sulla locandina. Ci risponde un tale che fa "Pronto?! Io sto andando a un concerto!" ... Poi però ci spiega la strada e quando arriviamo davvero al teatro scopriamo con gioia che in tutto questo caos il concerto di Giovanni Caccamo non era ancora iniziato, si stavano esibendo dei musicisti che aprivano il live. Ma non era finita. Quando arriviamo chiediamo ad un signore del nostro accredito e lui fa "Bene, fatemi vedere il tesserino" WHAT Gli spieghiamo che non lo abbiamo perché stiamo ancora facendo pratica e lui risponde che così non è possibile perché tutti si potrebbero presentare e dichiararsi giornalisti. Aggiunge anche che me lo aveva scritto nell'ultimo messaggio della nostra conversazione. Lui non aveva tutti i torti ma io rispondo che avevo ricevuto soltanto "Ok". Ed era vero. Lui mi mostra il cellulare ed in effetti c'era anche tutto il resto. Allora apro WhatsApp. L'ultimo suo messaggio era "Ok" ma la conversazione non era stata mai aperta perché c'era ancora l' "1" di notifica. Quando la gente mi risponde "Ok" io non apro mai la conversazione perché tanto è finita, non c'è più niente da dire. Purtroppo in quest'anteprima c'era "Ok" ma sotto c'era altro. Era andato a capo e aveva scritto il resto..sarebbe stata meglio una virgola :( E il bello è che da quando è successo non ho imparato la lezione e continuo a non aprire le chat quando il messaggio è tanto breve da apparire tutto nell'anteprima. Devo levarmi questo vizio. Comunque quindi chiamo mio padre che paga e finalmente entriamo in sala. In tutto questo il concerto di Caccamo ancora non era cominciato e durante l'opening act non riuscivo a smettere di ridere tanto che il signore davanti a me si è anche lamentato.

Dopo lo straordinario successo al Festival di Sanremo, Giovanni Caccamo ha ricominciato a girare l’Italia (e l’estero!) per promuovere il suo nuovo lavoro. Ieri sera si è esibito al Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli per una tappa del Non siamo soli tour. Accompagnato alla chitarra da Placido Salomone, l’artista ha regalato ai presenti circa un’ora di musica dal vivo, intervallata da momenti dedicati al pubblico. I suoi fan hanno infatti avuto la possibilità, tra una canzone e l’altra, di fare domande a Giovanni, che ha risposto svelando aneddoti e curiosità.
Ha raccontato degli esordi, di quando la casa discografica lo teneva fermo a causa del cognome e lui ha cominciato ad inventare modi per iniziare a suonare e a farsi conoscere. Per questo ha cominciato ad esibirsi nei salotti delle persone che si proponevano per i “live at home”, una bellissima esperienza che continua a sperimentare.
Nel frattempo, a circa 18 anni, si trasferisce a Milano per cercare fortuna. La fortuna, però, la trova in Sicilia, dov’è nato. Scopre che Battiato ha comprato una casa a pochi chilometri dalla sua e, dopo averlo “stalkerato”, riesce a farsi conoscere. Quest’incontro è omaggiato dall’esecuzione de La cura.
Continua raccontando dell’incontro con Malika Ayane e con Emma ed eseguendo Adesso è qui (nostalgico presente) e Finalmente, i brani che ha scritto per loro. Gli piace riproporre questi pezzi per far capire alla gente come sono nati.
Omaggia Pino Daniele con Amore senza fine, simbolo di un’altra collaborazione importante per Caccamo. Questa è la canzone scelta infatti per la serata sanremese delle cover. Cantata insieme a Deborah Iurato sul palco dell’Ariston, la ripropone live in versione acustica. Immancabile ovviamente la terza classificata dell’intera kermesse Via da qui, scritta per loro dall’amico Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, di cui aprirà il concerto il 23 maggio all’Arena di Verona.
Da grande fan di Carmen Consoli, è stato un onore per Giovanni essere stato invitato a casa sua. Da qui è nato il duetto Resta con me. Ha proposto anche Nonostante Noi, Senza Motivo, Più Tempo e ha lasciato Ritornerò da te come ultimo brano.
Caccamo saluta tutti ma torna dopo pochi secondi per un altro paio di canzoni. Esegue La sua figura di Giuni Russo e poi chiede ai presenti di scegliere tra il bis di Via da qui e un brano tratto dal suo album precedente Distante dal tempo. Viene scelta la seconda e la serata si chiude nuovamente con Ritornerò da te.


A fine spettacolo Giovanni avvisa che fuori ci sarebbero stati i CD in vendita e che per lui sarebbe stato importante se ne avessimo acquistata una copia. Io e Fabio eravamo indecisi, lui voleva il disco in digipack che non c'era, io avevo 8 € e quindi in conclusione..lui me l'ha regalato per il mio compleanno :')
Quando Giovanni arriva, pronto per incontrare tutti, passa vicino a noi e Fabio lo saluta. Lui risponde tipo "Oh ciao!" stringendogli la mano "Come va?". Poi si mette in postazione. Quando arriva il nostro turno loro si risalutano e io e Giovanni ci stringiamo la mano. Poi confabulano qualcosa, niente di troppo segreto. Giovanni scrive sul mio disco "Buon Compleanno" e poi chiede a Fabio che a sua volta chiede a me quanti anni compio. Dopo la mia risposta, Giovanni fa un cerchietto e ci scrive dentro "23". Poi dopo aver finito si rende conto di non aver scritto il nome e lo chiede a Fabio. Si dicono qualche altra cosa ma non capisco e poi Fabio si sposta un po' dicendo "Tu l'hai salutato?" o qualcosa del genere. Giovanni si alza ed esclama "Ciao, alla prossima!" salutandomi con i due baci standard. Come ultima cosa Fabio chiede "Chi ci può fare la foto?" e Giovanni risponde "Lui" indicando un ragazzo vicino a noi che ne scatta due. Tra ringraziamenti vari ci allontaniamo. Ci sediamo su un divanetto e continuiamo a vederlo da lontano; a un certo punto ci passa davanti e ci saluta con un gesto della mano ma alla fine si posiziona proprio vicino a noi, davanti all'altro divanetto. Nel frattempo arrivano mio padre e Paola e insieme aspettiamo la mezzanotte per il grande giorno. No, non Capodanno. Un giorno ben più importante. Il mio compleanno. La serata si è conclusa da Renato con una torta stupenda e Salvatore che ci ha raggiunti.
Prima di mettermi a dormire ho messo su il cd ed ho scoperto che ha qualche problema perché a un certo punto non si sente più. Resta comunque una delle cose più importanti del mondo e lo sto scrivendo per ribadire il fatto che i miei 23 anni sono iniziati in modo totalmente surreale.

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