lunedì 10 aprile 2017

Levante/Giorgia 9.4.17 Napoli/Eboli

Ieri ho fatto un tour. Un tour di cose belle ma comunque un tour. Se solo le cose smettessero di accavallarsi..! Potevo fare una cosa ieri, una oggi e una domani; altre cose durante il prossimo mese vuoto. Invece era tutto improrogabilmente programmato per ieri.
Salerno - Baronissi - Salerno - Napoli - Salerno - Eboli - Salerno
La mia mattinata, che per fortuna è iniziata più tardi del previsto, è stata totalmente inutile (ma almeno c'era del cibo). Dovevo fare una gara di equitazione ma il mio turno non arrivava e si stava facendo tardi quindi me ne sono andata perché avevo impegni più importanti. La proprietaria del maneggio mi ha detto "Mi dispiace, vabbè, hai scelto la musica". L'ho trovata una frase molto poetica anche perché riassumeva perfettamente la giornata. E la mia vita.

Sono andata a casa, mi sono cambiata e, con mio padre, sono partita alla volta di Napoli. Alla volta di Levante.
Un evento con una cantante che si chiama Levante. Ridondante.
Quando arriviamo a destinazione notiamo un po' di fila. Tutti lì per lei? Ah, no, c'è la Trattoria Vanvitelli. Ah, no no, ecco la Mondadori. Erano due posti (sia la trattoria che la Mondadori) con un'entrata minuscola su delle scale.
Io e mio padre non siamo arrivati tardi e, anzi, abbiamo dovuto aspettare perché ci avevano spiegato che l'artista stava prendendo il caffè. Avevano anche specificato che non sarebbe stato possibile fare foto personali perché ci sarebbe stato il fotografo ufficiale. Chiaramente è andato TUTTO in un altro modo: entriamo per comprare il CD e un signore ci fa passare. Raggiungiamo Levante, che stava facendo un'intervista, cercando di essere silenziosi ma i nostri passi lenti sembravano pesare 300 chili su quel pavimento di legno. Quando finisce, si scusa con la giornalista perché "sono sempre molto seria quando parlo, mi faccio prendere dal discorso". A questo punto mio padre chiede "Ok, tocca a noi?!", quindi Levante ci vede, mi guarda ed esclama "Ciao cuore!!!!" e poi "Prendo un attimo il caffè che non si può dire di no al caffè". Dopo il "certo certo" di mio padre passa veramente poco tempo e arriva il momento dell'incontro. C'è un attimo in cui tutti domandano tipo "A chi tocca?" e lui ovviamente quasi grida "A lei" indicandomi; ma c'erano prima le signore quindi aggiunge "No, no vabbè è uguale". Levante esclama "Ogni volta che sono a Napoli lei c'è!", mio padre afferma "E anche a Salerno" e lei ribatte "E' vero!!". Viene subito da noi dicendomi qualcosa tipo "Sei carinissima" :') Ci baciamo/abbracciamo e in un attimo, non so neanche bene come, si ritrova con in mano libro e cd da firmare.
"Hai anche il libro!" mi ha detto
"Siii, l'ho amato" ho risposto io
"Il cd l'hai ascoltato?"
"Si, su Spotify"
"Ma non c'è Alfonso!!?" aggiunge senior
"La vuole su tutti i dischi"
"Effettivamente potrei metterla in ogni cd" scherza Levante
Poi si siede e chiede alla manager/assistente/boh Stefania "Va bene con l'oro (*il pennarello*) sul libro?" e quindi aspetta che gliene venga dato uno più adatto. Nel frattempo, sempre rivolta verso di lei e con un'aria sempre piacevolmente colpita, continua "Lei mi segue ovunque dai tempi di Gazzè". Annuisco convinta.
Riceve il pennarello migliore e mi dice "Mi ricordi il tuo nome..?!", io rispondo e in seguito Claudia ci tiene a sottolineare che in realtà se lo ricordava ma voleva evitare di fare figuracce.
"Sei più bella da vicino" confessa mio padre
"Ah sì?! Io preferisco invece quando mi guardano da lontano..perché mi vergogno" è la sua risposta :')
Comincia a firmare, tra una cosa e l'altra mio padre le domanda pure se è siciliana ("Sì, sono catanese"). Mentre continuava a scrivere ("Alla dolcissima Gaia" aww), io inizio a prendere la fotocamera e mio padre chiede "Come si fa con la foto?". La rossa Stefania ci rassicura "La faccio io" e prende la mia macchinetta dicendo qualcosa come "Ah, qui siamo professionali". Le confermo che sì, doveva semplicemente schiacciare il pulsante. Ero "impegnata" in questa difficile spiegazione quindi non ho visto Claudia ma l'ho sentita sussurrare "Aspettiamo che si asciughi" (l'autografo) e credo che abbia soffiato sopra al disco per far sì che non si sbavasse nulla. Sono contenta che si sia preoccupata anche se è servito a poco. Quindi decidiamo "Una foto col papà e una senza". Io e Claudia ci mettiamo in posa - vicinissime - e ci viene scattata la foto. "Aspettate, aspetti papà" e ce ne viene scattata un'altra. Poi è il turno di quella con mio padre. Dopo arriva il momento dei ringraziamenti e dei saluti e Levante termina con qualcosa tipo "Ci vediamo presto" quindi io aggiungo "Ma in tour non vieni qui!!?". Mi spiega che le date uscite finora sono le prime importanti ma poi in estate verrà da queste parti:
"Ho già controllato!"
"A volte siamo venuti a dei concerti io in cui c'eravamo solo noi due" scherza mio padre,
io invece serissima "Ok ci saremo, dovunque sia" hahahahahahah
E così, dopo gli ultimi saluti e strette di mano e baci eccetera ci allontaniamo. Quando arriviamo alla macchina controllo le foto. Quelle con me sono uscite un po' sfocate e io sembro una cinese; quella in cui c'è anche mio padre è perfetta. Questa situazione è assurda ma in un certo senso giusta perché non credo che una mia foto con Levante sia mai venuta a fuoco (il fatto che esco quasi sempre con gli occhi (semi)chiusi non sto neanche a dirlo).
Ci avviamo verso casa e a un certo punto faccio "Oh no, ci siamo dimenticati di mettere il cd di Levante!" perché in quella macchina lo stereo è nel bagagliaio (?). Ci fermiamo apposta. Apro la confezione e l'autografo si era un po' sciolto ma, anche stavolta, va benissimo così. Con l'occasione prendiamo un gelato. Il primo gelato della stagione! Cosa volere di più?! :') "Nel caos di stanze stupefacenti" piace pure a mio padre.. Ho lasciato disco e libro a casa sua e, fino a quando non li riavrò nelle mie mani, non riuscirò a stare tranquilla al 100%; ma avevo già parecchie cose in borsa e la giornata non era ancora finita.

Sono rimasta a casa di mio padre per una mezz'oretta, fino a quando Davide non mi è venuto a prendere. Abbiamo raggiunto Salvatore e ci siamo diretti ad Eboli per il concerto di Giorgia. A quanto pare noi eravamo gli unici 3 a non dover stare a casa per celebrare..la domenica delle palme, festività a cui sembra diano tutti un'importanza fondamentale, manco fosse Natale. Al PalaSele c'era molta gente eh, ma doveva essercene di più. L'importante però era la Todrani e lei aveva deciso di festeggiare con noi ("Giorgia Palmas"). Anzi, più con noi che con la sua famiglia. Ha infatti salutato i suoi parenti dal palco perché ha spiegato che prima era impegnata con un evento di beneficenza di White Mathilda e dopo sarebbe dovuta tornare subito a casa perché aveva il figlio con la febbre. La sua famiglia era lì perché, come è noto, la cantante ha origini locali (Capaccio se non mi sbaglio) e infatti ha raccontato che suo nonno Mario afferma che il tramonto più bello è quello che si vede dal Golfo di Salerno. Io adoro questi siparietti, come anche quando ha chiesto a un tipo della sicurezza sotto il palco se fosse single, perché quando fa questa domanda - prima di E' l'amore che conta - riscuote sempre tanto successo chissà perché HAHAHA. Gli outfit non so se mi sono piaciuti, cioè nel complesso facevano un bell'effetto ed erano colorati però boh, non so, mi davano l'idea di essere abiti da ragazza ponpon. C'erano anche schermi particolari, luci super cool e ballerini ma la voce di Giorgia era la protagonista perché è mostruosa (in senso buono)!!
Finalmente mi sono rifatta: vado dicendo DA ANNI che tanto tempo fa vinsi, grazie a un concorso, un suo concerto ma non andai per non ricordo quale problema, poi l'ho vista a Giffoni - sotto la pioggia - e poi all'instore - e quindi non ha cantato -. Posso ufficialmente annunciare di aver avuto la mia rivincita. E che rivincita.
Visto che, in un modo o nell'altro, parlo sempre di cibo: la serata è finita con una bella pizza.

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